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E
PE T
di diritto, rispetto all’equilibrio di partenza si ha uno E
PE
spostamento parallelo verso l’alto della curva di Offerta=S
t:
offerta ( ) di un ammontare pari all’accisa
S S
da a PP D
1
l’accisa è un ammontare fisso monetario per ogni unità QE Q=Quantità Q
QT QE
di bene prodotto/scambiato sul mercato ( al costo E T
). Dal punto di equilibrio si arriva in un nuovo punto di equilibrio in
t
marginale del produttore bisogna aggiungere PE
con una riduzione della quantità scambiata ( ); e se prima
prima conseguenza: riduzione della dimensione del mercato
corrispondeva al prezzo pagato dai consumatori e riscosso dai produttori, adesso si ha un maggiore prezzo pagato
dai consumatori ( ) e un minore prezzo incassato dai venditori ( ). I
PT PP S QT
dato dall’incontro della curva con
contribuenti di diritto dell’accisa sono i produttori, ma si ha una traslazione parziale dai produttori ai consumatori in
PE PP PT
quanto entrambi i soggetti passano da a incassare ( ) e a pagare ( ). Il gettito
produttori consumatori
gettito = t ∗ Q = area grigia + area gialla:
complessivo è dato dal prodotto tra l’aliquota e la base imponibile
PT − PE
l’area grigia è il gettito che grava sui consumatori ed è pari a mentre l’area gialla è il gettito che grava sui
PE − PP. PT − PP.
produttori ed è pari a Il gettito unitario è pari a L’indice di traslazione dai produttori ai
PT−PE
T = ∗ 100,
consumatori è pari a l’aumento di prezzo per i consumatori viene commisurato all’aliquota di
r t T = 0
imposta moltiplicata per 100. L’indice di traslazione deve essere compreso tra zero e uno: ( ) se l’imposta
A r
T = 1
non è traslata e rimane sui contribuenti di diritto ( ); ( ) se l’imposta è traslata in toto sui
produttori B r
contribuenti di fatto ( ).
contribuenti
Introduciamo ora, in un equilibrio di concorrenza perfetta senza imposte, un’accisa a P S
carico dei consumatori. In questo caso la curva di domanda si sposta in basso D
D t. D
parallelamente ( ) di un valore pari all’accisa La curva rappresenta la PT
D
da a 1 1 t
D E
1
disponibilità a pagare del consumatore: in assenza di imposte il prezzo pagato dai PE
consumatori corrisponde a quello incassato dal produttore (PE), con l’introduzione delle T
PP
D
imposte il nuovo ricavo medio dei produttori viene letto sulla e non coincide più con il
1
prezzo pagato dai consumatori. Q
QT QE 6
È indifferente applicare un’accisa sui produttori o sui consumatori in quanto: S
- Effetti di un’accisa sui produttori: l’imposta viene in parte traslata sui 1
P
consumatori PT S
- Effetti di un’accisa sui consumatori: l’imposta in parte traslata sui produttori E
PE
S D
Sia che considero la curva di offerta che la curva di domanda gli effetti sul mercato
1 1 T
in concorrenza perfetta sono i medesimi, questo porta a concludere che la figura del PP
contribuente di diritto è irrilevante: l’introduzione di un’accisa, a carico dei consumatori D
D 1
o dei produttori, porta sempre gli stessi effetti economici ( ).
soggetto percosso irrilevante Q
Per capire quanto dell’imposta viene traslata dal contribuente di diritto a quello di fatto QT QE
dobbiamo prendere due casi limite: ( ) curva di domanda perfettamente elastica; ( )
1 2
curva di domanda perfettamente rigida. P S S
1
Una curva di domanda perfettamente elastica è parallela all’asse delle ascisse, con
l’introduzione di un’accisa sui produttori la curva di offerta si sposta parallelamente E
T
PE=PT D
S S
verso l’alto da a . Gli effetti che si producono sono ( ) la riduzione della quantità di
1
1
QE QT;
equilibrio da a ( ) diminuzione del prezzo incassato dai produttori di un valori
2
PP = PE − t; PE = PT.
pari a ( ) il prezzo pagato dai consumatori rimane invariato
3
In concorrenza perfetta con una curva di domanda perfettamente elastica, l’imposta Q
QT QE
ricade totalmente sui contribuenti di diritto ( ).
produttori P S
1
T
Una curva di domanda perfettamente rigida è parallela all’asse delle ordinate, con l’introduzione PT
S S
di un’accisa sui produttori la curva di offerta si sposta parallelamente verso l’alto da a . Gli S
1
effetti che si producono sono ( ) la quantità domandata rimane invariata ( ); ( ) il prezzo
QE = QT
1 2 PE E
PT = PE + t;
pagato dai consumatori aumenta di un valori pari a ( ) il prezzo incassato dai
3
PE = PP.
produttori rimane invariato In concorrenza perfetta con una curva di domanda D
perfettamente rigida, l’imposta viene totalmente trasferita ai consumatori ( dai contribuenti di Q
QE=QT
).
diritto a quelli di fatto
Per capire, quindi, quanta parte dell’imposta si trasferisce dai contribuenti di diritto a quelli di fatto bisogna far
riferimento all’elasticità della curva di domanda e della curva di offerta: la traslazione
S
P dell’imposta dai consumatori ai produttori è tanto maggiore quanto minore è l’elasticità
1
T’
PT’ della domanda. Esaminiamo il grafico, senza l’ausilio dei casi limite, considerando due
S
T
PT E D D
curve di domanda e con elasticità diversa; l’introduzione di un’accisa sulla
2
PE D S S
produzione sposta la curva di offerta da a . Confrontando gli effetti rispetto alle due
1
1 D
curve notiamo che ( ) la quantità di diminuisce in maniera minore rispetto alla
1 2
D 2 D; D D.
quantità di ( ) il prezzo di aumenta in maniera maggiore rispetto al prezzo di Le
2 2
conclusioni sul tema dell’elasticità derivano dal Teorema di Dalton.
Q
QT’ Q
QT E
Nel mercato di concorrenza perfetta introduciamo un’imposta ad valorem sui P
t.
consumatori ad aliquota La curva del ricavo medio del produttore ( )
prezzo incassato D
ruota verso il basso a sinistra ( non è uno spostamento parallelo, come nell’accisa, in quanto qui S
PT a b
D D D
) da a . Sulla curva di domanda si continua a
si applica una percentuale sul prezzo 1 E
leggere il prezzo che pagano i consumatori, anche dopo l’introduzione dell’imposta ad PE
PT:
valorem infatti, con l’introduzione dell’imposta viene a formarsi il cosiddetto cuneo c
PP f D 1
T
fiscale secondo cui il prezzo pagato dai consumatori è diverso dal prezzo incassato dai QE Q
QT
D D
produttori. La distanza fra e varia per unità di bene scambiato in relazione
1
all’aumento del prezzo. Gli effetti dell’imposta ad valorem sono, come nell’accisa: ( ) la quantità scambiata sul
1
PT PP
mercato diminuisce; ( ) il prezzo pagato dai consumatori aumenta; ( ) il prezzo incassato dai produttori
2 3 Gettito =
diminuisce. Il gettito dell’imposta ad valorem è pari al rapporto fra l’aliquota e base imponibile:
aliquota ∗ base imponibile = t ∗ valore delle vendite = t ∗ (QT ∗ PT), ABCF
corrispondente all’area rettangolo
Area = base ∗ altezza = Gettito = QT ∗ tPT.
( ):
gialla + grigia D
P
In conclusione, in concorrenza perfetta, accisa e imposta ad valorem a parità di gettito S
PT a b
producono gli stessi effetti economici, vale a dire: ( ) la stessa riduzione di quantità; ( ) lo
1 2 E
PE
stesso aumento di prezzo pagato dai consumatori; ( ) la stessa riduzione di prezzo
3 c
PP
incassato dai produttori. f D 1
D
T 2 Q
QE
QT
P
P
MERCATO DI MONOPOLIO CMg
La condizione di equilibrio del monopolista ( ) si ha quando il
quantità ottima da produrre S
1 PT 1
RMg = P (1 − ) = CMg.
ricavo marginale è uguale al costo marginale Questa è la PE
ε
condizione di equilibrio anche in concorrenza perfetta ( ), con la particolarità
RMg = CMg S
PE D
RMg D
7
QE Q Q
QT QE
che in questo mercato il ricavo marginale coincide con il ricavo medio e quindi anche con il prezzo. La relazione tra
1
RMg = P (1 − )
ricavo marginale e prezzo in un mercato di monopolio è rappresentata dalla seguente formula: ε
1
ε RMg = CMg CMg = P (1 − ).
con elasticità della domanda in valore assoluto; dato che abbiamo che In un
ε
mercato di monopolio, la differenza di prezzo dipende dalla relazione tra prezzo e ricavo marginale: la quantità di
equilibrio dipende dalla funzione di ricavo marginale ( ), mentre il prezzo viene letto sulla funzione di
arancione
domanda ( ). Inoltre, la relazione tra prezzo e ricavo marginale dipende anche dalla forma della funzione di
blu
domanda ( ). Infatti la
a seconda della forma, lineare o non lineare, si modifica la relazione tra prezzo e ricavo marginale
relazione tra prezzo e ricavo marginale passa attraverso l’elasticità che dipende a sua volta dalla forma della
domanda. Oltre alla forma della domanda bisogna tener conto del regime dei costi di produzione: ( ) costi crescenti
1
– al crescere della quantità prodotta aumenta il costo medio e marginale; ( ) costi decrescenti – il costo medio
2
diminuisce all’aumentare della quantità prodotta ( ); ( ) costi costanti – il costo unitario non varia al
economie di scala 3
variare della quantità prodotta.
Se consideriamo un regime di costi costanti ( ) il risultato che otteniamo in
curva di offerta perfettamente elastica
concorrenza perfetta è che tutta l’imposta grava sui consumatori, quindi c’è una traslazione in avanti dai produttori
100%;
ai consumatori del ma questo risultato non vale in regime di monopolio. Consideriamo un’accisa sulla
1
RMg = P (1 − ) = CMg + t
produzione, questa è la condizione di equilibrio per il monopolista dopo l’introduzione
ε a
Q = a − bP, RMg = P (2 − )
dell’accisa, se la curva di domanda è lineare concettualmente il ricavo marginale si
bP
definisce la misura di quanto aumenta il ricavo totale all’aumentare della quantità prodotta e quindi ricavo
dRT
RMg = t
marginale viene calcolato come , quindi la nuova condizione di equilibrio in presenza dell’imposta è
dQ
a 1 a
CT + t = P (2 − ), P = (CMg + t + ).
da qui calcoliamo il prezzo Rispetto alla concorrenza perfet