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TRASLAZIONE E INCIDENZA DELLE IMPOSTE
1. Significato e rilevanza economica.
1.1. Traslazione, percussione, incidenza.
- Traslazione di un'imposta: fenomeno economico per cui il soggetto giuridicamente tenuto al pagamento dell'imposta (contribuente di diritto) trasferisce, in tutto o in parte, l'effettivo onere dell'imposta su un altro soggetto, che risulta essere il contribuente di fatto. Si ha, pertanto, la traslazione dell'imposta.
- Percussione dell'imposta sul soggetto obbligato nei confronti del Fisco al pagamento dell'imposta; il contribuente che alla fine del processo di traslazione risulterà gravato dall'onere dell'imposta senza poterlo ulteriormente trasferire subirà l'incidenza dell'imposta.
- Incidenza di un'imposta: riduzione nel reddito reale netto del contribuente, quindi nella sua capacità di acquisto reale, a seguito dell'introduzione o della presenza dell'imposta.
Dell'imposta che non
sarà riuscito a trasferire il contribuente "percosso" risulterà anche contribuente "inciso". 1.2. Il processo di traslazione. 1.2.1. Modalità della traslazione. Il processo di traslazione di un'imposta avviene attraverso variazioni nei prezzi dei beni o dei fattori produttivi scambiati sul mercato. Traslazione di un'imposta su un bene o su un fattore della produzione: 1) verticale: avviene tra chi offre e chi domanda tale bene o fattore lungo le fasi in cui si svolge il processo produttivo; 2) obliqua: l'imposta su un bene o fattore determina variazioni nei prezzi di beni o fattori formalmente non colpiti dall'imposta. I due tipi di traslazione possono verificarsi congiuntamente, come nel caso di un'imposta su un bene che fa aumentare il prezzo e che fa aumentare anche il prezzo di un bene succedaneo in conseguenza dello spostamento di una parte della domanda dal primo al secondo. Direzione della traslazione: 1) traslazione inprezzi dei beni o dei fattori avvengono come effetto di variazioni nelle rispettive quantità domandate o offerte. Il contribuente di diritto potrà, infatti, cercare di evitare (legalmente) di subire l'onere dell'imposta riducendo le attività da cui deriva la nascita dell'obbligazione tributaria o eliminando le situazioni di fatto che costituiscono il presupposto dell'imposizione a favore di attività alternative non (o meno) tassate, le quali potranno subire un aumento nel prezzo a seguito dell'aumento della domanda.comportamenti economici degli operatori in risposta all'introduzione (o alle variazioni) di specifiche forme di imposizione. 1.2.2. Effetti allocativi e distributivi. Le variazioni nei prezzi alterano i rapporti di convenienza fra due o più beni o fattori e comportano: 1) modificazioni nell'allocazione delle risorse fra i diversi usi; 2) variazioni nel volume delle risorse disponibili, quindi nella capacità produttiva complessiva del sistema economico; 3) variazioni nel volume delle risorse effettivamente utilizzate, quindi nei livelli di occupazione e nel prodotto nazionale; queste modificazioni nella quantità e destinazione delle risorse comportano, a loro volta, effetti sul volume del reddito nazionale e sulla sua distribuzione fra i componenti la collettività. Il fenomeno della traslazione delle imposte ha una notevole rilevanza economica, che riguarda due aspetti interrelati: → equità di un sistema tributario → problema 1) distribuzionedel carico fiscale all'interno di una collettività dell'incidenza delle imposte; 2) effetti delle imposte sui comportamenti degli operatori (contribuenti percossi e contribuenti incisi) riguardo alla domanda e all'offerta di beni e fattori produttivi → aspetto che concerne l'efficienza del sistema economico nel complesso e l'influenza su di essa esercitata dal sistema tributario. 2. L'analisi della traslazione e dell'incidenza. 2.1. Finalità dell'analisi. • Compito dell'analisi della traslazione e dell'incidenza: rivelare le conseguenze distributive, dirette e indirette (tramite, cioè, gli effetti sull'allocazione delle risorse) di un'imposta; l'analisi dell'incidenza è diretta ad individuare la direzione e l'entità delle variazioni nei prezzi a cui i fattori vengono ceduti e in quelli a cui i beni vengono acquistati per singoli contribuenti o gruppi di contribuenti.fenomeno della traslazione di un'imposta può essere previsto da parte dei decisori pubblici e da parte degli operatori e dai primi voluto (al fine di far gravare l'effettivo onere di una data imposta su particolari categorie di soggetti). La traslazione di un'imposta può, però, in alcuni casi, risultare non intenzionale: l'incidenza che si realizza può non essere perciò quella desiderata. 2.2. Modalità di analisi. 2.2.1. Profili di analisi. Le imposte possono essere applicate sul mercato dei fattori produttivi o su quello dei prodotti con la percussione sul lato della domanda o sul lato dell'offerta. Indipendentemente dal lato del mercato in cui l'imposta viene applicata, la variazione del prezzo del fattore o prodotto scambiato determina la traslazione dell'imposta. - Analisi della traslazione: analisi delle reazioni degli operatori all'introduzione di un'imposta (o alla sua modificazione o sostituzione)ad un'altra) in termini di variazioni nella domanda e nell'offerta di beni e fattori produttivi che determinano variazioni nei prezzi e nelle quantità → negli elementi dello scambio che caratterizzano l'equilibrio di mercato. → Analisi degli effetti delle imposte sull'equilibrio di mercato. 2.2.2. Aspetti oggetto dell'analisi. Le analisi della traslazione riguardano il confronto fra l'equilibrio di un mercato in assenza e in presenza di un'imposta (analisi di "statica comparata"), pertanto hanno per oggetto l'individuazione del risultato del processo di traslazione, cioè l'incidenza dell'imposta. 2.2.3. Interrelazioni prese in considerazione. • Analisi di equilibrio parziale: considerano esclusivamente il mercato in cui il fattore o il prodotto tassato viene scambiato, prescindendo dagli effetti che l'imposta può eventualmente provocare su altri mercati e dagli effetti della spesa pubblica checon quel prelievo viene finanziata. Attraverso questo tipo di analisi, si rilevano le variazioni assolute dei prezzi, conseguenti all'introduzione di un'imposta, come risultato combinato delle elasticità della domanda e dell'offerta del bene o fattore tassato. Implicita è l'assunzione che i prezzi (quindi, la domanda e l'offerta) di altri beni o fattori non mutino. Se queste condizioni non sussistono, l'analisi della traslazione richiede un approccio di equilibrio generale: esame delle relazioni tra tutti i mercati costituenti il sistema economico, quindi individuazione delle modificazioni che l'equilibrio di ciascuno di essi subisce in conseguenza dei diversi tipi di prelievo tributario. I risultati di questo tipo di analisi sono in termini di variazioni nei prezzi relativi fra beni e fra fattori e degli uni rispetto agli altri. Se si intende analizzare l'effetto di una variazione del prelievo fiscale diretto a finanziare una data.spesa pubblica, sarà necessario ricorrere all'analisi (di equilibrio generale) dell'incidenza del bilancio: analisi della combinazione oneri-vantaggi per le diverse tipologie di operatori dell'intera manovra prelievo-spesa. 2.2.4. Dimensione temporale degli effetti delle imposte. In seguito all'introduzione o alla variazione di un'imposta, gli operatori modificano i loro comportamenti: ma perché ciò avvenga e se ne sentano le conseguenze (in termini di maggiori o minori domanda o offerta di prodotti o di fattori) è richiesto un certo tempo. Infatti: 1. può non essere possibile modificare i termini di un contratto in corso; 2. può non essere immediatamente disinvestibile un capitale, se non a costo di una perdita più o meno elevata; ... La domanda o l'offerta di beni o fattori possono risultare rigide entro un arco di tempo relativamente breve, ma possono diventare via via più elastiche alpassare del tempo. Pertanto, le conseguenze di un'imposta possono farsi sentire in maniera (o intensità) diversa a seconda dell'arco di tempo preso in considerazione.- Breve periodo e lungo periodo: caratterizzati dall'essere le quantità di fattori produttivi (lavoro e capitale) impiegate in ciascun settore rispettivamente fisse (offerta rigida) e variabili (offerta elastica).
- Breve periodo: non si hanno spostamenti di fattori da un impiego ad un altro né, conseguentemente, variazioni nella capacità produttiva delle singole imprese, ma solo variazioni nelle quantità offerte dei beni attraverso variazioni nel volume di produzione realizzato con una data capacità produttiva.
- Lungo periodo: i fattori, in particolare il capitale, possono essere spostati da un impiego ad un altro e può risultarne modificato l'ammontare complessivamente disponibile nel sistema economico. Aumentando col tempo la capacità.