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Stili educativi:
• Stile basato sul potere fisico
Punizioni come sculaccioni, o la semplice minaccia, oppure privazioni di oggetti materiali, o
o di svolgere attività piacevoli e divertenti, punizioni quindi di tipo espiatorio
Controllo del bambino col potere, l’autorità, la superiorità fisica
o Assenza di punizioni reciproche, e di appelli alle risorse del bambino (sensi di colpa,
o vergogna, comprensione etc..)
Ignora il dialogo e non fornisce le informazioni per comprendere la situazione ed evolvere
o Hoffman ha mostrato chiari risultati sugli effetti negativi di questo stile:
o sfavorisce il passaggio da moralità eteronoma ad autonoma
sfavorisce la confessione spontanea, e la resistenza alle tentazioni, e
l’interiorizzazione delle norme morali
il bambino si basa non su regole che ritiene giuste provenienti dal sé, ma sulle
possibili punizioni dell’adulto
effetti negativi di questo stile soprattutto se usato dalla madre, e soprattutto da parte
delle bambine
più la punizione è intensa e più il bambino in futuro tende a desiderare l’oggetto
proibito, e quindi deve impiegare maggiori energie per resistere alla tentazione
quindi è lo stile con peggiore effetto sullo sviluppo morale, indipendentemente da
età, sesso, classe sociale
• Stile basato sulla sottrazione dell’affetto, minacciata o attuata
Ignorare il bambino, fingere di non notare i tentativi di riconciliazione, non accettare il
o dialogo, esprimergli rifiuto di aiuto, o abbandono, isolarlo
Anche questo stile ha alto potere punitivo,
o importanza anche della durata della punizione, perché mentre il genitore padroneggia la
o temporaneità della punizione, il bambino specie se piccolo, manca invece dell’esperienza
per capire quanto durerà la punizione, e si trova in totale dipendenza
questo stile produce inibizione dei sentimenti ostili, controllando cioè particolarmente i
o sentimenti aggressivi
questo stile è correlato anche con la confessione delle proprie colpe, e con la resistenza alla
o tentazione (soprattutto se lo stile è praticato dalla madre)
rispetto allo stile basato sul potere fisico, questo stile porta ad una maggiore
o interiorizzazione delle norme, a maggiore senso di colpa, e soprattutto a inibizione
• Stile di tipo induttivo basato sul ragionamento e sull’empatia, basati sulle potenzialità del bambino,
sulla sua capacità di comprendere la situazione o sui sentimenti di empatia verso gli altri
Basato sul ragionamento
o Punizioni per reciprocità per far capire la situazione e gli effetti del proprio agire su
se stesso e sugli altri
Privilegia il dialogo e cerca di fornire le motivazioni delle punizioni con un linguaggio
comprensibile
Detto anche stile persuasivo, perché punta a convincere, facendo anche appello
all’autostima, all’orgoglio, al piacere della capacità di autocontrollo etc..
È il bambino al centro della situazione, protagonista nel cercare di ovviare agli effetti
negativi delle sue azioni
Basato sull’empatia
o Favorisce un decentramento del bambino per fargli rivivere la situazione dell’altro
L’adulto fornisce le info per capire i sentimenti dell’altro o le intenzioni sottostanti
33
Testo: Psicologia dello Sviluppo Psicologia dello Sviluppo
- I due stili sono complementari, uno fa appello alla capacità di comprendere sul piano cognitivo,
l’altro di comprendere sul piano emozionale
- Come prevedibile gli stili induttivi sono superiori sullo sviluppo morale, soprattutto se adottati
dalla madre
- Tuttavia gli effetti positivi sembrano ridursi se il bambino ha meno di 4-5 anni, forse per la
difficoltà di instaurare un dialogo, e forse perché per l’adulto è difficile decentrarsi per dare
spiegazioni adeguate al livello cognitivo del bambino
- Questi stili sono invece efficaci quando inizia il passaggio da moralità eteronoma a quella
cooperativa-autonoma (5-6 e 8-9 anni)
Una ricerca di Hoffman precisa meglio le differenze sullo sviluppo morale dello stile basato su privazione
dell’affetto rispetto agli stili induttivi:
• Induttivi: favoriscono concezione umanistica della moralità, con valutazione delle idee e dei
sentimenti degli altri,
• Privazione dell’affetto: favorisce moralità convenzionale basata su obbedienza a regole sociali
Influenza materna-paterna:
• Lo stile paterno ha meno influenza, anche se in caso di assenza del padre è probabile che lo
sviluppo morale risulti carente
• Inoltre le femmine hanno maggiore interiorizzazione delle norme morali, attenzione agli effetti delle
proprie azioni sugli altri, maggiore senso di colpa, meno condizionate da paura di sanzioni esterne, e
maggiore resistenza alle tentazioni (forse perché le femmine più spesso ricevono stili induttivi, basati
su ragionamento-empatia, e sono meno spronate alla competizione) 34
Testo: Psicologia dello Sviluppo Psicologia dello Sviluppo
CAPITOLO 13 – L’adolescenza
(*) Compiti di sviluppo
Nel corso del ciclo di vita all’individuo è richiesto di svolgere alcuni compiti tipici della sua fase di sviluppo:
Nella prima infanzia compiti con componente biologica fondamentale (parlare, camminare etc..)
o Nei primi anni e nell’adolescenza, compiti frutto di intreccio tra compiti biologici e sociale
o
Conoscere e accettare il proprio corpo
Per tutti gli adolescenti è comune che il corpo diventi oggetto di riflessione e valutazione, con varie modalità:
• Davanti allo specchio
• Col giudizio degli altri
• Inserendosi in attività, come quelle sportive
• E con relativa valutazione in termini di autostima, tentativi di modificare il corpo etc..
e comunque gli viene richiesto di trovare un equilibrio tra:
• Conoscenza,
• Accettazione
• Rispetto
Gestione sociale del proprio ruolo maschile o femminile
• Fin dal 2 anno, i bambini si pongono il problema di riconoscere ciò che è tipico del loro ruolo m o f,
dopo avere riconosciuta la propria identità sessuale, e la necessità di comportarsi coerentemente
• Tra i 3-6 anni c’è anche la complessa problematica edipica, e la gestione sessuale è ancora + import
• Meno intenso, ma comunque presente il ruolo sessuale durante la scuola elementare
• Nell’adolescenza c’è un salto di qualità, e la riflessione sul ruolo sessuale occupa un posto centrale,
anche perché sempre di più viene trattato da adulti e compagni come un uomo o una donna
Soddisfare i propri bisogni sessuali in forma sublimata o limitata
Nell’adolescenza c’è un forte contrasto tra istanze biologiche e pressioni sociali riguardanti la sfera della
sessualità, con tanti messaggi, confusi e contrastanti, che porta l’adolescente ad un particolare compito
evolutivo:
• Soddisfare la propria sessualità in forma particolarmente sublimata, o comunque limitata
coerentemente con le possibilità concesse dalla famiglia e/o dalla società
Il conseguimento dell’autonomia psicologica
Durante l’adolescenza tra genitori e ragazzi vi è abbastanza solidarietà e concordanza su molti aspetti,
tuttavia un obiettivo fondamentale rimane la conquista dell’autonomia
• Autonomia di tipo generale, un rapporto con i genitori di stima, rispetto, e sostanzialmente paritario
• L’aspetto cruciale è che l’adolescente rifiuta la gerarchia basata sul solo fatto che “decido io” in
quanto adulto, e rifiuta che si decida al suo posto su cose che ritiene di sua pertinenza
• Il controllo emotivo è una sfaccettatura della conquista dell’autonomia, l’adolescente deve capire che
autonomia è rifiutare l’imposizione di decisioni altrui, ed evitare la delega ad altri delle proprie scelte
Conquiste nell’autonomia sociale nei confronti degli adulti
L’autonomia implica anche la non-dipendenza dal punto di vista sociale ed economico, tuttavia su questo
punto c’è grande differenziazione dei percorsi:
• Non solo viene raggiunta ad età molto diverse, ma spesso l’autonomia sul piano psicologico non è
nemmeno ricercata
Verso un adattamento sul piano dei rapporti sociali
Il programma di vita implica la scelta di una professione, e coerentemente di uno status sociale, obiettivo
raggiunto a volte su tempi molto lunghi, e con grande complessità perché:
• La collocazione sociale nella ns società sembra caratterizzata da minori differenze tra gli status
• Minore possibilità di programmare la propria professione in età adulta,
• Necessità di più scelte che si protraggono anche molto oltre la giovinezza 35
Testo: Psicologia dello Sviluppo Psicologia dello Sviluppo
La definizione di una filosofia di vita
L’adolescente è chiamato ad essere autonomo ed avere proprie opinioni in tema religioso, politico, e
filosofico, con notevoli differenze rispetto alle riflessioni fatte da bambino
• Molti abbandonano l’accettazione conformista dei valori morali, per pervenire ad una propria
gerarchia di valori personali
• Valutazione critica anche degli aspetti religiosi, e diversa concettualizzazione
La ristrutturazione del concetto di sè
Erikson valorizza il concetto di identità, per cui la fase dell’adolescenza avrebbe il suo conflitto cruciale
proprio nella nozione di identità, pperazione lunga e complessa, in cui c’è il ruolo del:
• passato, ciò che egli accetta di sé e del proprio passato
• del presente, le scelte compiute e le aspettative di chi gli sta intorno
• della proiezione di sé nel futuro, le scelte scolastiche, di status sociale, e anche le scelte fatte sul
piano esistenziale, morale e dei valori sociali
per Erikson la costruzione dell’identità richiede una certa sperimentazione, effettuando scelte raggiungibili e
coerenti con i propri talenti, e ideali, quindi mantenendo anche coerenza e impegno
Per Palmonari, si usa il concetto di sé, per meglio cogliere la complessità e la ricchezza dei processi di
sviluppo che caratterizzano l’adolescenza, con modifiche cruciali e ristrutturazioni del concetto di sé,
processo lento e fatto non in astratto, ma nel significato che ha nei rapporti sociali e adeguato alla realtà.
• evidenzia anche il concetto di stima del sé, con le valutazioni specifiche dei vari aspetti del sé, e con
una valutazione globale
(*) Cambiamenti di interesse nell’adolescenza: risultati di ricerche.
Durante l’adolescenza c’è anche un cambio degli interessi,
una prima ricerca Cospes negli a