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Mencio credeva che gli uomini tendessero naturalmente al bene, come l’
acqua tende a scorrere dalla sua sorgente. Egli ritiene che il sentimento della
compassione fa parte dell’essenza dell’ uomo. Vi è dunque un contrasto tra 2
scuole di pensiero: Huxley il quale ritiene che gli uomini siano
tendenzialmente cattivi ed egoisti e che la moralità sia un semplice e puro
rivestimento culturale ( teoria della patina ). Mencio pensa invece che nella
nostra specie la moralità si manifesti in modo naturale. Le sue fondamenta
sono la teoria della selezione di parentela e quella dell’ altruismo reciproco.
Ogni individuo è in primis fedele non al gruppo, ma a se stesso e alla propria
famiglia.
Antropomorfismo e antropodiniego.
De Wall propone un uso dell’ antropomorfismo molto fecondo. Propone di
passare dalla parsimonia cognitiva che richiede di non ricorrere a capacità
mentali superiori se possiamo spiegare un fenomeno con quelle di scala
inferiore alla parsimonia evolutiva che presuppone che, se delle specie
strettamente imparentate si comportano nello stesso modo, anche i loro
processi mentali sono probabilmente gli stessi. L’ antropomorfismo diventa
così un importante strumento di ricerca. L’antropodiniego invece è l’
avversione verso le profonde somiglianze tra il comportamento umano e
quello animale che si trasforma in un potente fattore limitante il progresso
dell’ impresa scientifica.
Seconda parte. Wright: usi dell’ antropomorfismo.
Wright diffida dell’ interpretazione di De Wall che distinse due tipi di
linguaggio antropomorfo: il linguaggio emozionale ( ira, compassione ) e il
linguaggio cognitivo ( strategie, previsioni, ragionamento ).
Moralità e particolarità dell’ azione umana.
Gli esseri umani, a differenza degli animali, hanno capacità di autonomia
(autogoverno normativo ), scegliere quali comportamenti adottare e quali no,
ed è proprio a questo livello che emerge la moralità. L’ autogoverno normativo
è una qualche forma di autocoscienza: un soggetto non umano che agisce
può essere si cosciente dell’ oggetto.
Etica ed evoluzione.
La moralità umana, secondo quanto sostiene De Wall, discende da
inclinazioni che condividiamo con altri primati. Ma cosa intendeva con
questo? Forse ciò che voleva esporre era condizionato dal suo desiderio di
demolire una visione che considerava rivale alla sua: la teoria della patina. La
teoria della patina divide il regno animale in due parti: ci sono gli animali non
umani privi di qualsiasi capacità di compassione e di bontà, le cui azioni sono
espressione di desideri egoistici; ci sono poi gli esseri umani guidati anche da
desideri egoistici ma in grado di superare il proprio egoismo per solidarizzare
con gli altri. C’è una teoria che sta agli antipodi della teoria della patina,
chiamata teoria del nocciolo duro. Quest’ ultima sostiene che la moralità è
presente nei nostri antenati evolutivi.
La torre della moralità.
La moralità umana si può distinguere in 3 livelli.
Livello 1: elementi costitutivi o sentimenti morali.