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CARTOGRAFIA E TERRITORIO NEI SECOLI
Le origini
-i materiali usati per scrivere le carte sono inizialmente molto vari, dipendono dalla disponibilità e
dalla cultura (ex. popolo di cacciatori dell’America usava incisioni su pelli o legno)
-particolarmente avanzate nella cartografia erano le civiltà precolombiane: il re azteco Xicalango
consegnò a Cortez una cartina che raffigurava tutta la regione fino all’odierna Panama, molto
precisa, fu strumento fondamentale che portò alla conquista dell’Honduras
-purtroppo la maggior parte delle carte messicane è andata perduta bruciate dai conquistadores
-sono note attraverso le notizie di viaggiatori carte esquimesi in rilievo
-singolare è il caso delle carte nautiche degli abitanti delle isole Marshall: sono formate da coste di
foglie di palma da cocco unite fra loro, alle intersezioni vi sono delle conchiglie che indicano le
isole; le coste indicavano la direzione dei frangenti, altre più sottili le creste d’onda
civiltà mesopotamica: -è la necessità di potenziare l’irrigazione che porta allo sviluppo della
matematica
-sono i Babilonesi ad aver disegnato la prima carta del mondo: la terra
è un disco circondato dall’Oceano, al centro Babilonia con l’Eufrate,
intorno sette città, un anello d’acqua che è l’Oceano Terrestre e sette
paesi lontani; nella parte superiore è rappresentato l’Oceano celeste
con i segni dello zodiaco
civiltà egizia: -Apollonio Rodio e Erodono parlano di carte militari preparate per la
guerra contro gli sciti, ma non ci sono pervenute
-le carte che ci sono giunte riguardano piante di edifici
Papiro di Torino: -rappresenta una zona della Nubia dove si trova
un giacimento d’oro
Il mondo classico
civiltà greca: -la cultura greca sviluppa due tipi di cartografia: -cartografia cosmogonia legata
alla speculazione filosofica e
religiosa
-cartografia pratica (ex. peripli,
carte militari)
-possiamo riferirci a Omero come al primo geografo greco: l’ecfrasis dello scudo di
Achille è un disegno cartografico, in cinque cerchi concentrici sono raffigurati:
Universo celeste, Terra con due grandi città, campi coltivati, vita pastorale, l’anello
dell’Oceano
-numerosi sono i peripli (“circunnavigazione”): descrizioni di viaggi per mare;
rispondevano all’esigenza di colonizzazione, infatti interessano particolarmente
l’area del Mediterraneo
-spiccano la carta di Ecateo e la carta di Anassimandro, entrambi formatisi a Mileto
ricca città ionica posta in posizione strategica sulla foce del Meandro
-solo nel IV sec. grazie a Dicearco da Messina, discepolo di Aristotele, nasce in
Grecia una cartografia “scientifica” con l’applicazione rigida della matematica
-nel II sec. riconoscendo le problematiche della resa in piano del mondo idea un
modello del Mondo a tutto tondo: il globo
-Ipparco capisce che per indicare la posizione di un luogo è necessaria una
misurazione angolare che ne determini latitudine e longitudine; ma sarà solo in
seguito che meridiani e paralleli verranno tracciati per la prima volta sulla carta
Claudio Tolomeo: -operò ad Alessandria sotto gli Antonimi (138-178)
-nel sistema tolemaico la Terra è al centro, il Sole descriveva un’orbita
eccentrica rispetto alla Terra, i pianeti descrivevano epicicli
-l’opera di Tolomeo aveva nel titolo megàle, che divenne poi megìste e in
seguito con l’aggiunta dell’articolo arabo al Almagesto, per intervento dei
traduttori medievali
-riprende l’uso delle coordinate introdotte in maniera sistematica da Ipparco
-prende la valutazione della circonferenza terrestre da Posidonio, questa è
notevolmente imprecisa dà una stima del 30% inferiore al reale, molto più
precisa era stata quella di Eratostene
Posidonio: -per calcolare la latitudine basta conoscere l’altezza della
stella polare sull’orizzonte o del Sle in determinati giorni
dell’anno
-per calcolare la longitudine invece bisogna scegliere un
meridiano fondamentale e conoscere la differenza oraria fra
due luoghi
-in antichità l’unico modo per conoscere la differenza oraria
era stabilire l’ora esatta in cui si poteva osservare uno stesso
fenomeno astronomico in uno stesso luogo
-proprio un errore di calcolo della differenza orario fra
Guatemala e Cartagine, basata sull’osservazione di un’eclissi
di luna, determinò l’errore di Posidonio
-l’opera di Tolomeo fu fondamentale nello stabilire il metodo
matematicamente corretto per il disegno delle carte
-l’analisi filologica dell’opera cartografica di Tolomeo è difficile poiché i
codici più antichi risalgono comunque a otto secoli dopo la sua morte; la
maggiore delle domande e se vi fossero carte nell’originale, probabilmente sì
data la mole di dati precisi esposti da Tolomeo
civiltà romana: -nella cultura romana ebbe sempre particolare rilievo l’agrimensura a cui
erano preposte figure specializzate: i mensores che sapevano come calcolare
distanze, longitudine e latitudine, avevano il compito di scrivere le carte delle
città
-la terra si divideva secondo il sistema della centuriazione, ogni centuria
corrispondeva a 200 iugeri (circa 50,4 ha)
-le carte elaborate dai mensores erano chiamate formae, erano impresse nel
metallo in duplice copia: una restava alla comunità la seconda era inviata al
Tabularium in Roma; purtroppo non resta alcuna forma originale
-tabulae erano dette le registrazioni di dati tecnici allegati alle formae
-i pochi esempi di carte militari giuntici si datano tutte al tardo impero
-carte militari e carte ad uso civile erano scritte su rotoli, facili da trasportare
Orbis pictus: carta elaborata da Menenio Vipsanio Agrippa, posta per volere
di Augusto nel Portico di Campo Marzio a simbolo della
grandezza di Roma
Tabula Peutingeniana: -copia medievale di carta romana del III d.C.
lunga quasi 7m
-la scelta di schiacciare e allungare la
rappresentazione è dovuta alla necessità di
inserire la carta in un rotolo facilmente
consultabile
-vi è l’uso di colori, simboli schematici per
indicare la funzione degli edifici, raffigurazioni
allegoriche
Il medioevo
mappamondi: -è relativamente ampia la produzione di carte ecumeniche
-dette a T o a ruota: la T inscritta in un cerchio indica i confini dei tre
continenti conosciuti Asia, Africa, Europa, divisi dal Mediterraneo,
circondati dal cerchio dell’Oceano
le fonti della cartografia: -l’uso delle carte ecumeniche a T deriva dal mondo greco
-la raffigurazione circolare era stata superata già nel mondo greco
dalla speculazione scientifico-filosofica più avanzata a favore di una
rappresentazione rettangolare; vi fu un periodo in cui le due
rappresentazioni furono contemporanee
-la matrice della divisione in tre continenti è Sallustio (trifaria orbio
divisio) che surclassò quella proposta da Eratostene in due: Europa
comprendente anche l’Africa e Asia
le concezioni geografiche: -con il degrado dell’Impero la Chiesa romana diventa l’elemento di
stabilità, perciò finì per acquisire la maggior parte dei poteri che
prima erano del potere laico
-la maggior parte delle carte ecumeniche medievali erano scritte non
da cartografi laici ma da monaci che le utilizzavano per mostrare la
loro interpretazione degli autori classici e dei testi sacri della religione
cristiana
-in genere le carte ecumeniche medievali hanno l’est orientato verso
l’alto per similitudine con l’effettiva posizione del Sole
-nella carta Cosma Indicopleuste in mondo ha forma quadrata e
vengono rappresentati gli angeli lampadofori che accompagnano la
scomparsa degli astri
cartografia ecumenica circolare dell’ultimo medioevo: -con il mappamondo di Fra Paolino
Minorita, annesso a un breve trattato, la
rappresentazione circolare dell’ecumene
acquista ampia diffusione anche durante
il basso medioevo
-quasi contemporaneamente anche
Marin Sanudo, che vuole che il Papa
indica una nuova crociata, costruisce un
mappamondo molto simile a quello di
Fra Paolino
-il primo mappamondo “moderno” è
quello di Fra Mauro che critica e
corregge i nomi storpiati e le distanze
errate della tradizione tolemaica
itinerari: -dovevano essere guida ai luoghi santi del cristianesimo
-erano spesso redatti da monaci stranieri che raccoglievano le informazioni dai
compatrioti che avevano affrontato il viaggio
-sono in genere pieni di storie mitiche e fantastiche
carte islamiche: -le fonti della cultura islamica sono quella greca, indiana, egiziana, persiana
-il califfo ordina al matematico persiano di redigere tavole astronomiche
(Tabelle di Damasco o Tabelle di Mamum) basate sugli elenchi di città di
Tolomeo
-Ben Musa nella risoluzione dei triangoli introduce i concetti di seno e
coseno: può essere considerato l'iniziatore dell'algebra elementare (titolo di
una sua opera)
-Tolomeo ebbe una grande influenza si tentò più volte di costruire una carta
del mondo seguendo le sue indicazioni
-l'insieme di carte sviluppate dalla cultura islamica vengono denominate
dagli studiosi come carte dell'Islam
Libro di Ruggero: -Ruggero II chiese Edrisi di raccogliere in un unico testo tutte le
informazioni disponibili al fine di redigere una descrizione geografica del
mondo -il libro era accompagnato dalla Tabula Rogeriana, incisa su lastra d'argento,
che purtroppo scomparse pochi anni più tardi
-l'opera di Edrisi ebbe grande successo e molte edizioni come ad esempio il
cosiddetto Piccolo Edrisi
Portolani: -la svolta nella navigazione d'altura si ebbe con l'introduzione della bussola
-la prima ad assumerne l'utilizzo sarebbe stata Amalfi su esempio degli arabi
-i portulani sono le guide allegate alle carte nautiche, concentrano la loro attenzione
sulla linea di costa
Compasso da navegare: -è il più antico portulano arrivatoci data il 1296; ma
molto probabilmente i portulani erano in uso già da
molto prima
-è scritto in volgare, forse una lingua franca, il sabìr,
utilizzata dai marinai di nazionalità diversa per
comunicare
-comprende la descrizione, prevalentemente in senso
orario, di tutte le coste del Mediterraneo
-ancora oggi paesi che dispongono di una flotta dispongono anche di un Portulano
(ex. Francia, Inghilterra)
Carta pisana: -è la più antica carta nautica relativa a tutto il Mediterraneo
-il catalogo della biblioteca parigina sulla base di informazioni oggi non più
reperibili data al 1275
-è