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L'acquisizione delle nuove scoperte sul piano cartografico fu molto lenta, anche a causa

del segreto economico e militare dei primi colonizzatori. I maggiori centri di produzione

furono roma, con lafreri, e venezia, con camocio, forlani e bertelli.

4.3 Insieme con le carte geografiche venivano costruiti anche globi, terrestri e celesti:

prodotti artistici spesso con finalità didattiche o scientifiche. I globi risalgono agli

antichi egizi (pietra o metallo), ai greci e il più antico è l'atlante farnese del II d.c. Anche

gli arabi costruirono globi come una coppia costruita da edrisi per re ruggero.

4.4 Il primo atlante moderno è quello pubblicato ad anversa nel 1570 da abramo ortelio.

Otelio curò con attenzione che le carte fossero stampate nello steso formato per ciascun

paese. La sua opera era il theatrum orbis terrarus 70 carte su 50 fogli. Lo scopo di ortelio

era di far conoscere la geografia per intendere meglio gli avvenimenti storici.

Gerardo de jode, fiammingo, pubblicò nel 1578 una raccolta di carte intitolata speculum

orbis terrarum 84 carte in 65 fogli in 2 volumi.

Mercatore nel 1578 aveva raccolto un centinaio di carte da riprodurre ma per lentezza di

lavori la pubblicò in fascicoli separati. La sua opera completa fu pubblicata postuma con

il titolo di atlante. Il nome atlante va riferito a diodoro siculo che parla del re mauritano

atlante. L'atlante comparve in edizione completa nel 1595.

la fortuna degli atlanti nel cinquecento e nel secolo successivo si deve da un parte

all'imitazione dell'opera tolematica e dall'altro al gusto delle scoperte geografiche; è

indubbio che le carte a grande scala nascono da altre esigenze di tipo politico, storico,

economico. In quest'epoca era ancora sconosciuta l'area del pacifico meridionale e

l'insularità dell'oceania scopera da james cook nel XVIII sec.

Nell'italia del rinascimento è mancata l'iniziativa culturale e imprenditoriale che portò

all'estero all'edizione dei grandi atlanti. Gli ostacoli erano costituiti sia dalla scarsezza di

spunti della tradizione tolemaica,dall'impreparazione commerciale, dalla situazione

politica che non consentiva l'allestimento di laboratori cartografici ed editoriali per un

pubblico molto numeroso di lettori. Willelm blaeu, astronomo danese, pubblicò un

atlante dal titolo appendix theatri ortelii et atlantis mercatoris. Nel rinascimento si era

diffusa la moda dell'atlante come raccolta di carte geografiche e di informazioni di ogni

genere anticipando il custo del sapere enciclopedico illuministico.

4.5 Nel 1572 a colonia fu pubblicato il civitates orbis terrarum: un atlante delle città

mondiale edito da Georg Braun. Le carte di città erano opere di ingegneri militari e

tecnici come Leonardo Bufalini che pubblicò una delle prime grandi carte di roma nel

1551, con grande influsso sulla successiva tradizione. Altre celebri carte di roma furono

di Pirro Ligorio, di Tempesta e di Nolli. La maggior parte sono in prospettiva col punto

di vista dal gianicolo. Nel rinascimento la carta geografica ebbe anche finalità estetica,

per decorare le pareti di ville e palazzi. Un esempio è l'opera di egnazio danti che eseguì

pitture geografiche relative all'Italia nella Galleria Vaticana e in Palazzo Vecchio a

firenze.

4.6 Il contributo dell'Italia fu soprattutto ragguardevole nella costruzione di carte regionali.

Contemporaneamente una notevole quantità di carte relative a limitati territori veniva

redatta per scopi pratici di ingegneria da tecnici e addetti militari. Quest'opera si rivelò

essenziale per il progresso della cartografia e permise ai grandi cartografi di disporre di

basi cartografiche sempre più aderenti alla realtà. È utile sottolineare il carattere pratico

della cartografia che si è intensificato a partire dal cinquecento, per un più forte

desiderio di conoscenza e dominio del territorio.

4.7 Il più grande cartografo italiano della seconda metà del Cinquecento fu giovanni antonio

magini, (padova 1555)che si dedicò giovanissimo agli studi di astronomia e pubblicò

una notevole quantità di trattati. Dal 1588 fu professore di astronomia a bologna. Aveva

fama di astrologo ed era in rapporti con astronomi come keplero e tycho brahe, e

cartografi come mercatore e ortelio. prima di morire aveva curato una edizione di

tolomeo in latino in cui compaiono 37 tabulae novae da lui commentate e incise da

girolamo porro, ricavate da Mercatore e Ortelio. Aggiunse anche i commentarii e le

annotationes al primo libro. La sua opera più importante e originale fu “l'italia”,

pubblicata postuma nel 1620, consistente in 61 tavole incise su rame e 24 pagine di

commento. Curò l'inquadramento di ciascuna carta con quelle dei territori confinanti

ricorrendo spesso a modifiche e alterazioni soprattutto per le distanze, in modo da

riuscire a ottenere una carta d'insieme dell'italia. In questa carta gli elementi astronomici

corrispondono a quelli delle carte parziali pubblicate nell'atlante del 1620 tranne che per

il piemonte e la liguria. La carta è la più grande pubblicata fino ad allora ha scala a

1:1.250.000 e 1:300.000 con un contorno della penisola molto accurato.

4.8 Nel seicento e settecento si potevano utilizzare strumenti sempre più precisi come il

sestante e il cannocchiale. Nasce in questo periodo la cartografia geodetica che si avvale

della triangolazione per eseguire i rilievi topografici e sull'applicazione delle prime

tecniche scientifiche per la rappresentazione del rilievo. Vengono eseguite misurazioni

per la determinazione delle coordinate geografiche. A studiosi francesi si devono

misurazioni sulla forma e sulle dimensioni della Terra: due spedizioni organizzate

dall'accademia delle scienze permisero di confermare le teorie di newton sullo

schiacciamento polare e diedero precisione matematica alla cartografie, eliminando

errori perpetuati nelle carte geografiche. I francesi svilupparono anche nuove proiezioni

(sinusoidale, conica modificaa e proiezione equivalente) e l'invenzione dell'altimetro a

seguito della scoperta della diminuzione della pressione atmosferica in rapporto

all'altitudine per opera di Pascal. Si compirono poi enormi progressi nell'esplorazione

degli oceani grazie a miglioramenti nella navigazione (costruzione di velieri più grandi)

e all'invenzione degli orologi nel XVIII sec. Che permise una collocazione esatta delle

isole nell'oceano grazie a una più facile individuazione della posizione sulle carte. Si

iniziarono a diffondere spedizioni di studio per la conoscenza scientifica delle regioni

esplorate. Molti esploratori si diressero nell'oceano pacifico. James cooknel 1755 entrò

nella marina reale e gli venne effettuato l'incarico di effettuare il rilevamento delle coste

di saint pierre, miquelon, terranova e labrador, che portò a termine costruendo una carta.

Fu poi nuovamente mandato in missione con l'incarico di risolvere il problema del

continente australe, andando a finire in alcune isole della polinesia, di nuova caledonia

ed ebridi. Nel 1776 gli fu affidato il comando di una nuova spedizione che aveva il

compito di troarei lpassaggio tra l'oceano atlantico e l'oceano pacifico nelle regioni

boreali. Muore in combattimento nelle isole sandwich. La perouse effettua la rilevazione

della costa asiatica compresa tra il giappoe e il mar di ohotsk, commissionato dal

governo francese per dirimere le questioni sorte a seguito delle esplorazioni di cook.

Queste spedizioni hanno segnato una svolta importante nella geografia e nella

cartografia in quanto hanno dimostrato l'insesistenza del grande continente australe e

hanno delineato invece l'esistenza dell'emisfero oceanico in cui i mari occupano una

superficie due volte più grande delle terre emerse.

L'esplorazione dell'africa ha inizio nel 1788 con l'african association che aveva come

obiettivi l'esplorazione dell'africa e l'apertura di nuovi mercati per il commercio

britannico.

L'esplorazione dell'america meridionale avvenne anche grazie ai viaggi di von humboldt

che con il naturalista bonpland effettuò un viaggio nell'america centrale e meridionale.

Esplorazioni delle zone interne all'australia si ebbero solo dopo il 1825.

l'ultima esplorazione in senso cronologico fu quella dei poli.

4.9 Nel XIX sec. Le esplorazioni non solo forniscono informazioni sempre più dettagliate

sulla parte superficiale del nostro pianeta, ma sono rivolte anche ad indagare sulle cause

dei fenomeni osservati. La quantità di informazioni disponibili diventa tanto imponente

da richiedere una selezione cartografica delle notizie stesse considerate per argomento,

facendo così nascere la cartografia tematica. Si svilupparono contemporaneamente le

carte a grande scala per cui quasi tutti i paesi europei curarono la pubblicazione di carte

topografiche dei loro territori.

4.10

4.10.1. per atlante si intende una raccolta di carte prevalentemente a piccola scala

ordinata secondo determinate intenzioni e visuali che semra non aver subito

modifiche nonostante l'evolversi del tempo e della dinamica storico-politica, sociale

e culturale. Il termine compare per la prima volta nell'intitolazione dell'opera di

Mercatore. Gli atlanti godono di maggior diffusione tra le espressioni cartografiche.

Vanno sottolineate le conquiste compiute nel campo delle conoscenze tecniche e

scientifiche che hanno consentito alla cartografia il progressiveo perfezionamento

delle proiezioni e l'ulteriore acquisiszione di un'esatta base geodetica e topografica.

Vanno poi sommate le istanze scaturite dai recenti programmi di gestione,

programmazione e pianificazione del territorio che si aprono alla valutazione causale

delle risultanze spaziali dal punti di vista storico, sociale e culturale. Le opere in

questione vengono poi pensate e realizzate all'interno di un determinato contesto in

cui esprimono e raffigurano la maniera di porssi nei confronti dello spazio. Si è

assistito a pochi cambiamenti nell'impostazione concettuale e inquadramento

ideologico negli ultimo 180 anni, ma sono migliorate di molto le modalità e le

caratteristiche espressive, l'aumento degli esemplari e la diversificazione tipologica

di questi che si è estesa verso il tematismo e la specializzazione.

4.10.2. Gli atlanti geografici sono espressioni contenutisticamente descrittive di

luoghi e oggetti geografici, poi, più recentemente, anche di elementi umani. Questa

categoria comprende sia gli atlanti detti internazionali, generali, generici, universali

ecc., sia quelli scolastici. La cartografia a piccola scala ha fissato i propri termini

solo dopo il perfezionamento delle proiezioni e l'acquisizione di sicure basi

geodet

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
14 pagine
11 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher username_yo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Federzoni Laura.