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Compagnia Sturtevant solo nel 1870; si trattava di un sistema di serpentine a vapore e ventilatori
centrifughi, ma le sue dimensioni rese difficile la loro sistemazione. Questa problematica fu risolta
dal sistema Plenum che, tenendo sotto pressione i volumi d'aria ventilati, permetteva l'uscita
spontanea dell'aria viziata dalle aperture collocate nei servizi igienici.
Rateau Jukovsski fu l'inventore del ventilatore a velocità assiale, i ventilatori in mancanza
dell'elettrificazione domestica erano legati ad una diretta fonte di calore per assicurare il
movimento connettivo dell'aria; questa soluzione, in inverno, veniva integrata con la collocazione
del ghiaccio nei condotti di aspirazione, ma l'abbassamento della temperatura non comportava un
comfort ambientale dato che aumentava l'umidità relativa.
Un controllo globale dell'ambiente fu reso possibile solo con la purificazione dell'atmosfera dai
prodotti di combustione secondaria del carburante per l'illuminazione. L'invenzione della lampada
elettrica di Edison nel 1882 risolse i problemi derivati dall'uso del gas poiché generava meno
calore, non produceva fuliggine, richiedeva una minore manutenzione e poteva essere installato in
uno spazio ristretto. Lo sviluppo di questo sistema d'illuminazione è stato così rapido che gli
architetti non ebbero il tempo di sperimentarne le potenzialità creative, tuttavia Slater immaginò
una distribuzione di luci puntiformi lungo le pareti e l'uso di schermature per un'illuminazione
indiretta.
Il primo progetto che tenne conto in maniera specifica dell'illuminazione elettrica fu la sala di
Stokesay Court, a Shropshire, del 1889di Thomas Harris; egli usò delle lampadine di bassa potenza
fissate ad ognuno delle colonne che sostengono la galleria sovrastante.
Questo tipo di impianti, però, mancano della mobilità e sono collocati dove il costruttore ha
creduto che fosse più conveniente installarli, ma a volte risultano fuori posto.
Capitolo 5: Gli ambienti dei grandi edifici:
Intorno al 1900 nuovi dispositivi meccanici per controllare ed organizzare l'ambiente hanno
introdotto due grandi problemi: le modifiche imposte dai nuovi dispositivi, come un migliore
isolamento termico, e le modifiche costruttive che venivano facilitate dall'introduzione dei nuovi
dispositivi per non dovere adattare gli edifici a particolari qualità ambientali. Nei grandi edifici, le
grandi dimensioni crearono dei problemi ambientali in quanto offrono un ostacolo all'azione del
vento ed ombreggiano vaste superfici di terreno. I grattacieli erano insoddisfacenti poiché a causa
della loro superficie vetrata e dall'effetto di tiraggio dovuto dall'afflusso dell'aria fredda
proveniente dai piani inferiori, avevano poca capacità di immagazzinare e trattenere il calore.
In parte questo problema fu risolto alla fine degli anni '80 con l'invenzione della porta girevole che
costituiva un filtro ambientale che non faceva entrare il vento.
Il Royal Victoria Hospital a Belfast di Henman e Cooper era dotato di un sistema di ventilazione
costituito da un gruppo di macchine azionate dal vapore acqueo di scarico delle caldaie
dell'ospedale che comandavano dei ventilatori assiali a rotazione lenta collocati in una sala
macchine posta all'entrata del condotto. Dal condotto principale l'aria veniva immessa nei canali di
distribuzione e portata dietro le pareti dei reparti posti paralleli secondo una pianta allungata ed
illuminati da lucernari. L'aria del condotto di riscaldamento veniva filtrata attraverso tendoni di
funi di noce di cocco mantenute umide da nebulizzatori collocati sul tetto. L'aria era quindi
purificata, umidificata e riscaldata e questo fece del Royal Victoria Hospital il primo grande edificio
a possedere l'aria condizionata da destinare al comfort dell'uomo. Il sistema di condizionamento
dell'aria era riservato solo alle aree occupate dalla degenza, mentre le aree occupate dai
dipendenti avevano sistemi convenzionali di riscaldamento e ventilazione perché i dipendenti
desideravano controllare direttamente il proprio ambiente; in queste zone anche la forma
architettonica era convenzionale per utilizzare la forza del vento.
Capitolo 6: L'abitazione climatizzata:
per dare una valutazione precisa delle case progettate da Wright, è necessario paragonarle alle
abitazioni dai suoi contemporanei sia americani che europei. In Europa l'International Style non fu
altro che una tendenza che per un periodo limitato interessò la ricca borghesia europea; al
contrario in America si sviluppò uno stile che ben si adattava alle nuove tecnologie ed alle esigenze
dell'epoca ad opera della scuola di Chicago, capitanata da Wright, e di quella della California. Lo
stile americano si interessò particolarmente agli interni delle abitazioni cercando di raggiungere il
più alto livello di comfort ambientale; questo avveniva a discapito dell'involucro esterno che
risultava schiacciato dall'importanza visuale dei tetti.
Questa tecnica deriva dalla tradizione del luogo come ci dimostra l'American Woman's Home
costruita nel 1869 da Catherine Beecher: il tetto costituisce la metà dell'altezza della casa, mentre
la suddivisione interna sembra introdurre il concetto di un unico blocco centrale di servizi intorno
al quale si sviluppa uno spazio libero differenziato funzionalmente per mezzo del mobilio.
Un elemento comune alle case del Middle West è la leggera struttura in legno, questa soluzione
risultò però inefficace nel periodo estivo in quanto lasciava penetrare il calore e non favoriva la
ventilazione. Una soluzione efficace a questo problema fu trovata dai fratelli Greene che
progettarono nel 1908 un cottage estivo per la famiglia Gamble a Pasadena. I tetti sono molto
sporgenti ed il primo piano è circondato da una serie di terrazze che, al piano terra, corrispondono
a verande; in questo modo si riuscì a riparare le pareti dai raggi solari diretti.
Il metodo di controllo dell'ambiente di Wright è caratterizzato dall'uso del riscaldamento ad acqua
bollente che rese possibile un'articolazione più complessa delle abitazioni e l'aumento della
superficie vetrata delle pareti così da ottenere un risultato estetico migliore.
Alcuni dei più importanti progetti di Wright riguardanti il controllo dell'ambiente furono:
- CASA ROSS: costruita nel 1902 a Delavan Lake, Wisconsin. La casa è impostata su di un reticolo
modulare simmetrico, ma al piano terra presenta una distribuzione dello spazio
abitabile molto libera ed aperta, mentre al piano superiore le camere possiedono
una ventilazione trasversale.
- CASA GALE: costruita nel 1908 a Oak Park, Illinois. La casa ha una notevole superficie finestrata;
vista dall'esterno appare come una serie di lastre sovrapposte sostenute da massicci
sostegni, ma dall'interno ci si accorge che questi sostegni sono in realtà vuoti ed
ospitano i radiatori ad acqua calda nascosti da una griglia di legno.
- CASA BAKER: costruita nel 1909 a Wilmette, Illinois. La pianta è cruciforme ed il tetto basso e
spiovente e protegge un enorme bow-window fornito di un sedile fisso. Il soggiorno
riceve molta luce da questa finestra e da una striscia vetrata che corre lungo tutti i
suoi lati. Il camino situato è solo un elemento d'arredamento, infatti il
riscaldamento è fornito da un sistema di tubazioni ad acqua calda che corrono lungo
il perimetro della stanza per servire un radiatore posto proprio al di sotto del sedile
della finestra. Questo riscaldamento continuo era necessario in una struttura così
leggera esposta ad un clima invernale così rigido, ed in estate la ventilazione era
assicurata dalla disposizione delle finestre della sala.
- CASA ROBIE: costruita nel 1910 a Chicago, Illinois. La novità introdotta da Wright nella Robie
House riguarda il sistema di illuminazione: localmente, dove vi era più bisogno, la
luce veniva fornita attraverso lampade speciali incorporate all'interno dell'arredo. Al
primo piano, invece, fu installato un sistema di illuminazione globale: delle luci
puntiformi furono collocate sul bordo delle travi centrali del soffitto.
Capitolo 7: L'ambiente della machine aesthetic:
Gli architetti europei cercarono di imporre alla società il nuovo stile dell'età della macchina
insieme al comfort delle nuove tecnologie, ma la gente rimase perplessa domandandosi perché
doveva sopportare una serie di disagi ambientali per godere delle comodità offerte dalle
innovazioni della tecnica; questo a causa del'antiquato pregiudizio che avvolgeva l'Europa.
In realtà si possono segnalare reali carenze ambientali all'architettura degli anni '20 come
l'illuminazione abbagliante e l'acustica rimbombante che diedero luogo ad effetti sgradevoli che si
cercò di attenuare con l'aggiunta di tappeti, tende ed accessori per la luce.
In Europa la tendenza alla rinuncia al comfort, alla comodità e all'immaginazione creativa era ben
diffusa, ma fu in Germania che la promessa di migliorare le qualità ambientali fu più sacrificata per
realizzare una geometrica macchina estetica, un esempio è Bauhaus che trascurò completamente
l'utente e si concentrò solo su come produrre più razionalmente l'edificio.
La speranza di ottenere un ambiente migliore attraverso la valorizzazione della tecnologia era
abbastanza diffusa negli anni dal '10 al '20 come dimostra il libro Glasarchitektur di Paul
Scheerbart. Scheerbart sviluppò in questo libro la sua visione di un'architettura del futuro fatta di
acciaio, vetro e luce, descrive le funzionalità del doppio vetro e come potrebbe essere sfruttato dal
punto di vista estetico attraverso delle luci collocate all'interno di vetri colorati che splendono sia
verso l'interno che verso l'esterno. Egli, inoltre, dimostrò una acuta comprensione di come
sarebbe stata indirizzata la tecnologia del futuro e cercò di persuadere i suoi contemporanei che
non avrebbe comportato grossi problemi il passaggio verso la nuova architettura.
Un'influenza diretta del pensiero di Scheerbart si può riscontrare solamente nelle opere di Bruno
Taut come il padiglione di vetro costruito nel 1914 a Colonia per la mostra del Werkbund. Esso
presentava una forma irregolare ed aveva il soffitto, le pareti, il pavimento e le alzate della scala in
vetro colorato. Un altro esempio che si avvicina agli ideali di Scheerbart è l'abitazione di Taut a
Berlino del 1926 in cui Taut fa un uso dimostrativo del colore per attirare l'attenzione sulle
soluzioni impiantistiche adottate. Questa soluzione allinea Taut all'estetica di quel periodo più dei
suoi contemporanei Europei che adattavano la f