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CONSEGUIRE DELLE ECONOME DI SCALA E DI SCOPO
La struttura di gruppo consente di conseguire numerose ECONOMIE. Le principali sono le
economie di scala e di scopo.
Le più note sono le ECONOMIE DI SCALA, cioè si tratta dei risparmi connessi alla
diminuzione del costo unitari medi conseguenti all’incremento delle dimensioni aziendali
(della capacità produttiva). Si ha una riduzione dei costi medi di produzione al crescere
della potenzialità produttiva della macchina, impianto, impresa (più input meno costi unitari
di produzione).
Le ECONOMIE DI SCOPO (o ECONOMIE DI RAGGIO D’AZIONE) consentono invece di
sostenere minori costi poiché hanno il fine di far risparmiare mediante la condivisione di
una stessa attività fra due o più prodotti. (impianti, macchinari, conoscenze, marchi) . Ad
esempio, una medesima rete di vendita che promuove, vende e distribuisce tre linee di
prodotti aziendali, invece di una sola linea, consente certamente di realizzare delle
economie di scopo.
AUMENTARE LA CAPACITA’ DI CREDITO
La strutturazione sottoforma di gruppo migliora la capacità di credito – bancario e non –
dell’azienda. Ciò in quanto, a quella della capogruppo, si deve aggiungere la capacità di
ottenere finanziamenti da parte delle singole aziende controllate. Tuttavia la somma dei
capitali che si può raggiungere mediante più aziende è maggiore dei capitali ottenibili da
una sola attività produttiva, sempre più grande.
Per conseguire buoni risultati le diverse aziende del gruppo devono presentare una buona
solidità patrimoniale e adeguate prospettive reddituali.
SFRUTTARE LA LEVA AZIONARIA E LA LEVA FINANZIARIA
Il gruppo aziendale consente di sfruttare i benefici della cosiddetta LEVA AZIONARIA o
LEVA SOCIETARIA. Grazie alla leva societaria il soggetto economico può estendere il
proprio controllo su di una serie di attività produttive – sia originarie che acquisite in
seguito – con investimenti inferiori a quelli che si renderebbero necessari nel caso di
un’unica azienda indivisa.
Possiamo collegare anche la LEVA FINANZIARIA, aumentando indebitamento delle
singole aziende del gruppo senza alterare i mezzi propri. Tuttavia, occorre tenere presente
che un eccessivo ricorso a queste due leve è molto pericoloso potendo generare gravi
conseguenze sulla sopravvivenza del gruppo, come l’eccessivo peso degli interessi
passivi o dipendenza finanziaria dai terzi.
RAGGIUNGERE FINALITA’ OCCULTE
Accanto alle motivazioni lecite della creazione di un gruppo, vi sono anche quelle illecite.
In particolare, vi sono quelle di carattere OCCULTO a finire a quelle di CONTRA LEGEM.
Un esempio di motivazione occulta è costituito dalla creazione di un gruppo per usufruire
benefici a vario titolo attraverso una vera e propria mimetizzazione giuridica. La
mimetizzazione giuridica (camuffamento) serve anche per localizzare determinate aziende
in paradisi fiscali, cioè un luogo in cui le aziende investono per pagare meno tasse o in
Paesi in cui il controllo contabile è molto blando (inutile). 23
Si aggravano ulteriormente i rischi di coloro che a vario titolo investono sull’azienda,
soprattutto quando le strutture dei gruppi sono particolarmente complesse o hanno sede in
Paesi diversi. Condurre una serie di contratti, per esempio i back to back , aventi finalità
11
illecite. LE CARATTERISTICHE DEI GRANDI GRUPPI ITALIANI
3.5
In Italia la grande azienda assume tipicamente la forma di gruppo, cioè di un insieme
d’imprese o società giuridicamente indipendenti, collegate da legami azionari che
consentono il controllo di tutte le attività o ne facilitano e garantiscono il coordinamento.
I gruppi italiani sono caratterizzati da una struttura piramidale – una speciale
configurazione di gruppi a STRUTTURA COMPLESSA – a capo della quale si pone la
holding, la capogruppo.
I grandi gruppi italiani si differenziano da quelli degli altri Paesi per il fatto di costituire
società finanziare di partecipazione con titoli quotati che hanno l’obiettivo di far partecipare
altri soci al finanziamento delle attività economiche governate dal gruppo. Tali società sono
costituite, o acquisite, per sfruttare il meccanismo della leva azionaria, la quale consente
alla società capogruppo di compiere il massimo quantitativo di attività economiche con il
minimo capitale. I gruppi privati sono controllati di solito da un gruppo familiare unico e
gruppi amici. LA GOVERNANCE DEI GRUPPI PIRAMIDALI
3.5.1
La struttura del gruppo piramidale ha consentito ad alcuni imprenditori italiani di controllare
grandi investimenti con una minima quota del capitale, ma ha anche creato alcuni
problemi:
• Una maggiore opacità del mercato, sia perché non è facile comprendere chi
controlla queste società, sia perché i gruppi possono trasferire risorse tra le singole
aziende che lo compongono;
• Una disattivazione del meccanismo della scalata ostile, che dovrebbe disciplinare il
comportamento dei manager di queste società;
• Una strutturale contrapposizione d’interessi tra l’azionista di maggioranza,
rappresentato solitamente da un’altra società, e gli azionisti di minoranza.
Il conflitto strutturale d’interessi tra l’azionista di maggioranza e gli azionisti di minoranza è
l’aspetto più delicato. Tale conflitto si forma perché l’azionista di comando mantiene il
controllo delle aziende del gruppo attraverso partecipazioni non totalitarie.
Per effetto del meccanismo della leva azionaria nei gruppi piramidali occorre la
separazione tra la proprietà e il controllo. Tale separazione avviene perché il diritto di voto
dell’azionista di controllo sono maggiori dei diritti al rendimento residuale che lo stesso
detiene nelle società controllate.
11 I contratti back to back sono normalmente utilizzati per la copertura dei rischi di oscillazione dei cambi e si tratta: una società presta
una somma di denaro nella propria moneta di conto a una filiale di una multinazionale e, in cambio, ottiene un prestito di pari importo in
valuta estera dalla casa madre. Questi contratti soprattutto quando coinvolgono società di uno stesso gruppo con sede in Paesi con
scarsi controlli contabili sulle aziende e sui movimenti di capitale, possono condurre alla costituzione di “fondi neri” utilizzabili per poi
operazioni illecite. 24
Tale differenza diventa particolarmente importante se il gruppo è composto di società che:
• Si collocano su diversi livelli societari;
• Sono quotate sul mercato regolamentato;
• Emettono azioni prive di diritto di voto;
• Fanno ampio ricorso all’indebitamento;
• Creano fra loro delle partecipazioni incrociate;
• Sono controllate con una quota relativamente bassa del capitale.
La differenza tra il diritto di voto e il diritto e al rendimento residuale dell’azionista di
controllo della capogruppo determina un conflitto strutturale di interessi tra questi e gli
azionisti di minoranza delle società controllate.
Questo accade perché il primo è interessato a massimizzare la propria ricchezza
personale mentre i secondi sono interessati a massimizzare solo i flussi di reddito delle
aziende in cui hanno investito.
Proprio per non far aumentare questo conflitto questo l’ordinamento giuridico ha imposto
un insieme di strumenti a protezione degli azionisti di minoranza.
Nel caso delle società facenti parte dei gruppi piramidali è necessario rafforzare le pratiche
di una buona governante. Per far ciò è necessario che vi sia:
• La nomina di una maggioranza di consiglieri non esecutivi e indipendenti;
• La creazione di comitati di nomina, retribuzione e controllo;
• La garanzia di un annuale autovalutazione del consiglio di amministrazione;
• La nomina di un lead indipendet director;
• L’assenza di interlocking directorates, ossia che le stesse persone (per esempio,
azionisti di controllo o manager a essi collegati) non sono nominate al vertice di
diverse aziende del gruppo;
• La garanzia di un’adeguata rappresentanza delle minoranze all’interno del
consiglio;
• L’aumento del numero di sindaci (da tre a cinque) per garantire un’adeguata
rappresentanza alle minoranze.
PARTE 2 LA STRUTTURA E IL SISTEMA AZIENDALE
4 CAPITOLO
LA STRATEGIA
4.1 STRATEGIA: ALLA RICERCA DI UNA DEFINIZIONE 25
Il concetto di STRATEGIA AZIENDALE non presenta, nonostante gli studi, una definizione
accettata.
Sebbene non ci sia una definizione precisa di STRATEGIA AZIENDALE, è possibile identificare
una seria di elementi in comune delle diverse definizioni di strategia:
• La definizione di obiettivi di lungo termine;
• La condivisione e la pervasività nelle aziende degli obiettivi strategici;
• La pianificazione e lo sviluppo di azioni dirette a orientare la gestione delle imprese verso
gli obiettivi e la creazione del valore;
• L’acquisizione e l’allocazione delle risorse necessarie.
Le scelte strategiche sono influenzate dall’ambiente, poiché sono prese per cogliere i segnali da
esso provenienti, come individuare, nuovi bisogni, proporre soluzioni innovative di offerta per
soddisfare gli stakeholder nuovi e diversi, con la prospettiva dell’incremento durevole del valore
aziendale. 4.1.1 LA STRATEGIA E LA POLITICA AZIENDALE
L’attività direzionale e della gestione dell’azienda comporta l’assunzione di decisioni diversamente
caratterizzate.
In ogni azienda bisognerà decidere in quali mercati o settori operare, in che modo confrontarsi con
la concorrenza, come eseguire il circuito degli investimenti (approvvigionamento, produzione e
vendita).
Nella scala gerarchica che esiste per le decisioni aziendali, al vertice si pongono le scelte di lungo
periodo, o meglio, quelle più complesse che richiedono un considerevole impiego di risorse e non
sono facilmente modificabili. TALI DIECISIONI SONO DEFINITE strategiche e si distinguono da
quelle TATTICHE, che riguardano il modo di utilizzare i fattori della produzione, sia quelle
OPERATIVE, necessarie per procedere alla strategia aziendale.
Per comprendere bene i diversi tipi di decisioni può essere utile l’esempio nell’ambito militare. In
quest’ambito la strategia si pone in una posizione subordinata rispetto alla politica, che definisce gli
obiettivi di lungo termine per i quali si combatte una guerra. La politica, dunque, è l’attività svolta
dai generali che conducono il conflitto e scelgono a strategia militare da usare.
Per avere una posizione di vantaggio, cioè vincere una guerra, è necessario la st