Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
F O R
M
E D I S
T
A T
O E F O R
M
A Z
I
O
N I E C O
N O M
I
C O - S
O
C I
A L I
.
F O R
M
E D I S
T
A T
O E F O R
M
A Z
I
O
N I E C O
N O M
I C O - S
O
C I
A L I
.
Il concetto di forma di Stato è strettamente correlato da un lato a quello di
regime politico, caratterizzato dall'individuazione delle finalità di carattere
generale che lo Stato intende perseguire, dall'altro a quello di costituzione
materiale, inteso come un insieme dei principi e dei valori dominanti che
contrassegnano un ordinamento costituzionale.
Il termine forma di Stato è stato sottoposto a critica e si è proposto di sostituirlo
con quello di formazione economico- sociale.
Tale critica si basa su tre ragioni di fondo: la natura prevalentemente extra
giuridica del concerto in questione; l'ambiguità del termine Stato, usato
indifferentemente per indicare la Stato apparato e lo Stato ordinamento,
comprensivo della comunità dei cittadini; l'assolutizzazione astorica dello Stato
come modo di essere necessario e indefettibile di ogni società organizzata
politicamente.
Si preferisce continuare ad utilizzare il termine forma di Stato per vari motivi.
Innanzitutto è vero che tale concetto fa riferimento anche ad elementi sociali,
economici, politici e quindi extra giuridici, ma il proprium del termine usato dai
giuristi sta nella ricerca dei principi supremi, normativizzati nella costituzione.
In secondo luogo la critica condivisibile del concetto di Stato-Comunità non toglie
che il termine Stato possa essere espressamente utilizzato nella sua accezione
più ampia di ordinamento statale, che non si limita a disciplinare l'organizzazione
dello Stato apparato, ma regola anche i rapporti tra questo e le autonomie
sociali ed individuali.
Infine, lo stato è certo un prodotto della storia e quindi un concetto relativo, ma
è pure vero che esso caratterizza una lunga fase storica. Appunti di Diritto Pubblico Comparato
universitaria.me@libero.it
F O R
M
E D I G O V
E R
N O , S
I
S
T
E M
I P
O L
I
T
I
C I E S I S
T
E M
I E L
E T
T
O R A L
I
.
F O R
M
E D I G O V
E R
N O , S
I
S
T
E M
I P
O L
I
T
I
C I E S I
S
T
E M
I E L
E T
T
O R A L
I
. 37
Anche le forme di governo sono profondamente influenzate nel loro
funzionamento da fattori extra giuridici, in quanto gran parte dell'attività degli
organi costituzionali avviene sulla base di regole non scritte, di tipo normativo
(consuetudini) o politico (convenzioni), che vengono osservate dai loro titolari o
dai soggetti politici.
Assume un rilievo di primo piano il sistema politico, costituito dall‟insieme dei
soggetti che rappresentano interessi sociali e si propongono di conquistare o di
influenzare il potere politico.
In particolare negli stati democratici i soggetti politici più importanti sono i
partiti, i quali, avendo come fine la conquista e la direzione del governo, devono
proporsi di mediare tra la rappresentanza degli interessi di parte e la
salvaguardia dell'unità nazionale.
Occorre poi considerare un altro fattore, avente natura giuridica, che costituisce
una sorta di trait d‟union tra forma di governo e sistema politico e cioè il sistema
elettorale inteso come il meccanismo di trasformazione dei voti in seggi
parlamentari. L'adozione di una formula maggioritaria o proporzionale incide sia
sulla funzionalità del parlamento sia sulla struttura del governo e sulla sua
stabilità.
L
E C O R
R
E L A Z
I
O N I T
R A F
O R
M
A D I S T
A T
O E F O R
M
A D I G O V
E R
N O
.
L
E C O R
R
E L A Z
I
O N I T
R A F
O R
M
A D I S T
A T
O E F O R
M
A D I G O V
E R
N O
.
Dalla definizione emerge che i concetti di forma di Stato e di forma di Governo
anche se distinti, sono fortemente correlati.
la nozione di forma di governo è più limitata, in quanto ha ad oggetto una
- parte di un tutto;
la forma di governo è strumentale rispetto il Stato, in quanto rappresenta
- il mezzo per la Stato per raggiungere i propri fini generali;
la distinzione tra forma di governo e di Stato è molto recenti, in quanto
- presuppone una separazione tra Stato e società, avvenuta solo col
passaggio dall'ordinamento feudale allo Stato assoluto;
nello Stato democratico-pluralistico esiste un legame molto stretto tra
- Stato e governo anche se lo Stato democratico può convivere con diverse
forme di governo. Ma vi è un punto limite oltre il quale le forme di
governo intaccano la natura democratica dello Stato e cioè il rispetto dei
principi costitutivi di quello stato. Appunti di Diritto Pubblico Comparato
universitaria.me@libero.it
L A C
L A S
S
I F
I C
A Z
I O
N
E D E
L L E F
O
R M
E D
I S
T A
T O
L A C
L A S
S
I F
I C
A Z
I O
N
E D E
L L E F
O
R M
E D
I S
T A
T O 38
I C R
I
T
E R
I A N T
I
C H
I D I C L
A S
S
I
F I C A Z
I
O N
E .
I C R
I
T
E R I A N T
I
C H
I D I C L
A S
S
I
F I C A Z
I
O N
E .
Fin dall'antichità si è proposto di classificare le forme di dominio politico, senza
distinguere tra forme di Stato e forme di governo.
La classificazione più nota è quella di Aristotele, il quale, distingue le forme di
governo a seconda del numero dei soggetti titolari della sovranità, proponendo
la nota tripartizione tra monarchia, aristocrazia, politeia.
A queste forme buone di governo corrispondono quelle degenerate e cioè
tirannia, oligarchia, democrazie. Storicamente più recenti ed innovative sono la
classificazione operata da Machiavelli, tra principati e repubbliche e quella di
Montesquieu tra governi monarchici, dispotici e repubblicani.
In effetti la distinzione tra monarchia e repubbliche è stata a lungo proposta
come criterio fondamentale di classificazione delle forme di Stato o delle forme
di governo, in quanto poggiava su due contrapposti principi: quello monarchico,
che faceva del re l'organo che impersonavano Stato ed aveva una legittimazione
di tipo trascendente e non rappresentativo, e quello repubblicano, che concepiva
il capo dello Stato come uno degli organi dello Stato, legittimato dalla volontà
popolare e quindi rappresentativo.
I
L C R
I
T
E R I
O D E L
L A D E R
I
V
A Z
I
O N E D
E L P
O T
E R
E : S
T
A T
O
I
L C R
I
T
E R I
O D E L
L A D E R
I
V
A Z
I
O N E D
E L P
O T
E R
E : S
T
A T
O
D E M
O C R
A T
I C O E S
T
A T
O A U T
O C R
A T
I
C O .
D E M
O C R
A T
I
C O E S
T
A T
O A U T
O C R
A T
I
C O .
Passando ai criteri di classificazione più recenti, quello più comunemente
adottato porta ad una bipartizione delle forme di Stato in due grandi categorie:
la Stato democratico e lo Stato autocratico.
Per alcuni il Stato Democratico è caratterizzato da una struttura pluralistica,
pluripartitica e a potere ripartito, mentre lo Stato Autocratico è monolitico,
monopartitico e a potere concentrato.
Altri individuano i criteri di classificazione relativi:
1. alla titolarità ed esercizio del potere;
2. alle modalità di uso di questo;
3. alla finalizzazione di tale uso.
Quindi in base ai tre criteri la Stato Democratico:
si fonda sulla titolarità collettiva e sull'esercizio ripartito del potere;
- le decisioni sono basate sul consenso popolare;
- finalità proprie dello Stato liberal-democratico.
-
Lo Stato Autocratico:
titolarità ristretta ed esercizio accentrato del potere;
- decisioni basate sull'imposizione;
- finalità anche antitetiche all'ideologie liberal-democratiche.
- Appunti di Diritto Pubblico Comparato
universitaria.me@libero.it
I S
I
G N I
F I
C A T
I D
E L T
E R
M
I
N
E D
E M O C R
A Z
I
A .
I S
I
G N I
F I
C A T
I D
E L T
E R
M
I
N
E D
E M O C R
A Z
I
A . 39
Al di là del significato etimologico della democrazia, nella concreta vicenda
storica emergono due modelli molto differenti: la democrazia degli antichi e
quella dei moderni.
Il primo modello ha caratterizzato le città-Stato della Grecia classica, laddove le
decisioni fondamentali venivano prese dai cittadini riuniti in assemblea ed erano
rese esecutive dal consiglio di cinquecento, i cui membri erano eletti o
sorteggiati a rotazione tra tutti cittadini.
Si trattava, quindi, di una democrazia diretta basata sulla partecipazione
immediata dei cittadini al processo decisionale senza alcun intermediario, politico
o burocratico.
Era anche una democrazia monistica, nella quale il bene comune era il frutto
dell'armonia, che non ammetteva la contrapposizione degli interessi e la
divisione in partiti e richiedeva la dedizione completa alla cosa pubblica di ogni
cittadino, la cui sfera privata non era distinta da quella pubblica.
Questo tipo di democrazia era realizzabile solo entro territori di ridotte
dimensioni. Infine, la democrazia degli antichi si fondava su una nazione ristretta
di cittadinanza, che escludeva anche categorie di soggetti, come le donne gli
schiavi e i meteci, cioè gli stranieri da tempo residenti.
La democrazia dei moderni è una democrazia rappresentativa, pluralistica e
fondata sulla massima estensione possibile del concetto di cittadinanza. Le