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Le autocrazie nazionaliste e socialiste nel Medio Oriente
Le autocrazie nazionaliste e socialiste, caratteristiche soprattutto di alcune esperienze mediorientali, rappresentano esperienze in cui si combinano potere personale, socialismo sui generis, unificazione tribale, aspirazioni panarabe, il tutto su territori delimitati dai confini artificiali imposti dal colonialismo.
Per meglio comprendere queste autocrazie, è utile tracciare a grandi linee i caratteri del nazionalismo arabo. A partire dal tardo 800 si andò sviluppando un movimento politico culturale che, facendo leva su istanze di emancipazione e di unità del nazionalismo arabo, esprimeva un'ideologia identitaria.
L'idea di nazione era estranea alla cultura araba. In reazione al panturchismo che era stato sollecitato dal rapporto con la cultura europea coloniale intrisa di spirito nazionalista, si era sviluppato l'arabismo quale sinonimo di nazionalismo arabo.
Nel 900 il mondo arabo recepì dalla cultura europea il concetto di stato nazionale, con i...
Suoielementi costitutivi rappresentati da un territorio definito, un popolo omogeneo e un apparato di governo. Il movimento nazionalista arabo trovò terreno fertile nelle aristocrazie religiose della Mecca e nelle élites di orientamento modernizzante radicate specialmente nelle città della Siria. Dopo gli anni 30 si andò affacciando nel mondo arabo il c.d. panarabismo, espressione particolare del nazionalismo arabo che invocava la costituzione di un grande stato arabo unitario.
Durante la seconda guerra mondiale l'Egitto assunse la leadership del movimento panarabo mediante la costituzione dell'Unione Araba e successivamente della Lega Araba.
Nel ventennio successivo alla seconda guerra mondiale, il panarabismo conobbe la massima affermazione sviluppando 2 linee ideologiche parallele:
- Linea conservatrice: pose l'accento sull'identità religiosa del mondo arabo, legando il panarabismo all'islam
- Linea radicale: meno sensibile verso
L'identità religiosa, ma ben più attiva sul piano politico. Attaccata dall'interno da movimenti islamisti, liberali, religiosi ed indipendentisti, ma soprattutto dall'esterno dalle devastanti guerre esportate dall'Occidente, la forma di stato delle autocrazie nazionaliste sembra in fase di declino, ma non estinta.
La forma di stato socialista si è affermata prima in Russia, paesi dell'Europa orientale e poi in altre repubbliche popolari come la Cina. Questi paesi sono diventati satelliti dell'URSS oltre che nella direzione statale partito unico.
Lo stato socialista affida la collettivizzazione dei mezzi di produzione alla classe operaia o contadina; il sistema economico prevede la lotta di classe e la dittatura del proletariato; i diritti e le libertà riconosciute ai cittadini sono coerenti con l'obiettivo della costruzione della società socialista imperniata sull'idea della lotta di classe e della dittatura del proletariato, ispirata alle dottrine marxiste.
Per esse il diritto è alla base viene posta la vale a dire la società espressa nei sovrastruttura rapporti tra classi che produce la ossia il diritto, ma pure lo stato. Con la modifica radicale della struttura si trasformano pure i rapporti di tipo economico e si dà vita ad uno stato e ad un diritto del tutto nuovi. Avviene una rivoluzione ogniqualvolta si toccano, con esiti di cambiamento strutturale, le due questioni fondamentali del potere e della proprietà.
Le caratteristiche dello stato socialista sono il centralismo democratico e la doppia dipendenza, conseguenze del dogma dell'unità del potere statale. La prima comporta la elettività di tutti gli organi dal basso verso l'alto e la loro subordinazione al popolo, obbligatorietà delle decisioni degli organi superiori rispetto a quelli inferiori. Da questo deriva che ogni soviet è responsabile orizzontalmente verso i propri elettori, e verticalmente verso il
soviet di livello superiore. Inoltre, ogni organo dell'amministrazione è responsabile orizzontalmente verso il soviet che lo ha nominato e verticalmente verso l'organo dello stesso settore amministrativo del livello superiore. La burocratizzazione è cospicua. Di fatto i sistemi socialisti si caratterizzano anche per una pianificazione diretta dall'alto. L'economia è dominante il popolo è costituito dall'alleanza degli operai e dei contadini. Negato il principio della separazione dei poteri, si afferma quello dell'unità che, in linea teorica, viene accentrato nelle mani dell'organo parlamentare, eletto dal popolo. Le elezioni si fondano sulla libera concorrenza tra partiti. L'accentramento dei poteri dell'assemblea.popolare comporta che da essa derivino gli altri organi dell'amministrazione statale.
Il principio dello stato di diritto viene traslato nel principio della legalità socialista: si riconosce il partito comunista, primato della legge, ma si rimette al la corretta interpretazione e applicazione delle norme.
Ne consegue che i diritti civili e politici proclamati costituzionalmente finiscono per essere subordinati ad una lettura ideologica e ad un'applicazione che esclude opposizioni e dissidenti.
Sul piano economico, lo stato socialista contrappone la pianificazione economica e la statalizzazione dei mezzi di produzione al libero mercato tipico dello stato liberale.
La Cina
In Cina l'evoluzione del carattere ideologico si è andata intrecciando con l'esigenza di sviluppo economico che ha aperto le porte a non pochi elementi di capitalismo occidentale.
scenario costituzionale contraddittorio e problematico;
La Cina offre uno si è data diverse costituzioni,
senza mai aver conosciuto il costituzionalismo. Dal punto di vista del diritto costituzionale, l'inclusione della Cina tra i paesi protagonisti dell'economia internazionale e tra quelli che conoscono un grado di sviluppo superiore di granbrics, deficit democratico del sistema cinese. lunga alla media, i c.d. non può occultare il Deficit che è in netta contraddizione con la dignità umana e con quei diritti umani proclamati costituzionalmente in seguito agli emendamenti del 2004. La costituzione cinese del 1982 riflette un approccio ideologico ai concetti di stato e di diritto: uno stato il cui fondamento è il sistema economico, rispetto al quale il diritto è nient'altro che una sovrastruttura; anzi, lo sviluppo dell'economica mal tollera ostacoli di ordine giuridico. totalmente mediato Il rapporto governati-governanti è dal primato del Partito comunista cinese: solo esso può offrire un futuro radioso al popolo cinese.mediante un percorso che non disdegna la combinazione tra i capisaldi del pensiero comunista e il capitalismo economico di matrice occidentale per dare vita al socialismo del libero mercato.- Sistemi di relazioni basate sul principio della subordinazione, in cui vi rientrano:
- Sistemi che prevedono la subordinazione delle chiese allo stato
- Sistemi che invece subordinano lo Stato alla confessione religiosa dominante
- Cesaropapismo