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CAPITOLO 9: LA SECONDA GUERRA MONDIALE E LA NASCITA DEL SISTEMA BIPOLARE

1) Cronologia

• 1 settembre 1939: invasione della Polonia da parte della Germania; capitolazione della

Polonia; intervento russo nelle regioni orientali del paese; Italia in posizione di non

belligeranza.

• Primavera 1940: Germania attacca Norvegia e Danimarca, poi Francia, segue Olanda e

Belgio.

• 22 giugno 1950: il maresciallo Petain firma l’armistizio con i tedeschi; nella Francia

centromeridionale si instaura un governo collaborazionista con a capo lo stesso Petain.

• 10 giugno 1940: Mussolini annuncia l’entrata in guerra dell’Italia.

• Agosto 1940: la Germania inizia a bombardare la Gran Bretagna, che dimostra tuttavia una

grande capacità di resistenza e controffensiva; nel frattempo Mussolini cerca di attaccare i

domini coloniali inglesi nel Mediterraneo con risultati fallimentari.

• Ottobre 1940: l’Italia invade la Grecia, la campagna risulta un altro insuccesso.

• La Germania è costretta ad intervenire sia in Africa che in Grecia per aiutare l’Italia ed

evitare che le sconfitte potessero rafforzare il fronte nemico.

-Alla fine del primo anno di guerra la situazione era positiva per la Germania: fuori dall’area di

influenza tedesca rimanevano solo Gran Bretagna e URSS.

-Nel 1941 si ebbe la mondializzazione definitiva della guerra, quando l’URSS venne aggredita dai

tedeschi e gli Stati Uniti entrarono nel conflitto dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor.

• 22 giugno 1941: scatta l’offensiva tedesca in Russia, nota come “Operazione Barbarossa”

e condotta con metodi distruttivi e genocidiari per l’idea che gli slavi fossero razze inferiori e

per lo sterminio sistematico degli ebrei.

L’esercito sovietico tuttavia non capitolò e seppe opporre un0accanita resistenza.

• 7 dicembre 1941: il Giappone attacca il porto hawaiano di Pearl Harbor e gli Stati Uniti

entrano in guerra.

-A partire dalla seconda metà del 1942, l’iniziativa passa alle forze alleate contro il fascismo:

• Gli americani contrastano efficacemente i giapponesi nel Pacifico

• Nell’Africa settentrionale le forze inglesi sconfiggono le truppe dell’Asse.

• Nella battaglia di Stalingrado terminata nel 1943, i Russi infliggono la prima vera sconfitta ai

tedeschi.

• Le truppe alleate sbarcano in Sicilia nel luglio 1943; questo accelera la crisi del governo

fascista, già screditato agli occhi dell’opinione pubblica per la fallimentare conduzione della

guerra.

Il 25 luglio Mussolini viene arrestato e il governo è affidato al amresciallo Badoglio, che

firma un armistizio con gli alleati l’8 settembre in Sicilia.

Mussolini viene liberato dai tedeschi e posto a capo di un governo collaborazionista, La

Repubblica sociale italiana con sede a Salò, sul lago di Garda, che aveva come area di

influenza l’Italia settentrionale.

Nel sud intanto rimaneva in carica Badoglio.

• Il 6 giugno 1944 gli alleati sbarcarono in Lombardia e liberarono la Francia poco dopo

• Intanto sul fronte orientale riprendeva slancio la controffensiva russa

• In Italia l’azione degli alleati si combinò a quella dei partigiani e la liberazione del paese si

ottenne il 25 aprile 1945

• A Berlino, Hitler si tolse la vita e il 7 maggio l’ammiraglio Doenitz firmò la resa

incondizionata della Germania.

• Il 6 agosto 1945 la bomba atomica venne sganciata su Hiroshima, e successivamente

un’altra su Nagasaki; l’imperatore giapponese firma la resa senza condizioni il 14 agosto

1945.

2) Guerra tra gli stati, guerra tra le ideologie.

-Le ragioni del conflitto:

• Imperialismo tedesco e giapponese (sebbene non unico fattore, ma uno dei tanti)

• Debolezza del sistema internazionale elaborato dai vincitori della prima guerra mondiale:

Francia e Inghilterra imposero ai vinti una pace “punitiva” che alimentò spirito nazionalista e

revanscismo.

• Crisi economica mondiale degli anni ’30, che determinò la disintegrazione del sistema

monetario internazionale e l’affermazione di un rigido protezionismo; le tensioni

economiche come già detto ebbero forti ripercussioni a livello politico, in particolare per la

necessità di ampliare i mercati interni attraverso l’estensione dei confini territoriali.

• Le ideologie contrastanti, politiche (comunismo, fascismo, liberal-democrazia) ma anche

economiche (comunismo e capitalismo); in particolare queste ultime determineranno, a

conflitto terminato, un irriducibile contrasto tra i vincitori che sarebbe sfociato nella guerra

fredda.

3) Una guerra totale e di sterminio

-La Seconda Guerra Mondiale fu una guerra totale ancor più che la prima, perché:

• A differenza della prima, che essendo combattuta in trincea, per quanto avesse coinvolto in

una certa misura i civili, aveva mantenuto una differenza tra fronte interno e fronte esterno,

nella seconda guerra mondiale si assistette alla scomparsa della differenza tra popolazione

civile e militanti, anche a causa di nuove tecnologie per le armi, come le bombe.

• Evoluzione tecnologie militari: caso esemplare la bomba atomica; questo segna tra le altre

cose l’inizio dei conflitti tra scienziati e autorità politiche sull’uso bellico delle scoperte

scientifiche, in particolare dell’energia atomica.

• Mentre la prima guerra fu in realtà una guerra continentale, nonostante coinvolse tutto il

mondo, la seconda fu una guerra planetaria in senso effettivo, con i suoi fronti in Africa e

nel Pacifico.

• Il genocidio degli ebrei assunse un valore emblematico: lager, stragi civili, lavoro forzato e

schiavistico determinarono le linee di un vero genocidio.

4) La fine del mondo europeo

-La seconda guerra mondiale sancisce definitivamente la fine dell’egemonia europea nel mondo: le

potenze continentali erano uscite sconfitte dal conflitto, sia che l’avessero realmente perso, come

Germania e Italia, sia che l’avessero vinto grazie ad aiuti di altre potenze emergenti.

-La nuova polarità mondiale è organizzata tra Stati Uniti e URSS, che nella Conferenza di Yalta,

sulla costa della Crimea, nel febbraio 1945, determinano la spartizione del mondo in due aree di

influenza rispettivamente una occidentale e liberal-democratica e l’altra orientale e comunista.

Esse divennero di fatto aree di rigida omologazione ideologica e subordinazione agli indirizzi delle

rispettive potenze egemoni. A questa separazione si accompagnò la perdita progressiva

dell’immenso impero coloniale europeo, con il risveglio dell’Asia e dell’India e anche la più lenta

decolonizzazione africana.

5) Il nuovo ordine economico

-A fine guerra l’Europa attraversava gravissimi problemi economici:

• Le spese di guerra

• Gli impianti produttivi pesantemente colpiti

• L’inflazione e la scarsità di risorse alimentari

-Era necessario ridefinire un nuovo rodine economico che favorisse la ripresa della produzione e

dei commerci; questo andava fatto innanzitutto con la definizione di un nuovo sistema monetario,

che venne stabilito nel 1944 con la conferenza di Bretton Woods: il dollaro sarebbe diventata la

moneta internazionale.

-Nella conferenza si stabilì inoltre l’istituzione del Fondo monetario internazionale, con sede a

Washington, finalizzato a erogare prestiti a governi in momentanea difficoltà economica; il capitale

era costituito dai depositi dei paesi membri, e l’istituzione costituiva uno strumento di forte controllo

del governo americano, in quanto per avere il prestito i paesi avevano precisi obblighi e vincoli da

rispettare.

6) La Guerra Fredda

-Tra USA e URSS si stabilì presto una competizione su scala planetaria fondata su sistemi

economici e campi ideologici opposti: comunismo vs capitalismo.

-La prima esplicita dichiarazione su questo nuovo tipo di guerra venne da un discorso del

presidente Truman nel marzo 1947, in cui additava l’URSS come nemico assoluto e incoraggiava

una politica di “containment” del comunismo, indispensabile per la sicurezza degli Stati Uniti e del

blocco occidentale.

-In risposta l’URSS aveva imposto con la forza governi comunisti modellati su quello sovietico a i

paesi orientali del suo blocco: Romania, Ungheria, Cecoslovacchia.

-A preoccupare Truman era soprattutto la Grecia, dove il Partito comunista tentò di rovesciare la

monarchia; gli americani intervennero a sostegno di quest’ultima e ciò costituì il primo caso di

intervento diretto degli USA in Europa per tutelare la divisione delle due aree di influenza e

impedire la diffusione del comunismo nel blocco occidentale.

-Anche in Francia e Italia, su spinta degli USA, i partiti comunisti furono relegati all’opposizione.

-Gli effetti più disastrosi della Guerra Fredda si ebbero in Germania, che venne nel 1947 divisa in

due stati affidati alle due potenze: una zona che unificava le aree di Gran Bretagna, Francia e

USA, e l’altra di influenza sovietica. La stessa Berlino fu divisa tra le due potenze e si ebbero

contrasti dovuti all’imposizione del blocco sovietico, poi rimosso nel 1949.

-Lo strumento più efficace messo in atto dagli USA per rafforzare la coesione interna del blocco

occidentale fu il piano Marshall, piano di aiuti economici per la ricostruzione dell’economia nei

paesi dell’Europa occidentale. Ad esso corrispose anche la formazione della NATO, organismo

militare di difesa.

AL piano Marshall corrispose il simile Cominform, nato nel 1948 sulle ceneri della Terza

Internazionale.

La definizione dei due blocchi contrapposti, con questi organismi, divenne un dato di fatto.

-Con la guerra di Corea, il conflitto che in Europa si era limitato ad una forte contrapposizione

ideologica e diplomatica, assunse aspetti concreti: anche la Corea era stata divisa in due stati, uno

settentrionale comunista e uno meridionale legato agli USA. Quando la Corea del Nord invase

quella del Sud si scatenò la reazione americana che aprì un conflitto senza nessun effettivo

risultato se non milioni di morti, durato da 1950 al 1953.

CAPITOLO 10: LA FINE DEL COLONIALISMO E LA NUOVA MAPPA DEL MONDO

1) La decolonizzazione

-Il declino dell’Europa si manifestò nella perdita del controllo dei paesi coloniali:

• In Cina il movimento comunista cinese sostenne la lotta per l’indipendenza

• In India furono Gandhi e il Partito del Congresso a sostenere la lotta

• In Medio Oriente nel 1945 gli stati che ottennero l’indipendenza, come Libano, Siria, Iraq,

Arabia Saudita, formarono la Lega araba

• Più lento fu invece il processo di decolonizzazione dell’Africa: qui i movimenti anticoloniali

furono meno dinamici, sia per un minor grado di preparazione de

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A.A. 2014-2015
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher camilla.marazzi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Calanca Daniela.