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Riassunto esame Metodologia, prof. Bensi, libro consigliato J. Le Boulch, Lo sviluppo psicomotorio dalla nascita ai 6 anni, A. Armando, Roma, 1981 Pag. 1 Riassunto esame Metodologia, prof. Bensi, libro consigliato J. Le Boulch, Lo sviluppo psicomotorio dalla nascita ai 6 anni, A. Armando, Roma, 1981 Pag. 2
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AREA MOTORIA:

• 12-16 settimane: sorriso e controllo muscolare

• 3-4 mesi:

- controllo dei muscoli della nuca e del collo;

- posizione seduta con sostegno

• 6-8 mesi:

- rafforzamento cintura scapolare

- padronanza della posizione seduta

- inizio attività intenzionale

• 9 mesi:

- mantiene la posizione verticale

- striscia

- insediamento definitivo di sospensione

• 9-10 mesi: rinforzo cintura pelvica

• 11-12 mesi: inizia a camminare con l'appoggio

LA PRENSIONE:

1° TAPPA:

• verso i due mesi comincia il "gioco di mano": non mantiene i pugni chiusi ma

aprirli

• li porta alla bocca e afferra una mano con l'altra

• riesce a guardare per un breve tempo le dita

• alla fine il bambino riuscirà a seguire con gli occhi gli spostamenti di una

mano

2° TAPPA: coordinazione spazio visivo e tattile della mano: inizio prensione: (4-6

mesi)

• verso la 16° settimana segue visivamente la mano ed è una prima

manifestazione detta: coordinazione occhio-mano

• tra 4-6 mesi la vista di un oggetto provoca l'accrescimento dell'intensità dello

sguardo e un'agitazione degli arti superiori

3° TAPPA: periodo della manipolazione: (6-10 mesi)

• la mano inizia ad avvicinarsi all'oggetto

• a 6 mesi la spalla è l'unica articolazione mobile (rastrello del croupier)

• la prensione è palmare: l'oggetto viene afferrato tra le ultime dita e il palmo

• a 7-8 mesi il gomito diventa più mobile e la presa dell'oggetto avviene con

l'aiuto del pollice

• il bambino diventa capace di passare l'oggetto da una mano all'altra (stadio

della palpazione di Wallon)

• 9-10 mesi il bimbo può portare delicatamente in opposizione pollice ed

indice e

potrà afferrare oggetti sempre più sottili ed esplorerà i buchi

4° TAPPA: l'accesso alla padronanza della prassie

• dopo i 10 mesi apprenderà a bere dalla tazza, a servirsi di un cucchiaio, a

ruotare i pugni e a gettare oggetti

LE ABILITA' MOTORIE:

• a 9 mesi: il bambino può strisciare, poi dallo strisciare passa al camminare a

carponi, cosa che porta alla coordinazione degli arti superiori e inferiori

• tra 9-10 mesi: il bambino può tenersi in piedi a lungo

• verso gli 11-12 mesi: il bambino può spostarsi lungo un appoggio e spostarsi

da un oggetto all'altro

• da 12 a 14 mesi: il bambino entra nel periodo della locomozione, l'equilibrio

generale che dipende dalla maturazione del sistema tassico o dell'equilibrio

Lo sviluppo motorio e la personalità da 12 mesi a 3 anni:

Da 1 a 3 anni: fino a 8 mesi la dotazione motoria del bambino si organizza

attraverso il gioco delle reazioni circolari, con l'entrata dell'oggetto la sua attività

diventa un'intenzione volontaria.

Piaget: prassia: insieme di reazioni coordinate in funzione di un risultato pratico

(vero movimento volontario).

CONDOTTE ESPLORATRICI E BISOGNO DI ESPORAZIONE:

• 15 mesi: bisogno di esplorazione (o riflesso d'orientamento - Pavlov), la

condotta esplorativa è una risposta "globale" dell'organismo ad una nuova

situazione (presente anche negli animali).

l'attività esplorativa risponde al bisogno d'informazione e di stimoli nuovi, i

meccanismi neurofisiologici (corteccia e formazione reticolare) supportano la

funzione di VIGILANZA:

- vigilanza diffusa: controllo costante nell'ambiente in cui opera e

attivazione della corteccia necessaria per la discriminazione degli stimoli

nuovi

- vigilanza specifica: di carattere adattativo: l'organismo sceglie lo stimolo

che corrisponde al suo bisogno del momento

• 18 mesi: attività senso-motoria: permetterà al bambino di trasformare il suo

universo percettivo in una certa forma di coerenza (spostare, confrontare,

eliminare) che provoca il distacco dai rapporti esclusivi con la madre e

l'esistenza e la permanenza degli oggetti; dallo spazio degli oggetti allo

spazio degli oggetti indipendenti

• spazio degli OGGETTI INDIPENDENTI: gli oggetti vengono messi in

relazione tra loro:

- gli oggetti possono essere collocati nella successione degli avvenimenti

- necessità della creazione di una rete spazio-temporale e di causa-effetto

- a quest'età lo spazio del bambino resta legato all'oggetto

• 18 mesi-3 anni: PERCEZIONE DELLO SPAZIO (topologico), la costruzione

dello spazio si poggia su intuizioni elementari:

- rapporto di vicinanza: elementi percepiti nello stesso campo visivo

- rapporto di separazione: due elementi vicino possono confondersi

- rapporto di ordine e successione: permette stabilità nella disposizione

delle parti di un oggetto o di diversi oggetti nel suo ambiente costante

- rapporto di avvolgimento: (interiorità-esteriorità) oggetto messo dentro ad

un altro o tra altri oggetti

A PARTIRE DAI 2 ANNI:

AREA INTELLETTUALE:

• lo sviluppo del linguaggio (però parla in 3° persona)

• i confini della memoria si allargano (cerca i giocattoli mancanti, rievoca

avvenimenti del giorno precedente)

• l'interdipendenza tra lo sviluppo motorio e psichico è molto alta "sembra

pensare con i suoi muscoli"

• ragionamento deduttivo sul piano massivo-muscolare (sedia =

raggiungimento oggetto)

AREA AFFETTIVA:

• senso primitivo della propria identità (Gesell) perché domina ancora il

fenomeno affettivo di identificazione che porta all'imitazione inconscia dei

soggetti a cui il bambino è legato affettivamente

• l'amore materno diventa mezzo per recuperare la frustrazione

• il "principio del piacere" è sostituito dal "piacere della realtà" (Freud)

Se l'ambiente è troppo rigido e pieno di regole il bambino non riesce ad essere

naturale nei movimenti

AREA SOCIALE: solitario

• anche quando gioca con gli altri bambini si rivolge prevalentemente a se

stesso

• i suoi contatti con gli altri sono scarsi

• predilige giochi solitari

• consapevolezza del gruppo famigliare

AREA MOTORIA:

• 12-14 mesi:

- primi passi indipendenti, sviluppo dell'equilibrio generale che dipende dalla

maturazione del sistema tassico

- verso la fine del 2° anno cammina sincronizzando mani e gambe

• 15-18 mesi: si alza senza sostegno

• 2-3 anni: cammina, salta, calcia la palla, è molto vivace, "sperimentale" e

ama i movimenti globali

3 ANNI: IL BAMBINO ALLA SCOPERTA DEL PROPRIO "IO":

• intorno ai 3 anni il bambino inizia a riconoscere il suo corpo come oggetto,

fino a questo momento chiamava se stesso usando la 3° persona mentre ora

utilizza i vari pronomi (io, me, mio)

• inizialmente il bambino è un unità biologica in funzione della nutrizione che

assicura la crescita e la maturazione funzionale

• dopo la nascita il bambino sente il suo corpo come un'unità attiva la cui

coscienza è legata a varie sensazioni affettive ed emotive

• il comportamento si organizza sotto l'influenza di stimoli esterni in relazione

con la madre, il suo corpo è vissuto come "unità di scambio" con

atteggiamenti positivi e negativi con gli altri vivendo così emozioni e

sentimenti (processo di identificazione)

• con l'attività prassica il bambino scoprirà la sua esistenza in quanto persona

e conquisterà la sua unità attraverso l'esperienza vissuta di un corpo

efficace, la sua personalità si sviluppa grazie alle esperienze

L'ESPERIENZA DELLO SPECCHIO:

• di fronte allo specchio il bambino comincia ad esplorare quel corpo estraneo

posto davanti a lui

• progressivamente egli arriverà alla convinzione che il corpo che vede è lo

stesso che percepisce come una figura fissa che risalta sullo sfondo (non

prima dei 2-3 anni Zazzo)

DALLA NASCITA AI 3 ANNI: RELAZIONI CON L'AMBIENTE FAMILIARE E IL

RUOLO FONDAMENTALE DELLA MADRE:

L'ambiente nel quale cresce il bambino dovrebbe essere costituito da stimoli e da

una presenza umana calorosa indispensabili per lo sviluppo generale del bambino.

L'ambiente familiare dovrà soddisfare:

• i bisogni fisiologici come l'alimentazione e il sonno

• i bisogni affettivi o di comunicazione che esprimono la necessità di

stabilire un dialogo interpersonale

• i bisogni di sicurezza e stabilità che vengono soddisfatti creando riferimenti

stabili tanto sul piano della vita materiale quanto sui modelli d'identificazione

che deve seguire

• i bisogni cognitivi che si esprimono nella curiosità e nella scoperta del

nuovo ambiente, i modi di educare devono essere elastici ma non privi di

autorità

• i bisogni linguistici da cui dipenderà l'evoluzione della funzione simbolica, è

importante che fin da subito il bambino sia a contatto con un linguaggio

molto ricco che poi verrà approfondito a scuola

- Durante lo stadio narcisistico primario, lo sviluppo del bambino è in funzione

diretta con l'atteggiamento materno; lo scambio corpo a corpo sembra svolgere un

ruolo essenziale nella relazione del neonato con la madre, è per questo che

l'alimentazione al seno è preferibile a quella con il biberon. L'equilibrio della madre

condiziona l'equilibrio emotivo del figlio; tale equilibrio non dipende tanto dalle

reazioni coscienti della madre ma dal suo stato emotivo

- Non bisogna credere che l'amore materno si stabilisca immediatamente e si

sviluppi naturalmente, ma in un primo momento si rivolge ad un essere in parte

ancora immaturo.

Superata la prova del parto, la madre riprende il ritmo della vita quotidiana e a volte

rischia inconsciamente di soffocare con rabbia le prime manifestazioni di

soddisfazione del bambino. Questa fase quasi inevitabile, che sarà vissuta dal

bambino con frustrazione inconscia, dovrà avvenire il più tardi possibile in modo da

conservare intatto il dinamismo dello sviluppo del neonato

- L'apparire del sorriso segna l'inizio delle relazioni sociali tra il bambino e le

persone che lo circondano chiudendo il periodo narcisistico e segnando l'inizio di un

periodo di scambi interpersonali. In questo stadio di sviluppo non è più il contatto

corporeo alla base dello scambio ma anche e sopratutto il contatto visivo

- Per entrare in relazione con il neonato bisogna cercare di cogliere il suo sguardo

lasciandogli il tempo di familiarizzare con un viso estraneo. Ogni comportamento

aggressivo provoca immediatamente paura, il

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
16 pagine
7 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher manuelloddo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e metodologia del movimento umano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Bensi Roberto.