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La ritmicità delle poppate

Nella poppata, l'atteggiamento migliore consiste nello scoprire una certa ritmicità. È necessario

essere attenti ai bisogni del bambino e scoprire i ritmi per arrivare a regolarli con elasticità.

Relazione corpo a corpo e dialogo tonico

Il bambino, per svilupparsi, ha bisogno di stimoli umani ed è proprio il contatto cutaneo a svolgere

un ruolo essenziale nella relazione madre-figlio. Per questa ragione l'alimentazione al seno è

preferibile a quella del biberon. Altri momenti importanti nella relazione corporea sono: il bagno, i

baci e le carezze che accompagnano il coricarsi del bambino. Il risultato è l'instaurarsi di un tono

che oscilla tra uno stato di tensione moderata, che corrisponde al bisogno, ed uno stato di

rilassamento, che è manifestazione di piacere.

L'equilibrio della madre condiziona l'equilibrio emotivo del figlio. Tale equilibrio non dipende tanto

dalle reazioni coscienti della madre, quanto dal suo vissuto inconscio che fa si che lei sia distesa o

irritata.

C) Ruolo della madre nello sviluppo dell'attitudine alla comunicazione

Fin dal secondo mese, nello stadio dell'oggetto precursore, il bimbo manifesterà un evidente

interesse per l'ambiente umano e più particolarmente per le persone che gli sono intorno. In questo

stadio di sviluppo non solo il contatto corporeo, ma anche e soprattutto quello visivo è alla base

dello scambio.

Ruolo specifico della madre

La madre, che sin dalle prime settimane cerca uno scambio con il figlio e di entrare in

comunicazione con lui, diviene ogni giorno più abile a decifrare i bisogni del figlio e a soddisfarli.

Il bambino comincia a riconoscere questa compagna privilegiata e a distinguerla da un altro

interlocutore.

La madre e i giochi socievoli del figlio

La madre, con il suo modo di guardare il figlio, di sorridergli, di parlargli, di toccarlo e di muoverla,

rappresenta uno stimolo che ne provoca gli atti espressivi e socievoli. Contrariamente a quanto si

crede non è il bimbo che imita la madre ma al contrario, è lei che emula il figlio, facendo eco alle

sue espressioni mimiche e verbali.

Anche il ritmo dei movimenti della madre deve adattarsi al ritmo del bambino, realizzando un vero

scambio tonico sincrono.

Attraverso la relazione con la madre, il bambino attua l'esperienza vissuta della comunicazione in

un ambito di sicurezza. Questa esperienza lo stimolerà a generalizzarlo progressivamente nel suo

ambiente umano. Così, verso i 5 cinque mesi, il bambino diventerà un essere socialmente attivo

cercando un contatto con quelli che gli si avvicinano.

D) Ruolo della madre nell'esperienza della frustrazione

A 8 mesi

Dopo la scoperta dell'immagine materna, il bambino sperimenta la frustrazione quando,

assentandosi, lei si distacca da lui. Un atteggiamento affettuoso ma anche fermo, dovrà permettere

al bimbo di accettare progressivamente tale ripartizione di affetto senza drammi. È il periodo in cui

il bambino passerà progressivamente della poppata all'alimentazione con il cucchiaio. La suzione

del pollice è indizio che le esperienze di frustrazione sono state troppo brutali.

A 12 mesi il bambino deve talvolta impedire a sé stesso di agire

Tra i dodici e i quindici mesi il bambino è capace di differire un gesto necessario per afferrare un

oggetto che lo attrae. Egli diviene capace di comprendere il significato del “no” come simbolo della

disapprovazione materna.

L'apprendimento della pulizia

Questo apprendimento può avvenire solo a partire dai quindici mesi poiché si deve tenere conto dei

fattori di maturazione che permettono al bambino di controllare intenzionalmente gli sfinteri striati.

A due anni egli potrà essere asciutto di giorno mentre dai tre sarà capace di esserlo anche la notte.

L'educazione del controllo sfinterico deve essere effettuato in un clima di sicurezza, di affetto, di

preferenza con la madre verso la quale il figlio ha totale fiducia.

E) Ruolo dell'ambiente familiare nell'acquisizione delle prassie e nella scoperta del mondo

degli oggetti

L'azione educativa precedente. L'attività prassica propriamente detta

In questo stadio l'obbiettivo è di favorire la maturazione con la creazione di un ambiente stimolante.

A questo scopo, il bimbo deve essere posto a contatto con un certo numero di oggetti perché la sua

motricità si eserciti. Se la madre realizzerà con suo figlio dei giochi sociali, l'insieme degli scambi

sensoriali sarà messo in gioco e servirà come punto di partenza per le reazione motorie del bimbo.

In particolare questi scambi madre-figlio miglioreranno:

la coordinazione oculo-maculare.

• Lo stimolo visivo che avvia il gioco delle reazioni toniche necessarie all'orientamento della

• testa nel seguire visivamente un oggetto.

Inoltre: il disporre le mani ad una certa distanza dal viso del bambino agitando le dita provoca il

• riflesso di prensione.

Il porre alla sua vista oggetti diversi in posizioni varie ne avvia la capacità di prensione.

• Il facilitare la manipolazione di oggetti vari posti in prossimità del bimbo permette di

• affinare la coordinazione normale.

Il contributo dell'ambiente

Le prassie alimentari

A partire dai 15 mesi il bambino potrà dedicarsi all'acquisizione delle prassie in rapporto con

l'alimentazione. Verso i due anni egli avrà acquistato la sua autonomia e saprà mangiare e bere da

solo. Per ottenere ciò, la madre, dovrà essere paziente e tollerare gli errori iniziali, dovrà

valorizzarne i successi e attirare l'attenzione, in caso di bisogno, sugli errori.

La locomozione

Bisogna dare al bambino la possibilità di strisciare e di muoversi, perciò bisogna preparargli uno

spazio adatto. L'esperienza di locomozione e di esplorazione del suo spazio più vicino comincia

attorno ai nove mesi.

Ruolo della madre nella scoperta degli oggetti e nell'esplorazione dell'ambiente

La scoperta dell'oggetto libidinale (7-8 mesi) precede la scoperta degli oggetti materiali. In questa

fase intermedia, il bimbo, si trova di fronte ad un mondo estraneo; la madre deve svolgere il ruolo di

oggetto rassicurante e facilitante, che incita il figlio a tentare le sue esperienze. Un atteggiamento

improprio della madre sarebbe certamente all'origine di molta insicurezza e inibizione per il

bambino. Lo Sviluppo Motorio Del Fanciullo Di Tre Anni

Il fanciullo di tre anni deve avere una motricità spontanea armoniosa; i suoi spostamenti non creano

più problemi, l'equilibrio è assicurato, la coordinazione braccia-gambe è acquisita e questa motricità

è perfettamente ritmica. Egli sale le scale ed ha acquisito molta abilità sul piano oculo-manuale:

beve da solo senza versare il liquido, tiene il cucchiaio e la forchetta tra il pollice e l'indice. Ha

inoltre acquisito un buon controllo dello sfintere ed è capace di spogliarsi da solo.

A) Spontaneità e movimento

Una delle caratteristiche essenziali dei gesti, dei movimenti e degli atteggiamenti del bambino di

“scuola materna” è la spontaneità e la naturalezza. Sulla base di questa spontaneità motrice, che si

manifesta nell'esplorazione, il fanciullo sperimenterà e continuerà ad arricchire il suo bagaglio

prassico. In questo stadio di sviluppo le esplorazioni del bambino sono dirette da un'intenzionalità

che è cosciente del fine da realizzare.

Egli dispone dunque di una vera e propria memoria del corpo, carica di affettività e da essa

orientata, che dipende dalle sue esperienze riuscite vissute precedentemente e valorizzate

dall'adulto.

B) Espressione e movimento

A quattro anni il fanciullo diviene già cosciente dei suoi atteggiamenti ed entra “nell'età della

commedia” in cui moltiplica le moine, i sorrisi ed i bronci attraverso i quali mira a “rendersi

interessante”. Con i giochi di espressione più comuni, il bambino potrà identificarsi con i

personaggi sociali più comuni ed avrà il piacere dei travestimenti e delle trasformazioni.

C) L'evoluzione delle prassie

L'acquisizione delle prassie avviene sempre per “insight” perciò non subisce cambiamenti

significativi. L'attività prassica permette di aumentare la plasticità della funzione di aggiustamento e

di sollecitare l'assunzione di informazioni sempre più precise sull'ambiente circostante. L'imitazione

differita, cioè la riproduzione dei modelli assenti, diviene un modo corrente di stimolazione

nell'apprendimento prassico. Tuttavia deve essere considerata più come una ricostruzione di uno

schema che come fedele riproduzione di un modello già appreso.

I progressi più significativi sul piano gestuale hanno la loro base sull'aggiustamento posturale, che

beneficia di una regolazione tonica molto precisa.

L'armonia ed il ritmo del movimento raggiungono una certa perfezione tra i quattro e i cinque anni,

nell'età detta “di grazia”. Si stabilizzerà inoltre la dominanza laterale la quale diventerà definitiva e

servirà per un migliore orientamento del corpo nello spazio.

L'alimentazione, la toilette, l'abbigliamento, i lavori manuali, le nuove acquisizioni nella

locomozione (bicicletta, pattini a rotelle) e i contatti con l'acqua sono tutte occasioni per provocare

le sue esperienze motorie, che portano ad un coordinamento sempre più preciso.

D) L'evoluzione della motricità grafica

All'inizio le difficoltà di espressione grafica deriva più dalla difficoltà motoria che da quella

percettiva; sembra che l'intenzione venga tradita dalla realizzazione. L'uso di uno strumento

intermediario tra il tracciato ed il corpo, pone in primo luogo il problema della prensione e

dell'evoluzione del grafismo, che in un primo tempo va di pari passo con l'evoluzione della

prensione.

Il problema della coordinazione del movimento

Anche dopo i 10-12 mesi, età in cui il bambino ha acquisito la prensione pollice-indice, la presa

della matita si a a mano piena. La prassia della matita potrà acquisirsi solo nel corso del secondo

anno. Da questo momento si potrà avere una produzione di tracciati senza che si possa parlare di

atto grafico. Questi primi tracciati sono prodotti in maniera del tutto casuale e la verticalità del tratto

domina sull'orizzontalità.

Grafismo e tono

Nel corso del secondo anno il grafismo è impregnato di elementi posizionali ed esprime

caratteristiche toniche che rappresentano indizi sulla dominanza laterale. L'espressione pi&ugrav

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
16 pagine
19 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tommserra di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e metodologia del movimento umano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Bensi Roberto.