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CAPITOLO 5: PRINCIPI E STRUMENTI DI SOCIAL MEDIA MARKETING
Metodo di lavoro per costruire una strategia di social media marketing deve integrare:
- media digitali con media tradizionali
- canali online con canali broadcast
Il markt ha un ruolo strategico nel definire:
- mission
- identità
- valori
deve anche definire:
- attività di concept/design del prodotto/servizio promosso
strumenti:
- di ricerca focus group, ricerche di mercato
- analisi di canali
o posseduti
o da conquistare con i social media e i siti influenti
o da comprare attraverso la pianificazione media.
Media posseduti (owned media) sono quelli su cui abbiamo più scelta e meno limiti di budget. Sono:
- sito istituzionale
- siti interni
- corporate blog
- social media
- newsletter
- contest
- stazioni radio
- giornali
- canali tv
lo scopo è quello di offrire un’esperienza omogenea e integrata.
Media guadagnati/da conquistare (earned media) sono:
- social media
- blog influenti
- ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO) essere ai primi posti
In questo caso è molto importante l’ascolto delle conversazioni per stabilire le regole e le modalità dio
partecipazione al dialogo collettivo in rete.
Il budget invece si sposta dalla produzione alla pianificazione.
L’attività di digital PR è rivolta a tutti tramite gli influenti.
Media da comprare (paid media) sono:
- google risultati a pagamento (SEM), google adwords, google adsense
- banner
- pubblicità in facebook e youtube
CAPITOLO 6: WEB E BRAND REPUTATION
Prima l’immagine era molto più facile da controllare. La reputazione era generata dall’azienda e al
massimo era tramandata oralmente da persona a persona. Le agenzie e i mass media si occupavano di
reputazione.
Con il web 2.0 la reputazione è data dall’opinione di terzi e sempre meno da ciò che viene comunicato
dall’azienda.
Le dinamiche della reputazione in rete:
- Frammentarietà degli interlocutori e dei mezzi di comunicazione necessario analizzare ogni
singolo mezzo/ambiente e comprenderne le dinamiche
- Incancellabilità l’informazione non è mai completamente cancellabile
- Incontrollabilità la reputazione non è controllabile perché deriva da terzi, l’unica possibilità di
influenza deriva dal dialogo e della conversazione
- Indeperibilità l’informazione rimane intatta, non viene modificata o persa
- Multimedialità diversi media (streaming, peer-to-peer, video sul cellulare)
- Persistenza informazione reperibile anche dopo tempo attraverso la ricerca
- Verificabilità le informazioni sono verificabili con la ricerca
- Virulenza ogni informazione può essere diffusa tramite copia e incolla o tramite link. Una notizia
quindi può diffondersi più rapidamente di quanto le aziende credono
Ingredienti base da considerare nel rapporto con gli stakeholder le 4P:
- Prodotto bene o servizio attorno al quale si sviluppa tutta la trama della brand reputation in rete
- Personalità l’aspettativa degli utenti è di trovarsi di fronte ad aziende che abbiano personalità,
vista come unicum di persone reali.
- Pazienza le relazioni in rete non seguono i tempi delle campagne pubblicitarie. L’aumento delle
interconnessioni e dell’engagement tra consumatori e azienda è graduale
- Passione le relazioni interpersonali si aggregano e formano luoghi digitali basandosi su passioni
condivise da persone spesso distanti per ceto, geografia e cultura.
L’approccio corretto comportamenti e schemi mentali efficaci nella comunicazione in rete. La regola
d’oro è cercare di non ingannare le persone. La chiave è la trasparenza che aumenta la credibilità.
7T:
- Transparency l’essere trasparente è premiante. Nascondere gli errori, nascondere le cose è
controproducente per la percezione del brand dell’azienda. Gli errori vanno ammessi.
- Talk le aziende che interagiscono con modalità umane sono in vantaggio. I tratti preferiti sono
umiltà, empatia e spontaneità.
- Test l’insuccesso è possibile ed è positivo, perché bisogna prendersi qualche rischio.
- True i clienti devono percepire che l’interesse per il miglioramento della loro vita è genuino e
non dettato da logiche commerciali
- Trust l’approccio positivo, interessato e fiducioso nei confronti degli interlocutori è sempre il
punto di partenza. È importante non sminuire i commenti.
Importanti:
- Ascolto e monitoraggio
- Sentiment percezione positiva/neutra/negativa di un post rispetto a un brand o prodotto. È
difficile da monitorare
Gestione commenti negativi:
- Ricostruzione dell’esperienza del cliente
- Valutare l’attendibilità e l’oggettività del commento
- Valutare l’impatto del commento
- Il commento negativo può interessare a qualcuno? Ha ripercussioni?
- Contatto informale attraverso il servizio clienti
- La risposta dell’azienda deve essere priva di negatività e amichevole
Ambienti conversazionali online:
- Corporate blog
- Blog
- Forum
- Friendfeed
- Youtube
Social media crisis la crisi comunicazionale è un oggetto di conversazione negativo per l’azienda che
diventa virale fino ad influenzare le persone. Le cause possono essere:
- Criticità della qualità del prodotto o pericolosità dell’utilizzo
- “punto di contatto” non all’altezza delle aspettative del cliente
- Comportamento aziendale poco etico o morale
- Azienda troppo complessa per potere essere controllata
Errori da parte dell’azienda:
- Non partecipare alla conversazione e non interessarsi al rapporto social media/azienda
- Gestire solo le criticità conclamate, dimenticando di gestire le contestazioni croniche
- Non prevedere un piano minimo preventivo per gestire la situazione agli inizi.
Come gestire la crisi:
- Tempi di risposta velocità nel decidere le azioni
- Toni peculiari
- Conoscenza delle dinamiche dei punti di conversazione
Cosa fare:
- Utilizzare un media in linea con gli utenti
- Evitare il linguaggio corporate a tutti i costi; meglio usare il linguaggio dei partecipanti alla crisi
- Utilizzare forme di advertising e relazioni pubbliche per spiegare la propria versione, però non deve
essere l’unico mezzo utilizzato.
- Keyword advertising e SEO usare adwords per fornire la propria versione a chiavi di ricerca
associate alla propria social media crisis
- Creare avamposti social ad hoc