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ASCII
-Identificazione di alfabeti nazionali e di architettura (anni ’70-’80)
-Codifica completa dell’alfabeto latino e tutte le varianti europee: ISO LATIN o ISO
8859
-Creazione di una codifica standard e completa per tutte le lingue mondiali:
UNICODE e ISO 10646 (seconda metà anni ’90-oggi)
ASCII
•
-Prima standardizzazione della codifica dei caratteri, ufficiale nel 1968 ma già definito a
fine anni ’50
-Usa solo 7 bit, permette dunque 128 combinazioni diverse e lascia un bit libero perchè ai
tempi serviva di controllo, per verificare la corretta trasmissione di ogni byte
-Completa, ordinata e contigua
-mancano le varianti dell’alfabeto latino, ad esempio gli accenti
EBCDIC
•
-Utilizzata nei grossi computer IBM a partire dagli anni ’50
-Utilizza 8 bit
-Definisce qualche carattere in più
Tabella ASCII
•
-Notazione esadecimale: prima riga, prima colonna
-Notazione decimale: seconda riga, seconda colonna
Codifiche nazionali e di architettura
•
-difficoltà perchè non c’erano standard comuni ed interoperabili, ciò che confusione nella
codifica dei documenti elettronici da un sistema operativo all’altro
ISO LATIN-1 O ISO 8859 e ISO LATIN-9
•
-Sono estensioni a 8 bit di ASCII:
ISO LATIN-1: è la prima estensione standard, a 256 caratteri
ISO LATIN-9: 1999: identica alla prima ma con alcune modifice, ex il sembolo
dell’euro
UNICODE E ISO 10646 (uno standard con due nomi)
•
-Nasce dall’esigenza di avere un’unica codifica per uttti gli alfabeti del mondo e prevede
tre standard:
USC-2: 65536 codici diversi che comprendono la maggior parte degli alfabeti
moderni
USC-4: più ampio, codifica anche alfabeti molto antichi e cinesi
USC-8: compromesso, usa 1 byte per gli alfabeti ASCII, due byte per i caratteri ISO
LATIN-1 e 3 o 4 per gli alfabeti antichi o orientali
DOCUMENTI NON TESTUALI
Bitmap e vettoriale
•
La grafica digitale può essere resa in:
-grafica bitmap (o raster): in pixel
-grafica vettoriale: in formule matematiche, adatta ad immagini semplici, più
che rende con più qualità e precisione
Bitmap
•
-l’immagine è memorizzata come una griglia di NxM punti che vengono detti dot o pixel
-La qualità dipende da due fattori:
-risoluzione spaziale (dimensione della griglia)
-risoluzione cromatica (quantità di colori)
-La resa dipende anche dal mezzo di output utilizzato
Bitmap - Risoluzione spaziale
•
-Si basa sugli elementi costitutivi della griglia, dot e pixel, ed è il numero di punti per
pollice, DPI (dot per inch)
-Se si moltiplica HxDPI si ottiene l’altezza, LxDPI la lunghezza, e se si moltiplicano questi
due valori tra loro si ottiene il tot di punti che compongono l’immagine
Bitmap - Risoluzione cromatica
•
-3 diverse risoluzioni:
-1 bit: bicromia (bnw)
-1 byte: palette (266 colori codificati da numeri)
-3 byte: true color (16.777.216 colori)
Bicromia
•
-Un solo bit per ogni punto, due soli colori, adatta ad immagini piccole e in bnw come le
planimetrie degli edifici
True color
•
-Sistema colorimetrico a 3 valori (tricromia), ciascuno rappresentato da un byte
-Ogni punto può quindi essere rappresentato da 24 byte
-Adatto per immagini fotografiche
-Due modi in cui possono essere utilizzati i 3 byte: sistemi tricromatici di tipo additivo o
sottrattivo
Colore: sistemi additivi
•
-I colori sono sommati al nero per creare nuovi colori, e più se ne aggiungono più il
risultato tende al bianco
-Metodo utilizzato dai monitor, RGB (Red Green Blu)
-000=nero
-111=bianco
Colore: sistemi sottrattivi
•
-I colori sono sottratti al bianco per creare nuovi colori, e più colori si sottraggono al bianco
più il risultato tende al nero
-Metodo utilizzato dalle stampanti, CMY (Cyan, Magenta, Yellow)
-000=bianco
-111=nero
-CMYK è invece uno spazio colorimetrico in quadricromia che include il nero assoluto ed è
usato dalla maggior parte delle stampanti a getto d’inchiostro.
Formati
•
-Più aumentano le risoluzioni, più aumenta al quantità di byte e si rende necessaria la
compressione, che può essere con o senza perdita irreversibile.
-Tipi di formati:
-BMP: BitMaP, formato standard Microsoft
-TIFF: Tagged Image File Format, alta qualità ma grosse dimensioni in byte
-GIF: Graphic Interchange Format
-JPG: Joint Photographic Experts Group
GIF
•
-Risoluzione di colori basata su palette e su un algoritmo di compressione senza perdita
-permette la realizzazioni di immagini in trasparenza, in movimento, interlacciamento (la
GIF appare gradualmente fino al massimo del caricamento)
JPG
•
-E’ sia un formato che un metodo di compressione con perdita irreversibile ma poco
percepibile
-Adatto alle fotografie perchè utilizza uno spazio colorimetrico true color
Immagini vettoriali
•
-Sono immagini grafiche definite attraverso descrizioni matematiche degli elementi che le
costituiscono
-Immagini 2D: le funzioni matematiche sono definite nel piano
-Immagini 3D: le funzioni matematiche sono definite nello spazio (ex. videogiochi)
Bitmap vs Vettoriale
•
-Bitmap: -si presta meglio alla visualizzazione su video e rende meglio immagini
complesse
-per avere immagini piccole bisogna effettuare compressioni con perdita
-cambiando le dimensioni di immagini bitmap la qualità peggiora
-Vettoriale: -maggior qualità e definizione soprattutto per disegni molto semplici
-produce file molto compressi
-cambiando le dimensioni la qualità dell’immagine si conserva
Input di immagini
•
-Taoletta grafica
-mouse
-fotocamera e scanner: in entrambi la digitalizzazione avviene catturando la luce riflessa
Output
•
-Monitor: -dispositivo di output del pc; risoluzione variabile (640x480; 800x600;
1280x1024)
-collegato al pc attraverso la scheda video, a sua volta dotata di una RAM
-densità di punti attorno ai 72 dpi
-Stampante: -densità di punti superiore ai 600 dpi
-profondità di colore che varia da uno (nero) a tri-quadricromia
-capacità di lavorare anche in postscript e utilizzare quindi istruzioni a base
vettoriale
Editing
•
-Nei programmi di fotoritocco l’immagine è trattata come una griglia di punti e la si può
modificare punto per punto
-Nei programmi per il vettoriale invece si distinguono quelli per il ritocco bidimensionale e
quelli per la grafica 3D
Media continui
•
-I cui contenuti cambiano nel tempo, come audio, video e animazione
-la quantità di informazioni utilizzate è proporzionale alla loro durata
-Necessità di tecniche di compressione per il loro trasferimento tramite web
MPEG
•
-uno dei meccanismi più utilizzati per la compressione di media audio e video
-Fornisce codifiche con perdita ma di tipo percettivo, ossia eliminando informazioni che il
sistema sensoriale umano tende a percepire meno
-MP3 è una parte della più generale codifica MPEG, ed è utilizzato in particolare per il
flusso audio-video sincrono.
Il numero 3 specifica il livello di compressione applicato.
FONTI TIPOGRAFICHE
-carattere: qualunque segno grafico utilizzato nella tipografia per rappresentare lettere,
cifre, segni ecc.
-fonte: una tipologia di carattere definita per dimensione e aspetto di stampa
-glifo: rappresentazione grafica dell’aspetto di un carattere
-fonte tipografica digitale: assortimento completo di caratteri in una cera dimensione e stile
-grazie (serif): piedini terminali dei caratteri
Tipi di fonti tipografiche
•
-Fonti a bitmap: ogni glifo è conservato separatamente; non più utilizzati
-Fonti scalabili o vettoriali: conservati in un unico insieme di formule che definiscono il glifo
di ogni carattere. Un programma di rasterizzazione converte la formula nell’immagine del
carattere
-Rasterizzazione: espressione approssimata di una forma grafica in una matrice di pixel
-Fonti tipografiche speciali: per simboli speciali (ex notazione matematica o musicale)
Stile e glifi
•
-Stile: variante nel modo di disegnare i glifi
-bold: neretto
-italic: corsivo
-Underline: sottolineato
-All capitals: maiuscolo
-Dimensioni: 72 punti=6 pica (un pica è 1/6 di pollice)= 1 pollice
-Parti dei glifi: ascendente
altezza maiuscola
discendente
orecchio
cappio
serif
terminale
altezzax
Fonti bitmap
•
-Un bitmap è una matrice di zero e uno usabile per rappresentare forme grafiche, quali ad
esempio una lettera o altre strutture
-Nasce per una dimensione precisa e non è scalabile
Fonti vettoriali (o scalabili o outline)
•
-Descrivono i glifi mediante formule matematiche, ciascuna rappresentante un segmento
Visualizzazione di fonti vettoriali
•
-Tramite l’operazione di rasterizzazione si trasforma un fonte scalabile in un ricavabile
dalla griglia dei pixel. Tale operazione è possibile tramite alcuni programmi applicativi.
-Le fonti scalabili infatti hanno bisogno di aggiustamenti (il processo si chiama hinting) per
trasformarsi in una forma tipograficamente gradevole. Le hints sono dunque le istruzioni
per la rasterizzazione.
L’aliasing e l’anti aliasing
•
-Aliasing è l’effetto grafico di scalettatura che si ottiene allargando un carattere,
solitamente basato su bitmap
-Anti-aliasing è una tecnica per migliorare l’aspetto grafico dei caratteri sullo schermo
Postscript
•
-Linguaggio di programmazione atto a specificare il contenuto di una pagina da stampare;
esso controlla la rasterizzzazione guidando la trasformazione di oggetti grafici su una
griglia di pixel
-Una pagina postscript è costituita da: oggetti geometrici
oggetti carattere
bitmap, ossia figure descritte non da
combinazioni di oggetti ma da griglie
-una stampante postscript è corredata da un programma detto RIP -8Raster Image
Processor) Postscript
-Il limite dei documenti in postscript è che stampanti o visualizzatori diversi possono
visualizzarli in modo diverso
Piccola storia delle fonti digitali
•
-formati: -Type 1: formato di fonti postscript più diffuso, comprende fonti veloci da
visualizzare e compatte
-TrueType: 1987-89, rilasciato nel 1991 da Apple
-ClearType: sviluppata recentemente da Microsoft, tecnologia per migliorare
la leggibilità su schemi LCD
Confronto
•
-Type 1: -usa