Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
TASSO DI TURNOVER= DIPENDENTI ENTRATI-USCITI / ORGANICO MEDIO
es. alla fine del periodo viene licenziato 1 dipendente e l'organico medio è 5 ->
tasso di turnover è pari al 20%
INDICE DI PRODUTTIVITA'= PRODUZIONE REALIZZATA / MANODOPERA
UILIZZATA
es. il volume di produzione annuo è di 25 unità e l'organico di 5 -> l'indice di
produttivià annuo è di 5 unità di produzione
2. controllo dei flussi economico-reddituali
le eventuali rimanenze del fattore lavoro sono incorporate nel valore
della produzione realizzata e non venduta
es. valutazione delle rimanenze finali dei prodotti secondo LIFO
stock iniziale prodotti= 6 unità al prezzo unitario di 92 (4x15=60 +
2x16=32)
+ prodotti ottenuti= 25 unità al prezzo unitario di 425; 17 [10 prezzo
materie + 7 prezzo lavoro (175/25= 7)
- prodotti venduti= 26 unità al prezzo unitario di 441; 25x17 + 1x16
[l'unità di prodotto che manca ai 25 dal prezzo di 17, viene presa dalle 2
dell'esercizio precedente dal prezzo di 16 perchè secondo il metodo
LIFO i primi prodotti scaricati sono gli ultimi caricati, e il costo applicato
alle rimanenze è quello dei primi prodotti caricati (applicando il FIFO si
avrebbe un risultato diverso)]
stock finale di prodotti= 5 unità al prezzo unitario di 76 (4x15=60 +
1x16=16)
3. controllo dei flussi finanziari
valore denaro 39 (valore iniziale 30 + incassi 384 – pagamenti 375)
valore crediti v/clienti 250 (valore iniziale 166 + vendite 468 – incassi
384)
valore debiti v/fornitori 150 (valore iniziale 110 + acquisti 240 –
pagamenti 200)
prospetto dei flussi finanziari
stock iniziale di denaro 30
entrate 384 (incassi da vendite 384)
uscite -365 (acquisto materie 200 + acquisto fattore lavoro 165)
saldo entrate uscite 19
stock finale di denaro 49 (30 + 19)
prospetto del reddito (prospetto dei flussi economici di periodo)
ricavi di vendita 468 (ricavi vendita prodotti 468)
- costi della produzione 441 (costi sospesi fattori non utilizzati 50 + costi
sospesi produzione non venduta 92= 142) + (costi di acquisto materie 240 +
acquisto/utilizzo fattore lavoro 175= 415) – (costi sospesi fattori non utilizzati
40 + costi sospesi produzione non venduta= 116)
= utile 27
prospetto del capitale
investimenti 415= denaro 49 + crediti v/clienti 250 + costi sospesi 116 (fattori
40 + prodotti 76)
finanziamenti 415= debiti 260 (v/fornitori 250 + v/dipendenti TFR 10) +
capitale proprio 155 (capitale d'apporto 100 + utile dei periodi precedenti 28 +
utile del periodo 27)
CAPITOLO 8 I PROCESSI DI ACQUISIZIONE/UTILIZZO DEI
FATTORI PLURIENNALI
fattori pluriennali o immobilizzazioni tecniche
- fattori produttivi ad uso durevole (non sono soggetti a rapido consumo e
possono partecipare a più atti produttivi, logorandosi lentamente, senza
esaurirsi del tutto in un unico ciclo produttivo) impiegati come strumenti nel
processo produttivo dell'azienda;
- fattori di rigidità della struttura produttiva dal momento che nel breve termine
non è tecnicamente possibile, nè economicamente conveniente modificarne
l'impiego, almeno non in modo sostanziale;
- fattori ad esborso anticipato e a lento ritmo di rigiro, perchè l'investimento in
essi operato determina un'uscita finanziaria molto tempo prima del
manifestarsi delle entrate connesse alla produzione che concorrono a
realizzare e inoltre il loro ritorno in forma liquida avviene in tempi lunghi e in
modo indiretto, cioè tramite i ricavi ottenuti dai processi produttivi che tali
fattori alimentano -->
- fattori ad utilizzo pluriennale, in quanto il loro valore si trasferisce
gradualmente per quote sulle produzioni svolte e sul reddito di esercizio
(processo di ammortamento)
i costi afferenti ai fattori pluriennali sono tendenzialmente costanti rispetto al grado di
utilizzo degli stessi, per cui gravano allo stesso modo sulle condizioni di economicità
dell'azienda, indipendentemente dal loro grado di sfruttamento: è conveniente per
l'azienda cercare di spingere al massimo l'utilizzo delle immobilizzazioni tecniche
a) materiali -> tutti quei beni dotati di fisicità che fanno parte della struttura
operativa di base dell'azienda:
1. beni immobili= terreni e fabbricati, industriali (utilizzati per lo
svolgimento fisico-tecnico del processo produttivo) commerciali
(impiegati nell'ambito dell'attività distributiva e di vendita) amministrativi
(utilizzati per le attività direzionali e amministrative)
2. beni mobili ad uso durevole= impianti e macchinari, attrezzature,
imballaggi, mobili e macchine d'ufficio, automezzi
dimensione o capacità produttiva degli impianti esprime il volume di produzione che gli
stessi sono in grado di sviluppre periodicamente mediante un loro normale impiego
specializzazione produttiva si risolve nella scomposizione del processo di produzione in
unità destinate ad esercitare le stesse operazioni produttive con notevole ripetitività
elasticità riguarda il grado di adattabilità quantitativa degli impianti, cioè la loro capacità di
mantenere un elevato grado di economicità a volumi di produzione diversi; flessibilità
riguarda il grado di adattabilità qualitativa degli impianti, cioè la loro capacità di mantenere
un elevato grado di economicità in caso di impiego in lavorazioni qualitativamente
differenti da quelle originarie
il fabbisogno di questo genere di fattori può essere soddisfatto tramite:
acquisto presso terzi (immobilizzazioni tecniche esogene) -> v.acquisto
– fattori produttivi correnti cap.6
flussi fusico-tecnici + fattori pluriennali
flussi economico-reddituali costi di acquisto
flussi finanziari + debiti di regolamento
realizzazione interna (immobilizzazioni tecniche endogene) -> tali fattori
– costituiscono il risultato di un processo di produzione che si svolge
parallelamente a quello principale finalizzato a realizzare i beni tipici
dell'azienda e destinati alla vendita
acquisizione in leasing o in affitto -> non prevedono un diritto di
– proprietà da parte dell'azienda, ma un diritto d'uso su tali fattori:
leasing operativo l'azienda dispone di un bene per un determinato
periodo di tempo, pagando dei canoni mensili solo per il suo utilizzo,
perciò che il riscatto finale, seppur contrattualmente previsto, risulta
però praticamente escluso ab origine, risultando molto costoso, dal
momento che sarà assimilabile al valore presunto del bene
leasing finanziario l'azienda non vuole solo la disponibilità temporanea
del bene, ma anche il suo acquisto: è una modalità di acquisizione della
proprietà, con immissione anticipata nel possesso a cui viene abbinato
un finanziamento; i canoni hanno perciò un importo di molto superiore a
quello che si sarebbe corrisposto in caso di leasing operativo, perchè
sono comprensivi anche di una somma necessaria al suo acquisto,
perciò che il riscatto alla scadenza del contratto risulta assolutamente
scontato
manutenzione ordinaria -> mira all'adozione dei provvedimenti idonei a garantire il miglior
funzionamento dell'impianto (preventiva e di riparazione)
manutenzione straordinaria (o migliorativa) -> operazioni di modifica, trasformazione e
ammodernamento degli impianti finalizzati a incrementare i precedenti standard di
funzionamento
rinnovo -> consiste nell'eliminazione (o vendita o permuta) dei vecchi impianti e nella loro
sostituzione con altri dello stesso tipo o di tipo diverso e viene posto in essere quando la
struttura produttiva ha esaurito la propria funzionalità, cioè la propria capacità di assolvere
economicamente ai compiti produttivi
b) immateriali -> tutti quei beni privi di fisicità che fanno parte della struttura
operativa di base dell'azienda:
1. beni immateriali= diritti tutelati dalla legge o contrattualemente, dei quali
l'azienda acquista la piena titolarità legale: diritti di brevetto industriale,
diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno, concessioni, licenze,
marchi e diritti simili; per essere tali devono: possedere una propria
specifica identificabilità e individuabilità, essere separabili (alienabili dal
complesso dei beni dell'azienda), valutabili singolarmente, avere una
propria rievanza giuridica;
il fabbisogno di brevetti può essere soddisfatto tramite
- acquisizione dall'esterno per cessione (diritto di proprietà sull'invenzione oggetto
di brevetto)
- acquisizione dall'esterno per licenza (diritto di godimento sull'invenzione oggetto di
brevetto), dietro un compenso 'royality o redevance' rapportato alla quantità di beni
prodotti o commercializzati (costo di esercizio)
- realizzazione interna
il fabbisogno di marchi può essere soddisfatto tramite
- acquisizione interna
- acquisizione esterna, per cessione o per licenza (la titolarità del marchio rimane
però al licenziante), dietro un compenso rapportato o meno al volume di vendita
(costo di esercizio, per cui l'operazione non ha alcun riflesso sul patrimonio
dell'azienda)
2. costi ad utilizzazione pluriennale (oneri pluriennali)= costi capitalizzati in
quanto idonei ad arrecare utilità per più esercizi futuri rispetto al
momento del loro sostenimento, anche se non si concretizzano
nell'acquisizione di beni o diritti: spese di impianto e di ampliamento,
costi di ricerca e di sviluppo
NB sono condizioni immateriali d'azienda anche tutte quelle che non derivano da un ben preciso
processo di acquisizione (interno o esterno), ma che costituiscono invece il risultato indiretto delle
attività operative svolte dall'azienda: intangibles immobilizzazione immateriale endogena che si
forma nel tempo per effetto dell'attività aziendale e che per l'azienda stessa cotituisce un
vantaggio= metodologie di svolgimento di determinate attività (know-how), conoscenze del
comportamento di fornitori, clienti..., relazioni esterne intrattenute con clienti, fornitori... (immagine
aziendale), relazioni interne tra persone o gruppi di persone; essi possono peraltro essere inerenti
al marketing o alla tecnologia dei prodotti e dei processi produttivi (ed anche al personale ed al
menagement)
le implicazioni economiche dei processi di utilizzo dei fattori pluriennali
riguardano:
logorio tecnico-fisico del fattore che ne riduce le potenzialità produttive
– (per trascorrere del tempo, grado di utilizzo, condizioni di impiego...)
obsolescenza o logorio economico del fattore che pur presentando
– sotto il profilo tecnico una sufficiente capa