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Riassunto esame Età Evolutiva, libro consigliato A. Federici, M. Valentini, C. Tonini Cardinali, Il Corpo Educante, Edizione Aracne, Roma 2008 Pag. 1 Riassunto esame Età Evolutiva, libro consigliato A. Federici, M. Valentini, C. Tonini Cardinali, Il Corpo Educante, Edizione Aracne, Roma 2008 Pag. 2
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TAPPE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA MATEMATICA:

1-Gioco libero / 2-Gioco strutturato / 3-Consapevolezza della struttura del gioco / 4-Rappresentazione grafica

della struttura del gioco / 5-Studio della rappresentazione / 6-Elaborazione di assiomi e teoremi.

Dai programmi del 1955 alle indicazioni per il curricolo del 2007

Ripercorrendo la storia degli ordinamenti scolastici, i Programmi per la Scuola Elementare risalgono al 1955.

Per quanto riguarda l’educazione fisica nel primo ciclo le indicazioni erano molto generiche mentre per il

secondo ciclo erano un po’ più specifiche.

Con il D.P.R. N.104 del 12 febbraio 1985 vengono emanati e resi attuativi dall’anno 86/87, I nuovi Programmi

per la scuola elementare, in cui oltre ad essere aumentate le ore di lezione di prevede l’introduzione di nuove

materie: seconda lingua, educazione artistica, musicale e motoria.

La pluralità delle materie introduce anche una pluralità di docenti nel secondo ciclo e il concetto di

interdisciplinarità che permette di oltrepassare il confine dei contenuti, coinvolgendo le discipline in una stessa

pianificazione, dato che l’educazione si deve rivolgere alla PERSONA garantendo l’unità di mente e corpo

attraverso un integrazione dei concetti di base di insegnamenti diversi, correlati dalla ricerca della somiglianza

degli obbiettivi e dell’integrazione delle conoscenze.

Il termine ed. fisica viene sostituito da EDUCAZIONE MOTORIA e vengono indicate alcune finalità ed obbiettivi

formativi da raggiungere nei 5 anni riconoscendo l’importanza del movimento alla pari con gli altri linguaggi. Le

finalità e gli obbiettivi indicati dovevano essere raggiunti attraverso attività motorie praticate in forma ludica,

variata e polivalente. Vengono emanati con il D.M. 3 giugno 1991 ‘’I Nuovi orientamenti dell’attività didattica

nelle scuole dell’infanzia’’ che sostituiscono quelli del 1969.

Secondo questi la scuola dell’ infanzia deve consentire ai bambini la maturazione dell’identità, la conquista

dell’autonomia e lo sviluppo delle competenze attraverso il campo d’esperienza della corporeità e della

motricità. I traguardi di sviluppo da perseguire che vengono indicati negli Orientamenti riguardano

l’acquisizione delle capacità di discriminazione percettiva, di controllo degli schemi dinamici e posturali di base

per adattarli ai parametri spazio-temporali dei diversi ambienti. Viene indicato anche l’aspetto socio motorio,

l’educazione alla salute e il canale preferito per proporre i contenuti che permetteranno il raggiungimento di

queste finalità e obbiettivi : LA FORMA LUDICO-MOTORIA.

Viene anche indicata la continuità educativa come condizione essenziale per assicurare agli allievi il positivo

conseguimento delle finalità d’istruzione ( La scuola deve interagire con tutti gli ambiti di vita del bambino per

creare una continuità orizzontale tra scuola e extrascuola e continuità verticale tra i diversi ordini di scuola).

Dopo le riforme degli anni 80/90 nel 2003 la scuola italiana viene riformata dal D.M. N53 del 28 Marzo 2003

(Riforma Moratti). Principali novità : riordino cicli scolastici / introduzione del Tutor / riordino del secondo

ciclo di studi cin il sistema dei Licei e degli Istituti Professionali / anticipo scolastico / introduzione del portfolio

nelle competenze.

Alla legge seguiranno poi alcuni decreti attuativi tra cui Le indicazioni Nazionali per i piani di studio

personalizzati che esplicitano i livelli essenziali di prestazione a cui tutte le scuola del sistema Nazionale di

istruzione sono tenute per garantire il diritto personale, sociale e civile all’istruzione e alla formazione di

qualità. Tuttavia rimangono molte perplessità che portano alle Indicazioni per il Curricolo per la scuola

dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione che diventano definitive dall’anno scolastico 2009/2010.

In questo periodo la scuola italiana cerca faticosamente di passare dai programmi scolastici alla scrittura delle

linee orientanti dei curricoli. L’autonomia didattica sposta sulla scuola e sui docenti la responsabilità della

costruzione dei percorsi formativi, dei curricoli. Sposta sulla scuola e sui docenti la responsabilità della scelta

dell’articolazione dei contenuti d’insegnamento, delle scelte metodologiche e dell’organizzazione degli

ambienti di apprendimento. In passato si procedeva dai ‘’programmi scolastici’’ ai docenti e da questi agli allievi

che alla fine dovevano adattare i loro apprendimenti ai contenuti d’insegnamento dettati dai programmi.

Ora, grazie all’autonomia ed alla sperimentazione delle ‘’indicazioni per il curricolo’’, la programmazione delle

attività va dagli alunni ai docenti e da questi alle ‘’ Indicazioni Nazionali’’ che orientano il lavoro degli insegnanti

di tutta la comunità scolastica, rafforzando l’autonomia sul piano dell’utilizzo flessibile delle risorse

organizzative, quali spazi, tempi e strumenti, e delle scelte metodologiche, garantendo a tutti una base

irrinunciabile di conoscenze e competenze potenziando i talenti.

In questo contesto viene messo in risalto il concetto di PERSONA.

Per un adeguato sviluppo delle specifiche personalità cognitive e culturali dell’individuo, non si possono

utilizzare le dinamiche tradizionali della semplice trasmissione culturale, ma occorrono modelli organizzativi e

didattici curricularmente efficaci per i risultati attesi e coerenti con le diversità della singole personalità.

Le ‘’indicazioni’’ sono un quadro di riferimento chiaro e definito, specificano ed indicano il risultato atteso

dell’apprendimento, descrivono la competenza in uscita dal corso di studio, tracciano, attraverso la descrizione

degli obbiettivi specifici di apprendimento, il profilo culturale dei diversi saperi e dei diversi alfabeti,

interpretando le richieste irrinunciabili di alfabetizzazione strumentale e culturale proveniente dalla società. Le

nuove indicazioni realizzano il passaggio dai vecchi programmi scolastici , elaborati sia sul versante

contenutistico che metodologico per tutti gli allievi, verso un agile documento di indirizzo e di orientamento

delle scelte formative che devono essere compiute responsabilmente nei diversi contenuti scolastici.

Scuola dell’infanzia

La scuola dell’infanzia deve progettare un curricolo di tre anni che favorisca la sistematizzazione intenzionale

ed organizzata delle esperienze, delle attività, delle percezioni e dei primi interessi culturali dei bambini nei

diversi Campi di Esperienza ( sintesi culturale su cui strutturare le molteplici esperienze ed attività dei

bambini).

Nelle indicazioni del 2007 i campi di esperienza sono esposti in forma tematizzata ed indicano gli obbiettivi

generali dello specifico processo formativo. Gli obbiettivi specifici di apprendimento sono definiti come

risultato, come traguardo di sviluppo realizzato alla fine di un percorso di tre anni e descritti nelle competenze

di uscita riferite a ciascun campo di esperienza.

Partendo dalle indicazioni del documento ogni scuola dovrà predisporre il curricolo all’interno del Piano

dell’Offerta Formativa, rispettando le finalità, i traguardi per lo sviluppo della competenza e gli obbiettivi di

apprendimento. La Riforma Fioroni ha sottolineato l’importanza dell’elaborazione di un proprio curricolo da

parte delle scuole ( seguendo le Indicazioni) .

Le Indicazioni non fissano traguardi intermedi per le diverse fasce d’età, quindi il curricolo dovrà sviluppare le

proposte nell’arco dei tre anni tenendo conto che ci sono modi diversi di approcciarsi ai saperi ed alle relazioni

a seconda dell’età. Il curricolo dovrà inoltre essere elaborato all’interno di un contesto di riferimento (

scolastico, sociale, ambientale). Le indicazioni invitano la scuola a formare saldamente ogni persona sia sul

piano cognitivo che culturale, così che possa affrontare il futuro, vengono indicate anche finalità specifiche

della scuola:

Formare un autonomia di pensiero, una persona capace di selezionare le informazioni, offrire agli studenti

occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base.

Un altro aspetto che caratterizza le Indicazioni è il forte richiamo alla Continuità del Percorso Educativo dai 3 ai

14 anni. Questa continuità è garantita anche dalla struttura delle Indicazioni, che offrono una comune cornice

culturale di riferimento CULTURA SCUOLA E PERSONA, ed una struttura universale per la costruzione del

curricolo: Campi di Esperienza Nella Scuola dell’ Infanzia e Traguardi di sviluppo della competenza per tutti gli

ordini di scuola.

Campi di esperienza nella Scuola dell’Infanzia delle Indicazioni del 2007:

1-Il sé e l’altro (Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme);

2-Il corpo in movimento (Identità, autonomia, salute);

3-Linguaggi,creatività, espressione (Gestualità, arte, musica);

4-I discorsi e le parole (Comunicazione,lingua, cultura);

5-La conoscenza del mondo (Ordine, spazio, tempo, natura).

(Identità, autonomia e salute) Traguardi per lo sviluppo della competenza:

Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e vestirsi, conosce il proprio corpo, le

differenze, le pratiche di cura di sé di igiene e sana alimentazione, prova piacere nel movimento, sa controllare

la forza del corpo, valuta il rischio e si coordina con altri.

Scuola Primaria

La scuola primaria deve organizzare il proprio curricolo di area disciplinare con percorsi progressivamente

organizzati ed orientati verso le discipline. Le competenze sono traguardi che si verificano al termine della

Scuola Primaria; gli obbiettivi di apprendimento, funzionali al raggiungimento delle competenze, vengono

definiti in riferimento al terzo e al quinto anno della Scuola Primaria.

Rispetto alle indicazioni del 2004 viene riproposto il concetto di area disciplinare e anche l’aggregazione dei

saperi disciplinari in tre grandi ambiti Matematico-Tecnologico-Scientifico / Storico-Geografico-Sociale /

Linguistico-Espressivo-Artistica ( all’interno di quest’ultimo abbiamo Corpo Movimento Sport come materia).

Per quest’ultima vengono indicati i ‘’ Traguardi per lo Sviluppo della Competenze’’ al termine della Scuola

Primaria: Consapevolezza di sé / Padronanza degli schemi motori posturali / Sperimenta una pluralità di

esperienze che premettono di conoscere ed apprezzare molteplici discipline sportive / Si muove nell’ambiente

rispettando criteri di sicurezza / Riconosce i principi del benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo

e a un corretto regime alimentare / Comprende il valore delle regole.

Nell’ottica de

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
14 pagine
13 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher manuelloddo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Età evolutiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Valentini Manuela.