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TAPPE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA MATEMATICA:
1-Gioco libero / 2-Gioco strutturato / 3-Consapevolezza della struttura del gioco / 4-Rappresentazione grafica
della struttura del gioco / 5-Studio della rappresentazione / 6-Elaborazione di assiomi e teoremi.
Dai programmi del 1955 alle indicazioni per il curricolo del 2007
Ripercorrendo la storia degli ordinamenti scolastici, i Programmi per la Scuola Elementare risalgono al 1955.
Per quanto riguarda l’educazione fisica nel primo ciclo le indicazioni erano molto generiche mentre per il
secondo ciclo erano un po’ più specifiche.
Con il D.P.R. N.104 del 12 febbraio 1985 vengono emanati e resi attuativi dall’anno 86/87, I nuovi Programmi
per la scuola elementare, in cui oltre ad essere aumentate le ore di lezione di prevede l’introduzione di nuove
materie: seconda lingua, educazione artistica, musicale e motoria.
La pluralità delle materie introduce anche una pluralità di docenti nel secondo ciclo e il concetto di
interdisciplinarità che permette di oltrepassare il confine dei contenuti, coinvolgendo le discipline in una stessa
pianificazione, dato che l’educazione si deve rivolgere alla PERSONA garantendo l’unità di mente e corpo
attraverso un integrazione dei concetti di base di insegnamenti diversi, correlati dalla ricerca della somiglianza
degli obbiettivi e dell’integrazione delle conoscenze.
Il termine ed. fisica viene sostituito da EDUCAZIONE MOTORIA e vengono indicate alcune finalità ed obbiettivi
formativi da raggiungere nei 5 anni riconoscendo l’importanza del movimento alla pari con gli altri linguaggi. Le
finalità e gli obbiettivi indicati dovevano essere raggiunti attraverso attività motorie praticate in forma ludica,
variata e polivalente. Vengono emanati con il D.M. 3 giugno 1991 ‘’I Nuovi orientamenti dell’attività didattica
nelle scuole dell’infanzia’’ che sostituiscono quelli del 1969.
Secondo questi la scuola dell’ infanzia deve consentire ai bambini la maturazione dell’identità, la conquista
dell’autonomia e lo sviluppo delle competenze attraverso il campo d’esperienza della corporeità e della
motricità. I traguardi di sviluppo da perseguire che vengono indicati negli Orientamenti riguardano
l’acquisizione delle capacità di discriminazione percettiva, di controllo degli schemi dinamici e posturali di base
per adattarli ai parametri spazio-temporali dei diversi ambienti. Viene indicato anche l’aspetto socio motorio,
l’educazione alla salute e il canale preferito per proporre i contenuti che permetteranno il raggiungimento di
queste finalità e obbiettivi : LA FORMA LUDICO-MOTORIA.
Viene anche indicata la continuità educativa come condizione essenziale per assicurare agli allievi il positivo
conseguimento delle finalità d’istruzione ( La scuola deve interagire con tutti gli ambiti di vita del bambino per
creare una continuità orizzontale tra scuola e extrascuola e continuità verticale tra i diversi ordini di scuola).
Dopo le riforme degli anni 80/90 nel 2003 la scuola italiana viene riformata dal D.M. N53 del 28 Marzo 2003
(Riforma Moratti). Principali novità : riordino cicli scolastici / introduzione del Tutor / riordino del secondo
ciclo di studi cin il sistema dei Licei e degli Istituti Professionali / anticipo scolastico / introduzione del portfolio
nelle competenze.
Alla legge seguiranno poi alcuni decreti attuativi tra cui Le indicazioni Nazionali per i piani di studio
personalizzati che esplicitano i livelli essenziali di prestazione a cui tutte le scuola del sistema Nazionale di
istruzione sono tenute per garantire il diritto personale, sociale e civile all’istruzione e alla formazione di
qualità. Tuttavia rimangono molte perplessità che portano alle Indicazioni per il Curricolo per la scuola
dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione che diventano definitive dall’anno scolastico 2009/2010.
In questo periodo la scuola italiana cerca faticosamente di passare dai programmi scolastici alla scrittura delle
linee orientanti dei curricoli. L’autonomia didattica sposta sulla scuola e sui docenti la responsabilità della
costruzione dei percorsi formativi, dei curricoli. Sposta sulla scuola e sui docenti la responsabilità della scelta
dell’articolazione dei contenuti d’insegnamento, delle scelte metodologiche e dell’organizzazione degli
ambienti di apprendimento. In passato si procedeva dai ‘’programmi scolastici’’ ai docenti e da questi agli allievi
che alla fine dovevano adattare i loro apprendimenti ai contenuti d’insegnamento dettati dai programmi.
Ora, grazie all’autonomia ed alla sperimentazione delle ‘’indicazioni per il curricolo’’, la programmazione delle
attività va dagli alunni ai docenti e da questi alle ‘’ Indicazioni Nazionali’’ che orientano il lavoro degli insegnanti
di tutta la comunità scolastica, rafforzando l’autonomia sul piano dell’utilizzo flessibile delle risorse
organizzative, quali spazi, tempi e strumenti, e delle scelte metodologiche, garantendo a tutti una base
irrinunciabile di conoscenze e competenze potenziando i talenti.
In questo contesto viene messo in risalto il concetto di PERSONA.
Per un adeguato sviluppo delle specifiche personalità cognitive e culturali dell’individuo, non si possono
utilizzare le dinamiche tradizionali della semplice trasmissione culturale, ma occorrono modelli organizzativi e
didattici curricularmente efficaci per i risultati attesi e coerenti con le diversità della singole personalità.
Le ‘’indicazioni’’ sono un quadro di riferimento chiaro e definito, specificano ed indicano il risultato atteso
dell’apprendimento, descrivono la competenza in uscita dal corso di studio, tracciano, attraverso la descrizione
degli obbiettivi specifici di apprendimento, il profilo culturale dei diversi saperi e dei diversi alfabeti,
interpretando le richieste irrinunciabili di alfabetizzazione strumentale e culturale proveniente dalla società. Le
nuove indicazioni realizzano il passaggio dai vecchi programmi scolastici , elaborati sia sul versante
contenutistico che metodologico per tutti gli allievi, verso un agile documento di indirizzo e di orientamento
delle scelte formative che devono essere compiute responsabilmente nei diversi contenuti scolastici.
Scuola dell’infanzia
La scuola dell’infanzia deve progettare un curricolo di tre anni che favorisca la sistematizzazione intenzionale
ed organizzata delle esperienze, delle attività, delle percezioni e dei primi interessi culturali dei bambini nei
diversi Campi di Esperienza ( sintesi culturale su cui strutturare le molteplici esperienze ed attività dei
bambini).
Nelle indicazioni del 2007 i campi di esperienza sono esposti in forma tematizzata ed indicano gli obbiettivi
generali dello specifico processo formativo. Gli obbiettivi specifici di apprendimento sono definiti come
risultato, come traguardo di sviluppo realizzato alla fine di un percorso di tre anni e descritti nelle competenze
di uscita riferite a ciascun campo di esperienza.
Partendo dalle indicazioni del documento ogni scuola dovrà predisporre il curricolo all’interno del Piano
dell’Offerta Formativa, rispettando le finalità, i traguardi per lo sviluppo della competenza e gli obbiettivi di
apprendimento. La Riforma Fioroni ha sottolineato l’importanza dell’elaborazione di un proprio curricolo da
parte delle scuole ( seguendo le Indicazioni) .
Le Indicazioni non fissano traguardi intermedi per le diverse fasce d’età, quindi il curricolo dovrà sviluppare le
proposte nell’arco dei tre anni tenendo conto che ci sono modi diversi di approcciarsi ai saperi ed alle relazioni
a seconda dell’età. Il curricolo dovrà inoltre essere elaborato all’interno di un contesto di riferimento (
scolastico, sociale, ambientale). Le indicazioni invitano la scuola a formare saldamente ogni persona sia sul
piano cognitivo che culturale, così che possa affrontare il futuro, vengono indicate anche finalità specifiche
della scuola:
Formare un autonomia di pensiero, una persona capace di selezionare le informazioni, offrire agli studenti
occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base.
Un altro aspetto che caratterizza le Indicazioni è il forte richiamo alla Continuità del Percorso Educativo dai 3 ai
14 anni. Questa continuità è garantita anche dalla struttura delle Indicazioni, che offrono una comune cornice
culturale di riferimento CULTURA SCUOLA E PERSONA, ed una struttura universale per la costruzione del
curricolo: Campi di Esperienza Nella Scuola dell’ Infanzia e Traguardi di sviluppo della competenza per tutti gli
ordini di scuola.
Campi di esperienza nella Scuola dell’Infanzia delle Indicazioni del 2007:
1-Il sé e l’altro (Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme);
2-Il corpo in movimento (Identità, autonomia, salute);
3-Linguaggi,creatività, espressione (Gestualità, arte, musica);
4-I discorsi e le parole (Comunicazione,lingua, cultura);
5-La conoscenza del mondo (Ordine, spazio, tempo, natura).
(Identità, autonomia e salute) Traguardi per lo sviluppo della competenza:
Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e vestirsi, conosce il proprio corpo, le
differenze, le pratiche di cura di sé di igiene e sana alimentazione, prova piacere nel movimento, sa controllare
la forza del corpo, valuta il rischio e si coordina con altri.
Scuola Primaria
La scuola primaria deve organizzare il proprio curricolo di area disciplinare con percorsi progressivamente
organizzati ed orientati verso le discipline. Le competenze sono traguardi che si verificano al termine della
Scuola Primaria; gli obbiettivi di apprendimento, funzionali al raggiungimento delle competenze, vengono
definiti in riferimento al terzo e al quinto anno della Scuola Primaria.
Rispetto alle indicazioni del 2004 viene riproposto il concetto di area disciplinare e anche l’aggregazione dei
saperi disciplinari in tre grandi ambiti Matematico-Tecnologico-Scientifico / Storico-Geografico-Sociale /
Linguistico-Espressivo-Artistica ( all’interno di quest’ultimo abbiamo Corpo Movimento Sport come materia).
Per quest’ultima vengono indicati i ‘’ Traguardi per lo Sviluppo della Competenze’’ al termine della Scuola
Primaria: Consapevolezza di sé / Padronanza degli schemi motori posturali / Sperimenta una pluralità di
esperienze che premettono di conoscere ed apprezzare molteplici discipline sportive / Si muove nell’ambiente
rispettando criteri di sicurezza / Riconosce i principi del benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo
e a un corretto regime alimentare / Comprende il valore delle regole.
Nell’ottica de