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Il ruolo del ruolo

Aspettative del ruolo: Ognuno si aspetta un comportamento dall'altro: l'insegnante si aspetta dagli allievi un comportamento e gli allievi si aspettano dall'insegnante un altro comportamento; è importante non deludere questa aspettativa ma rafforzarla. Gli alunni avranno già un'aspettativa del ruolo dell'insegnante, influenzata dalle informazioni date dai genitori. Tuttavia essi, partendo da questa, devono potersi costruire una propria idea e stilare il profilo dell'insegnante con spirito critico; l'idea verrà maturata con il tempo, infatti quotidianamente l'alunno riceverà delle informazioni dallo stile di personalità e dallo stile di insegnamento dell'insegnante (che vanno di pari passo, si uniscono) che gli permetteranno di modificare le idee iniziali oppure rafforzarle.

Concezione del ruolo: Inizialmente questa concezione è maturata sulla base di...

idee altrui, dei genitori; l'insegnante deve poter dare l'idea del proprio stile di personalità e di insegnamento quotidianamente, attraverso le lezioni e con coerenza: essi capiranno obiettivamente e con spirito critico chi l'insegnante è, cosa vuole da loro, il suo senso di autorità e autoritarismo.

Accettazione o rifiuto del ruolo: Il rapporto tra docente e alunno potrebbe essere positivo, di scambio, ma anche negativo; se il rapporto è negativo e conflittuale, questo potrebbe condizionare il clima, l'andamento dell'intera classe e creare problemi a livello di socializzazione e relazione. L'insegnante deve quindi concentrarsi non solo sullo stile di insegnamento ma anche su quello di personalità, e porre attenzione anche agli stili di apprendimento degli alunni.

Adempimento del ruolo: Dobbiamo riuscire concretamente, nei migliori dei modi, deontologicamente, a raggiungere l'obiettivo che rientra nella

La nostra professionalità consiste nel farlo nel modo più preciso, corretto e professionale possibile. Tutte queste cose vengono trasmesse anche agli allievi: in quanto insegnanti dobbiamo cercare di lavorare sui nostri allievi per quanto riguarda: - Aspettative del ruolo: i bambini hanno aspettative tra di loro, ma anche l'insegnante le ha nei confronti dell'alunno (che cosa mi aspetto da lui?); per fare in modo che la prospettiva del suo agire sia positiva, l'insegnante deve cercare di condurlo verso quell'aspettativa. - Concezioni del ruolo: attraverso le metodologie di insegnamento e di lavoro, l'insegnante deve fargli capire quale è la sua funzione all'interno della microsocietà del gruppo classe. - Accettazione o rifiuto del ruolo: l'insegnante deve far accettare e rimuovere i rifiuti che ci possono essere in primis nell'alunno, ma anche tra gli alunni; bisogna far sì che l'alunno raggiunga la parte positiva.del suo essere estare nell'ambiente del gruppo classe, in condivisione, in socializzazione, in relazione e in apprendimento: lui con il gruppo dei pari e lui con la figura dell'insegnante. In questo modo lo si fa arrivare all'adempimento del ruolo. Ci occupiamo dell'età evolutiva e bambini anche molto piccoli, per cui l'importanza del nostro insegnamento è notevole. È necessario badare all'istruzione e alla trasmissione del contenuto disciplinare, ma occorre anche fare focus sulla formazione della personalità, ogni giorno. Possiamo contribuire moltissimo alla formazione dei soggetti e ai futuri cittadini del domani, grazie all'elevato numero di ore che trascorriamo insieme a loro. Personalità: - Capacità: Ci si può riferire alle capacità disciplinari ma anche alla capacità totale dell'individuo, in tutte le sue componenti. Per quanto riguarda la disciplina motoria, anche seAbbiamo poco tempo, dobbiamo cercare di fare il massimo non solo a livello disciplinare e motorio, ma anche dal punto di vista dell'autonomia (es. perdere molto tempo per farli cambiare nello spogliatoio o per far allacciare le scarpe, non è tempo sprecato in quanto anche questo serve per far crescere in loro l'autonomia). Temperamento Racchiude le caratteristiche di ognuno di noi e dipende dallo stile di personalità, dal comportamento scolastico del bambino. Dobbiamo prenderne atto e cercare di capire quando il temperamento è negativo, aggressivo, così da poter agire per migliorarlo. In palestra, attraverso il gioco e il rispetto delle regole, si può contribuire a stemperare e canalizzare quegli atteggiamenti aggressivi che sono sempre più numerosi; è importante farlo perché esso può portare a problematiche a livello del gruppo classe ma anche e soprattutto per il bambino stesso. Atteggiamento
  1. Disposizioni
  2. Occorre attivarsi per predisporre tutte quelle metodologie, quei contenuti, quelle strategie di intervento volti a migliorare un determinato obiettivo che vediamo non proprio appreso.

  3. Bisogni emotivi ABC DELL'INSEGNANTE:
  4. L'insegnante deve farsi promotore di curare queste tre parole.

    1. Accoglienza:
    2. È un momento che non deve durare 15/20 giorni ma deve essere costantemente attiva nel modus operandi dell'insegnante; dell'accoglienza il bambino può avercene bisogno ogni istante ed è importante per lui vedere un'insegnante accogliente, che si prende cura di lui ogni giorno e in ogni momento.

    3. Bisogni:
    4. Il bisogno del bambino della scuola dell'infanzia o primaria, va aldilà dei bisogni fisiologici (prenderlo per mano e accompagnarlo al bagno, dargli la merenda, il pranzo, l'acqua quando ha sete) e riguarda anche quei bisogni che non si vedono, che sono nascosti e più complessi (il bambino non...

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lichiederà mai perché non li riconosce, es. “dammi l’affetto”). Per questo è essenziale osservare: l’osservazione-ascolto deve diventare un modus operandi dell’insegnante, un elemento fondamentale della nostra personalità: ci permette di entrare nell’identità del gruppo classe, conoscere tutti gli alunni con i loro stili di personalità e ruoli sociali e per questo motivo ci facilita la trasformazione dell’insegnamento in apprendimento.

C. Cuore

Stile conoscitivo, valori ecc. È importante recuperare i valori, fermarsi per rifletterci su e far sì che i bambini li facciano propri. La scienza del movimento utilizzata in senso umano deve prefiggersi come imperativo il mantenimento della plasticità e lo sviluppo della creatività. La personalità spesso si etichetta come qualcosa di statico, quando in realtà è in movimento: evolve a

EDUCAZIONE PSICOMOTORIA

EDUCAZIONE MOTORIA - livello di carattere, temperamento, può essere modificata.

Il movimento, ossia l'educazione psicomotoria, motoria, fisica e sportiva, è una componente dinamica della personalità, la risultante di molteplici correlazioni che investono lo sviluppo e il mantenimento integrale della persona in un quadro armonico, in cui le singole funzioni e facoltà (intellettuali, mentali, fisiche e morali) si integrano e si influenzano.

La motricità può contribuire e valorizzare non solo l'area motoria ma anche tutte le altre. L'obiettivo educativo e didattico dell'attività motoria in età evolutiva è quello di far acquisire "l'alfabeto fondamentale del linguaggio motorio", per poi svilupparlo arricchendolo di coordinazione, funzionalità ed espressività per poterlo trasferire ad ogni

situazione di apprendimento. Gli schemi motori di base ci danno l'alfabeto motorio per il bambino. Nella scuola primaria l'importanza del corpo e del movimento è da tenere in considerazione, proponendo contenuti che diano la possibilità ai bambini di fare e compiere quel movimento concretamente. Per realizzare l'obiettivo della motricità, è importante la realizzazione dei movimenti, che avviene attraverso: - Motivazione: è importantissima. - Programmazione della risposta: quando si propongono STIMOLI INTERNI E dei contenuti, bisogna fare in modo che la risposta a ESTERNI quello stimolo motorio sia soggettiva, individuale, la più naturale possibile, e mai condizionata. - Esecuzione della risposta: esegue il movimento. ELABORAZIONE MOTIVAZIONE DEGLI STIMOLI - Elaborazione degli stimoli: il movimento può essere eseguito correttamente o meno. Se è fatto male è importante correggerlo; se è corretto ci siPuò servire dell'interiorizzazione di quel movimento per farne poi altri più complessi.

ESECUZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE- Stimoli interni e esterni: è importante rendere partecipe il bambino di perché quel movimento avviene in quel modo, quali segmenti corporei sono intervenuti, sia a livello propriocettivo che esterocettivo. Il bambino deve approfondire il movimento in tutte le sue sfumature, eseguirlo correttamente e interiorizzarlo, percepirlo, averne coscienza.

EDUCAZIONE MOTORIA E APPRENDIMENTO DELLA LETTURA

La disciplina motoria incontra anche l'area cognitiva della personalità: cosa centrano l'apprendimento motorio con quello cognitivo?

Il ruolo dell'educazione motoria nel processo educativo in generale può essere ribadito sottolineandone il valore relativamente allo sviluppo globale del bambino ma anche all'apprendimento scolare.

Ruolo Sviluppo dell'educazione Apprendimento globale del

motoria nelscolare processo educativobambino in generale Bisogna valutare lo sviluppo globale del bambino: se il percorso è stato ricco di stimoli, il bambino ha unavarietà di linguaggio, sa formulare la frase nel giusto modo, sa utilizzare correttamente i verbi; più il bambino è stimolato dalla famiglia o dalla scuola dell’infanzia, più ci sarà un terreno fertile da cui partire.

Apprendimento scolare: tempo di apprendimento, capacità di attenzione, memoria di lavoro del bambino. Per poi vedere quanto l’educazione motoria può incidere positivamente nel processo educativo del bambino. Gli apprendimenti scolastici non costituiscono solo una forma di adattamento ad attività sociali, ma anche soprattutto ad un’educazione della mente del bambino ai fini di una migliore capacità di trasformazione del reale.

L’apprendimento del bambino non è solo mettere dentro la testa informazioni ma

Dargli la possibilità di utilizzarle, adattarle e trasformarle anche a seconda del contesto.

Dettagli
A.A. 2019-2020
91 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lauracapodimonte98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria, tecnica e didattica dell'attività motoria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Valentini Manuela.