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Piastrelle di ispirazioni per i tessuti, con un grande dinamismo giocato sul positovo-
negativo, sui pieni e sui vuoti, che sarà d'ispirazione alla Op art.
Cassettiera per l'atlier di Klimt, Hoffmann - quadrato, quadrato, quadrato.
Parentela palese con i lavori di Mackintosch. Anche le scelte cromatiche non sono
casuali.
Fratelli Thonet - sono stati fra i primi a porsi il problema della commercializzazione e
della industrializzazione, con gli utensili e i mobili numerati come un catalogo, tutto in
packaging stile Ikea, smontato.
Le vetrate erano ancora di moda, ogni singola tessera era un mondo a sé stante e come
tale era trattata. Si riesce a rinnovare un linguaggio così "tradizionale" come il mosaico
(a tal riguardo si veda quello della nuotatrice).
Giovanni Segantini, viene pubblicato a Vienna un catalogo su di lui la cui copertina è
fatta da Moser.
Emilie Floge, stilista - abiti del 1910, completamente destrutturati, con la possiblità di
essere drappeggiati a piacere, collegati alla rivoluzione di Pariet.
Rivoluzione sessuale attraverso i vestiti, si può senza errare parlare di emacipazione
femminile attraverso la moda, senza costrizione né seni in evidenza.
Arti decorative 18/03/2014
Partendo da tessuti della Wiener, o comunque della Vienna di primo '900, si inzia a
guardare i tessuti nel loro essere, diciamo fini a sé stessi, analizzandone la struttura
interna.
Pannello tessile Santa Sofia - gioca sul modulo quadrato incrociandolo con il triangolo,
con i colori bianco e nero, come di consueto.
Pannello tessile bicromo - disegno fatto da sottili linee
Pannello tessile numerato - tipo di tessuto non stampato, ma con un disegno ottenuto al
telaio. Hoffmann quando ha progettato questo disegno ha fatto i conti con la difficoltà di
intreccio dei filmanenti, si fa quindi un passaggio dallo schizzo vero e proprio all'addetto
al telaio, che lo arma e lo esegue cercando di riprodurlo il piuù fedelmente possibile.
Filo verticale - ordito
Filo orizzontale - trama
Rapporto uno a uno - Tela
Immagine di un telaio -
Nel Bauhaus (Anna Albers) si utilizza un tipo di telaio tradizionale, poi ha avuto un reale
rapporto con l'industria, con il conseguente utilizzo di macchine di fabbrica.
Telaio con un rullo dove vengono fissati i fili (bisogna già sapere le dimensioni del
tessuto).
Nel tessuto l'altezza la larghezza
è
Navetta - serve ad entrate nei fili e la sua forma fa da facilitatore.
Linguaggio binario.
Il telio orizzontale ha un ordingno (subio) su cui arrotolare i fili di ordito e il tessuto e
delle carrucole e dei riquadri che servono per selezionare in maniera variata i fili, senza
ripetere lo spostamento dell'asticella.
Le calcole, pedali di alzata e bassata, vengono alzati e abbassati per aprire un "passo",
in modo da poter lanciare la navetta e poterla riprendere dall'altra parte. (doppio
moviemento di piedi e mani).
In questo modo si possono fare già i disegni dato che si possono selezionare in maniera
precisa i fili, facendoli muovere in maniera diversificata, pari e dispari o con una diversa
selezione, a piacere.
Tessuti operati, ossia con un disegno.
L'immagine del telaio tratta dall'Enciclopedia, il cui principio cardine era "tutto si
è
impara, attraverso la pratica".
Il disegno un disegno reale, tecnico.
è
Tavola del telaio al filo (?) con l'aggiunta del ramo che serve a selezionare altri fili e per
lavorare con le trame supplementari, che lavorano solo per determinati tratti.
Telaio a navetta volante - tipo di telaio mossa con meccanismi a vapore. (mercato
sicuro durante la rivoluzione).
Da consumo di lusso diventa consumo allargato, data anche la semplicità di utlizzare (o
meglio controllare) il telaio. (nasce l'operario che magari non ne conosce neppure il
funzionamento)
Jaquard rivoluziona i telai con l'utilizzo di una scheda perforata.
Il procedimento era fortemente progettuale, si potrebbe difatti dire che il design nasce
con i disegnatori di tessuto, il disegno infatti non doveva solo essere bello, ma doveva
dialogare con la macchina, una doppia difficoltà progettuale che può essere accomunata
a quella di un moderno designer di moto o di automobili.
Tessuto a raso - con delle lunghe slegature che però non fa buco (l'immagine mostra sia
il diritto che il rovescio= trama), il filo non ben fermato e genera l'effetto di
è
"luminescenza", perfino con un diverso modo di legare si hanno differenti effetti.
Per trasportare il disegno alla macchina si utilizza la carta quadrettata, numerata e con
disegno scalinato, poi si deve fare la cosiddetta "messa in carta"; si selezionano i fili
astraendosi dal disegno finale. (progetto = rapporto di disegno).
Si arma il telaio poi un modulo che si ripete.
è
I fili dispari e pari, il corpo, vengono selezionati da un filatoio meccanico
L'ordito deve essere più consistente.
Armatura:
Trama - ordito : rapporto uno a uno con punti di legatura, ossia la messa in carta (uno
lega, uno no) Luisina
Due fili di ordito che lavorano -
Grogs de Tours
Due trame che lavorano -
Diagonale
Interruzione di 2 - Simmetrico
Disegno spinapesce -
24/03/2014 Arti Decorative
Il disegno tessile una delle espressioni visive difffuse in qualsiasi cultura.
è
Ci sono tessuti che si possono tessere solo con ordito e trama che si intrecciano
secondo sequenze numeriche.
Si possono ottenere comunque diversi disegni; mentre la tela ha un rapporto uno a uno,
qua i punti sono isolati, con una apparente irregolarità (c'è sì lo spostamento, ma non c'è
una sequenza che dà una adicenza di punti di legatura).
Nel raso i punti di legatura sono dissimulati, di fatto come se non si vedesse la
è
struttura del tessuto.
Nel rovescio la cosa completamente contraria, l'ordito fissatissimo, con un tessuto
è è
molto compatto e meno lucente.
Non si hanno due colori diversi, ma due colori apparentemente diversi, uno opaco (e
anche più chiaro) e uno lucido (più scuro); organizzando il telaio, dal diritto può
comparire o compaia la faccia effettivamene "diritta" (faccia-ordito), o cambiando la
tessitura si fa intervenire la faccia trama.
Pianeta, Damasco, Lucca: Andamento in diagonale, disegno complesso,
Damasco: tessuto operato, il diegno si legge sul rovescio e sul dritto, con effetto opaco-
lucido, tessuto a decorazione reversibile leggibile sulla faccia-trama e sulla faccia-ordito.
si fa con il Jaquard)
Damasco, Venezia, Paris, Museo del Louvre, XVII sec.: semplice, non implica la
necessaria partecipazione di un assistente, più "economico", si riescono a gestire
disegno molto grandi (vedi rapporto di disegno).
Lucca, Palazzo Mansi, due stoffe damascate dall'ultimo piano
Il disegnatore di tessuti il vero primo designer, egli infatti non si limita a fare un
è
progetto visivamente bello, ma bensì entra in "contatto" con le limitazioni e i punti di
forza della macchina stessa.
Pechine: tessuto tipicamente settecentesco, quando i maggiori centri tessili erano in
Francia, in particolare Lione; solamente a righe.
Bisanzio;
In passato il primo centro più importante fu la tessitura fu introdotta in occidete
Palermo,
dagli Arabi, in particolare a con il centro di produzione "Tiraz" (produssero
anche l'alba per l'incoronazione del Imperatore del Sacro Romano Impero).
Questa produzione palermitana si diffonde anche nel resto dell'Italia, in particolare a
Lucca, rotas,
centro nel medioevo, con tessuti con decorazioni entro cerchi "orbicoli" (ad
fatto a cerchio).
Il tessuto qualcosa che identificava ed quindi indivisibile dalla storia dell'arte.
è è
Sciamito, Lucca, Marburg, Universitastamusem, XII-XIII secolo.
Ci sono due pantere, simbolo di Lucca; il disegno meno morbido e la tecnica di
è
tessitura non molto versatile, difatti il disegno reso "a scalini", che dà pesantezza e
è è
una chiara struttura.
Sciamito: tessuto operato: composto da due orditi (di fondo e di legatura) e da due o
quattro trame (exàmitos, stoffa a sei fili, di cui uno non si vede formando un ordito "di
fondo"). Molto più costoso perché più complesso, con più fili, due navette, due orditi che
scorrono in parallelo, con un andamento che pare diagonale; si usano licci e ramo.
Telo; sciamito, Venezia, XIII secolo; Padova, Tesoro della Basilica del Santo, si noti che
dal punto di vista formale non preciso, a scalino
è è
Frammento; sciamito; Granada, XIII-XIC secolo; Lione, Musée Historique des Tissus.
A Lione nasce il primo museo del tessuto, nonché punto di riferimento internazionale
dove stato creato un dizionario dei tessuti, promosso dalla S.E.T.A.
è
Lampasso lanciato e broccato, Lucca, Modena, Museo Civico prima metà del XIV
secolo.
Lampasso: tessuto operato, tessuto più dinamico, dove emerge anche l'ordito di fondo,
dotato di trame supplementari (trame lanciate e trame broccate, ovvero bloccate);
Lanciato, il disegno formato da trame supplementari che "navigano" sulla trama
è
Broccato
Cimosa, o vivagnoli: cordelle dei bordi dell'ordito intorno alle quali la trama può legarsi.
Andrienne, di
Gilet, proveniente dalla Francia con i dovuti aggiustamenti fatti poi dalle sartorie locali
Arti decorative e industriali 25/03/2014
Il velluto un tessuto di grande spreco, ci sono dei casi in cui non solo c'è spreco ma
è
molte volte esso una minima parte rispetto al disegno che si vede.
è
I Coniugi Arnolfini, National Gallery, Van Eyck 1435
Velluto, Venezia, XV secolo, velluto operato
Velluti, tessuti occidentali ("vellus", latino): tessuti ricoperti di ciuffi di pelo, caratterizzati
da due orditi: uno di fondo, che crea l'armatura di fondo, e uno di pelo, che crea la
superficie detta "vellutata".
Velluto unito: la superficie ricoperta in modo uniforme di ciuffi di pelo
è
Velluto allucciolato: tessuto intrecciato di pagliuzze d'oro o d'argento che col
movimento sembrano accendersi e spegnersi.
Velluti allucciolati, Italia o Spagna, Louvre, metà XVI secolo.
Velluto riccio:
Ferri da velluto: ferri d'argento molto sottili, di qualche millimetro
Fra Quattrocento e Cinquecento Lucca deve contare su orafi genovesi per insegnare
l'arte di fare i ferri da velluto a giovani lucchesi per preservare questa tradizione.
Velluto tagliato: per fare questo tipo di tessuto si utilizza un ferro diverso da quello del
riccio, non più una sezione circolare ma una speci