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IL SINFONISMO DEL SECONDO 800
Nel viene pubblicato da il un volumetto di tesi musicali
1854 Hanslick Del bello della musica,
chiamato opposte a quelle che i tedeschi romantici, e ne dichiara l’indipendenza, affermando
che la bellezza della musica non consiste nel sentimento che essa esprime, ma è interna alla
musica stessa. La musica del secondo 800 farà un balzo indietro nel classicismo, ed è infatti
una musica che predilige una “forma logica”, che non ritiene necessario il programma
letterario, poichè certe cose che il testo non può esprimere, solo la musica può fare.
BRAHMS ( 1833 Amburgo (Germania) / Vienna / Vienna)
Grande compositore Tedesco della seconda metà dell’800.
Rivolgendosi alla musica del passato Brahms acquisì uno STILE stile musicale personale e
solidissimo, che coniuga l’insegnamento del contrappunto di Bach alla pregnanza lirica e
all’organizzazione di Beethoven, infatti per tutta la vita sottolineò di essere un “conservatore”.
Ma vedremo poi che più che conservatore, Brahms è un progressista, perché lo studio delle
forme passate è mirato a valutarne tutte le sue possibilità al fine di un’innovazione stilistica.
La PRODUZIONE di Brahms è molto vasta. Si cimenta sia nella musica strumentale che
vocale, senza mai dedicarsi al teatro. Il suo iter è molto metodico: scrisse inizialmente
composizioni pianistiche (sonate e tre raccolte di Lieder per pianoforte),
op. 1,2 e 5, ballate op.10
mentre negli anni ’60 esplorò il campo della musica da camera e della musica vocale sacra
componendo il (68’), primo requiem a essere attinto direttamente dalla bibbia
Requiem Tedesco
e non dalla liturgia, e (73’) che gli diedero la e la fama di
sicurezza
Quartetti per archi op.51
comporre la sua (’76) per la quale ricevette la critica di essere troppo accademico
prima sinfonia
e scrivere una musica troppo difficile, riallacciandosi troppo a Beethoven. Sciolto il ghiaccio
assistiamo ad anni di intensissima produttività (sinfonie, concerti e musiche da camera - dopo
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la prima sinfonia ritira il programma) Le sue ultime opere che mostrano il suo stile in tutta la
sua grandezza, ormai maturo, furono 4 e 11
Canti seri preludi corali.
BRUCKNER (1824 Ansfelden (Austria) / Vienna 1896)
Bruckner scrisse 11 sinfonie, non poemi sinfonici, e rigorosamente non a programma, tranne
la quarta che ha una breve introduzione (ne numera solo 9 per non superare il maestro
Beethoven), non affrontò mai l’opera, non fu decisamente un attivista musicale si espresse mai
con articoli o saggi e non scrisse altro che musica strumentale pura.
(1860
WOLF Gradec (Austria) / Vienna 1903)
Protagonista della produzione di Lieder (300) per voce e orchestra della seconda metà
dell’800, conferendo a tale genere musicale un’inedita dimensione concertistica e classica, più
che cameristica.
MAHLER (1860 Kalischt (Repubblica Ceca) / Vienna / Vienna 1911)
Fu il sinfonista principale dell’europa centrale della seconda metà dell’800.
Lo STILE di Mahler è nuovo è provocatorio. La musica si appropria anche del brutto o del
banale, e la grande musica sinfonia lirica è spesso intrecciata a “musica bassa” (fanfare, marce
militari, canti popolari) per rendere in musica la totalità del mondo, con tutta la sua ipocrisia
e le sue contraddizioni. L’assemblare registri moduli e materiali precostituiti e contrastanti lo
pone come capofila dei musicisti del 900 anticipando i caratteri del comporre “musica sulla
musica”.
La PRODUZIONE di Mahler consta sia di musica strumentale, che musica vocale. Scrive 10
sinfonie, la quale ultima resta incompiuta (dopo le prime 4 rinnega il programma), e parecchi
cicli di lieder per voce e orchestra. Il più importante nel 1910 fu raccolta di 6
Il canto della terra,
lieder che egli poi definì movimenti di una sinfonia per la loro lunghezza. Il suo capolavoro si
basa su antiche poesie cinesi che narrano di un uomo in attesa della morte che riflette
sull’amore per la vita e per la natura, e che l’unico modo per vincerla è accettarla e impararci
a convivere.
STRAUSS (1864 Monaco di Baviera (Germania) / Garmisch-Partenkirchen 1949)
Compositore e direttore d’orchestra tedesco del periodo tardoromantico, da non confondere
con la famiglia Strauss viennese, compositori di musica per balletto e operette liriche.
Lo STILE di Strauss fu come Mahler un compositore molto moderno e infatti rappresenta
un punto di incontro tra il romanticismo e il gusto progressista della seconda metà del 800.
Scrive poemi sinfonici ma senza fondare la forma della sua musica unicamente su un
programma letterario, ma su se stessa. Ancora più moderno si dimostrò nell’opera dove
utilizzò la tecnica del riuscendo a creare trame fittissime, e dove utilizzò uno stile
leitmotiv,
intenso e satirico, non comune alla tradizione, come non comuni erano le trame scandalose,
ricche di riferimenti sessuali per l’epoca. che scelse di trattare
La PRODUZIONE di Strauss consta sia di musica strumentale, vocale e teatrale. Compone
musica orchestrale, per balletto, musica da camera, cori a cappella, ma ricordato
principalmente per i suoi poemi sinfonici e le sue opere. Nel primo periodo ricordiamo i
poemi sinfonici come (’89), (87) (’96) e opere
Don Giovanni Don chisciotte Così parlò Zarathustra
come (1905’) ed (’06). Nell’ultimo periodo di produzione si ritira in uno stile
Salome Electra
puramente accademico, e tradizionale in segno di distacco verso la rivoluzione della musica
atonale: opere come (1911), (1933) e (1938).
Il cavaliere della rosa Arabella Daphne
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MUSICA MODERNA: TRA 800 E 900
La musica di stampo più classico e il sistema tonale in generale erano giunti a saturazione e
gli anni anni tra 800 e 900 sono caratterizzati da una necessità di rinnovamento formale e
stilistico, che darà origine a quella che chiamiamo Musica Moderna.
Alcuni come Debussy si rivolsero al patrimonio altri ancora come
musicale orientale,
Schonberg alla musica atonale
Altri attinsero al dei loro paesi, creando delle vere e proprie
folklore scuole di musica
dai risultati molto diversi, che miravano a miravano a legittimare le tradizioni
nazionali,
popolaresche autoctone inserendo nelle composizioni elementi come canti, storie e strumenti
musicali popolari.
Il movimento nazionalista più importante fu decisamente quello russo portato avanti dal
famoso Fondato da con l’aggiunta in seguito
Gruppo dei Cinque: Balakirev, Cui,
Questi ultimi miravano a prendere l’eredità di
Musorgskij, Rimskij e Korsakov.
fondatore della musica russa, unico a essersi validamente opposto al dilagare
Glinka,
dell’opera italiana e al grand opera in Russia, in particolare con l’opera zar
Una vita per lo
(’36). Il loro stile, oltre agli elementi chiaramente folkoristici, è la vicinanza all’estetica del
romanticismo tedesco e al loro dilettantismo che li allontana dalle metodiche classicista.
Tra i cinque sspicca , esempio è la sua opera principale (74’) tratto
Musorgskij Boris Godunov
dall’omonimo romanzo in prosa di Puskin, (non un libretto operistico) che vede
l’avvicinamento agli elementi autoctoni non come un allontanamento dalla tradizione, ma un
avvicinamento alla realtà. Un arte senza detta e si accosta alle correnti
realismo musicale
positivismo scientifico e al realismo letterario dell’epoca che tendevano a lasciare le prove
oggettive della realtà così come erano.
Chi invece in Russia si distaccò dalla musica nazionale russa e si legò a uno stile più
occidentale fu mirabile compositore che si distinse per le sue immortali sinfonie
Caikovskij,
per balletto (lago Il suo stile è filo-occidentale
dei cigni, la bella addormentata, schiaccianoci)
classicista e riprende da Beethoven la pregnanza lirica i metodi organizzativi e da Liszt la
forma ciclica e quindi trasformazione continua dei temi senza ripetizioni.
Questi movimenti nazionalisti furono particolarmente forti in Boemia con Smentana,
nell’Europa del Nord
Dvorak,
Europa del nord.
I compositori dell’Europa del nord furono più direttamente inseriti nella tradizione tedesca.
Danimarca-Gade, Svezia-Berwald, Norvegia - Finlandia -
Grieg, Sibelius.
In Francia nel tardo 800 si avvertiva invece in campo artistico il fallimento del Positivismo e
come accadde nell’illuminismo la razione non riusciva a spiegare gli interrogativi più
profondi dell’uomo. Nella fase storica che prende il nome di nacquero
Decadentismo,
allora molte correnti irrazionali e misticheggianti. La più importante di queste a livello
artistico fu il una corrente che legava strettamente attraverso il simbolo il
simbolismo,
mondo invisibile a quello visibile. L’unico modo di conoscere era dunque l’intuizione. A
questo proposito i compositori francesi rintracciarono nella musica di Wagner le giuste
suggestioni estetiche idonee a questa corrente, tanto che due compositori importanti come
e fondarono la che mirava ad
Franck Saint-Saëns società nazionale della musica
arricchire la musica francese con elementi wagneriani come le sui innovazioni armoniche e la
tecnica del leitmotiv. 7
DEBUSSY (1862 Parigi / Parigi / Parigi 1918
Pianista e compositore trai più importanti in Europa nel periodo a cavallo tra 800 e 900.
Nonostante anche lui come gli altri musicisti francesi in parte simpatizzasse per la lezione
wagneriana (dubbi sulla lezione del leitmotiv, una emozione non si poteva esprimere due volte
in modo diverso) le principali ispirazioni che influenzzarono il suo STILE furono la musica
non convenzionale dei comositori russi, in particolare Musorgskij, la musica vocale
gregoriana, la musica esotica indonesiana (orchestra gamelan) e dell’estremo oriente (che
sentì all’esposizione universale) e la corrente artistica simbolista parigina che frequentava
molto più delle istituzioni musicali. Gli elementi caratteristici che ritroviamo nelle sue
composizioni sono:
- raffinati giochi di sonorità, mai massicce, frammentate. Ogni frase ha una sua sfumatura di
colore diversa dall’altra.
- gli intervalli armonici non sono più convenzionali viene valorizzato l’accordo in sé, la sua
risonanza e la sua vibrazione (sono molto presenti le dissonanze).
- La dimensione temporale è statica, non c’è un itinerario formale, ma più che altro una
serie di immagini fuggevoli dissociate tra loro, senza una particolare conclusione, che è più
che altro una sospensione del momento musicale.
- Forte us