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PSICOLOGIA CLINICA DELLA DEVIANZA: GIOVANNI LO CASTRO
Zygmunt Bauman e Gustavo Dessal
“Il ritorno del pendolo
Psicoanalisi e futuro del mondo liquido”
Erickson
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Prefazione “Gustavo Dessal”
“felice e raro incontro”,
Dessal definisce questo libro il risultato di un in quanto fù molto contento
iniziare questa corrispondenza (via email) e l’interscambio di testi con il celebre Zygmunt
di di aver avuto l’opportunità di rivivere questa
Bauman che non conosceva personalmente. Disse “la vicinanza del
esperienza che la logica della vita liquida ha dissolto assieme a tutto il resto:
maestro”, figura che per secoli era stato un punto di riferimento nell’avventura del sapere e che nel
dell’ipermodernità appare superata perché considerata
contesto un anacronismo (dal greco contro
di un’epoca passata. Freud considerava il transfert (non solo nell’analisi) come una
tempo)
condizione indispensabile per l’acquisizione di una conoscenza. d’oggi, la degradazione
Al giorno
del sapere dipende molto dalla decadenza del maestro. Un maestro non è semplicemente colui
che detiene un sapere, non è un esperto, ma è colui che sa conservare vivo lo spirito socratico della
(metodo dialettico d’indagine filosofica basato sul dialogo, definito anche “maieutico”
domanda
perché lo scopo era quello di tirar fuori dall’allievo pensieri assolutamente personali, come la
levatrice porta alla luce il bambino, Socrate portava alla luce le piccole verità del discepolo). Il suo
insegnamento consiste nel renderci conto che nessuna parola può dire tutta la verità. un’empatia
Dessal scorge nella scrittura di Bauman: uno sguardo lucido sul movimento del mondo,
sensibile all’oggetto del suo studio che restituisce dignità ai residui del discorso, in tal senso si
avvicina a una posizione etica che è la stessa sostenuta dalla psicoanalisi: quella di dare la parola
al soggetto vero; Bauman si è nutrito della dottrina freudiana enfatizzando il contributo che la
Vi è un’evidente comunanza tra il
stessa ha dato per la comprensione dei fenomeni sociali.
pensiero di Bauman e lo spirito freudiano. Freud e Bauman cercano, ciascuno a suo modo, di
emergere l’impensato del sapere,
investigare i punti chiave laddove il logos si fa sintomo, lasciando
e mostrando gli effetti devastanti prodotti dal ritorno di quella parte della verità che il paradigma
tecnico scientifico attacca o semplicemente sceglie di ignorare. L’opera di Bauman verte sul
che è il significante cioè l‘interpretazione dello stato attuale della civiltà, cioè il
concetto di liquido
reale di un mondo che è rimasto sprovvisto di qualunque strutturazione narrativa, abitato da esseri
condannati alla disumanizzazione e all’indifferenza.
In tal senso vi è una risonanza fra il concetto di liquido e la predizione che Lacan aveva
avanzato come conseguenza della caduta dell’imago paterna, figura del discorso che
adempiva la funzione di ordinare e dar forma ai pezzi sparsi del macchinario umano. La
conseguenza della decadenza di Dio e del padre è rappresentata dalla creazione di un governo che
ha diluito tutto quanto si ostinasse a cercare di conservare la sua differenza e specificità. Lo stato
liquido della civiltà è un brodo che consente la coltivazione di forme alternative di essere, di
amare, di godere. Inoltre il discorso contemporaneo ammette la differenza solo nella misura in cui
non comprometta o si opponga agli interessi del mercato.
“La districazione della pulsione e il paradigma del liquido” un’altra risonanza: Freud
costituisce
stabilì che il comportamento sia a livello della storia e sia a livello della biografia singolare, è retto
da una dinamica di forze antagoniste: la lotta di Eros e Thanatos, nella condizione umana regnano i
desideri che promuovono sia la vita che la distruzione. Le pulsioni di vita e di morte si intrecciano
costituendo una struttura in cui i rappresentanti di Eros (amore e desiderio) devono porre barriere e
limiti per contrastare la tendenza mortifera della pulsione di morte. In determinate circostanze può
accadere che questa struttura si sciolga dando luogo a un distacco della pulsione di morte che,
liberata dalla cornice che la conteneva, può imporsi fino all’estremo dell’autodistruzione. Sul piano
sociale, la districazione pulsionale la troviamo dagli effetti provocati dai discorsi che hanno
promosso le varie forme di odio, mai assenti in qualunque periodo storico. Ai giorni nostri tale
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districazione la troviamo nel discorso del capitalista e nel discorso tecnico scientifico con il
proposito di stabilire l’assolutismo di un modello definitivo e imperante della verità, emerge il
La degradazione liquida dell’amore è un grave sintomo della nostra
trionfo di Thanatos su Eros.
epoca, in cui il discorso neoliberalista trasforma ciascuno di noi in una merce.
Appunti docente (lezioni):
“Il ritorno del pendolo” di Bauman, il sottotitolo è: sulla psicoanalisi è il futuro del mondo liquido
(la categoria di mondo liquido è elaborata da circa 12 anni da Bauman che ha analizzato esplorando
con un mare di sfaccettature, vi dico i titoli: amore liquido, società liquida, legami liquidi, consumo
dunque sono, paura liquida, le società sotto assedio (questi sono alcuni titoli dei suoi libri), lui
lacaniano sul fatto che sono gli effetti nel sociale dell’assenza
ritorna con un linguaggio freudiano-
della funzione del simbolico cioè che non c‘è un sistema valoriale che organizza la nostra società
ma l’unico sistema valoriale che prevale nella nostra società è produzione e consumo, il denaro, non
c‘è altro che fa valore.
Bauman: il segreto di ogni sistema sociale durevole in grado cioè di auto riprodursi consiste nel
saper ridefinire i propri prerequisiti funzionali cioè la scala di valori, cos’è il bene, cos’è il male,
cosa è utile come motivazione di comportamento degli attori. Significa che ogni sistema sociale
veramente capace di continuare ad esistere e di mantenersi e la sua qualità dipende dalla sua
capacità di far diventare oggetto di desiderio per la gente che costituisce il sistema sociale la
permanenza, la riproduzione del sistema sociale stesso cioè la scala valoriale non dovrebbe essere
fare soldi ma fare figli (aspetto che non c‘è nel nostro sistema sociale) perché la cosa più importante
che il destino dell’essere umano non è portare avanti la vita ma far
è fare soldi. Bauman spiega
arricchire il padrone infatti il titolo è “consumo dunque sono”. Il nostro sociale ha creato un sistema
che deve produrre e che produce soggetti il cui destino non è quello di amare e portare avanti la vita
ma consumare e produrre affinchè il padrone si arricchisca sempre di più.
Dietro l’espressione il ritorno del pendolo c‘è un concetto per niente nuovo, in quanto non nuovo
certamente valido che è: la storia non va avanti per un percorso lineare dal male immaginariamente
verso il bene (questo è un pensiero tipico della nostra cultura in particolare del bacino del
mediterraneo) concezione lineare del corso delle cose ad esempio dal male verso il bene, questa
a noi di pensare che noi siamo più avanti di quelli che c‘erano prima e
concezione lineare permette
noi siamo più buoni dei nostri bis nonni e così via, che siamo più intelligenti di quelli che c‘erano
prima è una concezione assolutamente errata, non è in alcun modo dimostrabile che noi oggi siamo
più avanti di quelli che erano 100 anni prima di noi.
Il ritorno del pendolo è proprio questo, la storia non ha un andamento lineare, se noi pensiamo alla
concezione della storia dal male verso il bene, dall’inferno al paradiso allora ognuno di noi si
posiziona sempre più avanti rispetto agli altri, ma non è così che gira la storia, ma gira così con i
corsi e i ricorsi storici. Il pendolo che è andato prima avanti poi torna indietro, questo è il ritorno del
pendolo di cui loro parlano cioè andiamo a vedere come qualcosa che sembrava superato in realtà in
realtà ritorna. Questo processo qua è l’evoluzione della specie, questa evoluzione continua anche se
in una maniera estremamente netta perché vedete io ho fatto la spirale così inserendo la dimensione
temporale, la possiamo immaginare come una molla che quando è a riposo è perfettamente
sovrapponibile all’altra, devi forzarla poco poco per mettere la dimensione temporale, non è che
specie umana ma non è nell’ordine di
non ci sia la dimensione evolutiva e quindi temporale nella
poche generazioni (ogni generazione pensa di essere migliore di quella precedente) è difficile da
comprendere come una cosa non è più quella di prima ma è uguale a quella di prima ma è così
perché la struttura è sempre uguale per questo vi dicevo posso bruciare una persona con la benzina,
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con la legna di castagno piuttosto che con quella di ciliegio non fa differenza, la posso bruciare
anche socialmente etc perché non cambia nulla “sto bruciando un altro per cui non ho nessun diritto
di dire quello è barbaro”.
L’evoluzione non avviene in modo lineare ma avviene a saltelli cioè per un periodo tutto va uguale
e poi improvvisamente accade qualcosa di perturbante la progressione armonica dell’evoluzione per
esempio quello che sta accadendo da noi ora e a quel punto chi è nella posizione utile alla vita,
quella che Bauman dice la capacità di trasmettere ai propri membri da parte di una società, cioè che
serve alla società per continuare l’esistere cosa che non fa la nostra società allora questo
cambiamento di modello di riferimentoè un momento gordiano, cioè accade che chi non ha
costruito il sistema valido si estingue e sopravvivrà qualcuno che invece mantiene un modello che
funziona (avere qualcuno a cui trasmettere i propri geni).
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Libertà e sicurezza: un caso di Hassiliebe
(conferenza magistrale del ciclo” In me, il paradosso della libertà”, Amsterdam.
Hassiliebe si può tradurre con “una relazione di amore e odio”)
Zygmunt Bauman
“siamo organizzati in un modo tale che possiamo godere con intensità solo del
Freud 1929:
contrasto, e molto poco di ciò che è stabile”. La sofferenza può essere una condizione durevole e
la felicità è u