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Le tre zone connesse al linguaggio nel cervello
Nel cervello distinguiamo tre zone che sono direttamente connesse con il linguaggio (comprensione ed emissione):
- Area di Wernicke: riceve ed elabora, comprendendone il senso, il suono ricevuto, la frase (zona temporo-occipito-parietale).
- Fascicolo arcuato: insieme di assoni che porta l'informazione dall'area di Wernicke all'area di Broca.
- Area di Broca: i neuroni di quest'area si attivano anche quando si pensa. Pensiamo infatti con le parole. Quest'area è l'addetta alla produzione del linguaggio nel senso proprio dell'emissione dei fonemi linguistici.
Dal Carlson:
Area di Broca: regione della corteccia frontale, situata rostralmente alla base dell'area motoria primaria sinistra, che è necessaria per la normale produzione del linguaggio.
Area di Wernicke: area della corteccia uditiva associativa del lobo temporale sinistro dell'uomo, importante nella comprensione e nella produzione efficace del linguaggio.
Ricordiamo che nella maggior
Parte dei casi (95%) l'emisfero sinistro è dominante per il linguaggio. Dall'emisfero sinistro partirà la frase, mentre dalle stesse zone ma nell'emisfero di destra avranno luogo il tono e la modulazione del suono che ci faranno capire l'emozione trasmessa o la mancanza di questa.
AFASIA DI BROCA: la lesione di una regione del lobo frontale inferiore sinistro provoca afasia di Broca. Questo disturbo è caratterizzato da linguaggio non fluente, lento e elaborioso. La pronuncia è spesso alterata ma quello che i pazienti tentano di dire è comunque comprensibile. Si hanno maggiori difficoltà nel produrre particolari parole come quelle dette "parole funzione" (o funtori), cioè parole che non esprimono un contenuto ma hanno una fondamentale funzione grammaticale, come in, il, un, circa.
Gli afasici pronunciano più facilmente le parole contenuto, quelle cioè che hanno un significato importante all'interno.
della frase. La lesione della corteccia associativa frontale, anteriormente alla corteccia motoria primaria, consente agli afasici di comprendere il significato delle parole che ascoltano o pronunciano, ma non di articolarle in modo corretto. I sintomi di tale afasia sono soprattutto tre (che non devono necessariamente coesistere): 1. Agrammatismo: difficoltà del paziente di comprendere o usare costrutti grammaticali. Difficilmente usano le forme declinate dei verbi (di solito si usa l'infinito). L'agrammatismo distrugge la capacità del paziente di usare le informazioni grammaticali, compreso l'ordine delle parole: nelle frasi, spesso, l'agente e l'oggetto dell'azione vengono invertiti. 2. Anomia: sintomo principale di tutte le forme di afasia, dato che consiste nella produzione di parole inappropriate, nella difficoltà di trovare le parole giuste che hanno gli afasici. 3. Difficoltà articolatoria: le parole vengono pronunciate male. Spesso siAltera la posizione dei fonemi (rottesso invece di rossetto). Questi sintomi possono verificarsi con combinazioni diverse ma in genere costituiscono una gerarchia, a seconda della gravità della lesione.
- Difficoltà articolatoria, lesione meno grave
- Anomia, livello successivo
- Agrammatismo, lesione più grave.
In genere un afatico di Broca riconosce il proprio deficit e cerca di correggerlo, mostrando a volte nervosismo per la propria difficoltà a parlare, a trovare le parole, a sistemarle nella frase in modo corretto.
Ricordiamo che riconoscere le parole non significa comprenderle. Se ascoltiamo una parola straniera diverse volte, potremo riconoscerla e magari pronunciarla, ma non sapremo il suo significato se non ce lo spiegheranno.
AFASIA DI WERNICKE
Questo tipo di afasia riguarda non la produzione del linguaggio ma piuttosto la sua comprensione. Il linguaggio è fluente, non privo di prosodia melodica, ma risulta spesso privo di contenuto ed assolutamente senza senso.
I pazienti affetti da tale disturbo non hanno difficoltà a riconoscere il tono delle frasi (se è una frase interrogativa rispondono, se pongono una domanda si fermano in attesa di risposta, ad esempio) e l'emozione che si trasmette. Sembrano tuttavia inconsapevoli del loro deficit e mostrano una ridotta capacità di comprendere sia ciò che dicono loro stessi sia ciò che gli viene detto. Si parla a tale proposito di afasia recettiva, cioè che riguarda la mancata comprensione del linguaggio; e di sordità verbale pura: i soggetti riconoscono suoni non verbali (come un campanello, il guaito di un cane) perciò non sono sordi, ma "semplicemente" non riconoscono i suoni verbali, non li comprendono. La sordità verbale pura può essere causata da lesioni all'area di Wernicke o dalla distruzione di fibre che portano input uditivi all'area di Wernicke. Può essere intesa come una particolareForma dell'afasia di Wernicke: AFASIA SENSORIALE TRANSCORTICALE
Non si comprende ciò che si ascolta ma non si ha difficoltà a ripeterlo, quando la frase o la parola hanno un significato. Manca l'eloquio spontaneo (iniziativa a parlare) ma il linguaggio è fluente e ricco di parafrasi.