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Cap IV MODELLI OBSOLETI
10Quando il film bellico non piace più p. 87
Negli anni '50 due film importanti "Da qui all'eternità" di Zinnemann 1953, "Il ponte sul fiume Kwai" di Lean, 1957
Il ponte sul fiume Kwai
Un film di David Lean. Con William Holden, Jack Hawkins, Alec Guinness, Sessue Hayakawa. continua»
Titolo originale The Bridge on the River Kwai. Guerra, Ratings: Kids+13, durata 161 min. - USA 1957.
Durante la seconda guerra mondiale prigionieri britannici di guerra in Birmania sono impiegati nella costruzione di un ponte, mentre una squadra di guastatori loro compatrioti si prepara a distruggerlo. Si prese 7 premi Oscar (tra cui quello della sceneggiatura toccò a Pierre Boulle, autore del romanzo, mentre era stata scritta da Carl Foreman e Michael Wilson, entrambi sulla lista nera come filocomunisti). Questo megafilm (colossal) che è insieme tragedia e commedia, denuncia della guerra e omaggio a quelli che la fanno, concilia
originale The Battle of the Bulge. Guerra, Ratings: Kids+13, colore durata 167 min. - USA 1965.Durante la Seconda Guerra Mondiale, un gruppo di soldati alleati si trova ad affrontare l'ultima grande offensiva tedesca. Tra intrighi, tradimenti e coraggio, la battaglia si fa sempre più intensa. Un film epico che racconta uno dei momenti cruciali della guerra. Con un cast stellare che include David Niven, Alberto Sordi, Amedeo Nazzari e Michael Wilding.The Best of Enemies. Commedia, durata 104 min. - Italia, USA 1961.
In Abissinia, agli ultimi giorni della seconda guerra mondiale, inglesi e italiani devono far fronte, uniti, a un gruppo di ribelli. Poi l'inevitabile resa italiana. Innesto parzialmente riuscito di Sordi in un genere tipico del cinema britannico: il film bellico in chiave di commedia. Hamilton ha la mano registica pesante. Comicità di David Niven (inopportunamente aristocratico, elegante) a confronto con quella di Alberto Sordi (stereotipo dell'inetto e perdente, ma determinato nella sua azione). Tipo colossal. Dalla guerra ai prigionieri, più di fantasia. Il pubblico non ama più la guerra trattata storicamente.
Gli effetti della guerra fredda, nostalgie e modelli imperituri p.91. Il pubblico italiano riaffeziona presto al cinema americano. C'è un breve periodo (dal '50 al '60) in cui in Italia si producono film di guerra simili per impianto narrativo ed
estetico. Vedi elenco p.92
Registro avventuroso, basato sull'azione, fermezza, audacia, combattimento (guerra in generale, svincolata da un contesto storico geografico)
Siluri umani. Un film di Antonio Leonviola. Con Ettore Manni, Andrea Checchi, Franco Fabrizi, Raf Vallone.
Guerra, Ratings: Kids+13, b/n durata 98 min. - Italia 1954.
Un gruppo di soldati addestrati nella scuola per mezzi d'assalto della Marina italiana devono attaccare il porto di Suda, nel Mar Egeo. L'impresa è assai ardua e viene portata a termine tra non poche difficoltà. Più lento e prolisso nella prima parte, questo film di guerra, che rievoca alcuni aspetti particolari della guerra sul mare, prende quota nella seconda parte con momenti efficaci e spettacolari che coinvolgono lo spettatore. Scritto da Ennio De Concini, Marc'Antonio Bragadin e Gian Giacomo Cossa. Non accreditato, Carlo Lizzani collaborò alla regia.
Eroe protagonista affascinante Raf Vallone, collaborazione con la
Marina che la produzione ringrazia, missione segreta che non ammette fallimenti guidata da un leader carismatico. Il racconto procede per obiettivi: superare tutte le prove (chi non ce la fa muore), mettere a prova la lealtà del gruppo. Insomma un'americanata.
La ricetta del combat prevede: una squadra, un comandante, un obiettivo di guerra, la strategia d'attacco e la tecnologia bellica. Prima parte dedicata all'addestramento (strumentazione militare e difficoltà da superare, in Siluri umani messa a punto dell'equipaggiamento dei militari italiani). Talvolta momenti tipici come la lettera a casa, definizione di guerra giusta, la bandiera, la voce fuori campo che inneggia al valore dei militari.
Questo genere di film è oggi dimenticato. Seguono esempi di film p.95, ma il concetto è questo: la guerra è il teatro dove fissare e rinsaldare dei ruoli (appunto un comandante, una squadra, la solidarietà, gruppi di uomini).
Addestrati a controllare la paura ecc. Questi film rivelano le tensioni della guerra fredda: buoni gli occidentali, cattivi quelli oltre il muro. Si riprendono le imprese belliche del Nord-africa (El Alamein, e dopo dieci anni La battaglia di El Alamein di Ferroni 1968).
La battaglia di El Alamein
Un film di Giorgio Ferroni. Con George Hilton, Ettore Manni, Frederick Stafford, Robert Hossein. Guerra, durata 86 min. - Italia 1968. 12
Trama: I tedeschi avanzano in Africa; gli inglesi contrattaccano e Rommel retrocede. A questo punto è di scena la Divisione Folgore: il coraggio di quegli uomini e il sacrificio della loro vita costringe il nemico a rallentare l'avanzata. Ritorna lo spirito fascista.
La linea di fuoco
Un film di Enzo Monteleone 1986
Trama: Inviato dalla sua rete televisiva a Beirut in sostituzione di un collega malato, Don Stevenson, un giornalista americano, viene "usato" dalle opposte fazioni arabe dell'OLP per fare da "testimone" ai propri interessi.
Il tempo dell'invasione israeliana in Libano, al culmine delle faide interne all'Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Quando Don si accorge che, quello che credeva un grande "scoop", è in realtà solamente il pretesto creato per eliminare un leader moderato dell'OLP, inizia ad indagare per scoprire la verità. Che il "gioco" sia grosso, il giornalista, lo capisce subito: attorno a lui si agitano gli interessi opposti delle falangi cristiane e dei palestinesi, e in molti cominciano a morire. Don scopre che l'OLP, la sua fazione più dura, ormai circondata da tutte le parti, ha concepito un piano mostruoso: provocare un massacro nei propri campi-profughi da parte dei falangisti cristiani, facendone ricadere la responsabilità su Israele di fronte alla stampa internazionale; che accrediterà questa versione dei fatti.
CAP. V Riaffiora il rimosso
Vizi e virtù della nuova epoca p. 99
Gli anni '50
segnano il boom economico prodotto dalla ricostruzione, automobile, ville al mare, speculazioni edilizie, divario fra il nord e il sud, dal punto di vista politico mutamento della Democrazia Cristiana, ascesa della Sinistra, tutto questo si ripercuote nel cinema. Un'onda di antifascismo si diffonde negli anni '60. Si apre una seconda fase del cinema che affronta con umorismo la guerra: Il generale della Rovere, Tutti a casa, Il Federale, La marcia su Roma (D. Risi, 1962). Una vita difficile, Anni ruggenti (Zampa, 1962), I due marescialli (Corbucci, 1961). L'umorismo diventa un modo per combattere la retorica del Fascismo e per accettare i vizi degli italiani (i registi di questo periodo scrivono su riviste quali Bertoldo e Marc'Aurelio). Il film comico incontra il gusto del pubblico. Dal punto di vista politico all'antifascismo si aggiunge l'anticomunismo, gli alleati e i cattolici vengono usati sia dall'una e dall'altra parte. La comicità.Permette anche di denunciare ciò che, se denunciato seriamente, potrebbe essere offensivo o essere censurato.
Pag. 101 elenco degli attori comici 13
Ritratti di italiani p. 102
Anni difficili ( p. 7 di questi appunti) inaugura la narrazione della parabola di un personaggio-tipo che attraversa un ampio spaccato di storia ( le cose cambiano: il podestà diventa antifascista e condanna l'antifascista, dopo averlo costretto a prendere la tessera del fascio). Il film introduce la satira a sfondo politico, che si manifestera in due differenti forme:
- film satirici ambientati nell'Italia contemporanea (Il sorpasso, Risi 1962)
- film storici guardando chi è stato schiacciato dai grandi eventi storici, che incarna e subisce i vizi del paese (La grande guerra)
In entrambi i film Gasman impersona lo sbruffone, il gradasso, in questi personaggi (come quello di Sordi, Tognazzi) l'italiano si rispecchia e si accetta.
Compaiono le figure dell'inetto
quello che non si impegna nella vita), il vile , il prudente.
L'arte di arrangiarsi
Un film di Luigi Zampa. Con Alberto Sordi, Franco Coop, Elli Parvo, Armenia Balducci, Nando Bruno.
Commedia, b/n durata 95 min. - Italia 1954.
Il catanese Rosario Scimoni, detto Sasà, dal 1912 al 1953 cambia casacca a ogni mutar di vento politico traendone profitto. Pur smussando l'acre moralismo satirico di Brancati che gli aveva già fornito i copioni di Anni difficili e Anni facili per puntare sui risvolti comico-patetici, Zampa va egualmente a segno, grazie anche a un Sordi in gran forma.
La sequenza di apertura mette in primo piano il narcisismo del protagonista, unico imperativo è salvare la pelle. La guerra fa da sfondo, non c'è azione bellica
Gli attori p. 106
La personalità filmica dell'attore assume un ruolo dominante
Sordi, Gasman, Tognazzi, Manfredi, Monica Vitti. Sasà = arraffone, Jacovacci (la grande guerra) = l'asociale
Bertone (generale della Rovere) = il profittatore, tutti i personaggi mancano di idealità. Questi tipi cinematografici corrispondono a temi precisi: sopravvivere in un ambiente sociale decrepito e corrotto (Il generale della Rovere), senza ordine (La marcia su Roma), stravolto dall'anarchia (Tutti a casa, il Federale). Il federale Un film di Luciano Salce. Con Ugo Tognazzi, Gianni Agus, Georges Wilson, Gianrico Tedeschi, Leopoldo Valentini. Commedia, b/n durata 100 min. - Italia 1961. 14 Abruzzo, 1944. Fascistello Arcovazzi diventa gerarca proprio quando il fascismo sta per cadere e fa un viaggio in sidecar con professore antifascista, da lui arrestato, che cerca di educarlo alla libertà. Per la prima volta dopo 43 film, U. Tognazzi lascia le macchiette per un personaggio a tutto tondo. Film di ottimo brio satirico, scritto da Castellano & Pipolo in vena e diretto con garbo da L. Salce. Arcovazzi = mancanza di perspicacia, conquista il pubblico con la sua.ottusità etestardaggine, guardare il proprio passato