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Storia dell'Ungheria

Acquistò opere di artisti italiani dell’epoca (Mantegna, Lippi, Botticelli, Verrocchio dipinti di il realizzò per Mattia due Leonardo da Vinci rilievi in bronzo e dipinse una madonna per lui); Biblioteca Corvina (oltre 2000 codici con miniature).

L’Invasione Turca:

  • morte di Mattia Corvino- Dopo la (1490), che non lasciò eredi, il Paese, preda dell’invasione turca, notevolmente diviso, divenne facile la quale perdita d’indipendenza 150 anni di dominio segnò la dello Stato ungherese e turco, oltre ad un periodo di forte allentamento dei rapporti italo-ungheresi che ripresero, seppur mediati da Vienna (e di conseguenza dalla lingua tedesca), per tutto il 1700 e 1800;
  • battaglia di Mohács- La (1526) segna la definitiva sconfitta dell’Ungheria e la conseguente dominazione turca => diminuzione della popolazione. La grande Ungheria di Mattia Corvino risulta divisa in tre parti: Asburgo

1. Area nord-occidentale => sono territori

governati dagli concapitale sedePozsony (odierna Bratislava) come e Nagyszombat comearcivescovile [bianco];

2. Area nord-orientale => quella che era stata fino a quel momento laTransilvania, principato autonomo,governata dal voivoda, diventa un mavassallo dei turchi (per l’elezione dei principi è necessarial’approvazione del sultano + versamento di imposte ai turchi) [rosa];

quasi la totalità del territorio ungherese diviene

3. Area centrale =>parte integrante dell’Impero ottomano; anche Buda è occupata [giallo].

Il territorio centrale risulta dunque essere il maggiormente colpito

=> in seguito all’invasione turca e alle battaglie che essa comporta,notevole perdita della popolazionesi ha ancora una (in alcune zoneil numero delle abitazioni si riduce fino al 90-100%, ed anche nellearee meno colpite la percentuale non scende comunque sotto il 50-60%)conseguente mescolanza di etnie sul territorio ungheresee una pressoil quale i sovrani

Richiamano slavi e germanici. A tutto ciò, ricordiamo, si somma l'usanza dei monarchi di sposare donne di altri regni per "rafforzare la stirpe ungherese" (come afferma lo stesso István in un scritto al figlio Imre) => basti pensare che già nel 1301 si può parlare di estinzione della casata di Árpád.

Transilvania: - Sede della politica autonoma ungherese; - Fino al 1700 è la vassallaggio; - I turchi la detengono in un rapporto di --> i principi transilvani devono pagare a questi delle tasse in cambio di maggior autonomia (la Transilvania gestisce in maniera indipendente corte, amministrazione, giurisprudenza, ed anche politica interna ed estera); - Obiettivo degli ungheresi, che permarrà fino al 1866, è l'indipendenza dalla casa reale austriaca, obiettivo da perseguire tramite l'alleanza fra Polonia, Ungheria e Transilvania, respingere allo scopo di i turchi, Asburgo, ma soprattutto gli cercando.

appoggio anche con i turchi stessi diversi principi contro i regnanti austriaci (senza successo) => transilvani conducono battaglie in questo senso:

István Báthori 1571: (1533-1586), proclamato principe della Transilvania e nel 1576 re polacco;

István Bocskai 1605-1606: --> appoggiandosi ai turchi per organizzare la lotta d’indipendenza contro gli Asburgo, si serve dell’esercito degli ‘aiduchi’, soldati ungheresi spesso di umile origine, hajdú ingaggiati a combattere contro gli austriaci in cambio di terre;

Gábor Bethlen 1613-1629: --> sostenuto dai turchi, con un esercito di mercenari;

Ferenc Wesselényi 1669-1671: --> congiura degli aristocratici con l’esercito dei ‘armata di ribelli anti-Asburgici’, i quali, a kuruc differenza degli hajdú, sono di varia estrazione sociale => la congiura fallisce e i responsabili vengono giustiziati;

Imre Thököly 1678-1683: --> sostenuto

dai turchi. fallimento transilvani:Cause del della politica dei principi

- Disfatta delle lotte d’indipendenza --> ad ogni sconfitta seguironorepressioni ed esecuzioni che resero sempre più difficili le successiverivolte contro gli Asburgo;

- La coalizione con i turchi contro gli Asburgo si ritorse loro controaccusati di essere traditori della cristianitàpoiché (in realtà laTransilvania è terra dei protestanti, soprattutto riformatori e unitari,anche per questo in contrasto con i cattolici della casa degli Asburgo).

parte centrale3. La dell’Ungheria:

- È la più soggetta all’occupazione turca;devastati spopolati;

- Territori e- Qualche tentativo di resistenza temporanea agli assedi dei turchi daKőszeg, Egerparte di alcuni castelli: (l’assedio di Eger è immortalatodal celebre romanzo di Géza Gárdony, “Le stelle di Eger”),Egri csillagokSzigetvár (conte Miklós

Zrínyi (1620-1664), stratega, autore di opere di scienza militare e della grande epopea barocca "Szigeti veszedelem" ("L'assedio di Szigetvár"); Gli episodi di resistenza falliscono sempre in favore dei turchi, tuttavia la letteratura vuole sigillare quel tentativo di guadagnarsi la propria indipendenza ad ogni costo, anche quando la sconfitta appare fin da subito inevitabile; società ungherese: - Appartenenza a un'unica patria crea paradossalmente tra i superstiti un senso di appartenenza, di comunità, di legame sottile con la magiarità autonoma, suggerendo l'idea di non esser stati abbandonati al proprio destino sotto l'egemonia turca; Inoltre, in caso di contenziosi gli ungheresi erano sotto l'arbitrato dei forum ungheresi delle contee nobili e delle loro corti di giustizia al difuori dell'Impero turco. La Riforma protestante:
  1. Riforma
Il ruolo della Riforma nel Cinquecento e Seicento:
  • In Ungheria l'espansione della Riforma iniziò negli anni '30 del Cinquecento e per il 1570 più del 90% della popolazione si era convertita al protestantesimo;
  • Il motivo del successo risiede nel fatto che la Riforma ponga l'accento sul potenziamento della cultura e della madre lingua ungheresi, sostenendo così l'identità e l'idea di appartenenza al mondo occidentale;
  • Sforzi per agevolare l'istituzione della Riforma:
Partecipazione attiva alle polemiche religiose; Gare di oratoria in cui villaggi limitrofi competevano su chi avesse il miglior predicatore; Sacrifici per istituire e mantenere le scuole; La prima traduzione della Bibbia per mano di Gáspár Károlyi (Károli) (1530?-1591): Vizsolyi Biblia (1589) (dal nome del luogo di stampa, Vizsoly). Ricordiamo infatti che nel

Nel secolo precedente nasce la stampa a caratteri mobili, ideata dal tedesco Gutenberg, che consente una maggior diffusione delle opere scritte ad un pubblico più ampio;

Interessante notare dunque come, nonostante il difficile periodo storico, l'Ungheria presti attenzione all'aspetto culturale e alle innovazioni che contemporaneamente prendono piede in Europa, accogliendo, ad esempio, la Riforma.

Controriforma:

Il movimento della Controriforma mediante metodi simili a quelli della Riforma per riconquistare terreno:

La prima Bibbia cattolica basata sul Vulgate fu pubblicata a Vienna nel 1626;

Le scuole dei Gesuiti, poi dei Piaristi, si specializzarono nell'istruzione dell'élite intellettuale;

I cattolici sostennero gli Asburgo.

Lega Santa contro i turchi:

1684: Lega Santa, si formò una grande alleanza europea, la per contrastare ed indebolire l'Impero ottomano. Alleanza resa possibile dall'opera di diplomazia.

dell'Impero Asburgico è rappresentato dalla Confederazione Polacco-Lituana, che cerca di mantenere la propria indipendenza e autonomia. Tuttavia, l'ascesa degli Asburgo e la loro politica espansionistica portano alla sconfitta della Confederazione e alla sua progressiva annessione all'Impero. Nel frattempo, la Repubblica di Venezia si trova coinvolta in una serie di conflitti con l'Impero Ottomano per il controllo dei territori dell'Adriatico orientale. Questi conflitti culminano nella Guerra di Morea (1684-1699), che vede la vittoria della Lega Santa, composta da Venezia, l'Impero Asburgico e altri stati europei, contro l'Impero Ottomano. Nel contesto di queste guerre e conflitti, Papa Innocenzo XI svolge un ruolo importante come mediatore e promotore della pace. La sua diplomazia contribuisce alla firma della Pace di Carlowitz nel 1699, che segna la fine della presenza ottomana in Europa centrale e orientale e rafforza il potere degli Asburgo e degli altri stati europei coinvolti nella Lega Santa. In conclusione, il periodo tra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII secolo è caratterizzato dalla crescita del potere degli Asburgo, dalla sconfitta dell'Impero Ottomano e dalla progressiva annessione di territori da parte dell'Impero Asburgico. La diplomazia di Papa Innocenzo XI e la sua promozione della pace giocano un ruolo significativo in questo contesto.

austriaca è rappresentato dall'indipendenza dei con a capo Ferenc II Rákóczi, principe reggente kuruc, della Transilvania (1704-1711), che possiamo considerare la più importante lotta di liberazione dall'assolutismo asburgico.

II. Rákóczi Ferenc (1676-1735):

  • Nonostante le promesse di alleanza da parte di diverse corti (tra cui lo zar russo), rimane isolato e sopraffatto dagli Asburgo;
  • Rákóczi si rifugia in Turchia fino alla morte.

Caratteri del Settecento:

  • Secolo della pace;
  • nuove ondate di migrazioni;
  • Popolazione decimata dalle guerre turche -> massicce, sia spontanee (slovacchi, rumeni, slavi meridionali, soprattutto serbi) sia organizzate (soprattutto tedeschi). Furono di tale entità che il fenomeno viene chiamato nella storiografia ungherese "új honfoglalás" (nuova occupazione della patria);
  • La situazione etnica del Bacino dei Carpazi, per come la conosciamo oggi, si sviluppò.
nel XVIII secolo, in seguito agli spostamenti verso le zone demograficamente meno dense; I rapporti tra gli ungheresi e le minoranze etniche rimasero fino alla fine del XVIII secolo come erano stati nel Medioevo, cioè di convivenza pacifica e rispetto della lingua e delle tradizioni altrui; Costruzioni barocche nelle città più grandi --> non c'è dunque da stupirsi se in seguito a tante invasioni, assedi e devastazioni, davvero pochi sono i monumenti storici.
Dettagli
A.A. 2019-2020
12 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/19 Filologia ugro-finnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher saraluigiatomassetti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di intercultura ungherese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Rózsavölgyi Edit.