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Una congiura ,in cui sono coinvolti vari senatori e circoli giudaico-cristiani, porterà
all'uccisione di Domiziano nel 96 . Il suo succesore Marco Cocceio venne
Nerva ( 96-98 )
scelto dal senato.La situazione finanziaria che questi trovò non fu sicuramente ottimale
perciò egli insieme ad una commissione senatoria provvide ad un programma di revisione
della spesa,inoltre vennero abolite la tassa pagata dagli Ebrei e la cassa destinata a
raccogliere tali contributi ( Fiscus Iudaicus) e il Cursus Publicus, la tassa pagata dai
proprietari italici per il trasporto di beni e cose. Per evitare nuove lotte intestine Nerva
nominò suo erede ,con l'adozione, Marco Ulpio Traiano senatore spagnolo molto
popolare tra le truppe.
fu il primo imperatore esponente dell'elites provinciali, per questo la sua
Traiano ( 98 -117 )
ascesa aveva un valore epocale in quanto testimoniava l'avvenuta integrazione delle
province all'interno della vita socio-politica di Roma. Le antiche ed importanti famiglie
romane del periodo repubblicano si erano ormai estinte e venivano sostiuite da quelle
provinciali, vi era stato quindi un forte rinnovamento della classe dirigente e l'avviamento
del processo con cui l'impero diventerà effetivamente un tutt'uno e la periferia cesserà di
essere tale. Traiano diede un nuovo e fortissimo impulso all'espansione di Roma. Nel
101-102 dopo seri preparativi, Traiano vinse Decebalo e i suoi Daci a Tapae. La vittoria
non fu risolutiva e vide soltanto la collocazione di una guarnigione romana nella capitale
dacica Sarmizegetusa. Venne inoltre costruito un ponte sul Danubio da Apollodoro di
Damasco (architetto ufficiale di Traiano). Nel 106 un nuovo attacco fu questa volta
risolutivo : la capitale dacica fu conquistata e distrutta ,Decebalo si suicida e la Dacia
diventa provincia romana . Tornato a Roma,Traiano celebrò un grande trionfo con
numerosi giorni di festa e la successiva costruzione della Colonna Traianea che ancora
oggi per noi è fonte di notevoli informazioni. Tutto questo fu possibile grazie al fatto che
la Dacia oltre a fornire un grande bottino era piena di miniere in argento e soprattutto in
oro, questo permise la risoluzione di tutti i problemi finanziari dell'impero. L'emissione in
moneta aurea crebbe in modo vistoso e le costruzioni fatte da Apollodoro di Damasco
fuorno straordinarie,tra queste vi sono il Foro Traianeo (con 2 biblioteche) , la già citata
colonna , la Basilica , i mercati traianei . Inoltre vennero costruiti un nuovo acquedotto,
strade e porti in tutta Italia e uno di questi fu quello che risolse a Roma definitivamente i
problemi di approvigionamento. Traiano potette procedere anche alla creazione degli
alimenta con cui venivano mantenute soprattutto in Italia molte famiglie indigenti (una
sorta di moderno welfare-state). La politica espansionistica di Traiano proseguì quando
nel 106 venne annesso il Regno dei Nabatei, che divenne la provincia dell Arabia Petrea
al fine di controllare al meglio i traffici carovanieri della zona attivi tra le città di Petra e
Bostra . Nel 114 l'Armenia divenne provincia romana e fu lanciata una grande offensiva
contro i Parti(116) : Traiano si impadronì di Ctesifonte ,capitale del regno partico.I
territori conquistati vennero quindi organizzati come provincia di Mesopotamia e Assiria.
Viene messo sul trono di Partia un re filoromano, ma già nel 116 si capisce che il
controllo su quella regione è impossibile da mantenersi a causa dello scoppio numerose
rivolte,comunque domate. Traiano morirà nel 117 a Selinunte in Cilicia,durante il viaggio
di ritorno verso Roma , sul letto di morte nominera suo successore Publio Elio Adriano.
Nessun imperatore romano avrebbe raggiunto una fortuna maggiore a quella ottenuta da
Traiano. anch'egli spagnolo e imparentato con Traiano, venne acclamato imperatore
Adriano (117-138 )
in Siria e a dispetto delle sue spiccate qualità militari decise di che non era tempo di
mantenere le conquiste orientali e scelse di non itraprendere una politica d'espansione.
Questo probabilmente gli portò subito le antipatie di numerosi senatori che scaturirono in
una congiura ai suoi danni, congiura puntualmente repressa con l'uccisione di 4 dei
massimi esponenti del senato,vicenda che comprometterà fin da subito il rapporto con il
senato. Adriano arretrerà anche in Britannia con la costruzione del famoso Vallo(122) che
lungo 120 km ( 80 miglie romane) ,alto 4,5 m e supportato da torrette e forti segnava il
confine tra la provincia romana di Britannia e la Caledonia (attuale Scozia). Adriano
dovette inoltre sedare con i migliori generali e un grande dispendio di risorse una rivolta
degli Ebrei guidata da Simone Bar-Kochba , e scaturita dal fatto che i romani avevano
intenzione di dedurre una colonia a Gerusalemme con la costruzione di un tempio
dedicato a Giove Capitolino sui resti del tempio distrutto da Tito. Tra il 122-134 è quasi
sempre in viaggio e dedica molta attenzione alla situazione delle provice. Con Adriano la
costruzione edilizia ebbe un vero e proprio boom ,vennero realizzate infatti grande
strutture in tutto l'impero e la Villa Adriana a Tivoli,che sarà espressione del carattere
filoellenico del principato adrianeo,inoltre venne costruito il Mausoleo di Adriano,la
Mole Adriana e fu ricostruito il Pantheon. Tutto questo fu possibile grazie ad una florida
situazione delle finanze che permise anche l'abolizione di 15 anni di debito per un valore
di 900 milioni di sesterzi! Adriano in oltre incentivò l'avanzamento economico in Africa
con provvedimenti che favorivano coloro che avessero intrapreso delle coltivazioni in
quei territori incolti o abbandonati da lameno 10 anni. Dal punto di vista amministrativo
fu creata una carriera equestre che era divisa in veri e propri gradini diversi per
importanza e compenso. Velocizzò la giusitizia con la divisione dell'Italia in 4 distretti
consolari. Per la sua successione Adriano nominò proprio erede prima L.Ceionio
Commodo che però morì poco dopo. Venne quindi scelto come erede un senatore Tito
Aurelio Fulvio Boionio Arrio Antonino dopo che questì adottò L.Elio Commodo e
Marco Aurelio. originario della Gallia Narbonense ,non si allontanerà mai da Roma e
Antonino Pio ( 138-161 )
conterrà la spesa pubblica. L'appellativo "Pio" è dovuto alla pietas , devozione e rispetto
mostrati verso il padre Adriano,che farà divinizzare convincendo un senato restìo a questa
ipotesi. Durante il suo impero non ci sono grandi eventi da segnalare perchè questo è un
periodo di pace e di grande tranquillità, l'unico evento degno di nota è l'avanzamento in
Britannia del vallo adrianeo.
Per il periodo di Antonino si è parlato anche di "estate indiana". Con tale termine si
vuole indicare il fatto che al di là dell'apparente tranquillità, vi erano dei problemi che
sarebbero sorti in breve tempo. Infatti l'organizzazione politica dell'impero si reggeva
sull'elites proprietarie delle varie città che facevano da raccordo tra Roma e le varie
popolazioni e riscuotevano le tasse,queste ultime dovevano essere costantemente riscosse
ma contenute per permettere alle popolazioni rurali di non entrare in crisi e alle elites di
incamerare i fondi necessari per l'impero e per mantenere il loro status sociale. Inoltre era
fondamentale che non vi fossereo incrementi di spesa e decrementi nelle entrate ,questo
equilibrio già di per se precario entrerà in crisi con Marco Aurelio quando la pressione di
numerosi tribù barbare renderà necessario un aumento del reclutamento (e quindi una
maggiore spesa). (capitolo 13 libro) Nonostante il secolo degli antonini sia considerato
L'impero nel II Secolo
come il secolo d'oro della storia romana, gli elementi di una strutturale debolezza del
sistema imperiale cominciarono già a manifestarsi come abbiamo precedentemente detto.
Vi sono però altri elementi che invece porteranno al compimento, coronato dal
successo ,di alcune dinamiche essenziali per la vita dell'impero. 1)Una di questi è la
progressiva scomparsa dell'iniziale contrapposizione di Roma come centro dell'impero e
le province,che rappresentavano la periferia. L'impero romano può essere infatti
contraddistinto rispetto a tutti gli altri imperi della storia, dal fatto che in poco tempo la
differenza tra il conquistatore e il conquistato viene meno molto velocemente. 2) Dal
punto di vista economico la progressiva espansione di Roma permise lo sviluppo
dell'agricoltura e dell'allevamento e sopratutto la nascita e la grandissima crescita
dell'artigianato. L'espansione portò con se un boom dei traffici commerciali, fu così che
Roma fu capace di esportare numerosi manufatti ,i suoi vini pregiati e l'olio, ciò però
comporto anche la convenienza di andare a produrre fuori dall'Italia per un minore costo
della manodopera, fu così che nel corso del tempo, il vino italico vide chiudersi
progressivamente il proprio mercato, Roma cominciò non più ad esportare ma ad
importare il vino e altri materiali dalle proprie province. Inoltre essendo gli schiavi
numericamente molto di meno rispetto a quelli richiesti in Italia, furono i lavoratori liberi
a sostenere la crescita dell'economia agraria delle province. Quando le conquiste
terminaro ,anche lo sfruttamento delle province ebbe fine e ciò venne rispecchiato dalla
riscossione che cominciò ad essere effettuate non più dai pubblicani ma direttamente
dalle amministrazioni cittadine, con grande sollievo delle province stesse. 3) L'arrivo di
una mole di schiavi enorme a Roma ,comportò anche una nuova dinamica
nell'integrazione in Italia di diverse etnie che si mescolavano a quelle originarie, questo
processo ,accellerato dalla pratica della manomissione degli schiavi, potè avvenire senza
alcun tipo di problema,visto che a Roma non esisteva alcuna forma di razzismo. Ben
presto l'integrazione avvenne anche dal punto di vista culturale e l'esercito divenne uno
dei più potenti mezzi di romanizzazione delle aree di recente conquista. Parallelamente
cominciò (come già detto) quel processo di ascesa e sostituzione della classe dirigente
dell elites provinciali a quelle italiche. Una delle gravi mancanze era però la netta
divisione tra ricchi e poveri, tale divisione veniva confermata e ancora più accentuata
dall'attività giudiziaria,che discriminava e mutava molto l'esito di un processo a seconda
della condizione sociale dell'imputato. Gli Honestiores sono quindi quelle persone
appartenenti ai ceti elevati che pur avendo ricevuto una condanna,questa gli veniva in
qualche modo calmierata, al contrario di quanto accadeva ai p