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LO STRUTTURALISMO E IL FUNZIONALISMO. CAP 2
• WUNDT: (1832-1920) E’ suo il merito di aver costituito la psicologia come scienza
indipendente. Sintetizzò in un’opera colossale tutte le concezioni e tutti i risultati empirici di
carattere psicologico emersi fino ad allora. Nella sua scuola di Lipsia lavorò principalmente
su quattro campi di indagine:
I sensi
1. I tempi di reazione
2. La psicofisica
3. Le associazioni mentali
4.
Si ha la definizione di oggetto dell’indagine psicologica, ossia la distinzione tra esperienza
umana immediata ed esperienza mediata (oggetto di scienze fisiche).
Wundt è il primo ad utilizzare il METODO SPERIMENTALE in laboratorio, insistendo
sull’importanza di una accurata identificazione, di uno stretto controllo e di una precisa
quantificazione delle variabili psichiche.
PRINCIPIO DEL PARALLELISMO PSICOFISICO: i processi mentali e i processi fisici
dell’organismo umano sono paralleli e a ciascun cambiamento dei primi corrisponde un
cambiamento dei secondi.
• STRUTTURALISMO: si sviluppa verso la fine del 1800 in America. Il suo massimo
esponente è Titchener. E’ una psicologia descrittiva basata sulla sperimentazione. Per
gli strutturalisti MENTE e COSCIENZA sono le due caratteristiche generali che si
riferiscono all’esperienza umana immediata: la mente è la somma di tutti i processi mentali
che hanno luogo nella vita di un individuo, la coscienza è la somma dei processi mentali in
un determinato momento.
COSCIENZA: l’interesse analitico della psicologo è rivolto a:
1. sensazioni (lo stato di coscienza concomitante alla stimolazione di un
organo sensoriale periferico)
2. immagini mentali (processi mentali non relativi a esperienze attuali,
come ricordi e anticipazioni)
3. stati affettivi (costitutivi delle emozioni e dei sentimenti quali amore,
odio, gioia e tristezza)
Gli elementi della Coscienza hanno degli attributi: qualità, intensità, durata e
chiarezza.
L’INTROSPEZIONE: si basa su due norme fondamentali:
1. adottare un CRITERIO ELEMENTISTICO
2. non incorrere nell’ERRORE di STIMOLO.
• FUNZIONALISMO: si sviluppa parallelamente allo strutturalismo in America. Massimi
esponenti: James, Dewey, Angell e Carr. Seguendo le convinzioni di Darwin gli psicologi
funzionalisti considerano l’organismo umano come l’ultimo stadio del processo evolutivo.
Scompare il dualismo mente-corpo e i processi mentali sono direttamente espressi
dall’organismo che esprime i processi biologici.
COMPORTAMENTO ADATTIVO: caratterizzato da tre componenti:
1. stimolo (motivo interno o esterno all’organismo)
2. senso (percezione della situazione sensoriale)
3. risposta (altera la situazione per soddisfare lo stimolo)
I comportamenti non adattivi sono descrivibili solo nei termini oggettivi di stimolo
e di risposta.
Ogni attività dell’organismo è un processo globale e continuo, ma è bene
distinguere tra stimolo e risposta perché svolgono ruoli diversi.
APPRENDIMENTO: è la funzione mentale più oggetto di studio. Ci sono poi altre
funzioni come sensazione, emozione, percezione, motivazione e pensiero.
INTERDISCIPLINARISMO e LABORATORIO.
LA RIFLESSOLOGIA E LA SCUOLA STORICO-CULTURALE. CAP 3
• RIFLESSOLOGIA: nasce in Russia agli inizi del 1900. Maggiori esponenti: Secenov,
Bechterev e Pavlov. Studiano il sistema nervoso ed i riflessi su cui si fonda tutta l’attività
psichica. Per Bechterev lo studio dell’attività motoria avrebbe permesso la conoscenza più
approfondita di esso. Pavlov si dedica invece allo studio dei riflessi condizionati e alla teoria
dell’attività nervosa superiore.
RIFLESSI CONDIZIONATI: il comportamento è l’insieme dei processi riflessi
che regolano l’interazione individuo-ambiente. In un primo stadio i processi sono
riflessi incondizionati, poi in un secondo momento i processi sono riflessi
condizionati, reagendo in modo plastico e adattativo.
TEORIA PAVLOVIANA: si basa su un sistema nervoso concettuale e studia oltre
ai riflessi condizionati anche la capacità di usare come stimoli condizionati anche
gli stimoli verbali.
• SCUOLA STORICO-CULTURALE: si sviluppa in Russia dai primi anni del 1900.
Maggiori esponenti: Vygotskij e allievi. La prospettiva Vygotskijana è in primo luogo
evolutiva sia in senso filogenetico (animale-uomo) sia in senso ontogenetico
(bambino-adulto). I processi fisiologici sono comuni sia all’uomo che all’animale, mentre i
processi comportamentali sono più sviluppati e complessi nell’uomo. L’uso degli strumenti
è appreso nel contesto sociale, ossia nello sviluppo ontologico da bambino ad adulto.
Il pensiero e il linguaggio hanno due radici genetiche differenti. L’attività intellettiva è
presente sia negli animali che nei bambini, ed è indipendente dal linguaggio che inizia ad
interagire con il pensiero solo verso i 2 anni di vita del bambino.
Il linguaggio diventa strumento di comunicazione e di regolazione del proprio
comportamento. La comunicazione si ha già da 1 anno e mezzo di vita del bambino, ma solo
verso i 4 anni si sviluppa la funzione regolativi. Solo attorno ai 7 anni si ha
l’interiorizzazione della funzione regolativa (al contrario di quanto affermato da Piaget,per
cui c’è prima la fase intrapsichica e poi quella socializzata).
LURIJA: studia anche le basi cerebrali della memoria e del linguaggio, svolgendo
ricerche neurologiche. Le funzioni cerebrali che mediano funzioni psichiche
complesse sono sistemi funzionali sviluppati in stretta relazione con l’ambiente.
LA PSICOLOGIA DELLA GESTALT. CAP 4
La Gestalt si sviluppa a partire dal 1912 e rifiuta i metodi elementisti di Wundt. Si ispirano a Kant e
al suo concetto di SINTESI a PRIORI dove la mente non è passiva e l’atto di conoscere è un’attività
unitaria e unificante. Si ispirano a tutta quella che è la psicologia fenomenologica,a partire da
Brentano per arrivare a Meinong e a Von Ehrenfels.
PSICOLOGIA dell’ATTO di Brentano: l’oggetto della psicologia non è il materiale
fornito ai nostri sensi,ma l’atto in se di usare i sensi (vedere, toccare, ricordare).
TEORIA della PRODUZIONE di Meinong: distinzione tra oggetti di ordine
superiore e ordine inferiore. L’ordine inferiore genera rappresentazioni non prodotte
che non hanno bisogno dell’esistenza di altri oggetti. L’ordine superiore genera
rappresentazioni prodotte che derivano la loro esistenza da oggetti inferiori.
QUALITA’GESTALT di Von Ehrenfels: (1890) Il tutto è più della somma delle parti
e una stessa parte inserita in due diverse totalità può assumere caratteristiche
differenti.
I maggiori esponenti della Gestalt sono:Wertheimer, Kohler, Koffka.
• I risultati sperimentali di Wertheimer (movimento stroboscopico) mettono in crisi la
presupposta perfetta corrispondenza tra piano materiale e realtà fenomenica. Non c’è più un
modello basato sulla corrispondenza stimolo-sensazione.
Si vuole sottolineare con l’individuazione di fatti sperimentali l’inadeguatezza delle “teorie
mosaico” (dove il risultato percettivo è dato da parti generate da sensazioni tra loro
svincolate e non interagenti).
L’organizzazione del risultato percettivo segue leggi peculiari ed è indipendente da quanto si
sa a proposito della stimolazione.
• POLEMICA ANTIEMPIRISTA: il problema consiste nel peso da attribuire all’esperienza
passata nella formazione di risultati percettivi e in psicologia più in generale. La Gestalt
ritiene che gli oggetti siano originati in base ad autodistribuzioni dinamiche dell’esperienza
sensoriale. L’esperienza passata non è necessariamente l’unico fattore in grado di
determinare i risultati dell’organizzazione percettiva.
• ATTEGGIAMENTO FENOMENOLOGICO: conta ciò che percepiamo, non ciò che è. Si
osserva il reale e si accetta l’esperienza in maniera diretta, per come ci si presenta.
• TEORIA DI CAMPO: sul piano teorico le uniche possibilità di spiegazione vanno attribuite
a strumenti dinamici come forze, campo ed equilibrio. Si hanno precise regole, ossia i
PRINCIPI di UNIFICAZIONE FORMALE: vicinanza, somiglianza, continuità, pregnanza,
destino comune, chiusura ed esperienza precedente.
• ISOMORFISMO: identità strutturale tra esperienza diretta e processi fisiologici sottostanti.
Conoscendo le leggi che regolano l’esperienza fenomenica conosciamo anche le leggi che
operano nel cervello.
• PSICOLOGIA DEL PENSIERO: concetto di INSIGHT. Si attribuisce intelligenza al
soggetto che apprende, che tende a una soluzione seguendo una strategia non casuale. E’
importante l’esperienza passata, ma non fondamentale. Pensiero Produttivo. Con Lewin si
costituiscono le REGIONI PSICOLOGICHE: la persona è una gerarchia di regioni alcune
fortemente connesse, altre meno. Si sviluppa un modello di personalità basato su valenze
positive o negative che originano tensioni o rilassamenti e provocano così diverse risposte.
Questo vale sia per la persona che per i gruppi.
IL COMPORTAMENTISMO. CAP 5
Si sviluppa in America a partire dal 1913,per approdare in Europa solo dopo gli anni ’50. Il
comportamentismo è lo studio del comportamento. Aspirazione a dare una fondazione scientifica
alla psicologia e di collocarla tra le scienze naturali. A partire da Romanes si studiano gli animali
perché si può esaminare in loro solo ciò che si vede e si misura (psicologia animale).
• LEGGE dell’EFFETTO di THORNDIKE: cavie da laboratorio con labirinto a T e gabbia.
Un’azione accompagnata o seguita da uno stato di soddisfazione tenderà a ripresentarsi. Si
sottolinea il carattere adattivo e utilitaristico dell’azione umana e con le curve di
apprendimento nasce l’idea di un apprendimento graduale.
• WATSON: polemica sull’introspezione (non è scientifica perché l’osservatore si identifica
nell’osservato e perché l’osservazione introspettiva è compiuta da una persona che parla di
cose che gli altri non vedono direttamente).
Oggetto di studio sono le azioni complesse dell’organismo (il comportamento). I
comportamenti sono la combinazione di reazioni più semplici basate su tre principi:
1. frequenza (tanto più spesso..)
2. recenza (tanto più di recente..)
3. condizionamento (stimoli incondizionati)
Studio dell’INFANZIA: ci sono tre emozioni base (paura, amore e rabbia) da cui si
costruiscono poi le altre. Il linguaggio è appreso per condizionamento. Il bambino sente
associa