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Estratto del documento

Secondo lo storico Chabod, questo fi uno degli eventi piu importanti

del XX sec. italiano.

C'era anche chi parlava di nazionalismo esagerato, come Enrico Rosa

che criticava questo immedesimarsi tanto nel patriottismo nazionale e

laico.

Questo aspetto esagerato nell'abbracciare in tutto e per tutto la guerra

fu espresso anche in maniera sanguinosa e mortale da D'Annunzio e la

sua armata, a Fiume.

Il Popolo d'Italia pubblico in quegli anni un trafiletto chiamato croce e

pugnale criticando proprio le gesta di Giuliani, uomo di chiesa che

abbandonò l'esercito per seguire il poeta e le sue stravaganti e cruente

idee.

La replica di Giuliani a tale insulto e soprattutto al fatto che avesse

lasciato parlare in chiese D'Annunzio, arrivarono tempestivamente

affermando che il gioco di parole fra croce e pugnale, che

simboleggiavano un dove scegliere tra religione e patria, erano di

cattivo gusto.

Con questo avvicinamento tra chiesa e guerra, nasceva un muovo

linguaggio nazionale incentrato sul mondo religioso in rapporto a

quanto la patria stava vivendo e sopportando al fronte.

Il fascismo era alle porte, pronto a plasmare questo nuovo mondo.

Cap 2

Deluso dal mondo socialista, Mussolini vede solo due gruppi ai quale

rivolgere le proprie attenzioni:

1) gli ex combattenti

2) i futuristi

Scelse i secondi in compagnia di Marinetti.

1918: manifesto del partito futurista

Il nuovo partito si mostrava fortemente anticlericale alla base delle

sue idee. La liberazione dell'italia dalla chiesa era fondamentale.

Ma la collaborazione di Marinetti e Mussolini durera molto poco, fin

quando il futuro duce non sceglierà la destra italiana andando contro

le idee di Marinetti che dichiarava i fascisti peggior pericolo per

l'Italia.

Eppure l'odio di Mussolini verso il mondo clericale persiste anche nel

programma del movimento fascista del 1919 dove inneggia al

sequestro dei beni delle congreghe religiose e all'abolizione delle

mense vescovili.

Era evidente che l'economia aveva il sopravvento su tutto.

La svolta cattolica di Mussolini si verificò esclusivamente per motivi

politici, che coincise con la scelta definitiva di passare a destra con i

fascisti, soprattutto dopo aver perso le elezioni del 1919.

Mussolini liquidò l'attacco di Marinetti contro il papa andando cosi

incontro al vero potere.

In questi stessi anni esce la Storia di Cristo di Papini, che presto

diventerà un caso editoriale mondiale. La vera vita di Gesù, piena di

realtà cruda e violenta e lontana dallo spiritualismo della chiesa.

Tale violenza sí rispecchiò anche nel mondo fascista che con i suoi

squadroni aveva sbaragliato i rossi presentandosi come difensore dei

borghesi e della civiltà italiana dalla minaccia bolscevica.

Mussolini andava pian piano ripudiando il suo passato anticlericale e

anticattolico per la campagna elettorale del 1921.

Nel suo programma ora i rapporti tra vaticano e stato erano in prima

fila ponendosi come intermezzo fondamentale fra lo stato e la santa

sede, concludendo che l'idea di una roma imperiale ricca come un

tempo era strettamente connessa con il vaticano e la sua natura, la

quale doveva essere materialmente aiutata dal popolo italiano.

Non esisteva piu una Roma mazziniana patriottica a favore

dell'umanità, ma solo quella volta alla supremazia e al dominio.

Pio XI si vide subito d'accordo con tutto.

Trasformazione dei fasci in partito: terzo congresso dei fasci, a Roma

nel novembre del 1921 (importante!).

Il programma parlava di rispetto della fede religiosa, pieno potere

spirituale alla chiesa, risoluzione di problemi con la santa sede.

Scomparve il dovere di espropriare la chiesa dei suoi beni, ma si

ribadi comunque che a capo dello stato vi era un mondo laico, mentre

il potere spirituale era in mano alla chiesa.

Il partito popolare italiano, con don Sturzo, non vedeva pericolose le

mosse di Mussolini e sottovalutava il potere del fascismo.

Ma il ppi aveva sbagliato a fare i conti nella Camera dei deputati dove

aveva perso molti agganci. Mussolini e Sturzo si incontrarono

riconoscendosi come partito opposti.

Sturzo riconobbe la forza del fascismo, antidemocratico e violento, in

piu Sturzo voleva la democrazia nella piccola e media borghesia,

nonché nell'ambiente rurale, dove invece Mussolini cercava di

impiantare rigore con il suo squadrismo.

Mussolini temeva un allenza fra socialisti e popolari.

Sturzo portava avanti il mondo clericale, mentre Mussolini si

dichiarava spesso nè a favore nè contrario alla cristianità e al

cattolicesimo, portando comunque avanti la spiritualita del papa, visto

come imperatore discendente da quell'impero romano che continuava

a dare forza al desiderio di dominio di Roma.

La violenza di Mussolini continuava ad infastidire il mondo della

chiesa, e non solo: il fascismo era incompatibile con i cattolici.

La rottura si verifico quando cattolici di destra e fascisti iniziarono ad

avvicinarsi tra loro, avendo anche il papa a seguito, che iniziava a

scansare Sturzo cercando un vero appoggio statale.

Mussolini inizia cosi la sua scalata al potere minacciando persino una

marcia su Roma per la conquista del potere.

Appoggiato dal mondo cattolico e, forse, dal pontefice in carica, ha

inizio tutto da qui.

Pontefice in carica: Pio XI.

Abbracciava il fascismo per una comune radice autoritaria e

antidemocratica.

Mussolini e lui si incontrarono durante la cerimonia al milite ignoto e

Mussolini stesso era stato visto in modo molto positivo.

Con la minaccia della marcia su Roma la santa sede non si espresse

tenendosi al di fuori di questioni politiche, sapendo bene che il

fascismo avrebbe risparmiato il papato.

1922: festa della Vittoria, deliberata da Mussolini durante la sua prima

riunione. Venne effettuato un vero e proprio rito religioso in Santa

Maria degli Angeli, con il re presente, ufficiali dello stato e del

governo, per giungere a piazza venezia, ad omaggiare il milite ignoto.

Era questa una delle rappresentazioni spirituali e mistiche del

fascismo in pieno potere.

Nel giro di due anni Mussolini prese incarichi che appagavano le

richieste della chiesa, come mostrarsi a favore del matrimonio e

contro il divorzio, l'obbligo di presenza dei crocifissi in aula, fondi per

le chiese danneggiate dalla guerra , inserimento di feste religiose nel

calendario civile.

Il colpo piu importante fu pero rappresentato dalla riforma Gentile

della scuola (1922) che prevedeva l'obbligo della religione cattolica

inn tutte le scuole elementari e l'esame di stato veniva fissato a tutti

gli studenti.

L'obiettivo era ora evidente: dimostrare alla chiesa che il fascismo era

in grado piu del ppi di migliorare gli interessi della chiesa.

Incontri con il conte Santucci o con il cardinale Gasparri rafforzarono

ancora Mussolini che iniziava cosi anche a studiare il suo "amico-

nemico".

Nei loro incontri si discusse anche della presidenza del banco di

Roma, passata ad un gesuita, Tacchi Venturi, per mano di Mussolini

stesso, dopo che chiese al precedente capo di dimettersi per motivi di

salute. Questo chiese della vendita della biblioteca chicigiana al

papato ma Mussolini addirittura la regalò al pontefice superando ogni

aspettativa del banco di roma.

Con questa mossa, la chiesa chiese addirittura le dimissioni di Sturzo

dal ppi, cosi che Mussolini raggiunse il suo obiettivo di unica pedina

vittoriosa.

Sturzo non accettò dichiarando apertamente "guerra" al fascismo che

intervenne subito con i suoi squadroni bloccando addirittura eventi

cattolici come comunioni e battesimi a Ravenna.

Il papato cercò di spingere ancora quelle dimissioni per acquietare le

acque, soprattutto dopo le minacce di Mussolini contro il ppi:

dovevano approvare la legge Acerbo (= per avere maggioranza in

Camera, tale legge prevedeva un sistema di votazione proporzionale

con premio di maggioranza, in un collegio unico diviso in 16

circoscrizioni) o gli squadristi avrebbero marciato sulle parrocchie

romane.

Sturzo si dimise.

Le votazioni a favore della legge Acerbo fece perdere molti deputati al

ppi, ormai perso.

La dittatura era alle porte, ma comunque la fiducia del papa era

sempre concessa pe cercare una soluzione alla Questione romana:

controversi che vedeva Roma come capitale d'italia e sede del potere

papale.

Ma non era solo tattica, molti erano i punti in comune tra la filosofia

fascista e l'ideolgia clericale del tempo (autorità, disciplina, critica al

pensiero liberal-democratico, nemici come il comunismo, la

massoneria e il liberalismo).

Centro nazionale italiano: rapporto indissolubile fra cattolicesimo e

nazione italiana, composto dai vecchi del ppi che avevano votato la

legge Acerbo, e dai cattolici dell'unione nazionale. Il centro era volto a

combattere il fascismo con una possibile rinascita di una fusione fra

ppi e psi, soprattutto dopo la morte di Matteotti (assassinato).

Che De Gasperi (capo popolare) avesse aperto le porte ai socialisti,

non andava di buon occhio alla chiesa. Per questo Pio XI parló chiaro

con un intervento in cui puniva le azioni violente sia dei socialisti che

dei fascisti, chiedendo poi obbedienza al governo vigente da parte dei

cattolici.

1925: la santa sede festeggia l'anno santo felicemente protetta da

Mussolini.

Nel frattempo Sturzo era tornato all'attacco con un nuovo gruppo di

socialisti, pronto a riportare la democrazia e a sbloccare la situazione

attuale, condannando il nazionalismo vigente.

Il papa stavolta parló proponendo un partito totalmente laico e

democratico, per non dover piu riconoscersi con Sturzo.

Egli negò gli accordi fra cattolici e socialisti, mentre si chiedeva allo

stesso Sturzo di uscire ancora dal partito. Intanto i fascisti lo avevano

costretto ad un lungo viaggio che sarebbe durato 22 anni di esilio.

Riguardo il nazionalismo che Sturzo criticava, il papa aveva necessitá

di mostrarsi chiaro davanti all'italia, mostrandosi, tramite portavoci

vari, indeciso fra due nazionalismi, il vero e il falso. Falso era quello

ideato dalle dottrine liberali, che divinizzavano la patria. Quello vero

invece era l'integro nazionalismo fascista, che non sacralizzava la

patria ma le assegnava un ruolo primario nel mondo cattolico, a

seguire le regole di Dio.

Cap 3

1925: giubileo di papa Pio XI

Mussolini esaltò il potere e la bellezza di Roma per accogliere i

pellegrini, a partire dalle strade tappezzate di manifesti pubblicitari,

enormi padiglioni per le esposizioni.

La piu grande mostra che la chiesa avesse mai presentato al pubblico

mondiale.

Vennero fatti anche nuovi santi (la carmelitana Teresa Lisieux).

In particolare questa santificazione vedeva la santa sede molto vicina

Dettagli
A.A. 2014-2015
16 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martina.carnevale.75 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Ceci Lucia.