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RAZZA e SESSUALITA’: L’ ESTRANEO
Nazionalismo, ruolo cruciale per determinare rispettabilità borghese e razzismo rafforzò l’ impeto storico e
visivo del nazionalismo mettendo in rilievo gli stereotipi delle razze superiori e inferiori. Razzismo come
forma esasperata del nazionalismo, accentua la necessità di un chiaro confine tra normale e anormale
secondo le regole invalse nella società.
Associazione tra razzismo e sessualità su immediata e diretta; ad esempio la descrizione dei negri
comprendeva la loro presunta incapacità di controllare i propri ardori sessuali, gli ebrei erano considerati
libidinosi già molto prima di Adolf Hitler di entrare a far parte del movimento antisemita, a Vienna, dove disse
vide ebrei attirare ragazze ariane e bianche nel mercato della prostituzione.
Razzismo fissa immagine dell’ estraneo, facendone un membro della razza inferiore e riconoscendolo
prontamente portatore dell’ infezione che avrebbe minato la salute della società e della nazione.
I razzisti, descrizioni razze inferiori: negri ritenuti inetti, ebrei ritenuti individui senz’ anima, malati di mente,
omosessuali e criminali incapacità di controllo che affliggeva la società.
Marcel PROUST: ebrei e omosessuali “razza maledetta”.
Costruire stereotipi in base all’aspetto era connaturato al razzismo. Ebrei e pervertiti sessuali spesso
raffigurati come persone deboli e prossime alla morte; omosessuali raffigurati da Ambroise Tardieu con corpi
malati ed esausti, poiché l’ estraneo doveva essere facilmente riconoscibile per essere punito o bandito dalla
società.
Omosessuale condannato dalla legge, malato rinchiuso, ebreo isolato.
Esaurimento del sistema nervoso costituiva un disordine sia morale che fisico, in contrasto con una vita
ordinata, le pressioni dell’ età industriale rendevano questa decadenza e quindi c’era bisogno di maggiore
stabilità.
Medici e razzisti sostenevano che queste “deviazioni” erano dovute all’ arrendevolezza alla modernità.
Normalità richiedeva conservazione di un rapporto con le forze immutabili ed autentiche della natura ,
borghesia quindi cercò di stabilire continuità storia dove palazzi cittadini imitarono cattedrali gotiche e le ville
private del rinascimento; c’era bisogno di afferrare uno spicchio di eternità dove conservare il proprio
orientamento.
FORZA DELLA NATURA, simbolo dell’ autentico per rafforzare controllo dell’ uomo su un mondo
eternamente sull’ orlo del caos.
PROUST definì omosessuali una massoneria più potente, più estesa e meno sospetta dei massoni,
Maximilian HARDEN descrive un presunto complotto omosessuale nel governo imperiale tedesco che si
diffuse pari passo con il Complotto giudaico mondiale, sia omosessuali che ebrei erano considerati dai loro
nemici “uno Stato nello Stato”.
Il tentativo di omogeneizzare gli estranei non riuscì mai perfettamente, omosessuali accusati di privare la
nazione di futuri soldati e operai. Ebrei accusati raramente di essere omosessuali ma comunque che la
diffondessero per aggiungere il predominio culturale in Germania.
Omosessualità identificata come causa della degenerazione, il razzismo fece il resto; ebrei pericolo per la
società a causa del loro vizio, incapaci di controllare le proprie passioni, ma non dovuto all’ omosessualità.
Ebrei soggetti a malattie mentali come il nervosismo e nevrastenia per Krafft-Ebing ciò portava al fanatismo
religioso e ad una sensualità più intensa.
Per gli omosessuali c’era modo di venire “curati”, la loro malattia secondo la scienza medica, era acquisita
tramite la masturbazione o il contagio da cattivo esempio e come malattia poteva appunto essere curata
tramite il duro lavoro mentre per gli ebrei ciò non era possibile, erano improduttivi, incapaci di lavorare
onestamente.
Dunque omosessuali venne offerta possibilità di “correggersi” ma se rifiutavano venivano sterminati come gli
ebrei.
Ebrei mancavano di virilità (come detto incapaci di controllare le proprie passioni, il modo di trattare le
donne e il loro nervosismo), assenza di anima non gli permetteva di distinguere tra bellezza e sensualità.
“Sesso e Carattere” scritto nel 1900, WEININGER che né le donne né gli ebrei possiedono un senso morale,
essi conoscono solo la passione sessuale, donna creatura priva di passioni ed emozioni. “Qualsiasi forma
intermedia di sessualità possa esistere, alla fine un essere umano o è uomo o è donna” e il libro si prestò
facilmente ad essere utilizzato dal nazionalismo la dove le presunte capacità di penetrazione psicologica
assumevano una veste razzista.
L’ odio verso se stesso come ebreo e il suo suicidio dopo la pubblicazione del libro trasmisero un certo
fascino e notorietà.
Si riteneva omosessuali vivessero in un mondo artificiale, il quale allo stesso modo della vita nella metropoli
denotava il temperamento criminale: “E’ per questo che l’omosessuale è un criminale” e da lì a poco queste
analogie si diffusero per chi veniva considerato estraneo in generale quindi anche gli ebrei.
- Gli omosessuali non potevano essere accusati di aver ereditato un a predilezione verso i comportamenti
criminali poiché condividevano con gli ariani il proprio passato, gli ebrei invece possedevano una propria
storia e l’ accusa di criminalità contro di loro fu molto più logica, in questo caso il razzismo poté utilizzare a
pieno il suo richiamo alla storia.
F.C. AVE’-LALLEMAND dimostrò nei diari della malavita tedesca ci fossero molte espressioni ebraiche e
yiddish per dimostrare lo stretto contatto tra le bande di ladri ebrei ed i tedeschi nel XVIII secolo.
sicuramente ebrei e omosessuali considerati cospiratori della società e nemici della rispettabilità, ma l’
accusa specifica di criminalità agli ebrei rese più facile la loro diffamazione e i razzisti cercarono di fomentare
in ogni modo ciò per sfruttare il tutto in maniera più efficace.
Ebrei e omosessuali non potevano morire come i borghesi, essi non possedevano un’anima e il loro egoismo
impediva la serenità necessaria per un trapasso dalla vita alla morte.
“Gli ebrei in Italia” di Paolo Orano (1937) segnalerà l’ inizio della campagna antisemitica che avrebbe portato
all’ introduzione delle leggi razziali anche nell’ Italia fascista.
Il modo nel quale gli estranei morivano fu solo uno dei fattori che portarono alla “distruzione della vita
spregevole” , la strategia propria del razzismo al potere nella Germania nazista; coloro che cerò di
sterminare erano individui che la società borghese aveva sempre considerato come una minaccia, cioè degli
individui che non sapevano né vivere né morire.
Non c’era differenza sostanziale nel modo in cui nazionalismo e rispettabilità da una parte e razzismo dall’
altra, concepivano l’ estraneo; il razzismo abolì ogni pur minima tolleranza mentre il conformismo per la
rispettabilità e la nazione rimasero immutabili, tutti gli estranei furono in larga misura omogeneizzati.
Ovunque l’ estraneo si trovò a confrontarsi con una società che dipendeva dalla divisione tra integrato ed
estraneo, ritenuta essenziale tra i sessi per distinguere normale dall’ anormale. Il NAZIONALSOCIALISMO
cercò di mettere in rapporto tra loro aspetti : rispettabilità, nazionalismo, virilità, ideale femminile, riscoperta
del copro e razzismo; è un esempio molto chiaro dell’ alleanza tra nazionalismo e rispettabilità in suo punto
d’incontro o di tensione, ma essendo uno degli aspetti del fascismo europeo va dunque analizzato in un
contesto più ampio.
FASCISMO E SESSUALITA’
Lo stile fascista pretendeva un rigore formale, non consentiva ambiguità o vaghe definizioni ma è
necessario comunque distinguere tra fascismo movimento e fascismo al potere. Come movimento che
lottava per il potere, esso pretendeva di distruggere e conservare allo stesso tempo, la società borghese, in
questo caso fu il perseguimento della rivolta giovanile della fine del XIX secolo. La riscoperta del corpo
rappresentò un aspetto di quella ricerca per liberare l’uomo della sua gabbai dorata e ricondurlo alla natura.
Corpo come immagine simbolica della natura, della nazione, della trascendenza e sessualità.
L’ esperienza della guerra portava nostalgia per il cameratismo, i modi bruschi e rudi in uso tra i camerati
finirono per diventare il simbolo della vera virilità rispetto gli smidollati che governavano la nazione.
Fascismo si presentò come una comunità di uomini,il suo tipo ideale era costituito dal membro delle truppe d’
assalto in Germania e l’ ardito in Italia.
D’ ANNUNZIO li glorificò utilizzandone l’ emblema, E.JUNGER in Germania lì definì “una nuova razza di
uomini”, temprati come l’ acciaio. Il Fascismo, che aspirava al potere, aveva bisogno di questi reduci del
fronte per ingaggiare la guerra civile contro il governo parlamentare.
Junger lì definì operai anziché soldati che avrebbero preso il controllo del progresso tecnico, della macchina,
erano l’ avanguardia di un nuovo ordine antiborghese. Una nuova aristocrazia che supererà il limite tra
ordine e anarchia.
Intrinseca contraddizione tra esigenza d’azione e mantenimento della disciplina appartiene a tutti i fascismi,
la trasformazione del reduce del fronte in uno stereotipo renderà più facile il controllo sugli usi e sui costumi.
Fascismo garantì molti più sbocchi alla creatività rispetto al nazionalsocialismo, anche le donne iniziarono
professioni fino ad allora proibite e gli furono aperte le porte dell’Università potendo così studiare fisica,
chimica, ingegneria, matematica.
Mussolini considerava moglie e figli come una sua proprietà, nonostante le tanti amanti il codice fascista
prevedeva pene particolarmente severe in caso di adulterio e per coloro che convivevano senza essere
sposati, in Germania invece le donne avevano ottenuto il diritto di voto già dalla prima guerra mondiale.
Enrst ROHM, capo di stato maggiore delle SA, era omosessuale come anche altri comandanti e nonostante
venne accusato pubblicamente corrompere la gioventù abusando del suo grado, venne difeso da Hitler che
fece considerazioni più tattiche (era lui che armava le organizzazioni di estrema destra) più che morali.
Ma due anni dopo Hitler guidò di persona l’ assassinio del comandante delle SA, l’ epurazione delle SA fu
ufficialmente giustificata come un’ offensiv