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NASCITA DEL SERPENTE MONETARIO

- i Trattati di Roma contenevano principi assai vaghi in materia di politica

economica e monetaria comune, solo quando il sistema di Bretton Woods entrò

in crisi vennero ipotizzate soluzioni alternative di cooperazione europea a livello

monetario

: i governi della Comunità erano divisi sulle strade da seguire. Tedeschi e olandesi

sostenevano che l’ integrazione economica dovesse precedere quella monetaria

mentre francesi e belgi, monetaristi convinti, erano persuasi che la forza della

moneta comune sarebbe stata determinante al fine di rendere più omogenee le

economie dei vari paesi. I monetaristi, inoltre, non vedevano la necessità di istituire

organismi sovranazionali, mentre per Germania e Italia una conduzione congiunta

dell’ economia poteva realizzarsi solo con il trasferimento di autorità a un’ istituzione

centrale

: piano Werner —> la conferenza dell’ Aja aveva posto ufficialmente l’ obiettivo di

un’ unione economica e monetaria e aveva chiesto la

formulazione di un piano ad hoc

—> la suddivisione del Piano in due fasi, prima di arrivare alla

convertibilità totale e irreversibile delle monete grazie all’ unione

monetaria, conciliava le diverse posizioni dei Paesi membri

—> durante la prima fase i governi si impegnavano ad armonizzare

le politiche di bilancio e a ridurre i margini di fluttuazione tra le

loro monete

- “serpente nel tunnel”, i movimenti del serpente erano costretti nelle pareti del

tunnel così come le fluttuazioni delle monete erano limitate da una banda del

2,25% in più o in meno *

= già nel 1972 il governo inglese era costretto a chiedere una deroga e a lasciar

fluttuare liberamente la sterlina, a causa della crisi interna. Analoghi interventi in

deroga venivano concessi al governo italiano a causa della debolezza della lira

- il piano Werner prevedeva anche l’ istituzione di un Fondo europeo di

cooperazione monetaria e l’ entrata in vigore di un Fondo di sviluppo regionale

alimentato con risorse proprie. Quest’ ultimo fu un risultato certamente positivo

per Andreotti, dal momento che si trattava di una richiesta a lungo perorata dall’

Italia (per lo sviluppo del Mezzogiorno). Si era anche parlato della possibilità di

rafforzare il Parlamento europeo attraverso l’ elezione a suffragio universale

direttto, ma all’ ultimo Pompidou ci aveva ripensato, ritirandosi in posizioni

rigidamente golliste

- il più soddisfatto per l’ esito del vertice era sicuramente Pompidou, che a tre anni

di distanza dalla conferenza dell’ Aja aveva già completato il suo programma di

allargamento, completamento e approfondimento. La Francia restava il perno

della macchina europea. Sul terreno politico, inoltre, il capo dell’ Eliseo era

riuscito a concedere ben poco, mentre era riuscito a dare un colpo di

acceleratore all’ integrazione economico-monetaria dando corpo a quell’ Europa

confederale che era l’ obiettivo storico della classe politica francese

*nel dicembre 1971 gli USA avevano deciso di rivedere i provvedimenti di agosto e

riunì il G-10, per negoziare le modalità del ritorno a tassi di cambio fissi. Il perno del

sistema sarebbe tornato il dollaro, ma questa volta senza un legame fisso con l’

oro. Il 18 dicembre 1971 venivano siglati gli accordi di Washington, che

prevedevano dei margini di fluttuazione, che prevedevano che due monete diverse

dal dollaro potevano realizzare una variazione di ampiezza non superiore al 9% in

più o in meno, ma questo intervallo massimo di oscillazione fu ritenuto troppo

ampio dai paesi CEE, in quanto si contrapponeva alla speranza di avviare il

processo di unione monetaria, così venne creato il “serpente”. I paesi membri

decisero di mantenere il valore in dollari delle loro valute nell’ ampio campo di

oscillazione proposto a Washington, ma si impegnarono tra loro a restringere

maggiormente tali margini, dal 4,5 % all’ 1,125%

LA CRISI PETROLIFERA DEL 1973

- l’ anno successivo agli accordi di Washington il dollaro fu costretto a una nuova

svalutazione. L’ impossibilità evidente di garantire un valore certo e costante del

dollaro fece fallire tutti i tentativi di ripristino di un sistema a cambi fissi

- il serpente monetario restò in vigore, ma il primo shock petrolifero provocato dall’

OPEC causò ampi disavanzi nella bilancia dei pagamenti di tutti i paesi europei e

mise in serie difficoltà il Serpente

: i paesi CEE adottarono politiche economiche diverse in relazione alla crisi, i vari

governi perseguivano obiettivi di politica economica alquanto differenti, stabiliti a

livello nazionale senza alcun tentativo di coordinamento. Pesava su tutto l’ assenza

di un’ autorità sovranazionale

: la vita del Serpente fu caratterizzata da continue defezioni, per prima la GB, poi l’

Irlanda, l’ Italia e infine la Francia

: i paesi del Benelux e la Danimarca rimasero saldamente ancorati al marco. L’

assenza di un’ entità che controllasse le politiche nazionali implicò che il ruolo di

guida delle politiche monetarie europee fosse assunto dalla Bundesbank, dal

momento che il marco tedesco era diventato la valuta di riferimento e l’ ancora anti-

inflazione

: tuttavia il Serpente monetario gettò le basi per una crescente collaborazione tra i

paesi CEE in un campo nuovo, sia perché si cominciò, in occasione della crisi, a

dibattere in forum comuni problemi di carattere monetario, sia perché si instaurò

una cooperazione attiva a livello di banche centrali europee

- Kissinger lanciò la proposta che il 1973 diventasse l’ “anno dell’ Europa”. Entro la

fine dell’ anno, in concomitanza con una serie di visite già programmate di Nixon

alle capitali europee, avrebbe dovuto essere preparata una nuova carta atlantica

in grado di ridefinire i rapporti tra gli USA e gli alleati del Vecchio continente

: dopo un lungo periodo di assenza dovuto alle vicende vietnamite, gli USA

miravano a recuperare l’ iniziativa e a confermare la loro attiva presenza in Europa

: nella prospettiva di un confronto politico a tutto campo tra le due superpotenze

(the era of negotiations) il principale consigliere di Nixon mirava a ricompattare il

blocco occidentale e a ribadire la leadership americana, con l’ auspicio di un

maggiore contributo europeo allo sforzo per la difesa dell’ Occidente

: la reazione degli europei (spt dei francesi) fu molto critica, in quanto video nella

proposta di Kissinger un tentativo di declassare l’ Europa a potenza regionale

- il contrasto tra Nuovo e Vecchio continente si acuì con lo scoppio della guerra

dello Yom Kippur e la conseguente crisi energetica

—> in occasione del ponte aereo organizzato dagli USA per trasportare aiuti a

Israele gli europei, tranne il Portogallo, rifiutarono il supporto logistico, con la

giustificazione che si trattava di un’ operazione al di fuori dell’ area coperta dal patto

atlantico

—> la politica americana nel Vietnam e quella a sostegno del regime di Pinochet in

Cile erano state messe sotto accusa dalle sinistre europee, particolarmente attive

in Italia e Germania, creando un clima di ostilità contro Washington che finì per

coinvolgere anche l’ opinione pubblica moderata

- l’ aumento dei prezzi petroliferi assommava i suoi effetti a quelli di una crisi già

latente, avviata da un naturale rallentamento dello sviluppo dopo trent’ anni di

boom economico. Un’ altra serie di spiegazione della fine dei miracoli economici

fa riferimento ai cambiamenti strutturali interni: nuovi fattori quali gli elevati costi

della manodopera per l’ esaurirsi della forza lavoro a buon mercato causarono l’

aumento dei salari a scapito dei profitti (stagflazione). Per alcuni la crisi fu anche

causata dal nuovo potere contrattuale dei sindacati europei

- al vertice dei Paesi più industrializzati fissato a Rambouillet nel 1975, che per

altro non produsse grandi risultati, la Comunità europea in quanto tale non fu

invitata e questo fu un chiaro segno del momentaneo declino delle istituzioni

comunitarie

L’ ASSE TRA SCHMIDT E GISCARD

- il 1974 fu un anno di grandi cambiamenti nella guida dei governi del continente

: Germania —> Willy Brandt fu costretto a dimettersi sulla scia dello scandalo

Guillaume, quando venne scoperto che l’ uomo che per anni gli era

stato a fianco nella cancelleria era in realtà una spia

tedesco-orientale. Gli succedette Helmut Schmidt

: Francia ——> Pompidou, ammalato di cancro, muore il 2 aprile 1974. Vinse le

elezioni Valery Giscard che, anche se eletto con i voti della destra

gollista, smorzò notevolmente i toni della polemica antiamericana,

mentre vennero riannodati i fili del dialogo preferenziale con la

Germania

: Inghilterra —> Heath aveva dovuto fronteggiare una grave crisi economica acuita

dalla crisi petrolifera. Fu costretto a varare misure di austerità

ingaggiando un duro scontro sociale con i minatori, sicché alle

successive elezioni prevalse di misura il partito laburista di Harold

Wilson

—> poiché i laburisti avevano impostato gran parte della loro campagna

elettorale sulla promessa di rinegoziare la permanenza della GB

nella Comunità economica europea, si prospettò il rischio di un

clamoroso ripensamento che avrebbe colpito duramente l’ intero

edificio comunitario. Nel vertice di Dublino del 1975 fu però trovato

un accordo definitivo per un “meccanismo correttore” tale da ridurre

l’ entità del contributo inglese

: Wilson sottopose i risultati a referendum popolare, sollecitando la conferma dell’

adesione inglese alla CEE

IL SISTEMA MONETARIO EUROPEO

- alla fine del 1976 cominciarono a delinearsi qualche spiraglio nella “grande

depressione europea”, ma questi segnali di recupero furono accompagnati dall’

avvio di una fase critica tra la Germania e la nuova amministrazione democratica

di Jimmy Carter

: il nuovo inquilino della Casa Bianca avviò una nuova politica nei confronti dell’

Urss, preludio della “seconda guerra fredda” degli anni ’80, a favore dei diritti umani

(conferenza di Helsinki, 1975) che incontrò freddezza e ostilità a Bonn, poiché

Schmidt temeva i contraccolpi di un irrigidimento di Mosca sugli sviluppi dell’

ostpolitik tedesca

- la CEE si trovava, in questi anni, di fronte alle richieste d’ adesione di Portogallo

e Spagna, che si aggiungevano a quella della Grecia già avanzata nel 1975

(dopo la fine del regime dei colonnelli)

- in questo contesto, contras

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A.A. 2016-2017
37 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vittoria-luigi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Valent Lucio.