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La spartizione del mondo

Europa degli imperi.

L'Europa di fine 800 è:

  • Popolata, perché si vive più a lungo e si muore meno, dal Meta dell'800 all'inizio del 900 la media della vita passa dai 40 ai 50 anni, ciò è dovuto ai miglioramenti nell'alimentazione e nell'igiene e a un importante urbanizzazione, le amministrazioni pubbliche si impegnano in grandi lavori che depotenziano la mortalità legata alla cattiva igiene.
  • Urbanizzata: ridefinizione delle città con un risanamento urbano, dopo l'epidemia di colera. Quindi ci sono lavori di urbanizzazione, come la costruzione di parchi, risanamento dei quartieri poveri, costruzione di nuovi edifici e un moderno sistema di fogne e idrico e che modifica anche l'aspetto delle strade e delle vie.
  • È anche industrializzata e tecnologica: vengono fatti passi avanti con scoperte scientifiche, si passa all'età dell'acciaio e delle materie chimiche.
come la gomma, i fertilizzanti artificiali, i coloranti ecc. Sono gli anni in cui nasce la radio, il cinematografo, il motore a scoppio, l'automobile. Tra la fine del 800 e inizio 900 si passa all'inscatolamento del cibo e a più moderne tecniche di refrigerazione, addirittura si può trasportare il cibo sulle navi. Invenzione della lampada da parte di Edison nel 1879 - Invenzione del motore a scoppio - Nuove forme di gestione del lavoro -> Anni del taylorismo, una gestione scientifica del lavoro in fabbrica, con la suddivisione del lavoro. In queste industrie in cui viene applicata questa gestione, permette una maggiore produzione, e modifica il mondo imprenditoriale. Questi sono gli anni di ascesa della borsa, si diffonde il ricordo all'emissione di azione, e implica che piccoli risparmiatori possono investir piccoli capitali nell'impresa, che diventa una società per azione. L'Europa è globalizzata, in cui

Questa Seconda rivoluzione industriale, coinvolge in modo esponenziale i mezzi di trasporto, un simbolo è la ferrovia, è l'espressione di una società dinamica, capitalista e borghese. Ci sono innovazioni anche nel settore marittimo, nella struttura di navi e che permettono di percorrere tracce transoceaniche in tempi più brevi, come il Titanic. È un mondo unificato in cui esiste un servizio postale.

Nel 1884, Morse inventa il telegrafo.

Negli anni '70 a Parigi viene aperto il primo ufficio telefonico pubblico.

Nel 1884 si definisce il meridiano 0.

Il romanzo "Il giro del mondo in 80 giorni" del 1872 mostra come tutto diventa possibile.

È il mondo dei grandi magazzini, che sorgono nelle grandi capitali europee, i compratori sono più numerosi della sola élite di ricchezza, e che definiscono il consumo di massa, cioè c'è una riduzione di prezzi, quindi il mercato è fruibile da più persone e c'è un'immissione.

dirompente della pubblicità, della spettacolarizzazione del momento della vendita, si dà spettacolo della merce (vetrine, cartelloni per strada), lo scopo è convincere che attraverso quella merce si può definire uno stile di vita nuovo e il cui possesso assicura un certo status sociale.

Le grandi fruitrici dei grandi magazzini sono le donne, che ancora strette in uno spazio domestico, trovano momenti di libertà in questi magazzini.

Cultura: È questo il momento in cui i giornali e i teatri si aprono a un pubblico molto più ampio, e sono momenti di svago, il giornale non è più solo il mezzo di fruizione della settimana politica, ma una possibilità di conoscenza declinata a vari livelli.

C'è un grado di spettacolarizzazione anche nel giornalismo, con immagini, slogan, font studiati che definisce un giornalismo che sta cambiando. Nell'ambito della spettacolarizzazione non si può non parlare dello sport,

che diventa uno spettacolo. Gli imprenditori privati costruiscono gli stadi, perché Lo sport come momento di svago, diventa un ambito di commercializzazione che può diventare un affare. Tra tutti il più seguito è il calcio, che nasce in Inghilterra, ed è un mondo che produce enormi profitti, in cui si investe perché si intravedono interessi economici quindi ci si investono molti soldi, nascono sponsor, scommesse sportive ecc. L'Europa è armata. Tutto ciò sancisce la centralità dell'Europa nel resto del mondo, in questi anni si superano le barriere naturali, l'idea di progresso senza precedenti. Nuovi canali come Suez e Panama. Rispetto al quadro 1815 di Vienna, in cui venivano ribaditi i principi dell'equilibrio e il mantenimento dello status quo, l'Europa è molto cambiata, e la relazione tra gli stati si è mostrata più instabile del previsto. L'unificazione della Germania ha avuto

grandi conseguenze; Bismark ha unificato la Germania col sangue col ferro, annettendo i territori come quelli francesi e austriaci con un atto di forza. Quest'idea di una politica di potenza ha la sua compiuta espressione nell'esperienza tedesca.

In Europa la situazione è fatta di equilibri molto precari e rivalità economiche. Per esempio nel 1873 con il crollo della borsa a Vienna, iniziano 20 anni di crisi economica e questo favorisce un cambio di rotta rispetto al liberismo, perché si iniziano a prediligere politiche protezioniste, cioè lo stato impone dazi sull'entrate, permettendo da una parte, un maggiore introito fiscale per lo stato, e dall'altra difende i prodotti nazionali dove le economie sono più deboli.

Tutto questo fino all'alba della guerra si risolve con accordi e mediazioni diplomatiche, che permettono di superare i diversi momenti di tensione.

Europa degli imperi

Parlare di imperi

significa parlare di un nazionalismo sempre più aggressivo e una lotta di egemonia tra gli stati. Parlare di imperi significa anche parlare di conquista del mondo. Tra il 1880 e il 1914 l'Europa conquista il mondo: Quella stabilità del continente alla fine tiene, fuori sembra che questa Europa messa in movimento dalle rivoluzione scientifiche e produttive straripi i suoi confini. Ciò significa che chi ha già delle colonie va a consolidare e ampliare i suoi possedimenti, per esempio l'Inghilterra aveva già legami commerciali con l'India, che di fatto si traducevano nell'egemonia della compagnia delle indie orientali, tutto questo nel 1858 si consolida con un annessione diretta dell'India, che diventa colonia inglese. Ci sono poi quelli che iniziano l'avventura coloniale, come l'Italia e la Germania. L'occupazione dell'Africa da parte dei francesi inizia da Algeri nel 1830. Crispi occupa la Tunisia nel 1881.direttrici dell'espansione sono diverse: l'Inghilterra, sembra muoversi in una direttrice diversa rispetto alla Francia e quindi gli stati non sembrano disturbarsi. Nel 1898, queste due direttrici si contrano a Fashoda, e il pericolo sembra imminente, in realtà Francia si ritira e gli viene riconosciuta una sfera di influenza in Africa occidentale, in particolare in Marocco. Nel 1904 viene firmato l'ente cordiale tra i due paesi ed anche nel tentativo di porre un argine all'espansionismo tedesco che si è immesso nel gioco. L'Africa era tutta conquistata in un tempo relativamente breve. Il controllo politico e economico di terre lontane ha da sempre caratterizzato la storia occidentale, ma nel corso del 800 si tratta di annessioni per lo più mano militari caratterizzate da forte violenza. Imperialismo = banco di prova dei totalitarismi del 900.

Diano rappresentanza politica ai cosiddetti esclusi; ma tutto ciò conosce un limite, poiché è legittimo solo nello stato nazionale. Nelle colonie queste concessioni non sono neppure considerate, esistono ancora i sudditi e i servi e non c'è costituzionalismo. Anche perché costruirebbe un rischio: infatti nel momento in cui si proclama la libertà si apre un ventaglio di richieste di maggiore libertà. Tant'è che nella fase della decolonizzazione a guidare i processi di decolonizzazione saranno le elites coloniali, che erano occidentalizzate e avevano studiato in Europa, e dunque conoscevano la libertà e il costituzionalismo.

In un mondo che ha esportato nei vari paesi europei questo slancio per la libertà e l'uguaglianza sociale, come si può giustificare tutto questo?

Idea della missione civilizzatrice: cioè l'idea che questo spostamento non abbia (come in realtà ha) alla base

interessi economici notevoli, mai che questo esperimento di conquista sia l'espressione di uno slancio umanitario da parte di una civiltà superiore e civilizzata. E questa è la traduzione anche letteraria dell'imperialismo. Nella letteratura addirittura nasce il genere del romanzo coloniale, che trova la sintesi in una poesia intitolata "il fardello dell'uomo bianco", l'idea che il mondo civilizzato abbia questo dovere nei confronti del resto del mondo, impegnandosi in un'opera di civilizzazione laddove a luce del progresso non è arrivata, e fardello nella misura in cui, secondo questa mentalità che tende a giustificare l'imperialismo, è un peso. A proporre una visione diversa dell'imperialismo, che rende invece più evidenti le differenze, è il romanzo di Conrad "heart of darkness" del 1889 che racconta l'esperienza da parte del re del Belgio Leopoldo II, dell'annessione del Congo.

latenebra non è il paese africano, ma quella che il colonizzatore porta con sé, la scia di sangue e violenza, e l'idea che questa superiorità con cui si legittima all'annessione non esista. Quando parla delle tenebre che l'europeo porta in Africa attraverso la violenza, descrive questa corruzione degli europei che diventano sempre più sanguinari; in realtà nel descrivere questa degenerazione di coloro che fanno parte della spedizione è come se lo facesse cadere in uno stato di primitiva barbarie e li descrivere come se fossero dei sanguinari capi di tribù indigeni. Dunque se da una parte c'è la volontà di gettare il velo rispetto alla dominazione imperialista, dall'altra questa incapacità di uscire completamente dello schema dà la misura di quanto questa mentalità fosse profondamente radicata. Queste differenze tra colonizzati e colonizzatori, non sono esclusive dell'ottocento, ma.erano percezioni presenti già dagli albori del colonialismo: già da Colombo, che aveva subito messo in gioco una doppia lettura dei selvaggi, che da una parte erano identificati come bambini immaturi, piccoli uomini bianchi, ch
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Publisher
A.A. 2021-2022
79 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cristina2303. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze Storiche Prof.