Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 93
Storia contemporanea Pag. 1 Storia contemporanea Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 93.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia contemporanea Pag. 91
1 su 93
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

LO SPAZIO VITALE

L’IDEOLOGIA NAZISTA

A differenza dell’ideologia fascista, un elemento centrale nella dottrina nazista era quello del

razzismo e antisemitismo.

Secondo Hitler i concetti di razza e nazione erano sovrapposti. Il concetto di razza era però

quello più importante.

La peggiore delle razze, secondo Hitler, era quella senza patria che come un parassita

corrompe la razza pura. Gli ebrei erano considerati un gruppo senza patria che avevano la

colpa della sconfitta della Germania nella Prima guerra mondiale. L’antisemtismo in

Germania era presente già a fine dell’Ottocento, legato al pregiudizio Cristiano nei confronti

del giudaismo. La persecuzione e l’odio furono condotti contro tutti gli ebrei, a prescindere

dalla professione della fede.

Nel 1934, con le Leggi di Norimberga, furono vietati i matrimoni tra ebrei e non ebrei, si

impedì agli ebrei di accedere a certe professioni e colpivano la stirpe ebraica, L’atto primo

della violenza si ebbe nel novembre del ‘38 nella cosiddetta Notte dei cristalli.

Oltre alle razze parassite, c’erano i “diversi”: disabili, rom, omosessuali e testimoni di Geova.

L’eugenetica fu uno degli aspetti fondanti del razzismo hitleriano inteso come miglioramento

della stirpe.

INTERPRETAZIONI DEL NAZISMO

I tedeschi hanno rimosso il loro passato fino agli anni ‘70 e ‘80. Le due grandi intepreteazioni

sul regime nazista furono:

- intenzionalisti che attribuiscono il ruolo centrale a Hitler dello sterminio come piano

organizzato sin dalle origini;

- funzionalisti o strutturalisti, lo sterminio non era stato programmato sin dall’inizio,

ma in relazione alle circostanze della guerra.

IL QUADRO INTERNAZIONALE

Nell’assetto internazionale del periodo tra le due guerre abbiamo una divisione periodizzante: il 1933.

Gli anni ‘20 furono caratterizzati dal tentativo di stabilizzare l’assetto di Versailles del 1919. In questa

difficile strada di stabilizzazione, protagonisti furono Gustav Stresemann (Repubblica di Weimar),

Austen Chamberlain (GB) e Aristide Briand (FRA). All’inizio, gli USA si fecero patrocinatori di un

accordo per limitare gli armamenti da guerra. La Francia cercò di allearsi con i paesi dell’Europa

centrale e orientale in funzione anti-tedesca e per espandere la propria influenza economica e

commerciale.

Il problema maggiore del dopoguerra furono i problemi finanziari. Gli USA pretendevano la

restituzione dei beni prestati ai paesi europei. Prima di saldare i debiti con gli USA, la Francia esigeva

il pagamento dei danni di guerra della Germania. La situazione era resa instabile da problemi di tipo

economico-finanziario. Nel 1923 vi fu una grave crisi diplomatica che rappresentò una svolta verso la

stabilizzazione. La Francia e il Belgio, non ricevendo la quota dalla Germania occuparono la zona

industriale della Ruhr. La GB si oppose e nasce una crisi internazionale e per la Germania.

Stresemann abbandona la resistenza passiva e inizia a negoziare con il governo francese e la

mediazione del governo inglese. Questa azione di Stresemann culminò fu il Patto di Locarno, 1925,

dove la Germania accettò due delle condizioni del Trattato di Versailles: la smilitarizzazione della

Renania e l’intangibilità delle frontiere con Francia e Belgio. Mussolini e Chamberlain si fecero garanti

dell’accordo.

Nel 1926 la Germania venne ammessa nella Società delle Nazioni. Furono rivisitati le riparazione della

Germania con il Piano Dawes 1924 e il Piango Young 1929. Nel 1928 viene firmato il Patto

Briand-Kellogg, che andava a ribadire la linea di Wilson che escludeva la guerra per risolvere contese

internazionali.

La prima incognita era l’Unione Sovietica di Stalin, il quale aveva scelto l’isolamento antagonistico e il

Comintern che aveva il potere di influenzare la politica degli altri paesi che minacciava una rivoluzione

globale. Stalin era rimasto deluso dal fatto che a Locarno non si fosse parlato dei confini orientali della

Germania.

Un altro problema fu la trasformazione, in senso autoritario, di vari paesi. La presenza di regimi

autoritari rappresentarono dei probabili focolai.

La goccia che fece traboccare il vaso fu la crisi del 1929 con il crollo della Borsa americana che

produsse il fallimento di imprese e banche negli USA. In Europa nasce una nuova ondata di

nazionalismo e protezionismo.

Comincia a delinearsi una contrapposizione ideologica tra diversi modelli politici: il fascismo italiano,

il comunismo sovietico e le liberal democrazie europee. Mussolini, nel 1929, inizia a delineare una

contrapposizione ideologica tra le nazioni plutocratiche (USA, FRA e GB) e le nazioni proletarie (ITA,

JPN e GER).

Nel 1931, il Giappone, invade la Manciuria, regione cinese. Il governo Cinese si appella alla Società

delle Nazioni che sanziona solo economicamente il Giappone. Un anno dopo completa la conquista

della Manciuria e nel 1937 invase altri territori della Cina.

L’ascesa al potere di Hitler nel 1933 segnò la svolta definitiva rispetto all’ordine internazionale, che si

inserì in un contesto più ampio indirizzato al rifiuto e al cambiamento dell’ordine del 1919,

revisionismo (ITA, GER, JPN). Un’altra causa del disfacimento europeo fu la risposta debole data ai

revisionismi da parte della Società delle Nazioni, con la politica dell'appeasement.

La guerra civile spagnola fu un altro elemento che portò a uno squilibrio dell’assetto europeo. Fu uno

scontro ideologico e militare tra fascisti e antifascisti.

Tra le tre potenze revisioniste si venne a creare un’alleanza. Hitler, tra il 1935 e il ‘36, avvia il riarmo,

reintroduce la leva militare e occupa la Renania, violando così gli accordi non territoriali di Versailles.

La violazione fu grave, ma la risposta delle altre potenze non fu forte. In questo quadro di rottura

dell'ordine europeo ebbe una grossa responsabilità Mussolini che decise di invadere l’Etiopia, unico

Stato sovrano dell’Africa. La risposta della Società delle Nazioni fu una semplice sanzione economica.

L’avvicinamento tra Germania e Italia si ebbe con la visita di Hitler nella penisola, e nell’ottobre del

1936, Mussolini parlò della nascita di un’Asse Roma-Berlino, dichiarazione informale.

Un’alleanza formale si ebbe nel 1937, che le potenze revisioniste mascherarono come alleanza

anticomunista, che prese il nome di Patto Anticomintern.

Nel 1934 in Francia e Gran Bretagna si capì che anche il fascismo, come il comunismo, rappresentasse

una minaccia globale ai valori liberali e alla stabilità dell’assetto europeo e internazionale. Questo fece

emergere l’antifascismo come un valore o ideologia, trasversale agli schieramenti e prioritario.

Anche il Comintern votò l’abbandono della linea del social-fascista e invitava i partiti comunisti con i

partiti socialisti e liberali in funzione antifascista. Queste alleanze furono chiamati Fronti Popolari,

ovvero alleanza tra partiti comunisti, socialisti e liberali. Il primo esperimento di questa coalizione si

ebbe in Francia e Spagna nel 1936.

La guerra di Spagna è stata un’anticipazione della contrapposizione tra fascisti e antifascisti, per

abbattere il governo eletto. Di fianco ai fascisti spagnoli entrarono in aiuto Italia e Germania. Francia

e GB invece, non intervennero.

In politica estera, l’orientamento delle potenze europee fu di intraprendere una via cauta, in quanto il

nemico principale era l’URSS. La strategia di pacificazione della GB e Francia prese il nome di

appeasement, strategia fondata sulla volontà di accordare le richieste di Hitler, accettando la

Germania nazista come interlocutore più affidabile dell’URSS.

In Francia c’erano governi instabili e una crescita di movimenti di ispirazione fascista. I Francesi. sul

loro confine orientale, avevano costruito una lunga fortificazione, linea Maginot.

La GB non aveva ricominciato il riarmo in previsione di una guerra. In GB vi fu una crisi costituzionale

nel 1936, con l’abdicazione del re Edoardo VIII. Gli USA avevano ribadito la scelta isolazionista,

Neutrality act.

Forte della linea intrapresa dagli occidentali, Hitler violò anche le clausole territoriali di Versailles,

con l’Anschluss dell’Austria nel marzo 1938.

L’ulteriore rivendicazione di Hitler fu la rivendicazione dei territori dei Sudeti. Si tenne una

conferenza a Monaco tra Germania, Italia, Francia e Gran Bretagna. Non furono consultati il governo

Cecoslovacco e l’URSS. Alla fine accordarono l’annessione dei Sudeti alla Germania.

Nel marzo 1939 la Germania occupa l’intera Cecoslovacchia e termina la politica dell'appeasement da

parte di Francia e GB. L’Italia porta avanti il programma di espansione occupando l’Albania. Nel

maggio 1939 si formalizza in un’alleanza militare tra Germania e Italia che prende il nome di Patto

d’Acciaio. Francia e GB diedero rassicurazioni al governo polacco. Hitler fece interlocuzioni con gli

occidentali e con Stalin. Per evitare una possibile invasione da parte dei francesi e dei russi stipulò il

Patto di non aggressione Molotov-Ribbentrop.

A fare gola a Stalin fu il protocollo segreto che prevedeva che in caso di guerra avrebbero attaccato la

Polonia dividendola in due.

SPAGNA ANNI 20-30

La Spagna si trovò ad affrontare problemi sociali ed economici uguali a quelli dei paesi reduci dal

conflitto mondiale.

Era un paese arretrato in campo agricolo e sociale. Vi erano profonde divisioni sociali e due soggetti

potenti e ultraconservatori, extra politici, la Chiesa e l’esercito. A questo si aggiunsero i movimenti

anarchici e separatisti.

All’inizio degli anni ‘20, il sovrano, diede il compito al generale Miguel da Rivera di riportare la

stabilità.

Nel 1930 de Rivera viene sfiduciato e finisce la dittatura. Nel 1931 le forze repubblicane liberali

vincono le elezioni. Alfonso XIII lasciò il paese senza abdicare e venne proclamata la Repubblica,

viene varata una Costituzione democratica e progressista, viene introdotto il suffragio universale. I

primi partiti fanno riforme innovatrici che colpiscono i centri di controllo tradizionali.

GUERRA FREDDA

L’assetto che caratterizzò l’Europa dagli anni ‘40 fino alla Caduta del Muro di Berlino fu determinata

dalla collocazione degli eserciti di liberazione (chi ha liberato cosa) e dalle decisioni prese alla

Conferenza di Yalta, febbraio 1945: denazificazione e occupazione GER, dichiarazione dell’Europa

Liberata, Costituzione dell’ONU, riconoscimento da parte USA dell’Europa orientale come sfera

d’interesse dell’URSS.

1. La prima decisione fu quella di creare un’organizzazione sovranazionale di stati per gestire le

crisi internazionali con poteri più ampi di quelli della Società delle Nazioni

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
93 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher FreRicu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Guazzaloca Giulia.