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FANTASY HORROR

H.P.Lovecraft (1890-1937, Providence), seguace di Poe e influenzato dalla tradizione gotica, pubblica su riviste specializzate le sue storie di orrore e di fantascienza, raccolte in volume solo dopo la sua morte. Alcuni titoli sono "I sogni nella casa delle streghe" (The dreams in the witchhouse, 1932), "Il richiamo di Chthulhu" (The call of chthulhu, 1929). Lovecraft verrà considerato il fondatore del genere "fantasy" (cui nel dopoguerra darà impulso J.R.R. Tolkien).

SPY STORY

Da una costola della detective story nasce la spy story, l'unica differenza tra i due generi è che al posto del detective c'è l'agente segreto. A.C. Doyle crea un punto di riferimento con "L'avventura dei progetti Bruce-Partington", dove sono già presenti in nuce gli elementi fondamentali del genere: un segreto che riguarda le scoperte scientifiche e militari, la guerra o...

destabilizzazione che si profila, l'avversario politico come simbolo del Male. Fino alla fine degli anni '30 domina una spy story in cui prevale l'avventura "meravigliosa": evidente nell'inglese J. Buchan (che tral'altro, nel 1915 con I trentanove gradini, fornirà un esempio emblematico del tema fuga/inseguimento) e l'americano John P. Marquand. Cocktail di violenza e avventura sono invece i romanzi di Peter Cheyney (Londra 1896-1951).

NARRATIVA PER L'INFANZIA

Tra le due guerre la produzione per l'infanzia è sostanziosa. Viene scritta una serie di libri che si aggiungono ai 'classici' per l'infanzia borghese. Dalla Francia proviene il Piccolo principe di Saint-Exupéry, tutt'ora considerato un capolavoro nel suo genere. In Italia

http://win.girodivite.it/antenati/xx2sec/_bertell.htm importante è la produzione di Luigi Bertelli (Firenze1858-1920). Tra le sue pubblicazioni per l'infanzia, in cui fondefelicemente propositi didascalici e umorismo, ci sono Il giornalino di Gian Burrasca (1912) brioso 'diario' di un ragazzo vivacissimo e un po' ribelle, il notevole racconto Ciondolino (1895), e il libro in versi Lastoria di un naso (1915). Bertelli, che usa lo pseudonimo di Vamba (il nome del buffone dell'Ivanhoe di Scott), fonda anche un settimanale per i piccoli destinato a divenire celebre in Italia, “Il giornalino della domenica”. Proprio sul “Giornalino” Vamba pubblica in 55 puntate, trail 1907 e il 1908, Il giornalino di Gian Burrasca che poi uscirà in volume nel 1912. Gian Burrasca non è solo uno che ne combina di tutti i colori per semplice ribellismo, è uno che trae le conseguenze dei discorsi degli adulti, ciò per cui

Gli adulti appaiono nella loro realtà ipocrita e disonesta. Valore più didattico hanno le biografie romanzate di Luigi Ugolini (Firenze 1891-1980), scrittore del gruppo di "Nuova Antologia", egli dedica il suo lavoro al pubblico dei più giovani lettori, i ragazzi, soprattutto con una serie di biografie romanzate degli "eroi" culturali e storici italiani: da quella dedicata a Galileo Galilei a Torquato Tasso. Le sue biografie romanzate verranno molto apprezzate per freschezza narrativa e valore educativo.

IL FUMETTO

Il fumetto, a partire dal 1917, raggiunge la sua età adulta. Punto di riferimento rimangono gli Stati Uniti, ma anche in Europa la produzione non si limita alle traduzioni, ma dà vita a racconti e autori capaci di autonoma anche se ancora timida efficacia.

Negli Stati Uniti appartengono alla nuova generazione di autori di fumetto Pat Sullivan, ideatore

nel 1917 del gatto Felix (in Italia: MioMao), e Elzie Crisler Segar, ideatore di Popeye (Braccio di ferro) nel 1929. Il periodo dagli anni Venti all'inizio della Seconda Guerra Mondiale rappresenta sicuramente un periodo d'oro: nel 1929 nasce il primo fumetto di fantascienza, Buck Rogers, di Dick Calkins. In questi anni anche il western approda al fumetto con "Young Buffalo Bill" di Harry F. Oneil. Nel 1928 nasce a Walt Disney l'idea di un nuovo personaggio: avrebbe dovuto chiamarsi Mortimer Mouse, si chiamerà invece Mickey Mouse (Topolino) e diverrà il topo più famoso della storia del Novecento. Topolino, nato per il cinema d'animazione, approda sulla carta stampata nel 1930. Negli anni Trenta vengono rivalutate anche le strips di azione, ne sarà prototipo il bimbo abbandonato nella natura.

Selvaggia e allevato dagli animali amici: il personaggio di Tarzan, creato per la narrativa da Edgar Rice Bourroghs, verrà disegnato prima da Harold Foster, poi da Burn Hogart.

Del 1931 è Betty Boop, di M. Fleischer: sarà proprio Betty Boop a fare da trait-d'union tra il fumetto su carta e il cinema d'animazione.

Il fumetto continua a essere pubblicato come supplemento domenicale sui quotidiani USA.

Nasce, sempre negli anni Trenta, il comic book, mensile dal formato ridotto che accoglie, tra le sue pagine a colori, le mirabolanti avventure di vecchi e nuovi personaggi, quali eroi ed eroine dotati di poteri sovrannaturali, che incarnano i sogni di evasione di grandi e piccini.

Con l'entrata in guerra degli Stati Uniti, i fumetti diventano anche strumento di propaganda, dando modo ai loro autori di prendere posizione.

I personaggi che nascono in questo periodo portano in primo piano un fumetto definibile "ultrapatriottico" (Captain Marvel) e simboleggiano

la produzione viene interrotta e il giornale viene sospeso. Nel dopoguerra, nel 1949, Topolino viene ripreso da Mondadori e diventa un successo duraturo. Nel frattempo, nel 1932, viene pubblicato il primo numero di "L'Avventuroso", un periodico che presenta storie a fumetti di avventura e azione. Tra i personaggi più famosi che appaiono su questa rivista ci sono Tex Willer, Zagor e Mister No. Negli anni '50 e '60, il fumetto italiano vive un periodo di grande successo, con la creazione di nuovi personaggi come Diabolik, Alan Ford e Dylan Dog. Questi fumetti diventano molto popolari e contribuiscono a consolidare il mercato italiano del fumetto. Negli anni successivi, il fumetto italiano continua a evolversi, con l'introduzione di nuovi generi e stili. Oggi, l'Italia è ancora considerata uno dei paesi più importanti nel campo del fumetto, con numerosi autori e opere di grande successo.

deciderà di produrre in proprio, usando disegnatori italiani; tra essi c'è anche Antonio Rubino. Sono storie e personaggi tanto convincenti che, alla fine del conflitto, vengono accettati dalla Walt Disney Corporation.

LA DETECTIVE STORY: IL GIALLO

Il genere poliziesco non è di origine italiana, anzi, in Italia per molto tempo questo genere non riesce ad acquistare una specifica identità, indipendente dai modelli stranieri, soprattutto americani e inglesi.

Agli albori la narrativa poliziesca italiana esiste, infatti, quasi esclusivamente in traduzione, tanto che, per un lungo periodo, i romanzi scritti da autori italiani vengono pubblicati con pseudonimi americani o inglesi e sono scritti in una lingua standardizzata, simile a quella delle traduzioni.

Il romanzo poliziesco si chiama "giallo" solo in Italia: nell'estate del 1929 l'editore Mondadori decide di dar vita a una nuova collana di romanzi polizieschi e ne pubblica i primi quattro volumi;

gli autorisono l'americano Van Dine, l'inglese Edgar Wallace, l'inglese Anne Katherine Green, che sarà la prima a definire un suo romanzo come una "detective story", e nientemeno che Robert -Luis Stevenson. In questo periodo c'è l'uso che un editore distingua i contenuti delle sue pubblicazioni diversificando i colori delle copertine. Mondadori ha già tre collane caratterizzate dal colore: i libri azzurri riservati alla narrativa italiana, il libri verdi per la storia romanzata, i libri neri dedicati a storie cupe e tristi. Per la nuova serie poliziesca sceglierà un bel colore giallo. Il poeta Leonardo Sinisgalli, nel 1929, recensirà i quattro volumi, definendoli "romanzi gialli", soprattutto per i loro contenuti; da quel momento in poi, in Italia, romanzo giallo significherà romanzo poliziesco. I modelli adottati dagli scrittori italiani di gialli sono quelli che poi diverranno gli autori dei grandi classici.

polizieschi come: Edgar Wallace (creatore del soggetto di un film destinato a rimanere famoso: King Kong), Agatha Christie, S.S. Van Dine (W.H. Wright), ideatore del gentiluomo-detective Philo Vance, presente ne La strana morte del Signor Benson (1926), Ellery Queen (pseudonimo in realtà di due scrittori, F. Dannay e M.B. Lee), anche protagonista, fin dal 1929, dei suoi polizieschi, Rex Stout, ideatore del famoso personaggio di Nero Wolfe, Raymond Chandler, autore di libri che attraverso l'incorruttibile investigatore privato Phil Marlowe.

esprimono una tragica visione della vita, Dashiell Hammett, coi suoi famosi romanzi, tra cui Il falcone maltese (The maltese falcon, 1930) e Georges Simenon, creatore del celebre commissario Maigret. I primi scrittori italiani a cimentarsi col romanzo poliziesco sono, negli anni che vanno dal 1930 al '35, Edoardo Anton, Guido Cantini, Alessandro De Stefani, Guglielmo Giannini, Giuseppe Romualdi, Vincenzo Tieri, Alessandro Varaldo, Ezio D'Errico, Augusto De Angelis. L'immediato successo dei romanzi gialli in Italia è incontestabile, tanto che la collana mondadoriana sarà costretta a sdoppiarsi nei gialli "toutcourt" e nei "gialli economici", formato fascicolo, che costa.
Dettagli
Publisher
A.A. 2005-2006
91 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia Contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze Storiche Prof.