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Napoli

Tra cui la strategia matrimoniale, facendo unire la sorella Giovanna con Ferrante, si alleò con il

papa, e condusse varie guerre contro i francesi che lo portarono alla definitiva conquista

del regno nel 1503.

Una battaglia importante fu quella di Cerignola dove la Spagna affermò la sua supremazia

sulla Francia.

La conquista avviene nella giornata di Garigliano il 28 dicembre 1503 quando le truppe

spagnole colsero di sorpresa quelle francesi. Quando nel 1506 Ferdinando il Cattolico sbarcò

al Molo Grande di Napoli venne accolto con grandi feste e cerimonie dal popolo, poiché il

suo obiettivo era quello di creare una nuova monarchia che intendeva rispettare le

autonomie e le leggi tradizionali. Con Ferdinando Napoli quindi aveva una dimensione

portuale strategica, era una capitale politica e amministrativa ed era un centro di

vita intellettuale.

Ferdinando cerca di creare un regno equilibrato riconoscendo i privilegi della capitale ed

evitando gli accumuli di potere tra i differenti ceti.

Inoltre Ferdinando nominò due viceré che dovevano prendere il comando del regno in sua

assenza: Giovanni D’Aragona e Cardona, i quali doveva promuovere lo sviluppo e

l’integrazione del regno.

Dopo Ferdinando il Cattolico sale al trono Carlo V, figlio di Filippo d’Asburgo e Giovanna di

Spagna,il quale prima di diventare re si chiamava Carlo I nel 1530 con l’incoronazione

imperiale(le tre corone sul capo, quella d’argento per il regno germanico, di ferro per il regno

di Lombardia e d’oro per l’impero di Roma).

Carlo V diventa sovrano e imperatore di un grande impero poiché eredita i regni

germani dal padre e la corona spagnola dalla madre. Egli era nativo di Gande, non aveva una

corte fissa e aveva un animo da guerriero infatti intraprendeva molte guerre per l’Italia contro

i Turchi.

L’impero di Carlo V era unitario da un lato grazie alla Spagna, da un altro era frammentario

poiché i territori germanici erano divisi in principati. Due famiglie che finanziarono le elezioni

di Carlo V furono i Fhurer e i Welser che erano importanti e convinsero molte persone a

eleggerlo.

Nel momento in cui viene eletto, Carlo V cerca di ottenere consensi da parte di tutti,

rieleggendo anche il Cardona come viceré. Inizialmente egli non ottiene simpatia da parte del

popolo poiché non accoglie le loro richieste, successivamente i consiglieri gli faranno capire

che per essere un buon sovrano dovrà adottare una strategia a favore del popolo. Il suo

più importante consigliere fu Gattinara che lo aiutò a creare un grande impero universale, la

cui fama si diffuse in tutta Europa.

Nel 1536 Carlo arrivò a Napoli e si proclamò garante di privilegi.

Nel 1550 Carlo V abdicò, e una parte della sua eredità andò al fratello Ferdinando

d’Asburgo, il quale acquisì l’Austria, Boemia e Ungheria. Mentre un’altra parte andò al figlio

Filippo II che acquisì gran parte del regno, ovvero i territori italiani(Milano,Napoli,Sicilia e

Sardegna), la Spagna, i Paesi Bassi meridionali e i territori americani. Quindi ora il regno è

diviso in due parti.

Filippo II era molto diverso dal padre che era un sovrano itinerante.

Nel 1544 Filippo II aveva dovuto accettare un matrimonio combinato dal padre Carlo V,

con la cugina Maria del Portogallo che, pur morendo di parto, gli aveva dato l'erede Don

Carlos. Successivamente sposerà Maria Tudor per cercare un’alleanza con l’Inghilterra

contro la Francia. Quando poi morì il padre Filippo II firmò la pace con la Francia. Filippo II

invece ha una sede fissa a Madrid e sposta il baricentro del regno nella Castiglia, infatti il suo

impero si focalizza soprattutto sulla Spagna.

Egli vuole fare della Castiglia una regione guida del regno, infatti egli darà vita ad un

processo di Castiglianizzazione che investirà l’economia e la politica del regno. La relazione

che c’è tra l’Italia spagnola e questo paese guida è l’interdipendenza . L’Italia per il

sovrano svolge delle funzioni strategico militari ed economiche. Le prime sono legate

alla difesa imperiale. Secondo la teoria dei Bastioni di Riley le province più esterne devono

proteggere quelle più interne. Per quanto riguarda le funzioni economiche, la Sicilia si

occupa della produzione della seta.

Filippo II vuole cercare di creare un regno unito, ma non ci riuscirà a causa della sua cattiva

politica.

Inoltre egli è molto più sensibile e acculturato che apre nuovi orizzonti al regno, infatti è

un sovrano successivamente guarderà verso l’Atlantico. Infatti nel 1580 conquisterà il

Portogallo per avere un maggiore controllo sull’oceano.

Filippo secondo per combattere i Turchi cerca di potenziare la flotta spagnola

Nel 1560 ci fu uno scontro con i Turchi a Gerba dove la Spagna venne sconfitta.

Nel 1571 ci fu la battaglia di Lepanto tra le flotte dell’impero ottomano e quelle della Lega

Santa che vide la vittoria di quest’ultima, infatti questa battaglia è la fine del complesso di

inferiorità della cristianità.

La flotta spagnola per meglio combattere i turchi si stabilisce a Messina, la quale viene

anche abbellita. Anche Cervantes fa parte di questa flotta che da Messina si prepara per

andare a Lepanto. Poi Cervantes viene catturato dagli ottomani e imprigionato.

Dopo 10 anni di lotte tra gli Spagnoli e gli Ottomani che si contendevano il Mediterraneo,

queste potenze spostarono il loro sguardo sull’Atlantico che stava diventando la rotta

commerciale più ambita. Solo che gli Spagnoli si dirigono verso ovest e conquistano il

Portogallo, mentre i Turchi verso EST poiché avevano una guerra contro la Persia.

Intorno al 1580 i Pirati e i corsari invadono il Mediterraneo.

Filippo II vuole creare unità religiosa e politica.

L’errore di Filippo II era quello di volere la purezza del sangue quindi cacciò dal paese tutti i

Mori e gli Ebrei, infatti l’economia spagnola calò poiché gli ebrei erano abili lavoratori.

Nel 1555 ci fu la Pace di Augusta con la quale il principe poteva scegliere la sua religione

mentre i sudditi dovevano sottostare alla religione scelta dal sovrano.

Alcuni principi abbandonano la religione cristiana di roma per impossessarsi dei beni della

chiesa, in Inghilterra Enrico VIII diventa capo della chiesa anglicana e acquisisce beni e terre.

Per quest’obbligo di religione tutti i protestanti andarono nei Paesi Bassi Settentrionali

dove c’era la libertà di culto e si affermavano le idee di tolleranza di Calvino e Lutero.

Calvino mette al primo posto il lavoro che è il motore della società, infatti i paesi protestanti

diventano più ricchi come l’Olanda e l’Inghilterra, mentre i paesi cristiani rimangono con le

loro idee arretrate.

Lutero: credo quindi sono

Calvino: agisco quindi credo

I Paesi Bassi meridionali e settentrionali erano in lotta per le guerre di religione,

infatti nei Paesi Bassi meridionali c’era la corona spagnola con Filippo II e con capitale Anversa

dove c’era l’obbligo di seguire il culto del sovrano. Mentre la capitale dei Paesi Bassi

settentrionali era Amsterdam che diventa una nuova rotta commerciale insieme

all’Inghilterra, insomma si sviluppa sempre di più poiché molti pretestanti che stavano a sud

emigrarono a nord per poter professare la proprio religione.

La governatrice Margherita d’Asburgo non riesce a mettere pace tra le due fazioni in lotta,

così il sovrano spagnolo manda nei Paesi Bassi il Duca d’Alba a governarvi con il Pugno di

Ferro nel 1566. In quegli anni si registrò il saccheggio di Anversa per soffocare le rivolte

della città.

Quindi riesce a riappropriarsi dei Paesi Bassi meridionali ma essi sono in decadenza poiché la

maggior parte della popolazione si dirige verso quelli settentrionali e verso l’Olanda e

consentono lo sviluppo sempre maggiore di Amsterdam.

Nel 1559 ci fu la pace di Chateau Cambresis che pose fine alle continue lotte tra Francia e

Spagna iniziate da Carlo V.

Filippo II avvia una guerra contro l’Inghilterra poiché vi voleva instaurare il cattolicesimo e

poiché si contendevano i commerci sull’Atlantico. Filippo II quindi, cercò di reagire allo

smembramento progressivo dell'impero, organizzando una crociata contro i protestanti inglesi

(anglicani), che, guidati dalla regina Elisabetta, volevano controllare l'Atlantico.

Ma la spagna venne sconfitta dall’Inghilterra nel 1588, infatti i grandi e pesanti galeoni

dell’invincibile armata vennero sconfitti dalle snelle e veloci navi inglesi le quali avevano

più mobilità.

Questa fu la fine delle mire espansionistiche di Filippo II in Europa.

Dopo la sconfitta dell'Invincibile Armata, Filippo II vedeva svanire il suo sogno di egemonia

continentale.

Intanto l’Olanda e l’Inghilterra si sviluppavano sempre di più. L’Olanda inizia ad avere un

posto politico nella scena politica internazionale nel 500. Infatti in essa si rifugiano tutti coloro

che scappavano dai paesi bassi meridionali per professare liberamente le propria religione,

poiché l’Olanda è uno stato molto tollerante. Essa prese il nome di Repubblica delle province

Unite d’Olanda.

Il viceré

Il viceré è una sora di Alter ego del sovrano, in assenza del quale prende il controllo sul

regno.

Il più importante fu il viceré Pietro di Toledo, che ebbe l’incarico negli anni 30 del 500. Egli

fece un radicale riassetto urbanistico e divise la città mediante una strada che oggi porta il

suo nome. Ristrutturò tutta la città e diede vita ai quartieri spagnoli. Egli cercò di consolidare

il dominio spagnolo.

Successivamente nel 600 un viceré importante fu il conte di Lemos che cercò di riordinare il

disordine finanziario che si era creato negli anni precedenti.

Napoli, una capitale dell’impero

Napoli tra il 500 e il 600 diventa una grande capitale e registra un grande aumento

demografico.

Si registra un grande flusso migratorio dalle province verso al capitale attratti da ciò che può

offrire un grande centro urbano, soprattutto dal Cilento, Calabria, Cava, costiera

sorrentina e amalfitana. Giulio Cesare Capaccio testimonia questo evento nella sua

opera: il forastiero.

Mentre tra le province più popolate vi era la Basilicata.

A Napoli c’erano molte manifatture come quelle della seta, lana, velluto e damasco.

A Napoli la popolazione si distingueva soprattutto in tre classi sociali: nobili, clero e plebe.

Il clero stava aumentando sempre più grazie ai privilegi e benefici che gli erano stati inferiti,

come il consolidamento delle fortune patrimonia

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lulussa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Mafrici Mirella Vera.