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La signoria cittadina

La storiografia intende con signoria cittadina una situazione nella quale un individuo esercita un'influenza politica molto forte all'interno di una città, è in grado di determinare le decisioni all'interno della società, sostanzialmente il dominio di uno solo. La questione dell'affermazione delle signorie nei comuni cittadini è molto complessa e ha subito un'evoluzione radicale negli ultimi decenni da parte della storiografia, il modo in cui la storiografia descrive la signoria cittadina è molto cambiata negli ultimi anni per una serie di motivi.

Prima si aveva l'idea che l'affermazione di un signore in una città determinasse la fine del comune. Il modo in cui la storiografia ha letto a lungo la signoria è molto influenzato dalla politica odierna, veniva considerata come una dittatura che metteva fine alla democrazia comunale, altri hanno sostenuto che il mondo comunale era caratterizzato da...

una grande instabilità. Il signore sarebbe stato un elemento di pacificazione e unificazione in grado di dare una guida salda alla città ponendo fine ai conflitti cittadini, questa interpretazione è solita degli storici del periodo fascista. Oggi queste idee non sono più considerate valide, in generale è stata molto smitizzata la differenza fra comune e signoria, non sono due fenomeni contrapposti, i primi eventi signorili sono dell'inizio del 200 in piena fase comunale, fino agli anni 20-30 del 300 la signoria non è concepita come fortemente in contrasto col comune ma come una possibile soluzione all'interno della vita comunale. La città può scegliere di essere governata da un signore, ma questa scelta per un periodo che va dall'inizio del 200 agli anni 20-30 del 300 non è considerata definitiva, per questo gli storici parlano di reversibilità della signoria, è un alternarsi di regimi dinatura diversa che va avanti per molto tempo. Questi signori per lungo periodo ricoprono cariche di podestà o capitano del popolo o entrambe le cariche, e ci accorgiamo che sono signori dal fatto che invece che ricoprire questa carica per 6 mesi, le ricoprono per più tempo, 2 anni o 3 anni. Il passaggio fondamentale è che il signore riceva una legittimazione da parte del comune, viene eletto da parte del consiglio del comune. Questo sfumare dei confini tra comune e signoria, la signoria è un'esperienza che fa parte del comune, è ancora più accentuata se consideriamo il comune di popolo. In moltissime città la signoria non è un superamento del comune di popolo ma nasce contemporaneamente al comune di popolo, ci sono due tipi di città diverse: in alcune città, soprattutto nel centro Italia il popolo si afferma da solo, ci sono mercanti e artigiani che si organizzano nelle società di pedites e intorno alla metà.del 200 prendono il potere e si afferma il comune di popolo, main molte altre città del nord Italia il popolo si afferma in questa stessa fase, soprattutto negli anni 50 del 200il popolo si afferma insieme e grazie a un signore, il popolo sceglie come suo leader un membro di una famiglia nobile e lo sceglie perché si tratta di persone che hanno ampio seguito all'interno della nobiltà cittadina e anche un seguito nelle campagne, l'affermazione del popolo coincide con l'affermazione di questo leader come signore della città, si afferma un regime che è allo stesso momento signorile e di popolo, c'è un signore che ricopre la carica di rettore del popolo o podestà del popolo, ma questo signore si afferma grazie al consenso a supporto del popolo. Il popolo sostiene il signore contro i suoi nemici, ma il signore s'impegna a realizzare una politica di tipo popolare, prende le decisioni politiche volute dal popolo. I due

I casi più importanti sono quello di Martino della Torre, signore di Milano dagli anni '50 grazie al sostegno del popolo, e Mastino della Scala di Verona che instaura una signoria destinata a durare per moltissimo tempo. In questa fase è una signoria di popolo, cioè un signore che si afferma con il sostegno del popolo. Si creano dei regimi politici ibridi, sia di popolo che signorili, c'è sì un signore che prende la maggior parte delle decisioni politiche ma queste ultime sono volute dal popolo e riprendono la loro idea di politica. Negli anni '50 del 200 il popolo si afferma ovunque, in alcuni casi da solo in altri col sostegno di un signore. La grande espansione del fenomeno signorile avviene tra la fine del 200 e l'inizio del 300, alcune di queste signorie sono esercitate dagli angioini, che sono i re di Sicilia, esercitano signorie su Firenze e altre città toscane. A Firenze si alternano regimi di natura signorile ma rimane sempre il contesto di un

comune di popolo con ipriori al vertice, con gli ordinamenti di giustizia, le leggi antimagnatizie. L'ultima esperienza signorile che vive Firenze è quella di Gualtieri di brienne, duca di Atene nel 1342-3. Dopo questo momento Firenze non conoscerà più regimi signorili fino all'affermazione dei medici negli anni 30 del 400. L'unica città che non sembra vivere esperienze signorili è Siena, Pisa per esempio vive moltissime esperienze signorili ed è proprio un esempio tipico di questa mancata contrapposizione tra popolo e signoria perché Pisa diventa comune di popolo nel 1254 quando si affermano gli anziani del popolo, rimane un regime collegiale per molti anni poi vive una serie di esperienze signorili a partire da quella di Ugolino della Gherardesca. Le signorie dei Donoratico, Pisa è ininterrottamente governata dalle famiglie dei Donoratico o della Gherardesca, erano la stessa famiglia, famiglia di origine

Dell'aristocrazie territoriali, i Donoratico sono signori di Pisa dal 1316 al 1347, poi c'è la signoria di Giovanni dell'agnello che si afferma nel 1364, prima ritorna a un normale regime collegiale, poi c'è la signoria di Pietro gambacorta dal 1370 al 1392. Seguito da Jacopo da piano, poi c'è una breve signoria dei visconti di Milano e poi finisce la storia di Pisa comunale perché nel 1406 Pisa viene conquistata da Firenze. Pisa conosce una serie di signorie a partire dalla fine del 200 eppure Pisa è un esempio tipico di comune di popolo, cioè è uno dei regimi di popolo più solidi dell'intera Italia. Il signore collabora con le istituzioni cittadine e non si distanzia dalla tradizione popolare, nella maggior parte delle città quest'alternanza tra regimi di popolo e regimi signorili si conclude fra gli anni 20-30 del 300, pisa è estrema perché va avanti fino alla fine della

sua storia. Nelle altre città questi signori hanno titoli che richiamano il popolo, a volte capitano del popolo, rettore del popolo, titoli che fanno riferimenti nella loro denominazione al popolo. Nella maggior parte delle città comunali tra fine 200 e anni 20-30 del 300 si susseguono regimi signorili spesso alternati a un ritorno al regime senza signore nel contesto di un comune popolare. Un cambiamento importante s'inizia a vedere dagli anni 20-30 del 300 in molte città, da questo momento in molte città qualcosa sta cambiando, innanzitutto i regimi signorili cominciano a diventare più stabili, questa reversibilità, la signoria soprattutto nel nord italia questa reversibilità comincia a venire meno, questi regimi signorili cominciano a diventare più lunghi e ad inastizzarsi, cioè il potere tende a passare di padre in figlio mentre prima non era così. Nel momento in cui si diventa signore per diritto di nascita

c'è qualcosa che nella tradizione comunale non funziona più. Caso tipico è quello dei della scala di verona, questo non significa che venga meno la legittimazione da parte del comune, perché anche quando un signore è figlio o fratello del signore precedente in realtà c'è una legittimazione da parte del comune, il nuovo signore viene eletto all'interno del consiglio cittadino, la legittimazione consiste anche nel momento della dinastizzazione. A partire dagli anni 20-30 del 300 succede che progressivamente il signore comincia a controllare la vita all'interno dei consigli, gli spazi di reale partecipazione politica nelle città soprattutto del nord Italia diminuiscono sempre di più, c'è una trasformazione del potere. Poi piano piano a partire dagli anni 30-40 del 300 c'è una trasformazione culturale nelle forme di rappresentazione del potere molto forte, i signori dell'epoca

precedente erano moltorispettosi delle forme comunali ed erano invisibili dal punto di vista architettonico, avevano uno stiledimesso poiché non doveva entrare in conflitto con la tradizione comunale, negli anni 30-40 del 300 sipassa da un potere di radice comunale a un potere principesco in cui il signore fa cerimonie molto fastosecon queste esibizioni di grandezza e ricchezza. Dal punto di vista architettonico cominciano a costruirsigrandi palazzi mentre prima vivevano nel palazzo del comune. Si costruiscono grandi tombe monumentalied è un cambiamento radicale di linguaggio, questi signori cominciano ad usare un linguaggio di tipomonarchico, si riferiscono a loro stessi come dei re, e piano piano viene abbandonato il linguaggio politicodel popolo, sparisce la parola popolo, e i signori si chiamano capitano della città, difensore della città senzapiù alcun riferimento al popolo. Alla conclusione di questa evoluzione che comincia negli anni 20-30

inqueste città soprattutto del nord italia di fatto non siamo più di fronte alle forme comunali, ma siamo davanti a un principato, un principe che ha non solo delle forme di esercizio del potere sempre più autocratiche e a favorire solo i propri alleati e anche nelle forme politiche che non sono più quelle del comune ma sono sfarzose esibizioni di potere tipiche di un principe, è avvenuta quella che gli storici chiamano la mutazione signorile. Questo caratterizza solo alcune città del nord italia, non succede in toscana, in umbria, in toscana sono signorie del vecchio tipo. I cronisti del centro italia si accorgono di questa cosa e si fa riferimento alla scala di verona e ai visconti di milano come ai tiranni di lombardia. L'unica città che ha una vicenda un po' diversa e tende ad allinearsi a queste vicende è lucca, pisa firenze e siena non vivono queste esperienze, firenze e siena diventano repubbliche mentre pisa rimane.

Un comune di popolo. Quello che succede a partire dagli anni 30 del 300 i tiranni di Lombardia, soprattutto i della Scala e i Visconti, cominciano ad espandersi istituendosi signorie pluricittadine conquistando altre città del Veneto o della Lombardia. La loro signoria diventa sempre di più un principato, non è una città stato comunale.

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Publisher
A.A. 2020-2021
26 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giulia_180500 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di storia medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Poloni Alma.