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STORIA MEDIEVALE

BIBLIOGRAFIA E FONTI

Quando si cominciano delle ricerche, si vanno a vedere le bibliografie, ovvero gli elenchi dei libri.

Ci sono due modi per ricercare i libri:

  • ricerca cartacea nella biblioteca
  • ricerca via internet (spesso è un errore perchè le biblioteche hanno messo in internet le opere dagli anni '80 in poi).

La ricerca per titolo è a volte più efficace di una ricerca per autore.

Il sito base in Italia per cercare testi è quello nazionale ovvero www.sbn.it, questo sito consente di effettuare una ricerca, titolo o soggetto. Il sito è diviso in cinque parti: nella quarta (bibman), ci viene dato l'elenco delle biblioteche latine conservate in Italia; la quinta parte (manus) consente di visionare direttamente i manoscritti latini.

I manoscritti italiani dell'SBN si trovano anche all’estero nella British Library www.bl.uk, nella Biblioteque National de France (www.bnf.fr), nella Library of Congress con sede a Washington (http://catalog.loc.gov), nella European Library (http://www.theeuropeanlibrary.org/portal/index.htm).

Se vogliamo avere una garanzia sull’esistenza in commercio di libri e avere la possibilità di comprarli, si può consultare il sito www.internetbookshop.it.

Li possiamo trovare in lingua c’è il sito www.amazon.com/del.fr.

La questione è un pò più complicata per quanto riguarda i periodici, in quanto bisogna già conoscere i nomi dei periodici. Il sito http://acnp.cib.unibo.it/cgi-ser/start/it/cnr/tp.html.

Attraverso il sito dell’università di Firenze possiamo rintracciare riviste e periodici: www.retimedievali.it.

Un altro sito è www.istitutodatini.it che ci classifica come soggetto 'indici delle riviste'.

La ricerca la facciamo sulle testimonianze e la bibliografia ci viene d'aiuto.

Una fonte è una testimonianza, è tutto ciò che è entrato in contatto con l’uomo. Il carattere fondamentale della fonte è la sua vicinanza alla fonte: più è vicina alla fonte e più è attendibile.

Stabilita la vicinanza occorre stabilire la capacità del riformare la fonte: il cronista prende ciò che vuol prendere dei fatti e li narra a modo suo.

Bisogna verificare quanto di vero ci sia in questa fonte.

I resti sono gli elementi materiali della società, ovvero la parte archeologica.

Le fonti sono:

  • INTENZIONALI: create con l’intenzione che giungessero a noi (fonti scritte)
  • PRETERINTENZIONALI: fonti arrivate per caso, chi le ha prodotte non pensava di farcele arrivare (fonti archeologiche).

Attualmente le testimonianze si suddividono in:

  • SCRITTE, numerose e di diversi tipi
  • ORALI
  • MUTE o materiali.

FONTI SCRITTE

NARRATIVE: testimonianza che ci riferiscono di eventi storici, imprese di uno o più personaggi, città e imperi.

UNIVERSALI: annali e cronache scritte dall’origine del mondo fino all’epoca di chi scrive.

  • BIOGRAFIE: personaggi.
  • LIBRI DI RICORDI: commercianti ed artigiani ricordano cose avvenute in famiglia.
  • DOCUMENTARIE: eventi giuridici, contratti, bolle tra pubblici e privati.
  • LEGISLATIVE e NORMATIVE: riguardano la legislazione di un sovrano, ma riguardano anche ciò che esce dalla giurisdizione del sovrano.
  • GIUDIZIARIE, AMMINISTRATIVE, FISCALI: riguardano le disposizioni.
  • CORRISPONDENZA: pubblica e privata.
  • AGIOGRAFICHE: riguardano la vita dei santi.
  • LITURGICHE: sacre scritture e preghiere.
  • LETTERARIE: romanzi, novelle, poemi, poesie.
  • DOTTRINALI: trattati teologici, giuridici e politici.

Repertori: strumenti che ci dicono dove rintracciare le fonti. Potthast scrisse “Biblioteca Historica Medii Aevi” dove riportava tutte le notizie a sua conoscenza sugli scritti e gli autori, che è stata oggi aggiornata a “Repertorium fontium Historica Medii Aevi”.

FONTI MUTE O MATERIALI

Informazioni attraverso forma e funzione della fonte e si suddividono in varie categorie.

  • ARCHEOLOGICHE: manufatti e prodotti dell'uomo che possono essere valutati e catalogati (armi, oggetti, castelli e chiese).
  • NUMISMATICHE: monete che ci danno indicazione dell’economia.
  • SIGILLI E STEMMI: lo stemma è indicativo di una città, signoria, famiglia. I sigilli sono posti sulle lettere ufficiali; sono di cera alcune volte di metallo, piombo e oro come nelle lettere pontificie.
  • EPIGRAFI: resti archeologici con incisioni.
  • ARTISTICHE: quadri, affreschi, mosaici, miniature, arte visiva. (www.wga.hu)

www.cisam.org, www.isime.it: indicazioni su repertori e fonti

www.europadelcorti.it: notizie sul Medioevo

www.storiamedievale.net: cucina medievale e filmografia sul Medioevo

DIOCLEZIANO E COSTANTINO

Nel 301 l’imperatore Diocleziano emana un decreto con cui fissava prezzi e salari per rimediare alla crisi originata dal grande sviluppo della città, dove la popolazione era troppo numerosa ed era impossibile soddisfare le necessità di tutti.

Gli imperatori cercarono di fronteggiare l’emergenza facendo arrivare il grano da oriente ma ciò non fu possibile.

LIMES: confine.

Diocleziano prova a rimediare con questo decreto e con un accorgimento politico: la TETRARCHIA.

Attraverso la tetrarchia vengono nominati due AUGUSTI (imperatori, che in questo caso sono Diocleziano e Massimiano) e due CESARI (futuri imperatori che erano Galerio e Costanzo Cloro).

Diocleziano mise mano anche al settore religioso, arrivò a pretendere il riconoscimento della figura sacrale dell’imperatore. Il problema è che vi era un unico Dio, che non era Diocleziano, questo lui non lo può accettare e mette in atto una persecuzione ai Cristiani.

Nel 411 affiora Pelagio, che sostiene l’inesistenza del peccato originale e la facoltà dell’uomo di scegliere tra bene e male.

I Visigoti occupano la Gallia meridionale, dopo essere usciti dall’Italia. Onorio li arruola nell’esercito e vengono inviate nella Francia meridionale, poi si espandono e prendono anche l’Aquitania.

Nel 417 Giovanni Cassiano porta in Provenza il monachesimo.

Nel 418 c’è il riconoscimento del Regno Ostrogoto a sud della Francia.

Si continua a rinnovare il ruolo cristiano di Roma, il papa continua ad essere il vescovo di Roma ma decreta lettere che invia agli imperatori rivendicando i poteri della Chiesa.

Le chiese cristiane ottengono il “potere” del diritto d’asilo.

Valentiniano III diventa imperatore e con lui migliora la condizione della Gallia.

Ezio sconfigge i Visigoti che tolgono l’assedio alla città di Arles, blocca i gruppi di Franchi, arresta la marcia dei Franchi SALII a Nord, arresta l’avanzata dei Burgundi.

In Oriente diventa imperatore Zenone che vede la fine dell’Impero Romano.

In Spagna Genserico, capo dei Vandali, da Nord scende a Sud.

In Africa prendono Siviglia, Cartaghena e le Baleari. Poi entra in Africa e questo è un problema per i suoi abitanti. L’Africa diventa il granaio dell’Impero.

Ad Oriente le cose sono politicamente in fermento.

Nel 421, nel concilio di Efeso, viene condannato Nestorio, un teologo. In questo concilio viene riconosciuto a Maria il titolo di Madre di Dio.

Nel 435 Valentiniano III pone la pena di morte verso i pagani: la religione doveva essere quella cristiana.

GENSERICO nel 440 avevano occupato tutta la parte costiera a Est dell’Africa, poi per mare invadono la Sicilia, Sardegna e sfondano sulle coste.

Nel 450 si stabiliscono in Pannonia gli Unni. Varcano il Reno e compiono razzie, puntano a Parigi ma vengono fermati da Ezio nei Campi Catalaunici.

  • Nel 451 c’è il Concilio di Calcedonia in cui Cristo viene riconosciuto vero Dio e vero uomo; sono due nature distinte ma inseparabili; viene così condannato il MONOFISISMO, ovvero la corrente di pensiero che attribuisce a Cristo solo la natura divina.

In questo momento (metà V secolo), in Europa, ci sono popolazioni che attraversano il mare e muovono verso la Britannia (Angli, Sassoni e Iuti).

Nel 452 Attila varca le Alpi e giunge in Italia; raggiunge Aquileia e la devasta; si dice che sia questa l’origine di Venezia, perché la popolazione si va a rifugiare su questi isolotti.

Nel 453 muore Attila e gli Unni si disgregano.

Nel 454 Ezio viene fatto uccidere da Valentiniano III, che poi verrà ucciso a sua volta dai seguaci di Ezio.

Nel 455 i Vandali arrivano a Roma e la saccheggiano per una quindicina di giorni. Il potere passa all’ufficiale dell’esercito Ricimero, che nomina al trono imperiale Olibrio, che morirà poco dopo Ricimero intorno al 470.

La carica va a Nepote che vuole essere affiancato da Oreste, il quale riuscirà poi a cacciarlo. Oreste pone così sul trono il figlio Romolo, che verrà chiamato col nome dispregiativo di Augustolo. Odoacre uccide Oreste e va a capo dell’Impero.

Rimangono Odoacre e Romolo, il quale morirà il 5 settembre 476.

Odoacre va a capo di Riezia e Norico, nel Nord Italia.

Quando muore Genserico, Odoacre si prende anche la Sicilia.

Dettagli
A.A. 2007-2008
38 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elena.guzzinati.9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Guerra Enrica.