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Sepolcro per i musulmani è il paese della montagna di Abramo, da dove Maometto salì a cielo.
Questa peculiare caratteristica spiega anche il valore di "epopea" che le crociate assunsero nella storia dell'Occidente, un significato sproporzionato rispetto all'entità degli eventi militari veri e propri.
La prima crociata
Nel 1096 ad una prima spedizione, della "crociata popolare", vi presero parte avventurieri e rappresentanti dei ceti più poveri, di nobili decaduti e semplici fanatici. Subito dopo la partenza questa massa incontrollata si abbandonò a razzie indiscriminate e violenti massacri di "infedeli" ebrei. Ma la spedizione non andò lontano, dispersa e decimata dalle popolazioni locali ungare e dai turchi dell'Asia Minore. La prima crociata "ufficiale" partì alla fine del 1096, e radunò uomini in armi provenienti da tutta Europa, disciplinati e divisi per gruppi, con a
Capo signori come Goffredo di Buglione. Boemondo e Tancredi d'Altavilla, Roberto di Fiandra, conti e duchi della più alta nobiltà francese, tedesca, normanna. Giunti in Oriente, i crociati furono costretti ad una trattativa con Bisanzio. L'imperatore bizantino Alessio I Comneno accordò il suo sostegno in cambio del riconoscimento della sua autorità sulla spedizione: sperava di trarne acquisizioni territoriali. Raggiunto l'accordo, i crociati proseguirono e assediarono Gerusalemme, che conquistarono nel 1099, sterminando tutti gli "infedeli", sia musulmani sia ebrei. Gli accordi con Bisanzio non furono però rispettati. La spedizione era comandata in teoria da Goffredo di Buglione, ma in pratica ogni contingente si rese autonomo: Baldovino di Fiandra s'impadronì di Edessa lasciando la spedizione; Boemondo d'Altavilla prese Antiochia e radunò là i propri cavalieri. Gli altri crociati invece proseguirono e,
con un colpo di fortuna, come detto, presero Gerusalemme. Gli Stati crociati La prima crociata portò alla nascita di alcuni domini franchi, organizzati secondo i principi delle monarchie feudali. Il maggiore fu il Regno di Gerusalemme, poi la Contea di Edessa, in mano agli eredi di Baldovino di Fiandra, il Principato di Antiochia, fondato da Boemondo d'Altavilla, e la Contea di Tripoli. Nel corso della III crociata, le gravi perdite subite nel mezzo secolo precedente furono in parte compensate dalla conquista di Cipro. La situazione geopolitica del Medio Oriente delineatasi fra la metà del XII secolo aveva messo però sulla difensiva gli Stati crociati, incapaci di espandersi e perciò dilaniati da rivalità intestine; la loro sopravvivenza dipese quindi più che altro dagli aiuti esterni e dalla capacità di sfruttare le rivalità tra i diversi potentati islamici. I principati crociati resistettero con vicende alterne per circa due secoli.grazie al continuo afflusso di guerrieri dall'Europa. Le crociate - otto complessivamente, di cui l'ultima nel 1270 - più che sporadiche campagne militari furono una sorta di istituzione permanente. Ogni anno, con l'arrivo della primavera, dai porti europei partivano convogli di navi che portavano in Terrasanta una folla di cavalieri, soldati, pellegrini, mercanti, monaci. Di questa situazione beneficiarono le città marinare italiane che, oltre a monopolizzare i trasporti marittimi, ottennero privilegi ed esenzioni doganali parte degli Stati crociati, rafforzando la propria presenza nell'area meridionale. Ma questo afflusso di uomini dall'Europa non bastava a risolvere i problemi dei principati cristiani in Terrasanta. A questi problemi rispose la Chiesa attraverso la fondazione di diversi ordini monastico-cavallereschi: i più importanti furono i templari, così chiamati perché la casa madre era una fortezza situata dove si.riteneva che sorgere il tempio di Salomone, a Gerusalemme, e gli ospedalieri di San Giovanni, perché stanziati presso l'ospedale di Gerusalemme. Gli ordini monastico-cavallereschi Partendo dalla spontanea militarizzazione dei monaci Ospitalieri Gerosolimitani e con il decisivo apporto teorico e propagandistico di Bernardo di Chiaravalle, si svilupparono due ordini (quello dei Templari dal 1120 circa, quello degli Ospitalieri di San Giovanni dal 1130 circa) che ai voti monastici univano uno stile di vita cavalleresco e la missione di difendere i luoghi santi. Gli ordini monastico-militari si dotarono di una vera e propria Regola, dove accanto ai voti di castità, povertà e obbedienza era previsto il voto di lottare contro i nemici della fede cristiana. Successivamente alcuni di questi ordini fondarono sedi anche in Europa: è il caso dei Cavalieri teutonici, un ordine istituito nel 1198 con l'obiettivo di sottomettere e convertire le popolazioni pagane.dell'area baltica. Per la consistenza dei contingenti militari e delle risorse finanziarie dispiegate in Terrasanta gli ordini divennero presto un fattore chiave della presenza franca in Medio Oriente; il loro particolare integralismo religioso ne fece l'elemento più inviso agli islamici. Con il declino della presenza cristiana in Palestina, gli ordine cavallereschi tentarono di riconvertirsi, spostando il loro raggio d'azione verso l'Europa orientale e poi verso il Baltico come i Teutonici, o accentuando la vocazione marittima, come gli Ospitalieri; il più potente invece, quello dei Templari, fu travolto al principio del XIV secolo da uno scandalo alimentato dal re di Francia, che dopo un lungo processo sciolse l'ordine e ne incamerò i beni. Secondo alcuni storici, le crociate avrebbero avuto un'importanza decisiva nella ripresa dei traffici mediterranei e quindi nella rinascita dell'Occidente. In questa valutazionec. XII. La terza crociata (1189-92) fu guidata da Riccardo Cuor di Leone, Filippo II di Francia e Federico Barbarossa, con l'obiettivo di riprendere Gerusalemme dopo la sua caduta nelle mani di Saladino. La quarta crociata (1202-04) si trasformò in un disastro, con i crociati che saccheggiarono Costantinopoli anziché raggiungere la Terra Santa. Le crociate successive furono sempre meno significative dal punto di vista militare, fino a quando l'interesse per la Terra Santa diminuì completamente. Le crociate furono un fenomeno complesso, influenzato da molteplici fattori politici, economici e religiosi. Sebbene abbiano avuto un impatto significativo sulla storia europea e mediorientale, è importante riconoscere che non furono la causa principale dell'espansione europea o dei cambiamenti sociali dell'epoca.1144; la spedizione, una dunaclamorosa sconfitta presso Damasco, si sciolse senza aver concluso alcunché. La terza crociata(1189-92), condotta dall’imperatore Federico Barbarossa, e poi da Filippo II Augusto, re di Francia,e Riccardo Cuor di Leone, re d’Inghilterra, fu organizzata perché nel 1187 Gerusalemme era stataripresa dai turchi, ormai decisamente passati all’offensiva sotto la guida del grande sultanoSaladino, Salah al-Din, che aveva riunificato i territori islamici d’Egitto e di Siria. Nonostante isuccessi cristiani, la terza crociata ebbe come unico risultato la creazione del Regno di Cipro,poiché i contrasti tra il re francese e il re inglese impedirono l’attuazione di un piano d’azioneunitario.
La IV crociata e il saccheggio di CostantinopoliNel bilancio delle crociate vanno calcolate anche conseguenze molto negati come la diffusionedello spirito d’intolleranza, l’irrigidimento ulteriore dei musulmani nei
confronti dell'Europa, la rovina della Cristianità bizantina. Quest'ultima conseguenza fu particolarmente grave. Le crociate, infatti, non furono soltanto una questione tra l'Europa cattolica e l'Islam, dal momento che il loro scopo era riconquistare alla Cristianità occidentale tutte le terre che un tempo le erano appartenute: non solo la Terrasanta, ma anche l'Impero bizantino che, con lo scisma del 1054, se ne era allontanato. Tra i crociati che si trovavano spesso ad attraversare i territori bizantini per recarsi in Terrasanta, non erano in pochi a pensare che i bizantini non fossero cristiani, e che ucciderli non fosse un male. I rapporti fra crociati e bizantini precipitarono in occasione della quarta crociata, bandita da papa Innocenzo III (1198-1216) nel 1202. Lo scopo era, come per la terza, quello di riconquistare Gerusalemme. Il progetto prese però una piega imprevista: il doge veneziano Enrico Dandolo, politico di grande astuzia e abilità.colse al volo l'occasione e cercò di sfruttare spedizione avantaggio della sua città: egli mise a disposizione, per il trasporto dei crociati, la sua grande flotta,ma chiese in cambio la conquista di Zara, una città chiave dell'Adriatico, allora in possesso del re d'Ungheria. I crociati espugnarono Zara, ma non raggiunsero mai la Terrasanta: si lasciarono infatti trascinare dai veneziani nelle contese dinastiche che in quel momento laceravano l'Impero bizantino. Nel sostenere uno degli aspiranti al trono, i crociati posero l'assedio a Costantinopoli. La città cadde nel 1204: gli abitanti, donne e bambini compresi, furono massacrati, chiese e biblioteche furono distrutte, splendidi tesori d'arte e di cultura accumulati nei secoli furono dispersi. A Costantinopoli fu insediato un debole Impero latino d'Oriente, legato a Roma dal punto di vista religioso, mentre i dignitari "franchi" si spartirono le varieprovince bizantine. I mercanti veneziani dilagarono in tutti i porti ottenendo il controllo delle principali vie di traffico. L'impero latino d'Oriente non durò a lungo e già nel 1261 fu ristabilita la vecchia ortodossia greca, scissa da Roma. Le conseguenze del Sacco di Costantinopoli, però, rimasero: i bizantini non avrebbero mai dimenticato la violenza dei crociati, che sancì, di fatto, la definitiva spaccatura del mondo cristiano. Dopo l'inaspettato esito della quarta crociata, ben altre quattro spedizioni approdarono in Oriente, sempre mirando all'agognata riconquista di Gerusalemme, ma lo slancio dei crociati si esaurì progressivamente e l'ultima piazzaforte cristiana, San Giovanni d'Acri, cadde nel 1291.
I Normanni (propriamente "uomini del Nord") è il nome dato alle popolazioni che, nell'Alto Medioevo, abitavano la penisola scandinava, note anche come Vichinghi. Alcuni gruppi di
Normanni colonizzarono l'Islanda, la Groenlandia, altri ancora la Russia e l'Inghilterra. Nel 911 essi si spinsero, sotto la guida di Rollone, nella Francia del Nord dove ottennero il ducato di Normandia. Convertitisi al cristianesimo e accolte le