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INNOCENZO III
Nel 13 secolo Innocenzo III rilanciò il progetto di universalismo papale. Nel 1200 si diffusero delle eresie
che criticavano i dogmi teologici e la moralità del clero. I CATARI e i VALDESI sono i movimenti più
importanti:
CATARI: vengono chiamati anche “puri” o Albigesi; predicavano il distacco dai beni terreni e credevano
nella lotta tra bene e male.
VALDESI: chiamati “poveri di Lione” il movimento fu fondato da Pietro Valdo, professavano la povertà e
vennero scomunicati dal papa.
Innocenzo III voleva creare una teocrazia universale; sosteneva la superiorità del potere spirituale su quello
temporale. Per lui il potere spirituale e il potere temporale sono come il sole e la luna; la luna (potere
temporale) riceve la luce dal sole (potere spirituale) ed era inferiore ad esso, così il potere spirituale è
superiore a quello temporale. In poche parole il potere temporale serve solo per proteggere quello spirituale.
Nel 4° concilio lateranense (1215) il papa ottiene l’equiparazione tra eresia e delitto di lesa maestà (delitto
contro il re); per punire l’eresia si usa la pena di morte. Innocenzo III spiega infatti così le crociate contro gli
eretici; pochi anni prima aveva infatti indetto una crociata contro i CATARI.
Per contrastare le eresie rende obbligatorie le confessioni che gli permette di controllare i pensieri dei fedeli
e pose le basi per il tribunale delle imposizioni.
Gli ordini mendicanti: all’inizio del XIII secolo si affermarono degli ordini che pregavano la povertà e
vivevano di elemosina; non vivevano nel convento ma nel mondo ed erano contro le eresie. Questi ordini
non furono riconosciuti da Innocenzo III ma dal suo successore Onorio III.
I DOMENICANI: l’ordine dei domenicani fu fondato nel 1206 dal sacerdote Domenico de Guzman (un
castigliano) per controllare le eresie del sud della Francia. Venivano chiamati anche frati predicatori e
mendicanti, avevano una grande cultura teologica; erano molto colti, appartenevano ai pensatori della
Scolastica e secondo loro le eresie nascevano dall’ignoranza del cristianesimo. Nel 1216 Onorio III approvò
l’ordine che si diffuse in tutta Europa.
I FRANCESCANI: l’ordine dei francescani nasce grazie a Francesco d’Assisi che pur provenendo da una
ricca famiglia, lasciò tutto vivendo in povertà e penitenza. Per testimoniare la loro umiltà si definiscono
“frati minori”. Inizialmente si trovavano a rischio di eresia ma Innocenzo nel 1200 gli concede lo stesso il
continuo della predicazione. Solo nel 1223 Onorio III ufficializza il movimento e in seguito nacque anche un
ordine femminile guidato da Chiara d’Assisi.
FEDERICO II
Ultimo grande imperato del medioevo fu quello di Federico II che veniva chiamato anche stupermundi
ossia stupore del mondo. È figlio di Enrico VI, Enrico era figlio di Barbarossa; in poche parole Federico II
era nipote di Federico I.
Enrico VI era morto giovane (1197) e infatti Federico si troverà orfano di padre alla tenera età di 3 anni (lui
era infatti nato nel 1194). L a madre era Costanza d’Altavilla, figlia di Ruggero II, Federico eredita quindi
anche il regno di Sicilia. Da parte del padre ereditò invece la casa di Svevia ma NON il regno o l’impero di
Germania.
La madre morirà un anno dopo del padre e Federico aveva quindi bisogno di un tutore, che sarà Innocenzo
III. Grazie a lui riesce ad ottenere nel 1215 la corona di Germania e nel 1220 ne diventa imperatore.
Innocenzo III ha appoggiato Federico in quanto gli aveva promesso di non unire il regno di Sicilia
all’impero (Reg. Italia e Germania) in quanto aveva paura di poter essere accerchiato.
Federico aveva il centro del suo potere in Sicilia perché quello era uno stato molto centralizzato ma trascurò
così la Germania che passa sotto le mani dei potenti feudatari. In Sicilia questo potere centralizzato culmina
con le costituzioni di Melfi le quali affermavano che solo lo stato può creare diritti.
Intanto con il Regno d’Italia si scontra con i comuni Guelfi. Nel 1226 rinasce la Lega Lombarda, che ottiene
l’appoggio del papa, e voleva combattere Federico.
Nel 1237 ci fu una battaglia a Cortenova che fu vinta da Federico ma non riesce ugualmente a prendere
Milano.
I legami tra Federico e la Chiesa si ruppero perché pur essendosi preparato per una crociata, Federico non
parte poiché aveva paura che le città guelfe potessero prendere potere; il papa decide quindi di
scomunicarlo. Nel 1126 Federico decise di partire per la 6° crociata e riprende Gerusalemme tramite una
decisione diplomatica. Ciò non andò bene al papa in quanto voleva uno scontro militare. Federico aveva
degli accordi con i Turchi e da alcuni fu considerato infedele. Nel 1239 fu scomunicato per una seconda
volta e nel 1245 il papa lo dichiara deposto. Insorgono così dei feudatari tedeschi; nel 1248 Federico si
scontra a Parma contro i comuni guelfi dove fu sconfitto e nel 1250 morirà. Con la sua morte svanirà l’idea
di un impero universale.
Dopo alcuni successori con poco successo, suo figlio Manfredi lo succede.
I ghibellini italiani si fortificano e il papa è costretto a chiedere aiuto al re di Francia, il quale manda in aiuto
suo fratello Carlo d’Angiò; Il papa gli affida il controllo del regno di Sicilia. Nel 1266 si scontra con
Manfredi a Benevento e lo sconfigge uccidendolo; conquista definitivamente il Regno di Sicilia che passa
dagli Svevi agli Angioini.
Gli angioini cambiarono capitale e la portarono a Napoli trascurando quindi la Sicilia. Nel 1282 la Sicilia si
ribella per essere stata trascurata e perché le tasse erano troppo alte. Questa ribellione viene chiamata:
ribellione dei vespri siciliani in quanto scoppiò all’ora dell’ultima preghiera della giornata (di sera). I
siciliani provarono a resistere da soli ma non ci riescono allora chiedono aiuto al re d’Aragona (Spagna)
Pietro III d’Aragona che sostiene i siciliani contro gli angioini.
Chiamano Pietro perché ha sposato la figlia di Manfredi e quindi in un certo senso era l’erede al trono.
Questa guerra durò 20 anni e si conclude nel 1302 con la pace di Caltabellotta; la Sicilia viene conquistata
dagli Aragonesi ma il resto del sud resta agli Angioini.
FIRENZE
Nel 1200 Firenze ha un grande sviluppo sia come centro produttivo (produceva panni di lana) che come
centro finanziario (aveva la banca più potente d’Europa).
A livello politico ha lotte di fazioni; in primis tra GUELFI e GHIBELLINI; Firenze era ghibellina ma dopo
la caduta di Federico II diventa guelfa.
• POPOLO vs MAGNATI i magnati erano i nobili, coloro che avevano un cavaliere in famiglia; il popolo
erano i ricchi mercanti. Il popolo vince nel 1293 e vengono emanati gli ORDINAMENTI DI GIUSTIZIA
che prevedevano che l’accesso alle cariche pubbliche siano vietate ai magnati.
• GUELFI BIANCHI vs GUELFI NERI bianchi (popolo minore); neri (popolo grasso). I neri vinsero e i
bianchi furono costretti all’esilio.
L’IMPERO DEI MONGOLI (o tartaro)
Vengono chiamati tartari, ossia inferno, poiché erano dei combattenti brutali e perché gli occidentali hanno
storpiato il loro nome cinese (tatar).
Erano nomadi; allevavano cavalli e razziavano. Inizialmente erano divisi in tribù ed erano situati nel centro e
nel nord della Cina. I cinesi costruirono la grande muraglia proprio per non farli entrare (anche se poi vi
riuscirono in quanto passarono per mare).
Nel 1200 Temù Cin, un capo tribù, riuscì a riunificare le tribù mongole e diventa imperatore oceanico
(JEAN JISCAN). Il loro primo obiettivo fu la Cina ma la guerra si rivelò difficile in quanto non sapevano
assediare le città. Col passare del tempo impararono e nel 1215 presero Pechino.
I suoi successori proseguirono le conquiste: della Cina, Corea, Iran, Bagdad, Anatolia e Russia. Queste
conquiste sono molto cruente ma solo così si riuscì a riappacificare l’Asia; ci fu infatti una pace (PAX
MONGOLIA) e ciò facilità i commerci ma fa arrivare anche la peste.
LA CRISI DEL ‘300
La crescita demografica e agricola sale per poi fermarsi nel 1300 perché la popolazione era cresciuta troppo
e per sfamare si provò a coltivare anche i terreni non fertili. I prezzi dei generi alimentari si alzarono e non
tutti vi possono accedere.
Anche il clima ha il suoi impatto in quanto c’era un clima molto più freddo (annate cattive); questa carestia
colpì anche tutta l’Europa e quindi non si poteva importare dall’estero e la gente moriva (grande carestia).
Molte persone morirono; la popolazione diminuisce così come i lavoratori e di conseguenza anche
l’agricoltura, l’artigianato e la parte finanziaria (le grandi banche europee falliscono). I Bardi e i Peruzzi
erano due famiglie di banchieri molto importanti che falliscono in quanto avevano prestato soldi al re
d’Inghilterra per sostenere delle guerre; il re non riuscì a restituire il denaro e dichiarò banca rotta facendo
fallire le banche. Così entra in crisi anche il commercio.
Alla crisi economica si aggiunge anche quella sanitaria in quanto nel 1347 arriva la peste nera che colpisce
l’Italia per 3 anni (1347-1350). Colpisce quasi tutta Europa e si ripresentò negli anni successivi fino al 1600
e colpirà soprattutto i bambini in quanto gli adulti l’avevano già passato.
Con la peste si ha febbre, tosse ma soprattutto i bubboni (da qui il nome peste bubbonica). La peste nasce
vicino l’Himalaya per poi diffondersi in Cina e in Europa. Si diffonde in Europa per colpa di una nave
genovese che facendo scalo a Carfa, oltre alle merci aveva portato anche la peste. La peste si diffonde per
vari motivi:
• la popolazione era debilitata dalla fame;
• igiene scarsa;
• si viveva insieme agli animali.
Circa un terzo della popolazione europea muore e i medici erano impreparati perché non c’era mai stata una
malattia simile da mezzo millennio; i medicinali non erano adeguati e per rimediare inventarono la
quarantena: lasciavano le navi per quaranta giorni sul porto. Si bloccarono le attività: i negozi non aprivano
e non si andava a lavorare.
Ci sono dei mutamenti etici in quanto i morti venivano lasciati soli e alcuni li andavano a derubare. I
medievali pensavano che la peste fosse una punizione divina; si organizzarono fiaccolate e processioni non
sapendo che così si infettavano solo di più. Alcuni si flagellavano in pubblico per pulirsi dai peccati. Altri
pensavano che fosse colpa degli Ebrei in quanto non venivano visti di buon occhio.
Con queste crisi il potere dei feudali diminuisce; le monete e le rendite perdono valore e i signori prendono
delle contromisure per riottenere potere:
• trasferirsi in città p