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GIANSIRO FERRATA
-irrequieto, disordinato, tante mansioni insieme. piu’ testimonianze del suo personaggio by
riviste sulle quali lavoro’. Molto simpatico e intelligente, grazie a cio’ gli amici gli perdonano
tutto.
-Nasce a Milano, studia a Firenze dove fu condirettore della rivista “Solaria”(’29/’30)
-Con le Edizioni Solaria pubblica il suo unico romanzo “Luisa”.
-Apertura verso letteratura europea e in specie francese.
-Partecipa a tante riviste tra anni ’20 e ’30:
1) La fiera letteraria
2) il bargello
3) Il convegno
4) Pan
5) Campo di marte
6) Primato
-Agli inizi è tra schiere di Fascisti di sinistra, poi nel 1936 si avvicino’ agli intellettuali
milanesi di opposizione. ruolo importante nella Resistenza. Lo porto’ a rifugiarsi in
Svizzera.
-L’entrata in Mondadori: tramite il varco creato da Alberto negli ultimi anni della guerra.
Alberto nomina ferrata quando propone il progetto di ricostruzione della casa al padre.
-1946-1949 insieme ad Alberto, Ferrata allestisce collana “Arianna” --> dove era presente
quella letteratura specchio dei problemi della società. ma il guadagno fu scarso.
Si capisce come il pubblico Mondadoriano pretenda altro.
-Ferrata inizia a redigere pareri di lettura per “La Medusa degli italiani”. ferrata capisce
cosa piace: il romanzo lungo.
-1960 Ferrata diviene direttore di due collane prestigiose:
1) “I classici contemporanei italiani”
2) “I classici contemporanei stranieri”
-1969 per poco tempo dirige i “Meridiani”, ma sempre sotto la figura del vero direttore
Vittorio Sereni
-Per capire il tipo di lavoro svolto da Ferrata: che impostazione diede alla collana “i
classici contemporanei stranieri” --> ogni opera doveva essere curata nel suo apparato
critico in modo da rendere piu’ familiari gli stranieri al pubblico Mondadori.
Alcuni tratti di Giansiro Ferrata:
-non fu coinvolto fino in fondo negli ingranaggi editoriali della Mondadori, a differenza di
Sereni al quale appunto Ferrata delegava i problemi inerenti alla macchina produttiva -
aspetti commerciali, tipografici, contatti con autori, eredi-
-si occupava di quei compiti che gli permettevano di incidere sulla cultura del tempo
rimandando all’infinito le questioni piu’ noiose.
-Ferrata si pone al servizio del testo, spesso a prescindere la suo gusto personale.
-Ferrata è contrario agli intellettualismi degli scrittori e all’accademismo della critica.
-Sua grande dote, essersi posto come mediatore col fine di contribuire alla crescita della
cultura italiana.
NICCOLO’ GALLO
-Fine anni ’50 rinuncia alla critica militante per impegnarsi come letterato editore in una
posizione professionale meno esposta.
-”Scritti letterari” opera sugli sviluppi della letteratura italiana dal dopoguerra a oggi.
-Concezione di poetico per lui (apprezza Sacchetti e non apprezza Alvaro perchè
rappresenta una poesia che svuota la parola togliendola dal contatto con le cose): la
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capacità della scrittura di rendere percepibile la rielaborazione interiore di un’esperienza la
quale porta un significato che supera il suo autore e che diventa letteratura per gli altri.
-Per Gallo conta risolvere narrativamente le questioni, i temi le riflessioni.
-laurea in lettere 1935 a Roma, tesi sulla Commedia.
-è contro il fascismo e dopo la liberazione si iscrive al Pci.
-forte attività di recensore e critico
-Inizia attività editoriale nella piccola casa editrice Nistri-Lischi di Pisa. qui crea collana
dedicata ai contemporanei “Il Castelletto”.
-Cosa predilige Gallo:
la forma narrativa breve. cio’ deriva anche dall’esperienza nella piccola casa editrice che
come le sue colleghe si dedica ai racconti o a testi sperimentali visto che i romanzi sono
spesso nelle mani delle grandi case.
-Lavorare nell’editoria = strumento di ricerca e proposta di un nuovo modello letterario. Il
Castelletto = riprova di cio’, trova nuovi autori e contribuisce allo svecchiamento.
-1959 Gallo inizia la collaborazione con la Mondadori.
-Inizia con i pareri di lettura.
-poi diventa direttore delle collane “I narratori” e “La medusa degli italiani”
-Sebbene La medusa si faccia portatrice di opere sperimentali, tale concezione non
rispecchia quella di Gallo poichè per sperimentale qui si intende soprattutto sul punto di
vista promozionale e commerciale. i giovani autori sono proposti in una collana specifica
allo scopo di vedere in che modo questi scrittori possono funzionare nei confronti del
pubblico.
-Gallo tenta di rinnovare questa concezione di sperimentalismo. fino ad allora erano
presenti tutte opere neorealiste sorte nell’immediato dopoguerra.
-Il fallimento di intenti della collana medusa, voluta fortamente da Alberto per creare opere
che siano rappresentanti del futuro e coinvolgano tanto pubblico e scrittori impegnati, è
dovuto al fatto che
! Le collane Mondadori hanno sempre trovato difficoltà nel:
1)proporre una linea letteraria originale e riconoscibile
2)l’insistenza a promuovere iniziative che quel proposito cercano di attuare.
-Sereni e Alberto accolgono la volontà di Gallo di rimodernare la Medusa.
-Si apre cosi la collezione col nome “Tornasole” 1962 = esperienza mondadoriana che piu’
ha risentito della figura di Gallo.
-La scelta di titoli per il Tornasole: sulla base del contributo che l’autore puo’ portare allo
spostamento della riflessione letteraria e non sulla base della previsione di vendita.
-Tornasole aperta a diversi generi dalla poesia alla saggistica. essendo eterogenea
porterà difficoltà nel riconoscimento da parte di librai e venditori.
-Gallo sa di questa eterogeneità e la ritiene indispensabile perchè nella narrativa che lo
circonda non vi era il riflesso della nuova mentalità e dei cambiamenti in corso, quindi testi
come i saggi o racconti possono essere piu’ vivi e piu’ attuali.
-Tornasole non trova sul piano editoriale una propria specifica fisionomia.
-Cosa particolare: il tipo di promozione --> lunga presentazione dell’autore per farlo
conoscere al lettore. questo di solito si faceva per opere non sperimentali.
-Il tornasole non sarà mai una collana veramente sperimentale, proprio perchè Gallo è ben
conscio della posizione che occupa in quella Mondadori che ha sempre optato per una
logica di tanto pubblico tanto successo tanto guadagno.
-L’editing di Gallo e l’editing di Vittorini:
1) Vittorini --> plasma e modella il testo altrui per ottenere un risultato aderente alla propria
idea di letteratura
2) Gallo --> interviene sui testi con delicatezza e premura da filologo attento a non alterare
la natura individuale del testo. 4
Gallo ha un profondo rispetto per la parola scritta e a ogni autore manda i suoi
suggerimenti di correzione, senza imporsi e senza stravolgere l’opera.
Molti scrittori gli sono stati riconoscenti proprio per l’umilità che ha sempre dimostrato loro.
-Cio’ che è restato piu’ impresso di Gallo è il suo carattere rigoroso, di studioso attento.
-1965 si ritira dall’incarico ufficiale per condurre in privato i suoi studi pur continuando a
scrivere pareri di lettura ma in forma amicale.
CESARE GARBOLI
-Viareggio 1928
-storia col mondo editoriale ricca e complessa
-c’è una bibliografia garboliana con tutti i testi dati alla stampa
-Intervista -Guerre e tempeste- = vera autobiografia editoriale.
-Inizia con il lavoro di redazione per l’Enciclopedia dello spettacolo
-prosegue con le case Vallecchi, Mondadori, Il saggiatore.
-Rapporto con Einaudi ai margini del suo racconto.
-Enciclopedia dello spettacolo. lo introduce Gallo. Fa gavetta editoriale.
-1952 per Einaudi cura scritti danteschi
-1960/62 sul Giorno cura rubrica 100 libri in ogni casa
-1963 inizia attività editoriale vera e propria.
-Vallecchi. Garboli è consulente per varare una collana di giovani scrittori. “Nuovi narratori”
-1964 Sereni direttore letterario della Mondadori, lo chiama alla sede romana.
-Escono tantissimi risvolti non firmati.
-Quando alberto si separa da Arnoldo, Garboli segue Alberto nel Saggiatore.
-1969 escono firmati per la prima volta o risvolti di due titoli della collana di saggistica di
arte e letteratura. uno di Cecchi e uno di Curtius.
Garboli come autore
-1969 esce il libro “La stanza separata” e vince il premio Viareggio opera prima per la
saggistica.
-Collabora con il Mondo
-Intraprende con Mario Soldati la trasmissione televisiva “A carte scoperte”
-Collabora con l’Espresso
-è anche inviato in Etiopia, Tokio, Islanda
-Finito il rapporto con Alberto
-1972 ritorna in Mondadori
-Collabora per il festival su Molière e scrive su L’Unità a proposito di Molière
-1978 finisce la collaborazione con Mondadori
-Si trasferisce da Roma alla casa natale a Vado di Camaiore e si dedica alle traduzioni di
Moliere, Shakespeare, Dante..
NATALIA GINZBURG
-Collabora con la casa editrice Einaudi dal primo dopoguerra agli anni 80.
-1916-1991
-Einaudi pubblica le sue opere
-Rapporti tra Leone marito di Natalia e Giulio Einaudi (Leone ucciso dai fascisti nel ’44
diede grande contributo alla casa). 5
-Natalia conobbe Leone tramite Carocci editore di Solaria
-1938 Einaudi affido’ a Natalia la traduzione del primo libro della Recherche di Proust
-1944 primi lavori nella casa editrice: lettura e correzione di manoscritti e traduzioni.
-1945 Natalia intraprende lavoro di pubblicista con un articolo Inverno in abruzzo.
-1946 escono le traduzioni dei primi due volumi della recherche
-1948 Natalia conosce Garboli grande estimatore delle sue opere.
-1950 Natalia si risposa con Baldini prof di inglese a Roma.
-tra 1940 e anni ’50 Natalia:
leggeva manoscritti
correggeva bozze
si occupava di narrativa italiana e straniera
teneva contatti con autori e collaboratori
prendeva parte ai confronti che animavano iniziative come il politecnico o i gettoni
-Natalia leggeva le opere di Calvino e viceversa e si scambiavano opinioni
-Seguiva le vicende editoriali delle proprie opere difendendo i propri interessi di autrice.
-1959-61 è a Londra ma non interrompe i contatti con la casa
-1961-63 meno rapporti editoriali, costanti i rapporti autoriali.
-Pubblica con Mondadori “La vita immaginaria”
-Scrive su tante testate
La stampa
Il mondo
L’unità
Il corriere della sera
-1977 consulenza per Einaudi ritorna in pieno ritmo
-1981 traduzione di Madame Bovary
-1983 crisi casa crisi anche rapporto con natalia che avanzava mancati pagamenti per le
sue opere.
-Il lavoro