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La Spagna nel 15° secolo

La Spagna era un regno composto da Castiglia e Aragona nel 15° secolo.

Giovanni 2 - Egli era re dei territori della Corona d'Aragona dal 1458, fratello di Alfonso il Magnanimo. Cercò di trasferire il diritto di primogenitura dal figlio maggiore Carlo di Viana a quello minore.

Ferdinando - La nobiltà di Barcellona si oppose a questo intento. Fin dal 1348, re Pietro 4 aveva emanato un editto col quale si specificavano i diritti, le libertà, i privilegi, le consuetudini che il re e tutti gli ufficiali regi erano obbligati a giurare. Dovevano giurare sulla croce e sul vangelo di osservare le leggi del paese.

Alfonso il Magnanimo dichiarò però di rinunciare al diritto regio e imperiale, sostenendo di essere il principe sciolto dalle leggi. Scoppiò così una rivolta in Catalogna che continuò anche dopo la morte del principe Carlo di Viana nel 1461.

A causa della giovane età dell'erede Ferdinando, il diritto dinastico doveva quindi...

esserericonosciuto dalle Cortes che era l'assemblea dei rappresentai del regno suddivisi in quattrocamere

6- Venne così dichiarato Giovanni tutore legale di FerdinandoRegno di Castiglia Enrico 4- All'apice di conflitti che miravano al controllo della Corona il partito avverso a quello di corteprevalse e depose il re Enrico 4- Gli oppositori del re si riunirono ad Avila e dichiararono pubblicamente i crimini a lui imputatie quindi venne detronizzato- Le accuse volte ad Enrico 4 erano quelle di tirannia- La successione al trono fu disputata tra Isabella la Cattolica sorella di Alfonso e Giovanna figliadi Enrico 4- I nobili in fine optarono per Isabella anche se ci fu una guerra civile- Nel 1479 alla fine Isabella si sposò con Ferdinando unendo così la Corona di Castiglia e quelladi AragonaLa Castiglia monarchia del regno di Spagna e monarchia cattolicaTrasformazione cattolica del regno- L'unione delle due corone permise ai due regni di mantenere le

proprie istituzioni ed i propri costumi- A partire dal 1480 però Isabella si pose come scopo quello di restaurare l'autorità unitaria del monarca e anche Ferdinando- L'obiettivo era quello di rendere la Spagna un regno cattolico e per questo Ferdinando ed Isabella nel 1478 fecero i primi passi verso il Papa per istituire in Castiglia un Tribunale dell'Inquisizione il cui compito sarebbe stato quello di giudicare i conversos che erano sospettati di tornare all'antica religione- Venne poi emanato un editto che ordinava l'espulsione di tutti gli ebrei dalla Spagna Governo di Castiglia- Ciò che aveva distinto il governo regio in Castiglia da quello degli altri regni era stato un orientamento del potere monarchico a legiferare attraverso prammatiche cioè disposizioni elaborate dal re senza intervento delle Cortes castigliane e nonostante ciò erano valide per tutto il regno- Il processo di aristocratizzazione si trattava del processo

della Reconquista secondo il quale le città erano dominate da un'aristocrazia di Caballeros. Nel primo trentennio del Quattrocento le aristocrazie urbane attraverso una serie di costituzioni municipali erano diventate patriziato, ovvero ceto prevalente nel governo delle città e che poteva determinare la sua riproduzione. Trovarono però opposizione nella plebe attraverso l'istituzione di comunidad. Nel 1480 Isabella e Ferdinando riuscirono a produrre un Odinamiento che predisponeva mezzi per impedire che le città nel loro complesso diventassero dipendenti dalla nobiltà. Veniva vietato a membri della nobiltà l'accesso alle cariche municipali, non riuscendo però a evitare che si stabilissero altri tipi di rapporti e che la nobiltà continuasse a giocare un ruolo importante nella politica del regno castigliano. Vennero poi riorganizzate le hermandades, cioè delle formazioni tipicamente municipali poste ora a.disposizione della Corona con funzioni i pulizia e tribunale- Il potere della Castiglia fu monopolizzato da un solo dei suoi componenti cioè le città. Incrinamento tra città e re cattolici- Verso il 1500 il rapporto privilegiato tra città e re cattolici comincio ad incrinarsi7- Isabella e Ferdinando mostrarono di non avere più particolare interesse nei confronti dell’appoggio fornito dalle città.- La morte di Isabella nel 1504 causò il riemergere delle tensioni insieme al problema della successione al trono spagnolo- Con trattato di Blois nel 1505 Ferdinando acquisiva il regno di Napoli e vi fu anche l’introduzione del tribunale dell’Inquisizione, questi due fatti contribuirono all’allontanamento di Castiglia da Aragona- Venne poi deciso che Ferdinando fosse il governatore e che come erede avrebbe avuto Carlo, nipote di Massimiliano 1 d’Asburgo, di cui Ferdinando era tutore. Carlo 5 e i regniCarlo 5- Alla morte diFerdinando nel 1516 salì al trono Carlo 5 proclamato re di Castiglia e di Aragona. I sudditi gli ricordarono l'obbligo di garantire il bene del regno facendo allusione alla contestata concessione a fiamminghi di incarichi nell'amministrazione castigliana. Aragona, Catalogna e Valenza negavano però di riconoscere Carlo 5, gli aragonesi infatti perdevano con Carlo 5 il potere di scegliere il loro proprio re, ma mantennero ancora il diritto di autorizzare l'esercito della giurisdizione regale all'interno dei loro confini. Re di Germania. Alla morte del re del Sacro Romano Impero Tedesco nel 1519 venne eletto come nuovo imperatore. Perdita di sostegno. Durante il suo regno Carlo prese alcune decisioni che comportarono la perdita di sostegno da parte del regno. Annunciò poi la sua intenzione di sopprimere gli encabezamientos, cioè delle somme fisse che le città da tempo avevano convenuto di pagare alla corona. I suoi atti portarono ad un.avvicinamento tra comunità e capitoli ecclesiastici delle principali città castigliane che erano scontenti delle iniziative di Carlo. In difesa dei poteri del regno si organizzarono le hermandades, cioè delle fratellanze. A seguito di alcune rimostranze nel 1525 Carlo 5 cominciò a governare in modo più consultivo e ascoltando le petizioni del regno, ridando così spazio alle città. Venne poi autorizzata la creazione di un Comitato destinato a vegliare sull'osservanza di quanto accordato nelle riunioni plenarie e che ebbe rilievo anche per la gestione della fiscalità. La monarchia e i Consigli. Segretari e consigli. Lo stato del re nella monarchia spagnola si organizzò sulla base di segretari e Consigli, e questi ultimi conferivano identità alla monarchia. Nel 1521 il Cancelliere Mercurio Gattinara suggerì all'imperatore di istituire un Consiglio Segreto di Stato e successivamente l'imperatore diede.vita al Consiglio delle Finanze, al Consiglio delle Indie ed al Consiglio di Guerra venne poi anche ricomposto il Consiglio dell'Inquisizione e venne formato il Consiglio degli Ordini Militari. 8- La gestione del complesso territorio di Carlo 5 fu affidata a Mercurio Gattinara che creò il Consiglio di Stato. Egli proponeva una riforma radicale che però non andò a buon fine. Particolare opposizione venne trovata nei segretari i quali intervenivano in tutte le materie riguardanti il governo e l'amministrazione. Filippo 2: la polisinodia e le fazioni alla corte di Madrid I consigli- I consigli erano considerati gli occhi e la voce del monarca e risiedevano dove risiedeva il re. Con Filippo 2 vennero istituiti il Coniglio d'Italia, di Fiandre, di Portogallo, di Camera tutti consede a corte. Un numero così elevato di organismi era inevitabile ed il funzionamento di questa polisinodia fu possibile grazie al ruolo cerniera del monarca. Il ruolo deisegretari all'interno dei Consigli cominciò a cambiare quando Filippo 2 decise di porre fine alle due fazioni che si fronteggiavano a corte, cioè quello del duca d'Alba e del segretario Antonio Pérez. I Consiglieri del re vennero ridotti a quattro e tre di essi nel 1586 organizzarono una Giunta di Stato autorizzata dal re e in seguito la Giunta Grande. Un ruolo rilevante era anche quello affidato alla Giunta delle Cortes, nella quale si delineava la strategia da tenere nelle riunioni delle Cortes. La Giunta di Notte invece si occupava della soluzione delle questioni di maggiore rilevanza. L'Inquisizione ebbe un ruolo fondamentale nel rafforzamento della monarchia rispetto ai regni, essa era infatti tramutata in un autentico strumento del re tramite il quale si sperava di imporre la collaborazione dei regni alla prosecuzione di una politica universale. Gli ordinamenti dei regni Caratteristiche degli ordinamenti - Filippo 2 aveva di fronte ordinamenti chericonoscevano in gran parte il valore della consuetudine come principio ispiratore di base e si rifacevano ad una concezione pattista della legge. Questi ordinamenti conferivano al diritto una posizione di vero sovrano, tanto che essi contenevano la possibilità di deporre un sovrano considerato ingiusto e di eleggerne uno nuovo. L'ordinamento Aragonese disponeva dell'istituzione della Justicia, cioè un giudice destinato a vegliare affinché l'ordinamento fosse accuratamente osservato, esercitando un'importante funzione giurisdizionale di pubblica tutela dell'ordinamento. Ribellione aragonese: Le vicende che portarono alla ribellione aragonese del 1591 mostrarono quanto determinate circostanze potessero rendere incompatibili lo Stato ed il governo della monarchia con lo Stato ed il governo dei regni. La rivolta fu generata dal ricorso del re al Tribunale dell'Inquisizione per far arrestare Pérez, ma mentre veniva trasferito in carcere venne.liberato dalla popolazione- Egli progettò poi di trasformare l'Aragona in una repubblica di tipo veneziano- Filippo 2 a questo punto intervenì con l'esercito- A partire dalla rivolta iniziarono dibattiti relativi alla contrapposizione tra potere assoluto e libertà 9- Il rispetto degli ordinamenti particolari e lo sviluppo di una politica comune erano compiti assegnati al viceré ma comunque sottoposti agli ordinamenti dei rispettivi territori- Per questo motivo le relazioni dei viceré con i gruppi di governo dei regni furono caratterizzate da conflitti- Alla fine gli Asburgo configurarono un'amministrazione incrociata di giurisdizioni spesso concorrenti e difficili da coordinareFilippo 2 e gli introiti fiscali- Il re aveva fin dall'inizio del suo regno cercato di aumentare gli introiti della Corona allargando la base fiscale- Aveva anche scelto di non ricorrere al regno per la raccolta delle
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Publisher
A.A. 2012-2013
12 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/03 Storia delle istituzioni politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Puntini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle Istituzioni politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Blanco Luigi.