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ISCORSO SULL AUTODETERMINAZIONE
2. I A (1960-1961). Appena De Gaulle annuncia l’autodeterminazione
NSURREZIONI IN LGERIA
dell’Algeria in tv, in Algeria l’esercito francese insorge a due riprese, quindi per due volte fa
un colpo di stato. De Gaulle va in TV nel 1960 con l’uniforme militare per far capire ai
francesi che parlava sia come capo di stato che come capo dell’esercito: presenta come
fascisti i ribelli e dice ai giovani nell’esercito di obbedire a lui. La rivolta, quindi, fallisce.
Nel 1961 i ribelli dell’esercito provano ad organizzare un altro putsch: tolsero le TV dalle
caserme, ma i giovani comunque riuscirono di nascosto a sentire il discorso di De Gaulle,
quindi anche questa rivolta fallisce.
3. A E ( 1962) . Vennero stipulati tra la Francia e il governo provvisorio
CCORDI DI VIAN MARZO
algerino con lo scopo di creare la Repubblica d’Algeria.
4. R ’ ( 1962). L’Algeria diventa
EFERENDUM SULL INDIPENDENZA ALGERINA APRILE
indipendente a seguito del referendum riguardante gli accordi di Evian del mese precedente.
De Gaulle inizia a scontrarsi così con i partiti (1962):
1. Dimissioni di Debré (14 aprile 1962);
2. Nomina di Pompidou a primo ministro;
3. Elezione del presidente della repubblica a suffragio universale diretto.
1. D D (14 1962). I partiti capiscono che De Gaulle non vuole lasciare
IMISSIONI DI EBRÉ APRILE
il potere quando Debré si dimette. Ai partiti non piace perché nella carta costituzionale non
c’è scritto che il presidente della repubblica può far dimettere il primo ministro; questo
dissenso si rafforza perché si sapeva che Debré era contro l’indipendenza algerina. L’idea
che si diffonde è quella di un presidente che cambia il primo ministro quando vuole. Inoltre
nella lettera di dimissione, il primo ministro presenta sé stesso come un collaboratore del
presidente della repubblica, non come un suo pari.
2. N P . I partiti avrebbero voluto un uomo più forte di
OMINA DI OMPIDOU A PRIMO MINISTRO
De Gaulle per far sì che potesse arrestare il potere del presidente della repubblica, ma De
Gaulle chiama un banchiere, Georges Pompidou, suo amico e uomo fidato che era stato nel
suo gabinetto durante la Seconda guerra mondiale. C’è in atto un vassallaggio sempre più
evidente. I partiti scatenano contro De Gaulle una crisi di governo.
3. E . De
LEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA A SUFFRAGIO UNIVERSALE DIRETTO
Gaulle cade vittima di un attentato dell’OAS, ma ne esce vivo, quindi si rende conto che di
fatto i suoi poteri acquisiti in questi anni, l’evoluzione informale 1958-1962, sarebbero
spariti in favore dei partiti, quindi propone ai francesi di eleggere il presidente della
repubblica a suffragio universale diretto. In questo modo il presidente diventa la figura di
riferimento dei francesi. È un referendum che spacca la Francia perché tutti i partiti tranne i
Gollisti dicono di votare no, ma il si vince col 61%. De Gaulle ha di nuovo ottenuto
un’approvazione transpartitica. Il presidente della repubblica diventa il fulcro della sovranità
in Francia. La sinistra di Mitterand denuncia questa prassi e dice che si tratta di un “colpo di
stato permanente”, uno “stupro repubblicano”. Mitterand si candiderà sei mesi dopo a
presidente della repubblica, ma perderà (sarà il primo presidente di sinistra dal 1981).
22/11/2016
Lezione 6
6. 6.1. La Francia: gli Anni ‘60
Dal punto di vista istituzionale, tutta la politica della destra gollista francese punta a fare della
Francia il terzo incomodo indipendente tra USA e URSS. Questa politica estera era guidata
dall’imperativo della grandeur francese. I principali tratti che caratterizzano la politica estera
francese sono:
1. Riconoscimento di un’autonomia nucleare: nel 1960 la Francia si dota per volere di De
Gaulle dell’arma atomica, facendo indirettamente capire che non si fida degli USA e che
vuole quindi proteggersi da sola;
2. Rivendicazione di indipendenza dagli USA: si sostanzia nel 1966 (seconda parte della
presidenza gollista) con il disgelo e la cooperazione con l’URSS e con l’uscita dalla Nato (ci
rientra solo con Sarkozy);
3. Riavvicinamento franco-tedesco e nascita della CECA (dichiarazione Schuman: 9 maggio
1950): De Gaulle investe sull’Europa per creare un’area di influenza francese per sganciarsi
dagli USA, puntando sulla collaborazione (dalla quale nasce il progetto europeo) con
Adenauer e quindi con la Germania.
6.2. La rivoluzione cubana
La logica dei blocchi va sempre più consolidandosi. Anche nei paesi di nuova indipendenza o
rinnovata autonomia si pone l’interrogativo: a quale blocco appartenere? Uno di questi paesi era
Cuba, che era guidata da una dittatura filo USA guidata da Fulgencio Batista. Le tappe della
rivoluzione cubana furono:
1. La vittoria di Fidel Castro;
2. La svolta socialista;
3. Il contagio rivoluzionario.
1. L F C . Fidel Castro era inizialmente liberale e moderato. Dopo 3
A VITTORIA DI IDEL ASTRO
anni di guerrilla, nel gennaio 1959, Castro prende il potere rovesciando il potere di
Fulgencio Batista. Il mito della rivoluzione era José Martí. Si vuole liberare la nazione dallo
straniero. Fu una rivoluzione simile a quella di Nasser: si vuole infatti nazionalizzare le
piantagioni di canna da zucchero per indebolire la compagnia degli USA e quindi il blocco
occidentale. Gli USA reagiscono creando un blocco occidentale e boicottando le merci
cubane.
2. L . In questo clima, Cuba chiede aiuto all’URSS, che si impegna (vista
A SVOLTA SOCIALISTA
anche la posizione di Cuba, a pochi chilometri dagli USA) ad acquistare lo zucchero di cuba
a prezzi anche alti rispetto al mercato. L’URSS aiuta cuba per un ritorno a livello politico,
che avviene negli anni 1960-1961, quando l’economia viene statalizzata e viene istituito un
sistema a partito unico (non è più quindi liberale e moderato).
3. I . Gli USA si preoccupano perché, oltre ad aver perso l’alleato
L CONTAGIO RIVOLUZIONARIO
economico-commerciale che avevano da 60 anni, Cuba si fa portavoce di un’estensione
della rivoluzione, un’esportazione del modello nell’America Latina. A farsi interprete di
questa esportazione sarà uno dei più fedeli collaboratori di Fidel Castro, Che Guevara. Il
mito di Che Guevara (soprannominato “l’argentino”) è nato dal fatto che incarni l’eroe che
ottiene la rivoluzione, la vince e non accetta il posto nella politica che gli era stato offerto,
ma lascia tutto e cerca di esportare la rivoluzione anche in altri paesi. Cerca di far nascere
una rivolta nei paesi più poveri, ma fallì: nel 1967 viene catturato e ucciso dai militari della
giunta boliviana.
6.3. La rottura tra URSS e RPC
Nell’altro blocco c’è una rottura tra URSS e RPC dovuta a:
1. Differenze politico-ideologiche;
2. Divergenze nella strategia internazionale;
3. Crisi con Taiwan.
1. D - . Riguardano la guida del blocco comunista. Hanno
IFFERENZE POLITICO IDEOLOGICHE
origine dalla fase della destalinizzazione. I leader cinesi, in particolare Mao Tse-tung, non
solo non riconoscono a Chruscev di essere la guida del mondo comunista (Stalin veniva
riconosciuto come leader), ma non approvano nemmeno la destalinizzazione, in particolare
la coesistenza pacifica.
2. D . Se Chruscev accetta una coesistenza
IVERGENZA NELLA STRATEGIA INTERNAZIONALE
pacifica con gli USA, invece Mao no: la RPC inizia quindi a finanziare tutti i movimenti
indipendentisti che nel corso della parte finale degli Anni ‘50 e nei primi Anni ‘60 emergono
nelle varie aree del mondo comunista. La RPC sotto Mao, cerca di porsi come guida dei
paesi in via di sviluppo nella lotta contro l’imperialismo.
3. C T . La scintilla che fa scattare a rottura definitiva è la crisi di Taiwan.
RISI CON AIWAN
Nell’agosto del 1958 la RPC, senza chiedere il permesso all’URSS, inizia a bombardare due
isolotti sotto la sovranità taiwanese (Taiwan era protetto dagli USA). Di fronte a questa
provocazione, il presidente Eisenhower minaccia una rappresaglia nucleare contro la RPC.
Questa minaccia fa progressivamente rientrare la crisi, ma aumenta la diffidenza tra Mosca e
Pechino. Chruscev non ritiene più Mao (e con lui la RPC) un partner affidabile. Allo stesso
tempo, la RPC crede che l’URSS si sia imborghesita.
Le date ci aiutano a capire il quadro di questa rottura, che fu una rottura:
1. Commerciale (1959);
2. Politico (1961);
3. Militare (1964).
1. C (1959). L’URSS decide di interrompere la vendita di armamenti alla RPC e
OMMERCIALE
inoltre decide di cancellare gli accordi commerciali con l’alleato.
2. P (1961). Si sta tenendo il XXII congresso del partito socialista sovietico e Chruscev
OLITICO
denuncia, senza nominarlo direttamente il regime albanese di Hoxha, dicendo che è
inaccettabile considerarlo un paese comun perché si rifà a ideali comunisti, ma vive in
un’altra epoca e non accetta la coesistenza pacifica. Ovviamente l’obiettivo di Chruscev era
la RPC, che non a caso lascia il congresso. Dal 1961 la RPC rompe ogni rapporto con
l’URSS.
3. M (1964). Nel 1961 la bomba atomica dell’URSS è pronta e nel 1964 viene fatta
ILITARE
esplodere per la prima volta. Mao denuncia il revisionismo dell’URSS: definisce Chruscev
un nuovo zar e dice che gli USA sono come una “tigre di carta” (mostrano i muscoli ma non
fanno nulla). Anche l’Albania abbandona l’URSS e si allea con la RPC: le tensioni tra RPC
e URSS sfociano nel 1969 in scontri armati che rientrano nel giro di poche settimane.
6.4. Le elezioni negli USA (1960) e nuove tensioni con l’URSS
L’URSS quindi rompe col suo principale alleato. Nello stesso tempo, nel 1960 Eisenhower finisce il
suo secondo mandato e non può quindi più ricandidarsi. I repubblicani candidano perciò Nixon, il
vice presidente di Eisenhower (quindi il candidato naturale in questo contesto), mentre i democratici
candidano J.F. Kennedy, un candidato che portava con sé un’eredità importante perché era un
6
cattolico . In realtà, Kennedy aveva un contesto famigliare che lo tutelava perché il padre era stato
collaboratore di Roosevelt, mentre il fratello era morto in guerra. Inoltre Kennedy dichiara che non
si farà condizionare da nessuno, soprattutto dal papa, ma che è sensibile agli ultimi proprio perché
cattolico. Kennedy lancia la “nuova frontiera”: gli USA avevano conquistato l’ovest, ma ora
dovevano conquistare la frontiera dell’emarginazione, che non permetteva a gran parte degli USA di
colore di godere degli stessi d