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Il primo passo: l'incontro tra Churchill e Roosevelt
Estate 1941: incontro tra Churchill e Roosevelt, la Carta Atlantica, un documento diplomatico che proietta lo sguardo oltre la Seconda Guerra Mondiale. Roosevelt e Churchill cercano di immaginare il mondo dopo la guerra e stabiliscono dei principi fondamentali su cui costruire un nuovo ordine internazionale. L'obiettivo comune è liberare i popoli di tutto il mondo dal terrore e dalla guerra. Wilson non si era preoccupato dello sviluppo economico dei paesi, ma si interessava allo sviluppo democratico.
Culmine della potenza tedesca
Mentre Churchill e Roosevelt si sforzano di spingere con coraggio il loro sguardo oltre la guerra, in Europa il dominatore è ancora Hitler. Nel settembre 1940 viene stipulato a Berlino il Patto Tripartito, una divisione del lavoro tra Germania, Giappone e Italia. Questo patto è la constatazione di come sta andando la guerra (senso positivo per queste potenze) e del fatto che l'unico pericolo potenziale...
può essere l'ingresso in guerra degli Stati Uniti e la constatazione che bisogna porre un ordine = distribuire il mondo in sfere d'influenza tra queste 3 potenze che stanno vincendo la guerra. Divisione del lavoro internazionale: - Hitler si riserva la parte preponderante, l'Europa continentale - Italia deve occuparsi del Mediterraneo - Giappone estremo oriente Dietro al patto tripartito c'è uno sforzo sottile della diplomazia italiana che tedesca per cercare di allargare questa alleanza. È una visione molto ambiziosa. Sono due i giganti che si cerca di inglobare in questa visione del patto tripartito: Franco (Spagna), con l'obiettivo anche di farlo entrare in guerra (anche se dopo 3 anni di guerra civile Franco non voleva entrare in guerra e non era sicuro che la guerra mondiale fosse già finita per potersi già dividere le zone d'influenza) e l'Unione Sovietica. Nel 1940 Hitler e Stalin sono ancora saldamente alleati. Emerge ladifficoltà della convivenza tra due sistemi che sono inconciliabili. Proposta di Hitler: che anche l'URSS aderisca a questo grande schieramento di potenze, dando a Stalin una parte strategica difficile da accettare: che l'Unione Sovietica si disinteressi dell'Europa per cercare piuttosto un'espansione in Asia. La risposta di Stalin è no, perché per questioni di sicurezza Stalin non può rinunciare a ogni tipo di influenza sull'Europa centro-orientale e sull'area balcanica. Nel momento in cui si arriva a questa rottura diplomatica tra Hitler e Stalin cominciano anche a raffreddarsi i rapporti tra Germania e URSS e quindi quel sospetto si sviluppa sempre di più. In queste vicende la Germania è egemone sotto tutti i punti di vista (strategico, diplomatico). In Italia l'obiettivo strategico della guerra parallela si rivela da subito fallimentare. Tutte le campagne italiane si rivelano degli insuccessi: - Campagna in Grecia - ottobre 1940. Sancisce uncambiamento dei rapporti tra Mussolini e Hitler. Quando l'operazione avviata da Mussolini si tramuta in un imbarazzante insuccesso, deve chiedere intervento ai tedeschi. C'è un prezzo da pagare per questo aiuto. Hitler scrive una lettera a Mussolini che è motivo di umiliazione per il duce, perché Hitler argomenta che l'Italia non avrebbe dovuto assumere questa iniziativa individuale. Dato l'esito catastrofico dell'operazione, si rendeva necessario che dal quel momento in poi l'Italia non assumesse più nessuna iniziativa ma si limitasse a seguire le direttive strategiche della Germania, trasformando così il rapporto in una totale subordinazione dell'Italia nei confronti della Germania. L'intervento tedesco nei Balcani avrà un effetto propedeutico su quello che succederà dopo, l'aggressione all'Unione Sovietica. Giugno 1941: Hitler rompe definitivamente l'alleanza con l'URSS per scatenare una guerra totale.Grande offensiva a est. Anche in questo caso Hitler prende carta e penna e scrive una lettera al duce in cui annuncia di aver preso una decisione importante che non deciderà soltanto dell'esito della guerra. Hitler è consapevole che in caso di vittoria la Germania potrà proclamarsi vincitrice della guerra potendo a quel punto temere solamente l'arrivo in Europa degli Stati Uniti. Qualora l'invasione dell'URSS dovesse risultare fallimentare sarebbe la sconfitta della Germania, ma sarebbe anche la fine della Germania come stato e nazione. In effetti lo sforzo che Hitler si appresta a sostenere è talmente impegnativo e gigantesco (i precedenti tentativi nella storia di aggressione dell'unione russa non hanno avuto successo). C'è consapevolezza da parte tedesca della posta in palio. Guerra totale = consapevolezza che per avere la meglio sulle resistenze sovietiche occorreva mobilitare ogni singola energia tedesca. Come risponde Stalin?
Anche se Stalin era stato avvertito dall'intelligence russa, Stalin cade in uno stato di profonda frustrazione. Poi Stalin si rende conto di un fatto: non basta la forza sovietica e l'armamentario sovietico per contrastare una così temibile minaccia. La Wehrmacht aveva invaso tutta Europa, nessuno era stato in grado di resistere. Stalin si rende conto che bisogna mobilitare ogni vita umana e tutto il patrimonio identitario dei russi. Stalin risponde lanciando la grande guerra patriottica. L'alleanza delle Nazioni Unite Allestimento dell'alleanza che dovrà impegnarsi contro Hitler. Il punto di svolta è rappresentato dal varo dell'operazione Barbarossa da parte di Hitler, perché fino a che Hitler e Stalin sono alleati, le forze antitedesche sono rappresentate da GB che resiste ai bombardamenti e dagli USA che sono fuori dalla guerra ma che minacciano e sostengono lo sforzo britannico (legge affitti e prestiti). Ma nel momento in cui l'URSSÈ aggreditadalla Germania e quindi si rompe l'alleanza che era stata sancita nell'agosto del 39 con il patto ribetrop molotov gli americani e gli inglesi capiscono che possono agganciare e quindi ampliare l'alleanza all'URSS. Ecco xk roosvelt manda in europa il suo rappresentante Hopkins per capire quali sono le esigenze materiali di guerra della GB e dell'unione sovietica. È un messaggio che gli americani madano a stalin per far nascere una alleanza e un comune fronte anti tedesco. 1 gennaio 1942: nascita delle Nazioni Unite (non è l'ONU), con la dichiarazione delle Nazioni Unite. Questo gruppo di potenze è l'embrione della futura ONU (nasce nel 1945) ma per il momento è il fronte di paesi che hanno deciso di opporsi alle potenze dell'asse (G, I, Giapp). Formalmente si manifesta con la dichiarazione delle nazioni unite che è condivisa da numeroi paesi tra cui l'unione sovietica, maanche GB, Belgio, Cina, Jugoslavia, Polonia, Grecia anche se non esistono più come paesi indipendenti durante la guerra. I rappresentanti delle resistenze democratiche di questi paesi si associano in questa dichiarazione. È un'alleanza di guerra, tanto è che il più importante principio che viene condiviso da questi paesi è quello di portare le operazioni di guerra fino alla definitiva sconfitta delle potenze dell'asse, senza alcuna pace separata, fino a che le potenze dell'asse avranno accettato la resa. Si getta anche in questo caso un occhio sul futuro del mondo e su un nuovo ordine internazionale. Principi ispiratori: difesa della vita, indipendenza, libertà religiosa, diritti umani. Ulteriore articolazione dei principi della carta atlantica. Si farà riferimento ai principi di Wilson. Questi principi vengono introdotti come possibili ispiratori di un nuovo internazionale più avanzato perché sono passati anni e anni di regimi totalitari che hanno.rimossi le indipendenze, i diritti umani, la libertà religiosa. Dal punto di vista militare non c'è dubbio che la leadership all'interno di quella alleanza spetta agli Stati Uniti, che sono un paese che ha la maggiore disponibilità di risorse anche se in questa fase devono ancora dimostrare di essere una grande potenza. Nel frattempo la guerra è scoppiata anche nel Pacifico. Non fu facile amalgamare nella stessa alleanza gli obiettivi degli USA e quelli della GB. L'obiettivo unico era sconfiggere Hitler, ma c'erano delle differenze di posizioni. I britannici non avevano niente da perdere, la grande difficoltà di Churchill durante la Seconda Guerra Mondiale è quella di tenere insieme la necessità di contribuire alla sconfitta di Hitler con il mantenimento dell'impero britannico che rischiava di andare in frantumi a seguito della Seconda Guerra Mondiale. A Roosevelt dell'impero britannico non interessa niente, non vuole essere condizionato dai problemi.coloniali inglesi. Storicamente gli usa non possono guardare con favore al fenomeno del colonialismo europeo. Per Churchill la questione è molto più complicata, si tratta di tenere insieme due obiettivi difficilmente compatibili. Discussione più importante che dal punto di vista strategico i paesi delle nazioni unite devono affrontare? Apertura di un secondo fronte = intervenire in Europa per far sì che Hitler non possa mantenere concentrata la propria forza esclusivamente in URSS ma sia costretto a dividere la propria forza militare tenendone solo una parte impegnata in URSS e l'altra dove si aprirà il secondo fronte. Fino a che non si ha un secondo fronte la Germania può utilizzare la stragrande maggioranza delle forze militari sul fronte sovietico. Aprire un secondo fronte serve a prestare soccorso a Stalin, ad alleggerire la pressione militare tedesca sull'Unione Sovietica, non soltanto ad avviare la liberazione del continente europeo. Il punto sta nelove fare per contrastare l'avanzata delle forze alleate. Churchill, invece, sostiene che l'apertura del secondo fronte dovrebbe avvenire in Italia e nei Balcani. La sua idea è quella di liberare la penisola italiana dal fascismo, occuparla e risalire lungo la penisola per poi aprire un fronte nei Balcani. Questa strategia mira a preservare gli interessi che la Gran Bretagna ha nel Mediterraneo e nella penisola balcanica, e a limitare l'influenza sovietica in Europa dopo la guerra. Al contrario, Roosevelt e Stalin ritengono che il secondo fronte non dovrebbe essere aperto in Italia e nei Balcani, ma dovrebbe essere aperto più a nord. La ragione di ciò è che la Francia, un grande paese democratico, deve essere liberata dalla dominazione nazista. Inoltre, più il secondo fronte sarà aperto verso ovest, maggiore sarà lo sforzo e la distribuzione delle forze necessarie per contrastare Hitler.