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NEOMALTHUSIANO:

> crescita demografica non può essere necessariamente limitata nelle società preindustriali

perché la popolazione esercita una forte pressione sulla disponibilità alimentare

> crescita demografica => sproporzione tra popolazione e risorse (limitate) => aumento

prezzi => abbassamento salari reali => deterioramento condizioni di vita.

> Solo con dei freni preventivi: controllo nascite => evitare freni repressivi= gravi crisi di

mortalità

> epidemie, guerre, peste, carestie

> realizzazioni dell’età moderna > grandi scoperte geografiche, nuovi costumi, istituzioni creditizie,

scienza moderna, stato moderno, istituzioni rappresentative, pensiero illuministico

=> contraddicono il quadro proposto dal modello neomalthusiano

> tra 1800 e 1850 > accelerazioni del cambiamento

> aree più avanzate del continente crescono => crescita SMITHIANA: espansione dei

mercati e della specializzazione

TRASFORMAZIONE EPOCALE. RIVOLUZIONE INDUSTRIALE IN EUROPA E INGHILTERRA

> Concetto di Rivoluzione Industriale= frattura brusca e radiale mentre invece l’economica inglese

del periodo considerato non presenta tassi di crescita aggregati rapidi o spettacolari

> new economy history > non ha negato che tra 1760-1840: trasformazione della società britannica

con un cambiamento strutturale molto pronunciato

> tasso di crescita del reddito pro capite è modesto

> R.I. > divario temporale fra la comparsa di un’innovazione e le sue ripercussioni sulle variabili

macroeconomiche come l’output industriale o il reddito pro capite ampio

> economia britannica: Rivoluzione industriale + settori economici poco coinvolti dai cambiamenti

tecnologici e organizzativi

> settori tradizionali continuano a crescere e a svilupparsi con ritmi graduali

> innovazioni della Rivoluzione riguardano il settore tessile, metallurgico, chimica,

meccanica

> sostituzione del legno con attrezzature di ferro fuso e battuto

> mutamenti organizzativi > distribuzione e realizzazione di brevetti

> refrigerazione, forneria, porcellana…

> propensione all’innovazione

PERCHÉ IN EUROPA?

> pluralismo politico iniziato con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente 476 d.C.

> competizione fra i vari stati europei => ambiente molto più stimolante per l’iniziativa privata

rispetto a quelle società con un imperatore che soffoca lo spirito d’intrapresa

> pluralismo culturale maggiore > non vi è coincidenza fra potere politico e religioso che è

invece distintivo ad esempio del mondo islamico

> crescente autonomia all’indagine intellettuale => clima favorevole

all’innovazione tecnologica e al progresso della conoscenza

> Europa è diversa dalle grandi civiltà contemporanee per la tradizione giudaico-cristiana e la

centralità in essa della manipolazione razionale della natura da parte dell’uomo

=> atteggiamento di razionalità= tendenza a commisurare mezzi e fini sulla base di fatti

certi, empiricamente osservabili

=> no etica soprannaturale ma etica faustiana: l’uomo prova un senso di supremazia sulla

natura e sulle cose che giustifica la ricerca di strumenti per giungere a un predominio

rispetto al mondo circostante

L’illuminismo (nasce nelle isole britanniche)

progressi scientifici del ‘600-‘700

Rinascimento

Riforma e diffusione stampa

> fenomeni di cui la Gran Bretagna è dapprima partecipe e poi leader in campo tecnologico

> conoscenza pragmatica e sperimentale è alla base delle invenzioni chiave della Rivoluzione

Industriale + metodo empirico di prove e errori

MA

> la cultura scientifica occidentale ha una ricaduta nella ricerca di regolarità => durante la

Rivoluzione Scientifica e il ‘700 l’idea anche bisogna mettere a frutto la ricerca di regolarità naturali

PERCHÉ IN INGHILTERRA

> Prima metà del XVIII secolo l’Inghilterra è avvantaggiata rispetto al resto d’Europa perché è

l’unico paese che possiede al suo interno, contemporaneamente, il maggior numero di elementi

che gli studiosi hanno individuato come fattori favorevoli alla crescita economica e al progresso

tecnologico > fattori materiali e immateriali

vantaggi ambientali > è un’isola, e non subisce invasioni nemiche o eventi bellici

1) particolarmente rilevanti

conformazione morfologica => sviluppo economico: scarsità di rilievi di altitudine degna di nota

2) => facilita il precoce sviluppo di una rete di trasporti interni via acqua + mitezza del clima +

coste frastagliate= porti naturali + estuari dei fiumi => penetrare all’interno

ricchezza di materie prime e la loro accessibilità > abbondanza di ferro e carbone fossile=

3) facile sfruttamento grazie al fatto che i giacimenti sono poco profondi

risorsa umana più abbondante che altrove

4) usano fattori produttivi di cui il Paese è relativamente più fornito o che sono più a buon

5) mercato: carbone sostituisce la legna, le macchine e le innovazioni organizzative sostituiscono

una forza lavoro dia costi crescenti e la macchina a vapore sostituisce l’energia idraulica

contributo del sistema politico > istituzioni politiche: classi proprietarie controllano il potere

6) esecutivo con il diritto di veto in materia di finanza pubblica. Politica fiscale, tutela di diritti di

proprietà e sicurezza dei contratti

sistema giuridico > common law: si basa sui precedenti delle decisioni giurisprudenziali => si

7) adatta più rapidamente ai cambiamenti socio-economici rispetto al sistema di tradizione

romano-germanica

società inglese è più aperta di altre > distanza che separa i ceti sociali è minore che nel

8) continente e vi è una maggiore mobilità sociale

standardizzazione dei consumi => sviluppo di una produzione industriale meccanizzata che

9) superi i limiti della produzione manifatturiero-aritigianale

non si disdegna l’acquisto di beni di consumo più a buon mercato perché prodotti

10) industrialmente

prestigio sociale determinato dal successo economico

11) nobiltà inglese alimenta molte delle principali attività industriali dell’epoca contribuendo così a

12) legittimare l’attività economica anche fra i ceti superiori che occorrono in questo modo a fornire

nuova linfa e risorse alla classe imprenditoriale

> le basi della struttura imperiale e commerciale furono costruite tra il 1650-1800: Inghilterra vinse

tutte le sue guerre => accresce i propri domini imperiali

> R.I. emerge in un mondo mercantilista dove la G.B. si impadronisce di una quota crescente del

commercio mondiale a spese soprattutto dell’Olanda e Francia

> imperialismo britannico + enorme espansione del debito pubblico + potente marina

commerciale-militare del mondo + efficiente stato fiscale-militare

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE COME PRODOTTO DI FATTORI SOSTITUTIVI E COME

CONQUISTA PACIFICA

> I FATTORI SOSTITUTIVI DI ALEXANDER GERSCHENKRON

> 1780-1830 > Inghilterra > tessile + singolo imprenditore che conta sull’autofinanziamento o su

capitali disponibili in ambito familiare

> metà ‘800 > Germania > metallurgica e meccanica

> Banca Universale + filiali

> dopo metà ‘800 > macchine impianti sempre più costosi

> più arretratezza dei Paesi che si affacciano sulla scena industriale

=> condizioni per accedere allo sviluppo industriale sono difficili

> Giappone > unico paese asiatico che nell’800 reagisce all’industrializzazione europea avendo

chiaro che solo attraverso l’industria può mantenere la sua indipendenza

> 1868 rivoluzione => fine dello sdoganato e il ritorno al potere dell’imperatore

> investe direttamente nelle attività industriali > nuovi impianti in diversi settori

> privatizzazione di queste attività => sorgeranno i grandi gruppi privati: zaibatsu

ITALIA > Banca mista contribuisce a creare in modo decisivo interi settori dal nulla

> Italia > esportazione di prodotti del settore primario

Sidney Pollard > diffusione del processo di industrializzazione dall’Inghilterra al continente europeo

come conquista pacifica vera e propria epidemia che non tiene in conto confini

nazionali ma che si diffonde per regioni

> importanza della collocazione politica e istituzionale della regione stessa

> fattori del contagio sono dovuti ai vantaggi derivanti dalla collocazione geografica,

risorse naturali, evoluzione storica che portava con sé rilevanti capacità sociali e

imprenditoriali

SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

> PREREQUISITI: NUOVE RETI DI COMUNICAZIONE E TRASPORTO

> Seconda Rivoluzione industriale > innovazioni nella metallurgica, meccanica, industria elettrica,

chimica a partire dagli anni ’70 dell’800

> rivoluzione che ha investito le reti di trasporto, comunicazione => sviluppo, adozione,

diffusione tra le imprese delle tecnologie all’interno di mercati sempre più connessi

> ferrovia, telegrafo= mezzo di trasporto e comunicazione veloce, regolare, affidabile =>

produzione e distribuzione di merci in quantità elevata

> previsione dei tempi di realizzazione per giorni/ore

> rivoluzione di trasporti e comunicazioni => abbassamento del costo e aumento della

velocità della distribuzione delle merci => le imprese aumentano la propria scala produttiva

> moderne istituzioni finanziarie e mercati finanziari

NUOVE TECNOLOGIE E TRIPLICE INVESTIMENTO

> XIX e XX > innovazioni= 2° Rivoluzione Industriale

alta intensità di capitale

elevata applicazione di energia

processo produttivo continuo e veloce

produzione a larga infornata

> grandi stabilimenti manifatturieri che producono a costi unitari minori rispetto alla piccola fabbrica

> grazie al perseguimento di consistenti economie di scala: riduzione dei costi unitari di

produzione o distribuzione associata alla crescita dimensionale di una singola unità

operativa di produzione o distribuzione di un singolo prodotto

+

> economie di diversificazione: utilizzo di processi produttivi che consentono di fabbricare o

distribuire diversi prodotti

=> entrambe dei vantaggi di costo quando raggiungono un elevato livello di

produzione e si mantiene ininterrotto

> nuovi grandi impianti tecnologicamente avanzati

> integrazione dell’attività produttiva e della distribuzione

> crescita e affinamento continuo del management che opera nella direzione centrale e nei

dipartimenti funzionali

> throughput= quantità di materie prime effettivamente messa in lavo

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
30 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliabonamin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Ongaro Giulio.