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Storia greca - l'arrivo degli Indoeuropei in Grecia Pag. 1
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La città di Micene e le sue tombe

La città di Micene, situata nella piana di Argo, è un importante sito archeologico. Da qui si dipartono strade che si estendono a raggiera, mentre sulla costa si trova Tirinto, che garantiva l'accesso al mare e forse era controllata proprio da Micene.

A Micene sono stati scoperti due circoli di sepolture, chiusi da una cinta muraria. Il circolo B, datato tra il 1650 e il 1550 a.C., e il circolo A, datato tra il 1570 e il 1500 a.C. Tra le scoperte più significative ci sono delle maschere d'oro, tra cui quella conosciuta come la maschera di Agamennone. Tuttavia, queste tombe non presentano tracce di riti regolari, quindi non si può parlare di un culto eroico.

Quando la cinta muraria di Micene si è espansa, ha inglobato il circolo A. Il palazzo di età micenea è costituito da un megaron centrale con un grande focolare, forse adibito a scopo rituale, circondato da 4 colonne. Non si riesce a notare alcuna differenza tra gli spazi destinati al culto e quelli adibiti all'abitazione privata, quindi non si può distinguere tra di essi.

Riesce a capire bene quale fosse il suo scopo. In Beozia esistevano gli insediamenti rivali di Tebe ed Orcomeno. C'è la fortezza rifugio di Gla, il cui scopo era forse quello di proteggere il drenaggio del lago Copaide. Il palazzo di Gla è scarno e non presenta megaron, quanto piuttosto uno spazio vuoto che sembra adatto ad accogliere una gran folla in caso di pericolo, mentre all'ingresso c'è un bastione: probabilmente Gla era una fortezza costruita in previsione di alcuni scontri.

La Messenia, regione ovest del Peloponneso, era invece organizzata intorno a Pilo: il territorio era diviso in due province (ulteriore e citeriore) e in vari distretti tutti tributari a Pilo. Sono presenti diverse tholoi, forse sepolture dei funzionari che amministravano le province.

La scrittura adoperata dalla civiltà micenea era la LINEARE B, scrittura sillabica. La società aveva a capo un WANAX, un signore/sacerdote. Era poi presente il LAWAGETAS, capo delle

forze armate. Per entrambi si parla di temenos, ovvero un territorio posseduto. Non si parla di temenos però peri TELESTAI, altri dignitari di alto rango. I KORETE sono i governatori delle province, poi c'è il DAMOS che è il popolo che offre DOSMOI, ovvero offerte a cadenza annuale al dio Poseidon. Il DAMOCOROS si occupa di tutta la popolazione, ma non si capisce in che senso perché la tavoletta non è chiara, ed è nominato dal WANAX.

La civiltà micenea si estese nel continente fino in Tessaglia, con il sito di Iolco. Resta fuori il nord-ovest che potrebbe essere la sede originaria dei Dori. Riesce a gestire tutto l'Egeo orientale grazie alla fondazione di siti sulle coste dell'Asia Minore e questo le permette di intraprendere importanti scambi commerciali: la società micenea era assolutamente dipendente dall'importazione di rame estagno per fare il bronzo, quindi risente molto di eventuali crisi dei popoli con

cui commercia.
LA FINE DEI REGNI MICENEI
Verso il 1200 la civiltà dei palazzi sparisce in maniera violenta: venendo meno un sistema centrale che organizza tutto si formano delle comunità autosufficienti e isolate, in cui si perdono tutte le specializzazioni non necessarie (scrittura, lavorazione del bronzo, ceramica). Non si sa se questa fine fosse davvero inaspettata, perché le fortificazioni delle cittadelle si collocano proprio tra il 1250 e il 1200, sempre in questo periodo Micene, Tirinto e Atene si dotano di cisterne e il palazzo di Pilo è ripetutamente utilizzato come magazzino. Le tavolette di Pilo inoltre sembrano far
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Publisher
A.A. 2012-2013
3 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/02 Storia greca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher atychifobia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia greca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Zunino Maddalena.