Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CIVILTÀ MINOICA/CRETESE
Quando? III-II Millennio
Dove? A Creta
Descrizione: È una civiltà palaziale, incui i palazzi avevano finalità polivalenti:
- funzione politica,
- funzione sociale, di rappresentanza e raccolta della popolazione,
- funzione commerciale, per cui gli artigiani potevano vendere i loro prodotti,
- venivano raccolti beni alimentari e ridistribuiti poi agli abitanti più bisognosi
Probabilmente in ogni palazzo era presente un’entità statuale a cui il popolo era devoto.
I palazzi più famosi sono: Cnosso (in cui risiedeva il re Minosse), Mallia e Festo.
La storia di questa civiltà si può dividere in due fasi:
- La prima è chiamata fase PROTOPALAZIALE e va dal 1900 al 1700
- La seconda è la fase NEOPALAZIALE in cui i palazzi vengono rinnovati, e si colloca tra il 1700 il 1425. Questa fase finisce con la distruzione di tutti i palazzi, probabilmente per l’arrivo dei Micenei o per dispute interne tra gli
abitanti. (Non si conosce il motivo che porta ad una rottura della prima fase e alla creazione di una seconda)
È possibile che il palazzo di Cnosso esercitasse un’egemonia sugli altri. Attualmente la sua notorietà è dovuta al mito di Cnosso che spiega come Minosse conquista l’egemonia sui mari. Nel II Millennio viene scoperta la scrittura, quella usata dai Cretesi è la lineare A probabilmente sillabica (1 segno=1 sillaba).
CIVITÀ MICENEA
Quando? 1600-1100 a.C.
Dove? A Micene, nel Peloponneso (sito da cui prende il nome la civiltà)
Anche i Micenei, come i Cretesi, utilizzavano i palazzi come centro della vita sociale, politica, culturale ed economica della comunità. I palazzi Micenei, diversamente da quelli minoici, erano composti da meno ambienti, erano posti su punti sopraelevati vicino a rocche forti, non erano megaron, provvisti di cortili ed erano dotati di una struttura centrale tripartita, che indicava il cuore politico della città.
composto dal focolare, una struttura circolare, e da un trono. La civiltà Micenea utilizza la scrittura Lineare B su tavolette di argilla, lo sappiamo grazie agli scambi commerciali che venivano annotati. Si parla di una forma molto primitiva di lingua greca, questa scrittura era di tipo sillabico, composta da circa 90 segni. Tracce di questa civiltà (soprattutto vasi) vengono ritrovate anche nell'odierna Turchia (parte occidentale che si affaccia all'Egeo) e ciò indica che le attività commerciali venivano svolte anche via mare (in Turchia, a Creta e nell'Italia Meridionale).
Nel 1100 decade, probabilmente per la conquista da parte di altri popoli. I palazzi vennero distrutti e incendiati (ma con il calore si sono solidificate le tavolette di argilla che si sono conservate fino ad oggi) e questo ha portato alla perdita dell'uso della scrittura Lineare B.
ETÀ OSCURA/DARK AGES
Il termine usato per descrivere questo periodo implica un giudizio
negativo quindi alcuni studiosi decidono di chiamarla "Età eroica", perché in quest'epoca nascono i poemi omerici (che vengono trasmessi solo in forma orale). In essi viene descritta la società e di conseguenza si possono ricavare informazioni utili alla ricostruzione di questo periodo. Si pensa che la società fosse gerarchizzata; con aristocratici che mirano a ottenere gloria soprattutto attraverso guerre, come si vede nell'Iliade. Bisogna affidarsi principalmente alle fonti materiali e archeologiche; da cui si può ricavare che il mondo greco è un mondo variegato e contradditorio, ma sicuramente non è più caratterizzato dallo splendore dell'età micenea. Sul piano dell'artigianato si predilige la lavorazione del ferro (e non più del bronzo). Quando? 1200-700 a.C. Protagonisti: i popoli dell'Attica e dell'Eubea, tranne il Peloponneso. Tra il X e il IX sec. avviene laPRIMACOLONIAZZAZIONE da parte di gruppi ristretti di greci che si spostano verso l'Asia Minore; dove nascono nuove città (Mileto, Efeso) appartenenti alla Ionia d'Asia, chiamata così perché si riteneva che i greci fossero di stirpe Ionica.
Il probabile motivo della migrazione è l'incremento demografico delle sedi di partenza, e ciò indica una forte vitalità nell'Attica e nell'Eubea.
A partire dal IX sec. i Greci tornano a spostarsi più frequentemente per le attività commerciali e riallacciano rapporti con le città costiere del mar Egeo.
ETÀ ARCAICA
Quando? VIII sec a.C.
Reintroduzione della scrittura, =fonetica ad ogni segno grafico corrisponde un suono.
Nasce così l'alfabeto greco che si ispira a quello fenicio, con cui avevano allacciato rapporti sul piano commerciale. La diffusione della scrittura avviene molto lentamente, si predilige ancora l'oralità (viene usata solo
Il testo fornito è il seguente:
dove si ritieneindispensabile farlo), ha finalità di carattere pratico. Vengono trascritti i poemiomerici.Vengono definite nuove forme di statualità, e poste le basi a cui si ispiranoanche le civiltà successive. Le due tipologie basilari di entità stutali/ comunitàpolitiche sono:
- Le POLEIS (al singolare Polis) sono città stato indipendenti. Un esempio di polis è Atene, che sorgeva a qualche km dalla costa. Una Akropolis,polis era composta dalla città alta chiamata ovvero il centro l'Astysul piano politico e religioso, poi c'era il centro urbano che si Choras sviluppava intorno all'acropoli, la cioè il territorio periferico che Eschatiadipendeva dal centro urbano, cioè la zona di confine chestabiliva i limiti tra due territori, e infine c'erano i templi che venivanocollocati o agli estremi della città per determinarne i confini, oppure nel cuore della città. Ad Atene c'era il Partenone,
dedicato alla dea protettrice della città, Atena. Le poleis sono spesso in guerra tra loro e questo provoca una forte frammentazione politica.
2. Gli ETHNE (al singolare Ethnos) sono stati federali tipici delle zone periferiche del mondo greco. Sono un insieme di città (di poleis), che rinunciano alla propria autonomia riconoscendo un governo federale, che le controlla tutte.
La popolazione era divisa in due gruppi sociali:
- Aristocratici, nobili per nascita che possiedono un determinato numero di privilegi e di beni che vengono trasmessi tra le generazioni; grazie a questa eredità si garantisce la continuità in una sola famiglia. Sono principalmente proprietari terrieri (la terra è un bene prezioso perché fonte di ricchezza). Essendo depositari della ricchezza della comunità la comandano anche.
- Popolo = demos, sono tutti i non aristocratici.
Lo squilibrio tra questi due gruppi sociali porta al fenomeno della GRANDE COLONIZZAZIONE.
Quando? VIII-VI sec
Chi migra? Principalmente il demos ma anche le famiglie aristocratiche che avevano perso il loro prestigio. Migravano quasi esclusivamente gli uomini. Dove? Verso la Grecia settentrionale, verso le coste del mar Nero e verso occidente, nel sud Italia e in Francia; non si spostano in Africa perché erano già presenti i Fenici che difendevano abilmente i loro territori. Motivo: Arricchirsi e fondare nuove comunità politiche su modello greco. Una delle mete privilegiate è la costa dell'Italia meridionale. - Il primo insediamento, infatti, risiede nell'isola di Ischia dove i Greci provenienti da Calcide (Eubea) si insediano nel 775 circa. - Il secondo a Cuma, in Campania. - Il terzo vede protagonisti gli abitanti della città di Corinto (territorio che collega il Peloponneso all'Attica) che giungono in Sicilia e fondano Siracusa, nel 733. + Un gruppo di Focei si spinse anche verso la Francia dove fondano Marsiglia nel 600. Curiosità: Sulla“Coppa di Nestone” ritrovata a Ischia, sono state trovate delle scritture che coincidono con la scrittura greca. La coppa apparteneva ad un figlio del re di Pilo.
Nelle colonie assistiamo alla comparsa delle prime legislazioni scritte, mentre in Grecia venivano tramandate solo oralmente. Il popolo vuole le leggi scritte per ostacolare i soprusi dell’aristocrazia ed essendo in quantità superiore nelle colonie viene ascoltato maggiormente. I tre più famosi legislatori sono Diocle di Siracusa, Caronda di Catania, Zaleuco di Locri.
Si diffonde un nuovo e particolare modo di combattere. La tattica oplitica (da hoplon=scudo) che consiste nel disporre i cittadini abili alla guerra formando uno schieramento compatto in cui tutti sono sullo stesso piano, muniti con le stesse armi (scudo e lancia).
Il popolo, dato che contribuisce al sostentamento della comunità e alle vittorie ottenute in guerra, vuole un ruolo anche nella vita politica della città, si creano
così ostilità tra popolo e aristocrazia. In particolare, c'è una Polis in cui in età arcaica le tensioni tra classi sociali sono meno frequenti: Sparta.SPARTA
Quando? VI-VII sec
Dove? Nella regione della Laconia e sulle coste del fiume Eurota. Si estende per oltre 5000 kmq.
Organizzazione sociale: suddivisa in tre gruppi:
- Spartiati, gli aristocratici che partecipano alla vita politica e militare.
- È il gruppo demograficamente minore (max 10.000 spartiati). Ogni famiglia di Spartiati possedeva un Kleros, appezzamento di terra per il figlio primogenito (se gli altri figli non fossero riusciti a mantenere il livello di ricchezza sarebbero diminuite le loro possibilità di entrare nella vita politica).
- Avveniva una selezione dei bambini in base alle prestazioni fisiche, e in caso di mancato superamento essi venivano abbandonati; la loro educazione mirava alla formazione di buoni soldati (dai 7 anni) tramite l'entità statale. Le donne non
1. Donne spartane, erano considerate ma erano più libere perché non dovevano occuparsi della cura dei figli.
2. Perieci, erano uomini liberi ma non potevano partecipare alla vita politica. Si dedicavano alle attività commerciali e artigianali. Venivano chiamati così perché abitavano in borghi vicini a Sparta.
3. Iloti, coloro che lavorano la terra degli spartiati. Erano uomini privi di libertà, ovvero servi di proprietà dello stato. Spesso erano schiavi di guerra (ad esempio quella contro la Messenia).
Sparta era una delle città più estese e il suo successo in ambito militare era garantito dalla severa educazione impartita ai bambini e dalla struttura gerarchica rigida.