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Dobbiamo necessariamente fidarci del nostro intelletto l’idea di infinito, è vero anche il contrario.
per provare l’esistenza di Dio, ma senza conoscere Dio è la fonte e la garanzia di ogni conoscenza, afferma
questa esistenza, non abbiamo alcuna ragione per frequentemente Cartesio. Anche la verità di 2+3=5
fidarci del nostro intelletto. Questo è, in breve, il noto potrebbe essere messa in forse dal “cattivo genio”, da un
problema del “circolo cartesiano”. Nelle Meditazioni diavolo, e allora solo se c‘è Dio possiamo essere sicuri
Cartesio afferma che “la certezza e la verità di ogni che una proposizione del genere sia sempre
scienza dipende dalla sola conoscenza del vero Dio”. Ma assolutamente vera. Una volta dimostrata l’esistenza di
se ogni conoscenza dipende da Dio, come possiamo, Dio possiamo costruire con sicurezza un corpo di
conoscenze, possiamo passare, come dice Cartesio alla
scienza vera e propria. Come è possibile? In primo luogo diventa liquido ecc. Cosa rimane? Di tutte le idee o
viene eliminato ogni dubbio e la possibilità di essere percezioni precedenti (colore, odore, sapore, forma,
ingannati; in secondo luogo, possiamo fidarci dei nostri solidità, ecc.), rimane una semplice estensione, una
mezzi di conoscenza, per es. del nostro intelletto e della materia estesa. Questa cognizione della cera come “cosa
memoria. Ma allora l’ateo non può conoscere estesa” (res extensa), che può essere rotonda, quadrata,
effettivamente? Sì, risponde Cartesio, ma la sua triangolare, ecc., non ci proviene dai sensi né
conoscenza non è scienza; l’ateo può per es. conoscere dall’immaginazione, ma da una “visione della mente”,
che la somma degli angoli interni di un triangolo è insomma un atto intellettuale.
equivalente a 180° ma non potrebbe andare oltre La materia è dunque semplicemente estensione, ciò che
conoscenze di questo genere perché tutti i dubbi che gli occupa spazio. Ma per quale motivo questa concezione
verranno non potrà superarli, perché per superarli deve così astratta della materia è utile alla conoscenza? La
basarsi su Dio. materia pensata come pura estensione può essere
Cap. 4. L’Universo fisico. Il mondo esterno esiste perché concepita in forma rigorosamente geometrica e di
esiste Dio e ne siamo certi grazie a Dio. Come è fatto conseguenza possiamo darne delle dimostrazioni
questo mondo? Per saperlo non dobbiamo fare matematiche e produrre così proposizioni (o conoscenze)
affidamento sui nostri sensi. Prendiamo un pezzo di cera semplici e autoevidenti, chiare e distinte.
– è l’esempio celebre di Cartesio – preso da un alveare, In questa concezione della sostanza corporea come
ancora dolce e odoroso, solido; se lo avvicino al fuoco, estensione Cartesio si distingue nettamente dalla
svanisce l’odore, il colore cambia, la forma si perde, tradizione aristotelica e dalla filosofia scolastica. Nella
tradizione aristotelico-tomistica nella quale Cartesio era estesa, e gli enti particolari, le singole cose sono
stato educato, la sostanza è il soggetto al quale altrettanti aspetti dell’estensione. Come dimostra
ineriscono degli attributi: una sostanza è ciò di cui posso l’esempio della cera, ogni singola cosa estesa può
dire è (più qualunque attributo: dolce, ruvido, quadrato, assumere molteplici forme, configurazioni o “modi”.
bianco, ecc.). Ma il termine sostanza ha anche il Per Cottingham la concezione dell’universo come
significato di ciò che ha in sé e non in altro la ragione unica “cosa”, estesa ed infinitamente modificabile portò
della sua esistenza: è in questo senso che Cartesio dice Cartesio a diversi errori nelle sue teorie fisiche. Per es. lo
che soltanto Dio è sostanza. Cartesio non usa quindi il portò a negare l’esistenza dello spazio vuoto, “spazio
termine sostanza quando parla della estensione perché se vuoto” era per lui una contraddizione in termini perché
la chiamasse sostanza dovrebbe ammettere che essa è credeva che tutto l’universo era materia e quindi
indipendente, cioè autocreata e autoproducentesi, ma estensione; l’universo, insomma, se lo raffigurava come
solo Dio è indipendente, quindi sostanza. Dio può una specie di immensa cera che assume le più diverse
ridurre a niente, cioè distruggere ogni cosa, quindi ogni configurazioni. La “materia” dell’universo è fatta di
res extensa. corpuscoli in perpetuo movimento, divisibili
Appare qui una netta differenza rispetto al mondo all’infinito, appunto perché anch’essi sono “estensione”.
concepito da Aristotele e da san Tommaso, composto di E come si spiega il movimento? Immaginiamo
tanti “individui” (corpi, potremmo anche dire), ognuno l’universo come una immensa “cera”, dove le diverse
dei quali è una sostanza. Per Cartesio, invece, parti si muovono a velocità diverse, sicché, se potessimo
l’universo fisico è una sola cosa indefinitamente osservarlo dall’esterno, vedremmo dei “vortici” (con la
teoria dei vortici Cartesio spiegò fra l’altro i di Galileo che il “libro della natura” fosse scritto in
movimenti dei pianeti). caratteri matematici, sicché bisognava solo decifrare
Cartesio credeva che questa sua teoria dell’universo questo codice matematico. In realtà, Cartesio fa
fisico potesse permettere una dimostrazione riferimento al modello matematico per sottolineare la
matematica proprio perché l’aveva inteso come semplicità e il rigore deduttivo del suo modo di
estensione, aveva rifiutato le nozioni qualitative (aveva studiare l’universo. Ma poi mette veramente in pratica
negato, cioè, che le qualità sensibili delle cose, per es. il criterio della deduzione? Non del tutto, scrive
il caldo e il freddo, i sapori e gli odori, i colori, fossero Cottingham, perché quando deve spiegare fenomeni
qualità essenziali, sulle quali si potessero fare dei particolari, Cartesio si discosta dalla pura e semplice
ragionamenti precisi e di cui possiamo avere deduzione da principi primi e si avvicina all’idea più
conoscenze chiare e distinte), e si atteneva alle nozioni moderna di un metodo “ipotetico-deduttivo”: cioè si
quantitative, che possono essere appunto quantificate e avanza un’ipotesi e poi viene messa alla prova
fatte oggetto di misurazione geometrica e di calcolo dell’esperienza, che può confermarla o meno. E’ perciò
matematico. Malgrado questo, Cottingham osserva che importante far notare che il programma scientifico di
la descrizione cartesiana dell’universo è stranamente Cartesio attribuisce all’esperienza un ruolo essenziale:
povera di dimostrazioni matematiche: se pensiamo a in base ad essa possiamo decidere quale, tra le ipotesi
Newton, i cui Principi vennero pubblicati 40 anni dopo avanzate, fornisce la spiegazione più soddisfacente di un
le Meditazioni, questa stranezza salta subito agli occhi. E dato fenomeno. Inoltre, la caratteristica che più
non sembra che Cartesio abbia condiviso del tutto l’idea colpisce della metodologia cartesiana è l’uso di
modelli e di meccanismi. Il modello più famoso è che la terra gira intorno al sole, affermò che le stelle
quello del vortice o mulinello: secondo Cartesio, non sono le stelle “fisse” della tradizione ma sono dei
l’insieme della materia celeste, nella quale si trovano i soli, ognuno dei quali poteva avere un sistema solare
pianeti ruota continuamente come un vortice che ha il come il nostro e che perciò la nostra Terra era solo
suo centro nel Sole. Ma ciò che colpisce in questo uno dei tanti pianeti che ruotano intorno ad uno dei
modello è l’assenza di formule matematiche; tantissimi soli nell’universo. Insomma, la Terra non è
semplicemente, egli prende un fenomeno comune, il centro del mondo, e questo era in netto contrasto
quotidiano, quello del vortice o del mulinello, e lo usa con quanto sosteneva l’ortodossia cattolica.
come modello per spiegare il movimento dei pianeti. Un altro punto di forte contrasto con la religione è
Insomma, più che sulla matematica, Cartesio fa leva l’attacco che Cartesio fa alla dottrina delle “cause finali”:
sull’analogia. Tuttavia, Cottingham riconosce che ogni cosa è stata creata da Dio per uno scopo e in
l’importanza attribuita da Cartesio ai modelli nella definitiva per l’uomo, come diceva l’antica teoria.
spiegazione scientifica è un’intuizione molto importante. Cartesio rifiutò l’idea che tutte le cose fossero state
Nella sua spiegazione dell’universo Cartesio stette molto create per l’uomo e con essa anche l’idea che l’uomo
attento a non urtare le autorità ecclesiastiche, ma non ci potesse alla fine conoscere tutto. Per di più, secondo
riuscì del tutto. Con la teoria dei vortici cercò di dire le Cottingham, Cartesio “arriva quasi a rifiutare l’idea di
stesse cose di Copernico e di Galileo e al tempo stesso una creazione dal nulla”, e “la teoria delle origini della
di dar ragione alla Chiesa. Ma alla fin fine, Cartesio Terra nel Mondo è apertamente evoluzionistica:
andò perfino oltre Copernico quando, dopo aver detto dall’originario caos delle particelle, secondo Cartesio,
basteranno le leggi di natura a far sì che le parti del Il termine anima viene oggi adoperato in genere in un
caos arrivino a districarsi da sé così da assumere la contesto religioso per indicare la parte spirituale
forma di un mondo perfettissimo”. Questo non vuol dell’uomo. Ma nell’uso filosofico del 600 il termine
dire che possiamo ritenerlo un materialista; per lui, il anima non designava necessariamente qualcosa di
potere creatore di Dio è comunque necessario per spirituale o di non materiale. Nella concezione
generare la materia originaria e per imprimere a tutte aristotelica dell’anima (o psiche), che influenzò
le particelle il loro moto iniziale. Ciò nonostante, forse moltissimo san Tommaso e la scolastica, il rapporto tra
aveva ragione Pascal, suo grande contemporaneo, anima e corpo corrisponde a quello tra “forma” e
quando diceva: non posso perdonare a Cartesio che nella “materia”; molto approssimativamente, dire che un
sua filosofia avrebbe voluto fare a meno di Dio. corpo possiede un’anima equivale a dire che la materia
Cap. 5. L’Uomo cartesiano. Il corpo umano è una di cui esso è fatto è organizzata in modo da possedere
“macchina”: tesi centrale nella fisiologia cartesiana. diverse facolt&a