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La messa a fuoco della dimensione intellettiva da parte dell'uomo greco

La messa a fuoco della dimensione intellettiva da parte dell'uomo greco esemplificata attraverso idati indicati sul tema della differenza tra natura e natura umana, la dicibilità dell'origine, le prospettive del sapere e l'immortalità dell'anima delineano la prima parte del percorso che ha condotto l'uomo all'autocomprensione di sé e configura la sua vocazione metafisica. L'uomo greco insegna che la filosofia è dalla, nella per la Verità. La negazione di ciò patrocinata dai sofisti comporta negazione della filosofia e sopravvento della filodossia: al sistema della Verità subentra il sistema dell'errore. In Grecia si trovano le radici della metafisica dell'oggetto che teorizza un idealismo oggettivo cioè che l'essere è idea data dalla mente. L'essere è posto in relazione alla mente ed è legge. La metafisica greca e cristiana considerano la ragione umana.

capace di verità, cioè con la capacità di conoscere verità oggettive, ciascuna universalmente valida e non contraddicente l'altra, anche se ciascuna e tutte insieme, come questa o quella verità, rispetto alla verità totale, sia sempre parziale, ma ugualmente universale e assoluta nel suo ordine come questa o quella verità.

Questa o quella verità non sono che le prospettive sulla Verità, e contribuiscono alla delineazione dei diversi percorsi verso di essa.

Sciacca è considerato il grande teorico dell'idealismo oggettivo nella contemporaneità: i caratteri della verità che è posta in relazione alla mente umana - eternità, necessità, universalità... - si rivelano ben diversi dalle caratteristiche della mente stessa, che appare temporale, contingente e relativa come il soggetto a cui appartiene.

Queste qualità differenti suggeriscono la distinzione tra:

Verità-oggetto della mente- Mente-soggetto pensante

Tale distinzione non comporta separazione perché una verità è sempre verità per una mente che la pensa. La mente è il luogo della verità.

La relazione verità mente è essenziale:

  • La Verità è l'essere posto in relazione alla mente e
  • La Mente è tale, poiché è capace di verità, anche se non ne è l'artefice.

La mente umana o l'umano pensiero essendo temporale, contingente e relativo è incapace di possedere la totalità della verità con un unico e proprio atto, pur permanendo capace di coglierne con certezza i diversi aspetti in chiave prospettica.

Due sono le conseguenze fondamentali, scordate le quali, l'uomo opererà contro sé stesso:

  1. L'uomo è capace di conoscenze assolutamente vere, ma egli non è il creatore della verità.
  2. Dunque la
verità preesiste al pensiero: non vi è la verità perché è il pensiero che la fa, ma il pensiero si fa nella verità, la quale fa che esso pensi e la pensi. L’uomo greco scopre l’esistenza della verità e alcuni suoi caratteri come Unicità, Bellezza e Bontà; all’uomo cristiano anche in virtù dell’apporto della Rivelazione spetterà il privilegio di disvelarnel’essere persona. Gli uomini votati alla ricerca della verità non saranno più chiamati sapienti, ma filosofi. Socrate proclama la propria ignoranza, infatti, questa è la condizione della ricerca, solo chi sa veramente, sa quante cose ci siano ancora da conoscere. Platone narra di Eros simbolo della filosofia come perenne ricerca coraggiosa ed ardita della verità. La distinzione verità pensata-soggetto pensante è il fondamento di ogni possibile ragione dell’esistenza di Dio, a conferma di.

Come natura umana e Assoluto /Dio si affermino o si perdano insieme. L'uomo greco insegna all'umanità che la negazione della capacità propria della natura umana di conoscenze oggettive comporta la perdita della specificità di quella natura ossia la perdita dell'uomo.

L'uomo ha due modalità fondamentali di dispersione della comprensione di sé, egli può perdersi:

  1. Per difetto si sminuisce. L'uomo elimina il momento della riflessione e quindi il pensiero opera al di sotto delle proprie potenzialità. In questa situazione si deifica cioè si opera alla cieca, non è costruttivo e invece di fare si disfa.
  2. Per eccesso si ingigantisce se l'uomo si affida esclusivamente alla riflessione argomentatrice smarrisce la consapevolezza del proprio limite e si illude di poter operare al di sopra delle proprie potenzialità. In questo caso si deifica si fa cioè del proprio pensiero.

L'assoluto. In entrambi i casi si richiede un cammino di riconquista di sé. La metafisica dell'oggetto si afferma dunque come l'unica visione dell'uomo e del mondo interoidonea a collocare nella giusta dimensione la differenza tra natura e natura umana. Il teismo e l'esemplarismo. La metafisica dell'oggetto cui fa capo l'idealismo oggettivo è alle origini di:

  • Teismo che è caratteristica ontologica fondamentale della persona visto che ne caratterizza la specificità.
  • Esemplarismo che teorizza una visione finalistica del cosmo e celebra il primato dell'intelligenza.

Il loro abbandono legato alla modernità porterà a conseguenze devastanti.

Il teismo: La luce di Dio che è origine e principio con le sue particelle concorre a dare vita ad ogni singolo uomo che è costituito da e nella verità. Tale verità che è il divino nell'uomo è la luce che illumina ogni uomo che

Viene in questo mondo è ponte tra la creatura e il creatore è la via che conduce a lui. L'uomo non aspira puramente a conoscere, vuole amare ciò che conosce. Secondo Rosmini la persona umana è la sintesi tra la corporeità e l'intelligenza che sono ragione ed origine della sua azione morale nel mondo che si esplica in una triplice direzione:

  1. Verso l'intero universo (natura)
  2. Nei confronti degli altri esseri umani (natura umana)
  3. Nei rapporti con Dio

La Verità fonda la mente dell'essere umano, è forma della sua mente, perciò, la rende capace di pensare che vuol dire porsi alla ricerca del proprio Principio. Il momento intuitivo della conoscenza corrisponde alla visione interiore della Verità. La ragione si mette all'opera grazie alla presenza della Verità o dell'Essere nella sua forma ideale, gli enti finiti diventano intelligenti - natura umana - ed è stabilita la

differenza con gli altri enti – la natura-. La ragione si mette all'opera e una volta costituita dalla e nella verità quindi capace di verità, pensa, ricerca, media, ossia compie un'opera volta alla conoscenza di sé e dell'universo intero ossia di riconoscere il grado di essere di sé e dell'universo. Eros è testimone del teismo che proietta l'uomo oltre sé stesso è il demone che ricorda all'anima umana il suo essere naturalmente filosofa è la fonte del dinamismo interiore che sprona l'uomo al livello conoscitivo ed operativo, è l'amore della bellezza che implica la sintesi tra verità e virtù. Il teismo è garanzia di una visione compiuta dell'uomo ossia all'autocomprensione di sé e dell'aspettativa che è attesa certa di un futuro appagante è l'esistenzialismo. Vi sono secondo Lowith tre tappe che conducono l'uomo adun mondo senza Dio e sono teismo, deismo e ateismo. Inizialmente Dio costituisce il fine della storia e la fornisce di senso; successivamente viene razionalizzato e ridotto a livello umano, si rivela incapace di fornirle un senso; per poi in ultimo viene cancellato dalla storia e con ciò cade nel non senso. L'esemplarismo è la dottrina che comporta il darsi un esemplare nel mondo, un modello ideale idoneo adatto a fornire ragione dell'origine e della conoscenza della realtà nella sua totalità ontologico-metafisica. È espressione di: - Una conoscenza metafisica che interpreta in funzione di una realtà ideale che ne è principio e fine. - Conoscenza gnoseologica che riconosce la funzione unificatrice e fondante dell'intelligenza. Nella visione platonica l'iperuranio, cioè il mondo delle idee, costituisce la causa formale dell'universo, l'intellegibile non è Dio ma un divino impersonale. La concezioneplotiniana individua nell'uno il principio del bene, nell'intelligenza il principio dell'essere, nell'anima il principio della vita. L'uomo greco con le risorse della sola ragione naturale fa un uso corretto e attento del pensiero, scopre alcune verità fondamentali sulla realtà fondamentale e umana e le ordina organicamente, ne approfondisce relazioni e connessioni e dà vita alla prima enciclopedia. Compie i primi fondamentali passi verso l'autocomprensione di sé. La metafisica greca è la scienza del mondo fisico e solo di riflesso scienza dell'uomo. Il dio antico è sempre principio cosmologico, amore infinito che si rivela alle creature per donare a loro la legge della verità. L'origine è in principio cosmologico, una legge del cosmo, che al cosmo dà il via ma del quale non si interessa. Viene così a mancare una certa reciprocità Essere/esseri, per cui l'essere ignora.

Gli esseri e gli esseri intelligenti tributano una contemplazione arida di Bello Vero e Bene che non coinvolge la persona nella sua interezza, ma solo la sua dimensione intellettiva. L'uomo greco è preminentemente contemplativo cioè interessato al tema della conoscenza osserva la realtà da lontano per sentirsi partecipe del tutto. L'uomo romano è prevalentemente pratico, maggiormente interessato al fare, è impegnato nella politica, ma vuole l'azione umana regolata da saldi principi. Mette in atto un patrimonio legislativo per permettere una pacifica confidenza a livello nazionale, internazionale e sociale. Dall'idea del diritto si ha la distinzione tra singoli e la civitas e la possibilità di concepirla come una serie di attività culminanti nella suprema attività dell'imperium, di nuovo distinte da quelle dei singoli. Il diritto è la logica giuridica che consente di organizzare la civitas, per risolvere i.

ntrastare i conflitti di interesse tra le diverse classi di singoli. Il diritto è la vera forza della civitas e le permette quindi di concentrare tutte le risorse e le energie per co
Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
27 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher melody_gio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della filosofia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof De Lucia Paolo.