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CARESTIA PER LA POPOLAZIONE: QUESTO PER VIA DELLA LEGGE DEI RENDIMENTI DECRESCENTI DELLA TERRA (LA POPOLAZIONE CRESCE GEOMETRICAMENTE, LA TERRA ARITMETICAMENTE).

L'autore si discosta sia dai fisiocratici che da Smith, in quanto per gli ultimi due l'aumento della popolazione era un fattore positivo che si accompagnava alla crescita economica (più operai significa una divisione del lavoro più efficiente, una maggiore produttività e quindi un tasso di crescita economica più elevato), in Malthus questo causa l'impoverimento e la decrescita economica a causa della scarsità delle risorse a fronte di una popolazione maggiore. Questo modello di crescita della popolazione = impoverimento della società passerà alla storia come MODELLO O TRAPPOLA MALTHUSIANA. Il modello spiega come a un aumento della produzione corrisponda un aumento del salario; l'aumento del salario provoca la crescita demografica che porta a un fabbisogno maggiore di prodotti.

che la terra non è strutturalmente in grado di fornire; quindi, l'impossibilità di un tenore di vita alto per un numero elevato di persone porta all'impoverimento della società e di nuovo alla diminuzione dei salari di fronte a una produzione minore. APPROCCIO ANALITICO ALLA TRAPPOLA MALTHUSIANA: 10 Si immagini un'economia in cui viene prodotto solo grano, in cui i lavoratori sono tutti uguali, non dotati di particolari abilità e che lavorano tutti lo stesso numero di ore, in cui tutta la terra abbia gli stessi livelli fertilità. Il grafico mostra i rendimenti marginali decrescenti del lavoro, ovvero come la funzione di produzione del grano tenda marginalmente ad appiattirsi (funzione concava), fino a diventare orizzontale. È una sorta di analisi microeconomica: aggiungendo lavoratori a un numero già molto grande la produzione che si otterrà dall'aggiunta di questi lavoratori avrà dei margini bassi, in quanto

è già stata massimizzata, fino ad avere un saggio marginale di sostituzione nullo, piatto appunto. Proprio perché il saggio marginale di sostituzione tende ad appiattirsi a mano a mano che si raggiunge l’equilibrio tra gli input della funzione di produzione allora questa curva tenderà a diventare orizzontale con l’inserimento di nuovi lavoratori nel ciclo produttivo.

I RENDIMENTI MARGINALI DEL LAVORO DEL LAVORO (PRODUTTIVITà) SONO DECRESCENTI perché SI UTILIZZA Più LAVORO SU UNA QUANTITà DI TERRA CHE RESTA LA STESSA E SI COLTIVANO TERRENI CHE A FURIA DI ESSERE LAVORATI DIVENTANO SEMPRE MENO FERTILI. Se la produttività del lavoro diminuisce, diminuisce anche inevitabilmente il salario dei lavoratori, perché i proprietari terreni non hanno abbastanza capitale per mantenere alto il salario, se dalla vendita della merce ottengono sempre meno. Per questo Malthus che il salario naturale degli operai è il salario di

sussistenza nel momento in cui supera questa soglia la popolazione tende ad aumentare e il salario a diminuire. L'errore di Malthus era nel non considerare che la tecnologia potesse migliorare con un tasso maggiore di crescita della popolazione, nel caso in cui il saggio marginale di sostituzione tecnica è più elevato la curva mantiene la sua pendenza, e vi è produttività nonostante la crescita demografica. 8. JEAN BAPTIST SAY Say è un autore di transizione che si colloca a metà tra i pensatori classici e neoclassici, quest'ultimi riprenderanno la sua legge degli sbocchi in particolare Marshall e la applicheranno alle teorie marginaliste. L'accumulazione del capitale finalizzata allo scambio nell'investimento garantisce la ricchezza delle nazioni grazie agli investimenti che questa può finanziare (mercantilismo), l'accumulazione è a sua volta garantita dal risparmio che deve coincidere con la rinuncia dei.

capitalisti al consumo immediato del profitto. Il risparmio è la condizione necessaria e sufficiente della ricchezza delle nazioni. È diventato famoso per la legge degli sbocchi (la quantità di offerta genera la domanda) che sarà validata anche nelle teorie di Ricardo. LA LEGGE DEGLI SBOCCHI VUOLE CHE SIA LA DOMANDA LO SBOCCO DELL'OFFERTA. La moneta ha il solo ruolo di mezzo di pagamento, la relazione offerta>domanda è da applicarsi a livello globale. Esattamente come per Petty e Smith la moneta deve essere scambiata il più velocemente possibile prima che perda valore (più ne viene accumulata minore è il suo potere d'acquisto). La moneta non costituisce una forma di ricchezza. L'investimento della moneta non conservata è il motore che genera il potere d'acquisto per l'offerta. Gli squilibri tra domanda e offerta dati dalla sovrapproduzione in un determinato settore sono bilanciati dalla

sottoproduzione in un altro settore. Sta allo stato erogare leggi economiche che consentano l'equilibrio (un modello di concorrenza perfetta) tra le varie aziende di produzione.

Malthus rifiuta la legge degli sbocchi di Say (la domanda è maggiore dell'offerta per questo nascono le crisi) andando incontro a una teoria della crisi di sovrapproduzione. Il lavoro comandato come espressione dell'intensità della domanda non è sufficiente a sostenere il costo dell'offerta, per cui la domanda non è uno sbocco naturale dell'offerta. Il lavoro su cui la merce ha potere di acquisto non soddisfa l'offerta in sovrapproduzione perché LAVORO COMANDATO>LAVORO CONTENUTO (SMITH).

APPROCCIO ANALITICO ALLA TEORIA DELLA SOVRAPPRODUZIONE (CRITICA MALTHUSIANA):

PRODOTTO NETTO = 100 ore lavoro comandato (40 profitto o lavoro comandato + 60 lavoro contenuto o costo) π=P/C 40/60=66%

SAGGIO DI PROFITTO 12C + I = 40 + 60 = 100 EQUILIBRIO DI PIENA OCCUPAZIONE,

DOMANDA EFFETTIVA DI LAVORO DATA DAL REINVESTIMENTO TOTALE DEL PROFITTO

GENERATO LAVORO CONTENUTO=LAVORO COMANDATO

Malthus sostiene che se si immette in un tempo secondo la quantità percentuale del saggio di profitto nel ciclo produttivo si giunge necessariamente a una crisi di sovrapproduzione (a cui pone come soluzione l'investimento di parte del profitto in lavori improduttivi che non generano una nuova offerta di lavoro comandato). La crisi di sovrapproduzione nasce dal fatto che il lavoro comandato avrà sempre un valore maggiore rispetto al lavoro contenuto nella merce, se per Say i due si equivalgono, la crescente spaccatura malthusiana tra i due invece genera una crisi di sovrapproduzione davanti a salari che restano sempre quelli di sussistenza.

9. DAVID RICARDO

Dividiamo il pensiero di Ricardo in due fasi scisse dal suo sostenere nella prima l'inutilità di una teoria del valore per poi renderla necessaria nella seconda. Considerazione che rimane uguale in

entrambe le fasi è quella della identitàmerceologica tra input e output misurati in grano (come per i fisiocratici).

PRIMA FASE: accetta la visione pessimistica di Malthus secondo cui l'incremento della popolazione è dannoso nei confronti dello sviluppo economico; il saggio di profitto non dipende dai prezzi (domanda e offerta - critica alla legge degli sbocchi) ma solo dalla fertilità della terra; infatti, c'è la teorizzazione del saggio marginale di profitto decrescente agricolo. Questo saggio è decrescente perché è parallelamente decrescente la fertilità della terra. π = P/C. Se decresce la fertilità della terra anche il saggio di profitto decresce con essa. Il saggio di profitto di ogni settore si uniforma a quello che è il saggio di profitto in agricoltura. LO STATO STAZIONARIO è IL LIVELLO IN CUI IL SAGGIO DI PROFITTO ARRIVA AD AZZERARSI, QUESTO AVVIENE PERCHÉ A SEGUITO DELLA CRESCITA

DEMOGRAFICA VENGONO MESSEA COLTURA TERRE SEMPRE MENO FERTILI CHE CAUSANO UN AUMENTO DEISALARI, DEI PREZZI DELLE MERCI E INFINE ALLA DIMINUZIONE DEI PROFITTI.

Ricardo perfezione le teorie malthusiane sulle rendite differenziali del lavoro, sein Malthus i margini di crescita della fertilità della terra erano dati perdecrescenti, Ricardo ne propone una chiave analitica e motiva i livelli didifferenza inframarginale fra i terreni.

APPROCCIO ANALITICO ALLA TEORIA DELLE RENDITE DIFFERENZIALE(MARGINALMENTE DECRESCENTI):

FASE 1: si mette a coltura un primo terreno fertile (A) il cui saggio di profitto èdel 100%. Chiaramente la rendita è pari a 0 perché i proprietari fondiariessendo l’unico lotto di terra non possono chiedere una rendita ai contadini perlavorare sul loro lotto di terra.

FASE 2: L’aumento del profitto aumenta l’offerta di lavoro, aumentando ilbenessere la popolazione cresce essendo quindi necessario produrre più beni.

Disussistenza per soddisfare la nuova parte di popolazione. Quindi nella seconda fase viene messo a coltura un secondo lotto di terre (un'unità marginale in più) meno fertile del primo che era stato coltivato (B). I proprietari dei terreni A (che detengono una sorta di potere monopolistico) chiederanno un pagamento ai contadini per coltivare la terra più fertile che genererà quindi una rendita. Il profitto generato dalla fertilità di B corrisponde alla differenza tra la fertilità di A e la rendita richiesta per coltivare su A (100-20=80). ECCO DA DOVE DERIVA LA DEFINIZIONE RENDITA DIFFERENZIALI. L'acquisto della rendita differenziale e la sotto fertilità della terra B sono le ragioni per cui il profitto cala da un tasso del 100% a un tasso dell'80% (160/200).

FASE 3: stesso discorso di prima, vengono messe a coltura terre ancora meno fertili (C). Si riduce ulteriormente la produzione sulle terre e a questo punto si alzerà.

La rendita di A perché anche i proprietari inizieranno a chiedere una rendita vista la maggiore fertilità rispetto a C. Il profitto marginale di C si riduce esattamente come era stato con B per via della sempre minore fertilità della terra. La rendita differenziale aumenta e marginalmente diminuiscono i profitti. L'analisi di Ricardo ha come prima conclusione di politica economica: conviene anziché mettere a coltura terre sempre meno fertili, importare grano dall'estero per evitare la perdita marginale di profitto, il che significa eliminare i dazi sulle importazioni torna il liberismo di Smith. Lo stesso Ricardo si accorge di una serie di problemi che nascono da questo modello privo di una teoria del valore: l'identità merceologica non giustifica come il prezzo dei mezzi di produzione (lavoro comandato) possa equivalere al prezzo delle merci (lavoro conte
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A.A. 2021-2022
39 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/04 Storia del pensiero economico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher s.colombo49 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del pensiero economico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Cinnerella Francesco.