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Vengono soppressi i monopoli che alteravano i prezzi dei mercati finiti. Viene
liberalizzato il mercato dei capotali, legalizzando i prestiti a interessi. La rivoluzione
realizza la liberalizzazione del mercato dei fattori che il movimento fisiocratico non era
stato in grado di concretizzare. L’occupazione militare che napoleone conquista va di
pari passo con l’estensione di modello di organizzazione economica e sociale uscito
dalla rivoluzione. Vengono creati 2 codici ai quali si sarebbero ispirati i codici
successivi, il codice civile o napoleonico che sanciva una serie di passaggi
fondamentali. L’altro codice è il codice di commercio che fissa le norme al quale si
sarebbe dovuto adeguare il nuovo sistema economico, regolarizza la forma societaria
che le imprese avrebbe dovuto assumere e sono società anonima, società in
accomandita e srl. Il tentativo di unificazione napoleonico non si verificò, egli tentò la
conquista della russia, le coalizioni antifrancesi si erano irrobustite, soprattutto sotto
leggi antifrancesi, fallisce il blocco continentale (isolava il commercio europeo dal
commercio inglese) e nei paesi conquistati da napoleone cresce l’opposizione
popolare. Questo provoca il crollo di napoleone, sancito militarmente. Tuttavia,
nonostante il fallimento di napoleone, i governi della restaurazione (i governi si
trovano a vienna e pianificano il post napoleone) conservano gran parte delle
innovazioni che vennero introdotte dai francesi e si entra nel lungo 800, si chiama così
perché si protrae fino al 1914 perché presenta elementi comuni che poi si disgregano
con l’avvio della prima guerra mondiale, questa cvilità presenta elementi comuni e k.
Polany, la civiltà di quell’epoca poggiava su 4 pilastri: l’equilibrio delle potenze, il gold
standard (sistema monetario internazionale di cambi fissi in cui tutti i paesi aderirono),
il mercato autoregolantesi e lo stato liberale (democrazia rappresentativa che in alcuni
paesi d’europa si estende al suffragio universale). Gli elementi che caratterizzavano l’
800 sono svariati. La prima chiave di volta della terza logistica furono le innovazioni
tecnologiche. Queste si diffondono nei paesi continentali europei e si diffusero
assumendo tecnici e operai specializzati inglesi, vi è una emigrazione sul continente di
imprenditori inglesi, john cockerill fonda una società meccanica che divenne tra le poiù
importanti del paese. Un’altra strada furono i viaggi di istruzione degli imprenditori
europei in inghilterra per vedere all’opera gli inglesi e anche per spiare e avere i
segreti dell’inghilterra (forme di spionaggio industriale e contrabbando). Le novità
inglesi iniziano ad investire anche le economie di altri paesi come nelle aree dove era
consolidata una forma organizzativa che con sforzi piccoli poteva essere addestrata
una manodopera. Industrializzazione a macchia di leopardo: belgio, paesi bassi,
francia…sono aree circoscritte. Le innovazioni tecnologiche che vengono diffuse in
europa e come si evolvono: l’aspetto caratteristico delle innovazioni tecnologiche è
rappresentato dal fatto che nascevano da processi empirici, ora si caratterizzano da
una crescente applicazione della scienza ai problemi della produzione industriale. I
settori industriali che si sviluppano sono i settori della old economy (settori che
avevano già conosciuto le trasformazioni date dalle innovazioni), da questo nascono i
settori della new economy (settore della produzione di energia (inesistente nella
precedente ) e il settore chimico).
Il settore siderurgico produce anche l’acciaio, cioè una varietà di ferro che presenta
due caratteristiche ulteriori (è più duro e resistente). Questo fu reso possibile tramite
l’introduzione del convertitore bessemer permetteva di produrre acciaio direttamente
dalla ghisa fusae i forni martin-siemens che consentivano di ricavare i minerali ?
La produzione di acciao divenne uno dei principali indicatori del grado di
industrializzazione di un paese.
Il settore dei trasporti conobbe drammatici svolgimenti perché le innoivazioni che
vennero introdotte ebbero ricadute dal punto di vista dei traffici e dei ricavati enormi,
perché vengono introdotti mezzi di comunicazione nuovi (ferrovie e battelli a vapore),
questi producono una rivoluzione nei trasporti. Assume connotati che non aveva i
precedenza, che determinano una riduzione del costo del trasporto delle merci. Ne
beneficia principalmente l’inghilterra perché la marina britannica era considerata la
più grande al mondo. Le ferrovie furono uno dei simboli dell’industrializzazione
ottocentesca e la sua estensione comprende tutti i principali paesi che vogliono
avviare un processo di industrializzazione. Da un lato ha effetti positivi sulle industrie
pesanti che devono costruire appunto binari, vagoni… determina la creazione di un
mercato esteso a livello mondiale.
Settore meccanico che produce le macchine a vapore e si assiste ad un progressivo
perfezionamento di questa macchina, viene resol migliore grazie ad alcuni
perfezionamenti e ad esse si affiancano le caldaie fisse.
Settori della new economy
Settore chimico: produzione di soda mediante il procedimento solvay, sintesi di
composti organici (messa a punto in laboratori da chimici e consente di creare il
fertilizzate chimico che ha una resa superiore, consente di creare esplosivi, vernici,
coloranti artificiali e consentono di creare le fibre sintetiche).
Settore dell’energia è una novità assoluta la produzione di energia elettrica, essa è
trasmissibile a lunghe distanze ed è estremamente flessibile (+utilizzi), invenzione del
telegrafo, trazione ferroviaria, cambiamenti dal punto id vista delle industrie chimiche,
siderurgiche, fornisce la forza motrice. Accanto alla produzione dell’elettricità, c’è la
scoperta di una nuova fonte di energia l’estrazione e la raffinazione del petrolio che
viene utilizzato per far funzionare il motore a scoppio. Nuovi tipi di imprese industriali
che sono caratterizzate che hanno a che vedere con l’organizzazione dell’impresa, con
l’aumento della produzione industriale e con la movimentazione dei capitali delle
imprese. Impianti di grandi dimensioni. Aumenta la capcità di offerta delle imprese, si
determinano le economie di scala o diversificazione, all’aumentare della produzione si
abbassa il prezzo unitario medio di produzione. Riesco a produrre più merci
all’aumentare della scala degli impianti. Avvengono le economie di diversificazione
cioè le imprese erano monoprodotto, queste imprese invece sono in grado di produrre
più prodotti. Sono imprese generalmente con alta intensità di capitale, per finanziarie
l’industrializzazione servivano dei finanziamenti quindi o va in borsa o va in banca e
hanno questa funzione fondamentale che caratterizzeranno i sistemi finanziari
anglosassoni e i sistemi finanziari del giappone. I processi di seconda
industrializzazione sono processi complicati più di quello che era avvenuto nella prima
(quella inglese). Scarsa integrazione tra produzione e commercializzazione prima, ma
nella seconda industrializzazione c’è un’ alta integrazione tra produzione e
commercializzazione. Le imprese della prima industrializzazione erano a basso capitale
sociale (impresa familiare) e nella seconda industrializzazione c’è un elevato capitale
sociale (società in accomandita o anonima), determinando un eccezionale sviluppo
economico. Se le istituzioni non forniscono incentivi, l’ambiente è ostile, i costi di
transizione rimangono elevati… e allora le innovazioni istituzionali furono importanti e
si affiancano alle innovazioni tecnologiche. Questi fattori istituzionali furono la banca e
lo stato che rendono possibile il consolidamento dei processi di industrializzazione. Per
questo sono stati chiamati fattori sostitutivi dell’imprenditorialità privata, che hanno
una funzione fondamentale nel sostenere le imprese, lo stato creano le condizioni per
far sorgere imprese internazionali. Le banche sono fondamentali nel supportare i
processi di seconda industrializzazione, il sistema bancario conosce importanti
trasformazioni, si complica il sistema bancario. Un sistema piramidale con al vertice le
banche centrali (evoluzione delle banche di emissione), sotto la piramide ci sono le
banche commerciali che giocano un ruolo fondamentale ed infine le banche a
vocazione sociale (banche no profit, casse di risparmio, banche rurali… che hanno
come finalità quella di assistere non i grandi imprenditori ma che hanno come finalità
da un lato di incentivare i valori della provvidenza oppure di assistere ceti produttivi
relativamente marginali). Le banche commerciali sono istituti organizzati in spa che
aiutano i grandi imprenditori. Banche commerciali prevede la presenza di crediti
mobiliari e banche miste. Da quando una banca ottiene il monopolio di emissione
viene chiamata banca centrale. Le banche centrali emettono valuta a corso legale.
Occorreva affinchè i paesi riducessero il gap rispetto all’inghilterra che introducessero
altri fattori. Uno tra questi è il settore bancario che nel corso dell’800 sperimenta una
complicazione, le banche di emissione diventano banche centrali, cioè le funzioni
sono: detiene il monopolio di emissione di moneta a corso legale, la carta moneta è
sempre convertibile in oro e argento, diventa banca di stato cioè per conto dello stato
svolge il compito di tesoreria, fa anche prestiti allo stato, ha una funzione di
sorveglianza del sistema bancario, controlla il mercato dei cambi, gestisce le riserve
valutarie di un paese ed infine la funzione principale è essere banca delle banche cioè
è prestatore di ultima istanza, significa che nei casi di crisi bancarie e finanziarie date
dalla mancanza di liquidità, è la banca centrale a finanziaria tramite politiche
monetarie. Le politiche monetarie da sole hanno problemi sull’effettivo
dimensionamento della crisi. La banca centrale ha un impatto forte sull’impatto sul
sistema. Hanno il compito di sviluppare strumenti monetari innovativi che avrebbero
consentito un allargamento della circolazione monetaria. Le banche commerciali sono
un evoluzione dell’alta banca cioè si occupava di funzioni di altissimo livello, sono le
banche d’affari. L’alta banca è consigliere dei sovrani, è per loro che intermediavano i
titoli del debito, queste banche avevano una rete di informatori, estesa a volte anche
oltre il continente europeo, ma avevano un problema cioè erano restie ad accettare il
rischio dell’investimento industriale perché erano ritenuti troppo rischiosi, ma le
banche dovevano rischiare e sostenere queste