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RAGE AGAINST THE AMERICAN DREAM

In America attitudine dell'architetto nell'essere produttore o fornitore. Come gli Stati Uniti d'America ingloba quell'attitudine dove in un clima politico italiano, diverso da quello americano, si erano sviluppati un pensiero di com'è essere dentro e contro in Rage Against the American Dream, questo titolo evoca in maniera battagliera questo tipo di atteggiamento antagonista e allo stesso tempo evoca il sogno americano che appunto ha attraversato e attraversa tuttora l'America, andò da Martin Luther King a J.F. Kennedy. Quel sogno oggi è diventato il capitalismo compiuto, il sogno della merce, le possibilità dell'individuo della libertà individuale Freedom questi pilastri dove si tiene salda la società americana. la parola che suona come una rivendicazione, non come soltanto come una constatazione, un giusto diritto, libertà come libertà individuale.

Perché l'individuo deve avere le massime possibilità, anche il gruppo di Losse non è proprio così dato che l'America non è il luogo della democrazia compiuta. Era un Angeles degli anni '90 impegnato politicamente che in qualche modo aveva portato nel panorama musicale questa voce antagonista poco consueta. Queste voci si possono trovare anche nell'architettura. Il sogno americano prima ancora sarebbe il sogno europeo si potrebbe dire, perché appunto l'America è a sua volta una colonia. Cominciò prima del '600 con la sua scoperta, il Nord America sarà oggetto dei viaggi olandesi e inglesi. Qui si vede la nave che dall'Inghilterra arrivò sulle coste di quello che poi diventerà il Massachusetts e fondò Plymouth in America, nel colonialismo c'è sempre questo rapporto nel nome di filiazione, come New York. Sono 102 i padri pellegrini più alcune donne.

bambini che gli accompagnano, sono in realtà dei puritani, che in quel momento sta combattendo contro la chiesa anglicana, contro delle confessioni che le sono avverse, nacque la chiesa calvinista. I padri pellegrini viaggiano verso la nuova terra che è già stata scoperta, ma che non è stata ancora colonizzata e viaggiano non solo per ragioni economiche o per le grandi piantagioni, le risorse che il nuovo mondo promette, ma perché è la terra promessa, questo è il senso dell’America. L’America assume il ruolo dell’essere un luogo vergine, in fondo l’Europa era già occupata, ed è già consumata dai suoi inflitti in tutte le sue dinamiche. L’America invece si presenta agli occhi dei padri pellegrini che vanno in questa nuova terra come alla ricerca del nuovo eden. È anche non solo una terra, ma anche una specie di costruzione di un'utopia, che Thomas More aveva descritto.c’è anche un disegno che accompagna dell’edizione in cui si vede un’isola che appunto è utopia, un’Inghilterra camuffata sotto altre spoglie, ma appunto anche quell’America li immaginata dei padri Newpellegrini è una specie di altra Inghilterra. Infatti, quelle terre quando si arriverà verranno chiamate England. Fin dalla sua fondazione e anche nella costituzione mantiene delle tracce di idealismo, l’America si fonda su un'idea, non tanto su meri rapporti commerciali o meri rapporti economici, c’è un’idea che in qualche modo vorrebbe andare oltre. Questa è l’attesa, la speranza che muove un episodio di questo genere. Quell’America lì, quel vasto territorio si presenta agli occhi degli europei, inglesi e olandesi che per primi arrivano là, si presentano i francesi che prenderanno più la parte del Canada. Le 13 colonie originarie costituiscono il nucleo degli stati che Thomas Cole.

Il massimo rappresentante sta intorno a New York etc. della Hudson River School, scuola pittorica romantica inglese dell'800 ed è quella che Thomas fa il pittore in Inghilterra ma poi anche lui andrà in America e diventerà un pittore americano come accadde a tanti altri, perché appunto si diventa americani non per forza ci si nasce. Lui in quanto pittore di paesaggi, pittore di questo grande immenso continente vergine, questo continente che viene osservato con occhi meravigliati di chi appunto abituato in Europa che c'è sempre una città, qui invece si osserva questo panorama come qualcosa che attende ancora qualcosa. Il sogno americano si incaricherà di incarnare di creare l'America con un luogo migliore di quanto non fosse l'Europa, molti europei migreranno verso l'America alla ricerca della fortuna. Questa fortuna è anche una vita migliore, la realtà americana è in molti aspetti diversa.

dagrandequella europea e non per forza migliore. 10 anni più tardi ci fu unincendio che devastò gran parte della città di Chicago nel 1971. Questoevento distrusse migliaia di case e molte altre vennero abbattute. Questoevento segnò un nuovo inizio. Non si ricostruisce uguale a prima ma tutt'altro,la città fa un balzo, cresce. I Terreni si avvalorano e gli investimenti farannoalzare i prezzi, i prezzi fanno alzare gli edifici, gli edifici si alzano di più persfruttare il più possibile il terreno per ammortizzare con un utilizzo maggiore.

Architettura e Politica in un Mondo di Differenze Lezione 09

Per fare questo c’è bisogno di meccaniche precise come l’ascensore, altre tecnologie costruttive come ilcemento armato, l'acciaio, o delle armature per il ferro che lo proteggano dagli incendi. Questa è la storiain maniera riassuntiva dell’evoluzione dove il sogno spirituale che aveva mosso i primi pellegrini,

Diventa un sogno materiale che poi trova circostanze per avere una sua concretezza.

BURNHAM & ROOT

In quella fase dello sviluppo di Chicago si sviluppa la Chicago School, scuola in senso allargato, una scuola di architetti che si fa direttamente costruendo, progettando negli studi costruendo nella città. Tra gli studi che lavorano in maniera più impetuosa in questo momento di grande fermento edilizio ci sono BURNHAM & ROOT, sono spesso coppie di architetti, si accompagnano creando un insieme di competenze, anche questo creerà la divisione del lavoro tra gli studi, anche per chi sta a capo c'è bisogno che qualcuno si occupi della parte ingegneristica e un'altra che si occupi della parte più artistica o nel caso di Burnham & Root che si occupi della parte politica. Burnham incarna molto l'architetto ideale americano, era un architetto di grande talento dato tutte le opere fatte, però è anche molto Burnham.

siastuto a muoversi in questo mondo di rapporti politici e imprenditoriali. Occupa in questo caso di rapporti politici, dato che è molto bravo a trovare clienti, mentre Root della parte architettonica. Entrambi facevano parte di un gruppo di ricchie quindi anche questo gli portò a realizzare molti edifici. ROOKERY BUILDING, un classico edificio della metà degli anni '80 della fase in cui ancora non è messa a fuoco la tipologia del palazzo, palazzo che riprende i caratteri rinascimentali, fiorentino, toscano, etc. Tripartito, la fascia bugnata al pianterreno, la fascia mediano di sviluppo con gli archi e poi l'incoronamento, sono quali degli standard, interpretato daloro in modo molto sapiente. Questo edificio molto vetrato eleggero rispetto a quanto potrebbe essere, meno parete che vetrata. RELIANCE BUILDING, questo è già un grattacielo, ha già raggiunto un suo slancio verticale. Nel 1991 Root morì equindi face in tempo a vederlononostante partecipò anche lui a questa operazione cheBurnham condivise con Olmsted, l’architetto che realizzò Central Park di New York, invenzione paesaggisticastraordinaria nel cuore di New York per cui si conquista un pezzo di terreno, lo si lascia libero e lo si disegnasecondo un paesaggio che comprende le montagne rocciose, le pianure,Chicago World’sun'America in piccolo. Quindi loro 2 diedero vita allaColumbian Exposition, la grande fiera che deve celebrare i 400 anni dallascoperta dell’America creata nel 1893. Questa città che viene allestita ha deicaratteri del tutto diversi dalla Chicago reale, infatti verrà chiamata White City,questo da inizio a un movimento della “city beautiful”, di questa bellezza urbanain cui in fondo la città americana aspira ai modelli della città europea, l’Americaancora attinge da lì se vuole fare qualcosa di bello, non assume imodelli dellacostruzione della nuova Chicago ma invece ripesca dentro l'armamentariostorico. Burnham è l'architetto che capisce che c'è una volontà, un desiderio, una domanda di quellabellezza urbana che si traduce in forme come l'obelisco, la chiesa barocca. BURNHAM è l'architetto che nel 1903 ha fondato un altro studio dopo la morte di Root e compie quella straordinaria operazione che è l'edificio BUILDING, compie questo gesto in un momento clamoroso e anche scandaloso, invece che rinunciare a un pezzo di terreno per costruire un edificio più normale lo riproduce come un triangolo e creò un edificio appunto detto ovvero ferro da stiro, denominato Flatiron, dei newyorchesi che lo odieranno all'inizio mentre è in crescita, fino a diventare il beniamino dei newyorchesi. Lo sfruttamento della congestione, del terreno, dello spazio, fino all'ennesima potenza in tutte.

lemaniere possibile, 22 piani, era l'edificio più alto a New York in quel momento, ma soprattutto un edificio che nella sua impronta a terra dici che non bisogna lasciare niente, nulla può essere sprecato fino nella punta nel terreno che viene anch'essa utilizzata. Burnham è questo, da un lato è l'architetto che fa attraverso le grandi operazioni finanziarie fa grandi edifici a Chicago, imposterà in una maniera classicista la fiera celebrativa delle esposizioni colombiane. Poi fa qualcosa di estremamente cinico Plan of dal momento che bisognerà farlo a New York e poi ancora nel 1909: sarà autore, questo è il libro Architettura e Politica in un Mondo di Differenze Lezione 09 Chicago, che raccoglie questo piano insieme a Edward H. Bennet, è colui che mette mano al piano per la nuova Chicago, da essere un architetto da singoli edifici arriva a prendere in mano il piano Chicago, quindi è quell'idea americana

è un'idealità che poi incontra questo pragmatismo, Burnham è
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Publisher
A.A. 2021-2022
126 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher c.serena di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e teorie dell'architettura contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Biraghi Marco.