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La guerra mondiale e l'effetto sul cinema americano
La guerra mondiale ha avuto un impatto significativo sulla crescita del cinema americano. La propaganda nazionalista e i film di guerra hanno suscitato un grande interesse nella popolazione americana. Nel frattempo, l'industria cinematografica europea stava attraversando una crisi, il che ha reso inevitabile la conquista dei mercati europei da parte di Hollywood.
Durante il periodo della guerra, l'Europa ha smesso di produrre film, mentre l'America ha continuato a produrre il 90% dei film in tutto il mondo. Il cinema ha riflettuto lo stato emotivo e la vita dell'epoca.
In Scandinavia, Ole Olsen e Carl Magnusson sono stati i distributori cinematografici di rilievo. Olsen ha operato in Danimarca, prendendo come modello il cinema spettacolare americano, mentre Magnusson ha sviluppato una cinematografia nazionale in Scozia. La guerra non ha favorito solo l'America in questo settore, ma anche i paesi nordici (non belligeranti) che sono entrati in diretta concorrenza.
Questo periodo il cinema svedese ebbe la sua fioritura dando così l'avvio alla sua grande scuola, rappresentata al meglio da Stiller, Brunius, Molander.
Un elemento che si aggiunse dopo ma di immediata ed enorme rilevanza fu il sonoro: nei primi anni venti erano già stati sperimentati alcuni modi per poter sincronizzare l'immagine con il suono, ma fu solo nel 1926 che la Warner Bros. li utilizzò commercialmente; l'idea originaria era quella di dare una colonna sonora registrata ai film muti, da applicare nelle sale di proiezione troppo piccole che non potessero ospitare un'orchestra che suonasse dal vivo. Ma poi grazie ad un film di Al Jolson (Cantante di Jazz, 1927) si dimostrò quanto il pubblico volesse ascoltare la voce degli attori. Nel 1930 fu perfezionato il metodo del sonoro sincronizzato.
Con l'avvento del sonoro emersero nuovi generi cinematografici, come il Musical. Le origini del musical non sono semplici, le operette di V.
Herbert influenzarono molto la commedia musicale. Herbert fu importante anche perché sottolineò l'essenziale presenza dell'autore dei testi, oltre che dell'autore della musica. Nel musical quindi sono presenti: il composer (responsabile per la musica), il lyricist (responsabile per i testi) e poi l'autore del book che venne imposto per primo da Herbert. La melodia in tal genere è il fulcro della canzone ed il "re della melodia" fu rappresentato senza altro da Jerome Kern. In questi anni nacque il cosiddetto cinema d'essai, ossia una sala a pagamento in cui si proiettavano pellicole di qualità e di interesse culturale. Negli anni trenta il clima di crisi economica ed i capovolgimenti sociali diedero vita a due filoni: il gangster-movie e il cinema di interesse sociale. La principale tecnica di innovazione di questi anni fu il metodo di ripresa a colori: il Technicolor, che però dato l'elevato costo di produzione,
venne utilizzato solo per film di grande prestigio, come ad esempio Via col vento (1939). Durante la seconda guerra mondiale apparirono sul grande schermo anche immagini e temi più cruenti. La produzione cominciò a concentrarsi su soggetti più impegnativi e a girare delle scene in ambienti esterni anziché solo negli studi: ci fu così l'introduzione del piano-sequenza (una scena di durata abbastanza lunga realizzata in un'unica inquadratura, senza stacchi di montaggio). Con "Quarto potere", film d'esordio di Orson Welles del 1941, si ebbero le maggiori innovazioni, dal punto di vista della tecnica e dell'estetica; in questo film si introducono delle scene con la profondità di campo, cioè con la possibilità di mettere a fuoco non solo il volto di un personaggio in primo piano, ma anche l'intera figura di un altro sullo sfondo, con l'inserimento di flashback volti ad illustrare il pensiero deiSingoli personaggi, altro elemento profondamente innovativo. Con il progredire della tecnologia e l'entrata in "gioco" di nuovi mezzi di intrattenimento, il cinema ed i suoi profitti subirono un calo, così per risollevare le sorti economiche e riportare su di sé l'attenzione del pubblico furono istituiti il cinerama e il cinemascope.
Siamo alla metà degli anni '50 ed i cambiamenti coinvolgono anche i soggetti cinematografici, che comprendono ora temi come la delinquenza giovanile (Gioventù bruciata di Nicholas Ray, 1955), la vita quotidiana dell'uomo di ceto sociale medio (Uomo dal vestito grigio, 1956). Tra gli anni '40 e '50 nasce un nuovo tipo di divo (James Dean, Marlon Brando, Burt Lancaster, Kirk Douglas) e giunge il trionfo dei classici hollywoodiani: il western, il melodramma, il noir, il thriller, la commedia ed infine il musical (di cui si è già parlato).